Torna, per il quarto anno consecutivo, il Legal Forum “La Legge al Centro”, promosso dalla Commissione Consultiva Legale di CNCC. L’obiettivo?
Quello di offrire ad avvocati, giuristi d’impresa, leasing manager e operatori del settore, una panoramica delle novità e criticità legali attinenti alla filiera della industry dei Centri Commerciali.
Ha aperto i lavori Francesco Ruffino, Coordinatore Commissione Consultiva Legale CNCC – Studio Legale Frau Ruffino Verna.
Il Fisco
Nella prima tavola rotonda “Azienda e Fisco: tra attualità e futuro”, moderata da Luca Lucaroni, direttore finanziario di Eurocommercial Properties Italia, ci si è interrogati su alcuni temi di natura fiscale di particolare interesse per gli operatori del settore: nello specifico, il dibattito si è focalizzato su temi quali il riclassamento degli spazi comuni all’interno del centro commerciale, la disciplina dell’ammortamento nell’affitto di ramo d’azienda, e altre tematiche affini che sono state affrontate.
Locazioni & Co.
Nella seconda tavola rotonda “Affitti e Locazioni: disciplina e orientamenti giurisprudenziali”, che è stata moderata da Claudio Cocuzza dello Studio Legale Cocuzza & Associati, si è discusso dei temi di natura più squisitamente civilistica: dalla nozione di azienda alla qualificazione del rapporto affitto di ramo d’azienda versus locazione, dalle criticità in caso di affitto e retrocessione d’azienda in situazioni sia fisiologiche che patologiche, alla disciplina del trasferimento dei dipendenti e della responsabilità solidale o meno per i debiti aziendali.
Fisico o virtuale?
A seguire, è intervenuto Francesco Pugliese, Amministratore Delegato di Conad, sul tema “Online vs Offline: la visione degli operatori” che ha fornito la sua autorevole opinione su un argomento di particolare interesse per tutta la filiera distributiva.
Collegata a tale tema, è stata la successiva tavola rotonda, “I Luoghi sfidano l’e-commerce”, moderata da Pietro Malaspina, Senior Advisor di AEDES SIIQ, in cui si è trattato il tema della sfida all’e-commerce. I nuovi format dei centri commerciali di successo, ubicati anche in ambito urbano, sono quelli in grado di diventare luoghi architettonicamente evoluti e piazze sociali dove il consumatore è attratto e coinvolto, facendo leva sulla sua dimensione esperienziale dell’acquisto fisico, impossibile da replicare on line.
Aperture o chiusure? La spina nel fianco
Ha concluso il Forum una discussione sul tema più attuale del momento, nell’ambito dell’industria dei Centri Commerciali e del commercio in genere, ossia “Aperture e chiusure: quale regolamentazione?”, alla luce della proposta di legge attualmente in discussione.
Si sono confrontati sul tema Francesco Pugliese, Massimo Moretti, Presidente del CNCC e Francesco Ruffino. La discussione ha fatto emergere la visione degli operatori, anche sotto l’aspetto giuridico.
«Circa il 17% dei punti vendita Conad – uno ogni sei – si trova in un comune sotto i 5 mila abitanti. Di questi, 165 sono nell’area prealpina, in comuni lontani e isolati dagli altri centri. Sono luoghi dove il negozio fornisce un servizio indispensabile e difficilmente sostituibile. Se il disegno di legge sulle chiusure domenicali sarà approvato senza modifiche anche questi esercizi saranno obbligati a restare chiusi per la maggior parte dei giorni festivi, obbligando i residenti, quando possibile, a spostarsi nei comuni turistici per fare la spesa», ha sottolineato Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad. «Mi chiedo se i relatori del ddl abbiano valutato l’impatto in termini economici, sociali e ambientali del provvedimento tenendo conto di aspetti come questo. Un provvedimento che penalizza il commercio fisico, dimenticando che, soprattutto nei piccoli centri, i negozi sono luoghi di relazione che nessuna forma di shopping virtuale potrà mai sostituire».
“Oggi abbiamo dibattuto anche sui profili legali del nuovo disegno di legge sulle chiusure domenicali che ha molti lati di debolezza – ha aggiunto Massimo Moretti. Dal punto di vista della concorrenza e della costituzionalità invitiamo la Commissione a riflettere e a sviluppare questo importante tema. Noi, come CNCC, siamo ovviamente disponibili ad organizzare un incontro ed avere un confronto.”