Grande partecipazione per la terza edizione del Progetto Scuola di Fondazione Conad ETS, che dà continuità all’impegno di soci e cooperative Conad verso le istituzioni scolastiche, gli insegnanti e gli studenti. Quest’anno il progetto prevede cinque appuntamenti e un percorso in più tappe di educazione alla legalità realizzati grazie a Unisona Aps e patrocinati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dalla Città di Milano. L’obiettivo è sensibilizzare le nuove generazioni sulle emergenze sociali attraverso incontri formativi e di approfondimento in diretta nazionale streaming condotti da importanti protagonisti dell’impegno civile, culturale e scientifico del nostro Paese.
32.500 gli studenti che hanno potuto assistere gratuitamente all’evento, in diretta streaming nazionale da Casa Emergency a Milano, spazio “di diritti e cultura”. Con la conduzione di Nogaye Ndiaye, scrittrice e divulgatrice antirazzista, impegnata a promuovere online e offline il dialogo su temi di giustizia sociale e diritti umani, la mattinata ha visto gli interventi di Adele Minutillo, psicologa, psicoterapeuta e ricercatrice presso il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità; Estella Guerrera, psicologa psicoterapeuta, esperta in salute mentale e supporto psicosociale presso l’Ufficio Regionale dell’UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale in Italia, esperta in eco-psicologia e arteterapia; Maddalena Grechi, esperta UNICEF in programmi di comunicazione sociale e coordinatrice del gruppo Youth Advisory Board dell’Unicef; Sofia El Goud e Cristian Fanara, studenti e membri dello Youth Advisory Board (YAB), l’organismo di partecipazione al programma europeo Garanzia Infanzia, costituito dall’UNICEF in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha il compito di raccogliere le voci di bambine/i, ragazze/ragazzi che vivono in Italia sulle questioni e i servizi che li riguardano più da vicino, con l’obiettivo di contribuire alla riduzione della povertà minorile e dell’esclusione sociale.
Il loro punto di vista è parso unanime: l’utilizzo eccessivo degli strumenti digitali e dei social network rappresenta una minaccia per l’equilibrio psichico ed emotivo delle nuove generazioni. Ansia, disturbi del sonno, demotivazione sono solo alcune delle conseguenze dirette e indirette. La permanenza prolungata all’interno della dimensione social favorisce fenomeni di isolamento sociale, indebolendo le capacità e il piacere della relazione tra persone. Per altri versi, inoltre, l’immersione attraverso i social nelle vite apparentemente perfette di persone e personaggi spinge a continui paragoni, alimentando il senso di inadeguatezza e addirittura una percezione falsata del proprio corpo. Studi scientifici riportano percentuali di diffusione del fenomeno di dipendenza da smartphone tra i giovani comprese tra il 10% e il 61%, con differenze marcate tra regioni geografiche e gruppi demografici. In Italia sono allarmanti i dati sulla diffusione della dipendenza da social media tra i giovani, strettamente correlata all’uso eccessivo dei device. Dalle ultime ricerche emerge che in ambito scolastico quasi il 38% degli studenti italiani ammette di essere distratto dal proprio cellulare durante le lezioni e il 29% si sente disturbato dall’uso che ne fanno i compagni. Percentuali superiori alla media Ocse, che si attesta rispettivamente al 30% e al 25%.
L’incontro è stato un importante momento di ascolto e confronto: contributi video, sondaggi live istantanei, testimonianze dirette di studentesse e studenti hanno avuto un ruolo centrale per individuare quale percorso di regolamentazione e autoregolamentazione potrebbe garantire un utilizzo più equilibrato della tecnologia. “Affiancare e supportare i giovani nel loro percorso formativo ed evolutivo è uno degli obiettivi centrali di Fondazione Conad ETS, perché sensibilizzarli sulle emergenze sociali significa renderli più consapevoli e attivi nel cercare soluzioni che possano migliorare le comunità di domani” – ha affermato Maria Cristina Alfieri, Segretario Generale e Direttrice della Fondazione. “Per questo – ha proseguito Alfieri – sentiamo molto vicina la tematica trattata e siamo felici di averne parlato con migliaia di studenti di tutta Italia, contribuendo a informarli meglio sugli atteggiamenti potenzialmente pericolosi. Un primo passo per imparare a non sottovalutare i segnali d’allarme e a prevenire derive. Quest’anno la scelta dei temi proposti dal nostro Progetto Scuola, tra cui proprio il rapporto con i social, è stata guidata dagli studenti che, durante l’edizione 2024, hanno espresso le loro preferenze rispondendo a un sondaggio Ipsos”. I dati emersi dal sondaggio hanno mostrato che i giovani si aspettano più informazione su tematiche sociali che non rientrano nei programmi ministeriali, ma che sono altrettanto importanti per aiutarli a orientarsi in un mondo sempre più complesso.
Per aumentare la consapevolezza dei giovani rispetto alle tematiche sociali più urgenti e per accompagnarli nel confronto con le istituzioni, quest’anno Fondazione Conad ETS sostiene anche il progetto di UnisonaAps, AGENDO, che prevede la creazione in una quarantina di scuole di comitati permanenti di studenti ai quali fornire informazioni e strumenti concreti per dialogare con le amministrazioni comunali. In particolare l’attenzione si sofferma sul tema della mobilità sostenibile all’interno delle città.