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Zalando cresce a due cifre anche nel 2017

Continua a crescere Zalando, la società tedesca leader nel commercio online di scarpe e abbigliamento. Il primo trimestre del 2017 è stato chiuso con risultati al di sopra della media del mercato e-commerce fashion europeo, grazie a ricavi in crescita del 23,1% a 980,2 milioni di euro (l’anno scorso nello stesso periodo il dato era di 796,1 milioni). Il risultato di esercizio rettificato si attesta a 20,3 milioni di euro, sui livelli dello scorso anno (20,2 milioni) con un margine del 2,1% (nel 2016 era stato del 2,5%).

«La nostra priorità – afferma il co-ceo Rubin Ritter – è crescere in maniera profittevole, ed è quanto abbiamo raggiunto con la performance del primo trimestre. Siamo determinati a conquistare ulteriori quote di mercato e a raggiungere ancora più consumatori in Europa. Per questa ragione continueremo a investire nella consumer experience, in tecnologia e nelle infrastrutture logistiche, così come nella nostra offerta per i brand».

Zalando ha superato i 20 milioni di clienti attivi al termine del primo trimestre 2017. I clienti hanno effettuato ordini con maggiore frequenza, un risultato che è indice di fedeltà nel comportamento d’acquisto e che è supportato dall’aumento nell’utilizzo di dispositivi mobile. Ciò ha reso possibile una forte crescita sia nel cosiddetto segmento DACH (Germania, Austria, Svizzera) sia nel resto d’Europa, in linea con quanto registrato lo scorso anno, nonostante l’aumento dei volumi. I ricavi nel segmento DACH sono aumentati del 17,0% a 475,0 milioni di euro e del 28,0% a 428,3 milioni di euro nel Resto d’Europa. La spesa di capitale nel primo trimestre 2017 si è attestata a 78 milioni di euro e riflette principalmente gli investimenti effettuati in infrastrutture e nello sviluppo in-house di software. Zalando stima una spesa di capitale di 200 milioni di euro per il 2017, escluse le attività di M&A. Tra i vari fattori di crescita, le campagne di marketing rilevanti come ad esempio “Man Box”, con l’attore americano James Franco, e l’aggiunta di ulteriori brand molto apprezzati come Oysho.

Zalando ha continuato a investire in maniera strategica nelle proprie infrastrutture, così come nella propria offerta ai consumatori e ai brand. Gli investimenti includono, ad esempio, i nuovi centri logistici, il Same-Day Delivery e i piloti sui resi istantanei, che hanno contribuito a migliorare la customer experience. L’aumento dei costi logistici e una contrazione limitata del margine lordo sono stati perlopiù controbilanciati dalla maggiore efficienza delle attività di marketing, le quali traggono beneficio da una consapevolezza del brand consolidata e dalla fedeltà della base clienti.

 

 

Ovs apre un nuovo store a Madrid

Un nuovo store di 750 metri quadrati a Madrid è la novità di OVS, marchio italiano di fast fashion, che così rafforza la sua presenza nel mercato spagnolo dove è presente con oltre 40 punti vendita.

Il nuovo store è stato inaugurato nei giorni scorsi all’interno del Centro Commerciale Plaza Norte 2, luogo dall’architettura scenografica e denominato “La Cupola” per la caratteristica struttura presente nella piazza centrale, alle porte di Madrid: in vendita ci sono le collezioni donna, uomo e bambino.

L’innovativo store concept OVS è caratterizzato da spazi contemporanei ed essenziali con un design dalle linee pulite e grande attenzione all’ecosostenibilità nella scelta dei materiali. Legno chiaro, vetro, metallo accoppiato a lastre di plexiglas colorato ed elementi di arredo concepiti come piccole architetture free-standing incorniciano le collezioni ideate dal team creativo di OVS.

 

Tally Weijl conquista la Francia con 69 nuovi negozi (ex Mim)

Tally WeiJl società svizzera di fast fashion presente in 40 Paesi e con oltre 200 negozi in Italia, ha annunciato l’acquisizione di 69 negozi appartenenti alla società francese ready-to-wear MIM, assumendo tutti i suoi dipendenti. Da questo mese, gli ex punti vendita MIM hanno riaperto come store a marchio Tally WeiJl.

Con questa acquisizione, il marchio svizzero ora presente con più di 100 punti vendita sul territorio francese, 89 diretti e gli altri in franchising. «Grazie a questa operazione, Tally WeiJl ha messo a segno un bel colpo ed ha colto l’opportunità unica di rafforzare in modo significativo la propria presenza in Francia» ha detto il Ceo Beat Grüring.

Secondo Grüring, il brand trarrà vantaggio dal fatto che il profilo-tipo della cliente storica MIM in termini di età, budget e gusto per la moda, è sostanzialmente simile a quello della cliente Tally WeiJl: “è evidente che questi negozi sono molto interessanti per noi poiché siamo convinti che la cliente storica di MIM si ritroverà perfettamente nella nostra offerta moda e diventerà una nostra cliente”.

I 279 dipendenti dei 69 punti vendita MIM diventeranno di fatto collaboratori Tally WeiJl. L’azienda francese ready-to-wear MIM era in amministrazione controllata dal novembre 2016 quando aveva annunciato il fallimento.

Tra Rfid, realtà virtuale e casse smart si muove il negozio 4.0 di Miroglio Fashion

Che aspetto ha un negozio connesso e quali sono le tecnologie più adatte a coinvolgere il cliente e stimolarlo? Una risposta viene non a caso dalla moda che in quanto a soluzione epr il punti vendita è decisamente all’avanguardia: nello specifico da Miroglio Fashion, società di abbigliamento femminile del Gruppo Miroglio che crea e commercializza 11 brand tra cui Motivi, Oltre, Elena Mirò e Fiorella Rubino. Negli oltre 1.100 negozi monomarca è in atto un vasto programma per realizzare progetti tecnologicamente avanzati. Obiettivo: migliorare efficienza e performance del retail. Ecco quali sono le aree in cui saranno realizzati:

Le casse intelligenti
Sviluppato con Oracle, il Progetto XStore è un nuovo software per il punto vendita, che prevede la sostituzione su tutta la rete internazionale – 1.100 punti vendita tra negozi a gestione diretta e partner – del software di negozio, con attivazione di nuove modalità di integrazione tra negozi fisici e con il canale online.
Il progetto, partito a gennaio 2017, si svilupperà entro il quarto trimestre del 2017 e il primo semestre 2018 e riguarderà di tutti i marchi del gruppo. L’investimento è di circa 1,6 milioni di euro.

RFID sulla catena di negozi Fiorella Rubino
Il progetto prevede l’introduzione di un sistema di tracciatura dei prodotti a livello di singolo item tramite etichettatura con chip RFID. Il sistema, che permette l’identificazione di ogni singolo capo con lettura a distanza, consente di snellire i passaggi di gestione della merce in-store e di ottenere precisioni inventariali elevate, con benefici su tutta la catena logistica e i processi multicanale e con impatti positivi sulle vendite.
Il progetto, sviluppato in collaborazione con Temera, include tutti i 170 negozi di proprietà della catena Fiorella Rubino e riguarda tutti i prodotti venduti, capi di abbigliamento e accessori. Un progetto che si distingue, a livello italiano ed europeo, per il numero dei negozi coinvolti, per l’obiettivo di avere un negozio completamente “taggato” e per l’ampiezza dei processi rivisti, dal magazzino centrale fino alla vendita e alla gestione del reso, passando per l’antitaccheggio. L’investimento è di circa 1,5 milioni di euro.

Il “borsino”
Sviluppato in collaborazione con Evopricing e l’Università di Torino, questo progetto riguarda un nuovo processo integrato di riassortimento dal magazzino centrale e movimentazione tra negozi: una sorta di “borsino”, che combina dati quantitativi e sensibilità del personale di vendita, sfruttandone la capacità predittiva. Il processo si basa infatti sia sulla rilevazione oggettiva del potenziale di vendita di ciascun articolo in ciascun negozio, sia sulle valutazioni personali delle singole store manager, che possono richiedere o cedere articoli in funzione delle loro aspettative di vendita. Il nuovo processo, innovativo sia per l’elevato grado di integrazione e automazione sia per la flessibilità data dai numerosi parametri gestibili, è in produzione sulle reti Fiorella Rubino e Elena Mirò da settembre 2016. L’intera stagione FW 2016 è stata gestita con le nuove modalità ed è stato sviluppato un modello per la valutazione dei risultati ottenuti.

»L’innovazione rappresenta una componente sempre più importante all’interno del nuovo percorso di Miroglio Fashion – ha dichiarato Hans Hoegstedt, nuovo CEO di Miroglio Fashion -. Con questi progetti innovativi vogliamo portare soluzioni “4.0”, come quelle di cui si parla nel settore industriale, anche nel retail, utilizzando la tecnologia e il digitale per offrire alle nostre clienti una shopping experience più ricca e completa e per aumentare e migliorare l’efficienza dei nostri punti vendita. Con il programma Retail 4.0 daremo progressivamente corpo alla nostra visione del retail del futuro: la tecnologia valorizzerà al massimo il potenziale delle nostre persone e la conoscenza dei bisogni e delle aspettative delle donne che scelgono i nostri brand».

Il progetto Miroglio Retail 4.0 si inserisce all’interno del nuovo piano “300 in 300”, che prevede un investimento di 15 milioni di euro per rinnovare l’immagine di 300 negozi Miroglio Fashion in 300 giorni, in un’ottica di maggiore distintività e personalizzazione dei brand

Il Gruppo Miroglio è una realtà industriale italiana che opera dal 1947 nei settori del tessile e della moda, presente in 34 Paesi con 4 insediamenti produttivi.
Miroglio Fashion, società di abbigliamento femminile del Gruppo Miroglio, crea e commercializza 11 brand, distribuiti a livello internazionale.
Miroglio Textile è leader nei tessuti stampati, nella carta transfer e nei film tecnici per la decorazione di varie tipologie di materiali.
Nel 2015 i ricavi consolidati del Gruppo Miroglio ammontano a 645 milioni di euro.

Ovs debutta in Portogallo con due punti vendita

Ovs debutta in Portogallo con e fa subito bis: il primo punto vendita ha aperto nei giorni scorsi ai piedi del celebre Cristo Rei, nella città di Almada, che sorge proprio di fronte a Lisbona: uno spazio di 800 metri quadri dedicato alle collezioni donna, uomo e bambino all’interno del Parco Commerciale Almada Forum. Il secondo (sempre di 800 metri quadri) aprirà nel mese di maggio a Sintra, cittadina Patrimonio dell’Umanità, negli spazi del Sintra Forum.

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Il nuovo store di Almada.

L’innovativo store concept Ovs sottolinea le trasformazioni di un brand in continuo rinnovamento nello stile, nei linguaggi e nel dialogo con il cliente. Sono spazi contemporanei ed essenziali contraddistinti da un design dalle linee pulite e grande attenzione all’ecosostenibilità nella scelta dei materiali. Legno chiaro, vetro, metallo accoppiato a lastre di plexiglas colorato ed elementi di arredo concepiti come piccole architetture free-standing ad incorniciare le collezioni.

Ovs intende rappresenta la sintesi tra stile, ricerca e democraticità. Sempre in linea con i trend internazionali, grazie al lavoro e alla ricerca dei team creativi permette a tutti di creare il proprio stile in libertà, con un occhio attento alla qualità, sempre al miglior prezzo possibile. Per questo, ogni anno, 150 milioni di clienti scelgono Ovs.

Ovs S.p.A., con i marchi Ovs e Upim, è leader in Italia nel value fashion retail con una quota di mercato pari al 7,37% (dati dicembre 2016, fonte Sita Ricerca). In Italia e all’estero ha circa 1.500 negozi a gestione diretta e in franchising. Quotata alla Borsa Italiana dal marzo 2015, ha chiuso il 2015 con un fatturato pari a 1.319,5 milioni di euro.

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Coin, al via nel 2017 altri 4 shop-in-shop Amedeo D

L’urban street fashion di Amedeo D rafforza la partnership con Coin e fa poker di aperture nel 2017 entrando con dei veri shop in shop negli store di Treviso, Padova, Sassari e Catania.

Dopo l’esordio nel 2014 nel Coin di Milano 5 Giornate, seguito dagli opening di Bergamo, Brescia e Roma San Giovanni, il format Amedeo D. approda per la prima apertura in ordine di tepi è anche la prima volta in Veneto: sabato 4 marzo Amedeo D debutta infatti nel Coin di Treviso, mentre in aprile sarà il Coin di Padova ad ospitare l’insegna meneghina. I due shop-in-shop veneti copriranno rispettivamente una superficie di 250 metri quadri e di oltre 300 metri quadri e saranno caratterizzati da un mood anni ’80, in un’ambientazione dal gusto vintage legata al mondo dei videogames.

Sono previste invece nel secondo semestre le aperture negli store Coin di Sassari e Catania.

Gli spazi Amedeo D. in Coin propongono a un pubblico tendenzialmente giovane linee uomo, donna e bambino. Gli ambienti sono caratterizzati da un mix di luci, colori, musica studiati nei minimi dettagli per creare un’atmosfera coinvolgente, mentre lo staff è motivato e in sintonia con il target di riferimento.

coin_amedeod_2Tra i marchi nazionali e internazionali proposti ci sono Carhartt, Cheap Monday, Element, Kelto, Levi’s, Obey, Volcom, Adidas, Converse, New Balance, Nike, Vans, Eastpak, Herschel, The North Face, Diadora, Iuter, Scotch&Soda, Reebok, Franklin&Marshall, con una vasta serie di proposte di abbigliamento, calzature e accessori. Filo conduttore l’innovazione, gli ultimi trend e la ricerca costante di brand emergenti e in grado di cogliere sempre lo spirito del tempo.

Coin è la più grande catena di department store in Italia presente su tutto il territorio nazionale, all’interno dei più importanti centri storici e nelle principali vie dello shopping, con 40 negozi diretti e 50 store a insegna Coincasa tra Italia ed estero. È visitata da 35 milioni di persone e vanta 3,5 milioni di clienti, un portfolio di più di 800 brand e una superficie di vendita di circa 115mila metri quadri.

 

A Thinking Retail (Parigi 19 marzo) si discute di lusso, fashion, retail nell’era multicanale

La gestione degli assortimenti ‘customer driven’ è al centro di Thinking Retail, evento europeo dedicato al lusso, alla moda e al retail specializzato, che si svolgerà a Parigi il 19 marzo. In particolare a tenere banco è come l’integrazione dei processi di pianificazione, PLM e supply chain aiuti i retailer a rispondere alla domanda del consumatore ‘multicanale’, a definire assortimenti efficaci e a ottimizzare le scorte.

Organizzato da TXT Retail, leader nelle soluzioni di pianificazione end-to-end, il simposio annovera tra i relatori della giornata, retailer del calibro di Adidas, Miroglio, Pandora e Sephora, leader nei settori degli articoli sportivi, del fast fashion, della gioielleria e della cosmetica.

L’evento è realizzato in collaborazione con Microsoft, partner di lungo corso di TXT, e con le società di consulenza Viseo e PricewaterhouseCoopers. Tra i relatori, George Lawrie, Vice President e Principal Analyst di Forrester terrà il discorso di apertura, nel quale analizzerà le attuali tendenze nella pianificazione degli assortimenti. Supportato da casi reali e ricerche di mercato, l’analista fornirà al pubblico in sala i modelli e i parametri di riferimento per valutare il grado di maturità della propria organizzazione e le azioni da intraprendere per ottimizzare la pianificazione multicanale.

«La pianificazione multicanale ha generato nuove sfide per i retailer e richiede nuovi modelli di business, nuove regole, nuove tecnologie di supporto», afferma Peter Charness, Chief Marketing Officer di TXT Retail. «Discuteremo come l’integrazione end-to-end della pianificazione, del merchandising, del design e degli acquisti consenta ai retailer una migliore comprensione della domanda su tutti i canali, insieme alla capacità di trasferire questa conoscenza a monte, ad ogni funzione aziendale. Che si tratti di innovazione, di assortimenti o di gestione del magazzino, il risultato sono decisioni più rapide ed efficaci».

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