Durante la scorsa primavera Manhattan Associates Inc., in collaborazione con Vanson Bourne, ha svolto la ricerca “State of Warehouse Operations” intervistando 2.000 professionisti della supply chain, dal senior management al personale di settori come quello manifatturiero e della produzione, logistico, farmaceutico, fino al retail, all’automotive e a quello dei beni di consumo – in Australia, Belgio, Brasile, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Messico, Spagna, Svezia e Regno Unito. Obiettivo: mettere sotto i riflettori i problemi di mantenimento del personale, di gestione di canali diversi e della tecnologia obsoleta.
Per quanto riguarda le sfide principali, quasi tutti gli intervistati (97%) ritengono che l’infrastruttura IT delle operazioni di magazzino richieda almeno una modernizzazione. L’84% ha riferito di avere difficoltà a trattenere il personale, mentre il 73% ha dichiarato che il volume delle merci che transitano nei magazzini è aumentato negli ultimi 12 mesi, aggravando le difficoltà che già stavano affrontando. Tuttavia, in ottica futura le organizzazioni sono rimaste fiduciose, dato che si aspettano che l’IA generativa e la robotica (rispettivamente con il 75% e il 72%) giochino un ruolo positivo nel migliorare la soddisfazione a lavoro, limitando le operazioni manuali e aumentando l’automazione, snellendo i workflow e riducendo la documentazione cartacea. Mentre le organizzazioni cercano modi per semplificare le operazioni, soddisfare l’aumento della domanda e migliorare l’esperienza del personale, sarà necessaria una continua innovazione della supply chain per affrontare i rischi emergenti e sfruttare al contempo le nuove opportunità.
La ricerca ha evidenziato tre elementi chiave, volti ad aiutare i professionisti della supply chain a pianificare un percorso verso i successi futuri:
1. Le operazioni nel warehouse stanno diventando sempre più impegnative per le organizzazioni e garantire che il personale si senta considerato, coinvolto e valorizzato è importante. Un numero consistente di intervistati ha citato le sfide legate al personale, tra cui l’assunzione e la formazione di lavoratori a breve termine (41%) e la garanzia di una produttività (40%) cresciuta in modo significativo negli ultimi 12 mesi;
2. Il 28% delle organizzazioni intervistate ha evidenziato che l’hardware e il software IT obsoleti rappresentano la sfida più urgente che stanno affrontando. Ciò si traduce in un notevole carico fiscale e tecnologico per quasi un’azienda su tre di quelle intervistate;
3. Il 26% degli intervistati ha dichiarato di avere difficoltà a gestire gli ordini provenienti da canali diversi, mentre il 23% ha affermato di avere difficoltà a soddisfare le crescenti aspettative dei clienti sui tempi di consegna.
“Affrontare le sfide evidenziate nel report è fondamentale per la competitività e il successo a lungo termine delle aziende. I risultati sottolineano l’importanza di guardare avanti e di continuare a incorporare nuove tecnologie come i microservizi e la GenAI, rendendo le supply chain a prova di futuro e consentendo loro di diventare motori per i ricavi e un servizio per il cliente a tutti gli effetti. In definitiva, una strategia per le supply chain più unificata crea efficienza e, a sua volta, sostenibilità, sia in termini economici che ambientali. E questo non può che essere un bene per i bilanci aziendali e per l’intero pianeta” ha commentato Henri Seroux, Senior Vice President EMEA di Manhattan Associates.