CLOSE
Home Tags Miroglio

Tag: Miroglio

MyWay, Fiorella Rubino lancia la prima capsule collection di moda personalizzabile

Secondo molti il futuro della moda è questo: la personalizzazione, la possibilità del cliente – resa possibile anche grazie alle nuove tecnologie digitali – di costruire il capo da acquistare secondo i propri desideri. Un approccio innovativo che ora abbraccia Fiorella Rubino, il brand fast fashion curvy di Miroglio Fashion, che presenta il nuovo progetto di capsule collection interamente personalizzata. Si chiama “MY WAY”, e da la possibilità di creare il proprio capo in libertà, rispecchiando in modo autentico esigenze, desideri e stile.

 

Sul web e in negozio

Attraverso il sito www.fiorellarubino.com dal 9 aprile sarà possibile personalizzare modelli di tuniche e jeans in ogni dettaglio – forma, lunghezza, tessuti, colori e accessori. Tre capi e oltre 1.500 combinazioni da creare e visualizzare con l’utilizzo del 3D di ultima generazione. In oltre 170 negozi Fiorella Rubino poi è possibile vedere e toccare i capi, provare le taglie, conoscerne il materiale e ottenere tutti i consigli e i suggerimenti da parte del personale del negozio, per poi fare l’ordine online in location o da casa. Una vera e propria shopping experience multicanale.

“Stiamo tracciando un percorso che è iniziato con una grande testimonianza già nel mese di marzo – dice Anne van Merkensteijn, Brand Director di Fiorella Rubino – quando con il lancio della campagna Stile Libero e la presentazione della ricerca ‘Le Forme della Libertà’ abbiamo raccontato a pubblico e stampa l’evoluzione di quel rapporto tutto speciale che ogni donna ha con la percezione del proprio corpo e con la moda. Oggi Fiorella Rubino sposa il concetto di personalizzazione, in linea con le grandi tendenze presenti sul mercato, un territorio questo fino ad oggi presidiato da brand del luxury. La personalizzazione è l’essenza stessa dello Stile Libero, perché oggi tutte le consumatrici, al di là del proprio portafoglio, vogliono essere considerate speciali e avere proposte uniche per loro. Attraverso questo progetto daremo pertanto spazio alla loro interpretazione creativa, trasformando il cliente in un piccolo creatore di moda con l’obiettivo di dare loro la possibilità di rendere il proprio look ancora più unico e differenziante”.

“Noi partiamo dal presupposto che sia sempre più fondamentale parlare ‘con’ i consumatori e non ‘ai’ consumatori – dice Hans Hoegstedt, CEO di Miroglio Fashion – . Saper ascoltare le loro esigenze, creando una relazione autentica e intima in modo da poterne cogliere le richieste e adeguare la nostra offerta, con proposte sempre più personalizzate. Questo perché riteniamo che possa esistere una alternativa forte e distintiva alla massificazione imperante delle grandi catene internazionali del fast fashion. Già con la startup Tailoritaly la nostra azienda ha avuto la possibilità di creare cultura sull’innovazione e, in particolare, sperimentare in modo concreto il tema della personalizzazione. Oggi, con questo progetto di Fiorella Rubino, la nostra expertise in tema di customizzazione prende forma su uno dei brand più importanti del portfolio di Miroglio Fashion e diventa una personalizzazione seriale”.

Nato in Italia nel 2004, il brand Fiorella Rubino è oggi distribuito a livello europeo attraverso 220 punti vendita monomarca principalmente in Italia, Spagna, Germania e Russia. È uno dei 12 brand di Miroglio Fashion, la terza azienda sul mercato italiano dell’abbigliamento femminile.

L’eCommerce personalizzabile di Tailoritaly sbarca nel fisico grazie a Coin

Dal digitale è fisico, in ottica multicanale: è il percorso di Tailoritaly, start up di Miroglio Fashion per l’e-commerce personalizzabile di moda femminile “made in Italy”, che apre un corner presso il punto vendita milanese COIN di Piazza Cinque Giornate a Milano (quinto piano).

La peculiarità della piattaforma è proprio la possibilità per l’utente di personalizzare in base al proprio gusto. Dalla vestibilità del capo spalla o della camicia (liscia, a balze, con coulisse in vita) a centinaia di accessori come patch, bande e svariate tipologie di bottoni, la piattaforma consente di visualizzare simultaneamente la resa del dettaglio sul modello prescelto.

Il nuovo corner prende il via con i capi della collezione Primavera – Estate 2018. Preso il corner di Coin i clienti del marchio avranno a disposizione una serie di modelli sviluppati in taglie diverse per poter provare la vestibilità e toccare con mano la qualità dei materiali e le finiture. Una volta individuato il capo preferito, con l’aiuto del team di Tailoritaly presente in negozio sarà possibile personalizzare il modello selezionato attraverso un touch screen interattivo e adattarlo al proprio stile. Il processo di personalizzazione è molto semplice e le varianti sono molteplici: forma, colore, lunghezza, bottoni, dettagli. Sarà inoltre possibile ricamare i capi con il proprio nome o una frase a piacere, rendendo davvero unico il look prescelto.

Una volta finalizzato l’ordine, il cliente potrà scegliere se riceverlo direttamente a casa propria oppure ritirarlo presso il punto vendita.

“L’apertura del corner Tailoritaly all’interno di una location esclusiva come il COIN di Piazza Cinque Giornate rappresenta il primo passo per una strategia omnichannel che vede al centro il cliente, la sua personalità ed i suoi gusti. Nel corner, infatti, la nostra cliente potrà sia toccare ed apprezzare con mano la qualità dei tessuti e la vestibilità, sia personalizzare i capi rendendoli unici” ha detto Monica Calicchio, CEO di Tailoritaly.

La possibilità di personalizzazione “è un metodo di produzione innovativo che unisce il processo industriale al tocco finale dell’artigianato made in Italy. Il nostro obiettivo è quello di unire quindi tradizione e innovazione. Da un lato infatti connettiamo la sartorialità Made in Italy direttamente al cliente finale, dall’altro mettiamo il cliente al centro del processo di acquisto rendendolo co-autore della sua creazione. La tecnologia mobile ci permette di dialogare costantemente con il cliente e sono sicura che arriveremo presto a personalizzare anche l’offerta del prodotto base a seconda delle abitudini e dei gusti del cliente stesso”.

Tailoritaly è un progetto cresciuto in partnership con Miroglio Fashion, la terza azienda sul mercato italiano dell’abbigliamento femminile, società del Gruppo Miroglio, nato nel 1947 e leader nel tessile e abbigliamento.

“Noi partiamo dal presupposto che sia sempre più fondamentale parlare ‘con’ i consumatori e non ‘ai’ consumatori. Saper ascoltare le loro esigenze, creando una relazione autentica e intima in modo da poterne cogliere le richieste e adeguare la nostra offerta, con proposte sempre più personalizzate. Con Tailoritaly abbiamo inoltre la possibilità di creare cultura sull’innovazione e, in particolare, sperimentare in modo concreto il tema della personalizzazione, con uno sguardo verso quelle che potrebbero diventare soluzioni da applicare in un immediato futuro anche ad altri nostri brand”. ha spiegato Hans Hoegstedt, CEO di Miroglio Fashion.

 

Elena Mirò apre il primo flagship in Piazza Scala a Milano

Ha scelto una località di grande prestigio Elena Mirò, per il suo Flagship Store: 350 metri quadrati con cinque vetrine su via Manzoni che si affacciano su Piazza della Scala a Milano.

Hans Hoegstedt, AD di Miroglio Fashion, promotore di questo nuovo progetto spiega: «Il nuovo Flagship Store di Elena Mirò assume una importanza fondamentale nel percorso strategico di Miroglio Fashion. Ci sentiamo soprattutto responsabili nei confronti di tutti i milanesi e orgogliosi di aver restituito alla città una location con una grande storia che parte dal 1400 e si sviluppa nel tempo. Una storia a cui, attraverso il nostro spazio, vogliamo dare forza e continuità».

Ed è davvero unica la location, con una storia da raccontare. Nel 1400 il nobile Giovanni Rodolfo Vismara dona ai Frati Minori Osservanti del convento di Santa Maria degli Angeli parte di un edificio che nel tempo prenderà il nome di “Cà delle Comare”. Sulla stessa area, a pochi metri, nel 1778 l’inaugurazione del Teatro alla Scala che deve il suo nome alla chiesa di Santa Maria della Scala, sulle cui ceneri venne costruito. Nel 1817 sarà proprio il palazzo tra via Verdi e via Manzoni a dare i natali allo storico Caffè Cova, che diventerà sempre più il centro di ritrovo della cultura milanese. Con la seconda guerra mondiale, arriveranno i danni e la distruzione e solo grazie al lavoro di architetti come Antonio Cassi Ramelli, sarà possibile restituire vita e bellezza all’edificio.

Il nuovo progetto di Elena Mirò parte proprio dalla volontà di rispettare un luogo così ricco di storia. Il team di architetti di Elena Mirò si è “nutrito” della storia, del design, delle specificità architettoniche dell’edificio per creare un ambiente dal tono alto ma accogliente. Un grande lavoro di restyling, iniziato a giugno 2017, che si è concluso a tempo di record nel mese di ottobre. Ora l’intero palazzo è anche dotato di un impianto di illuminazione esterno che restituisce valore e suggestione negli orari notturni. Una luce che proviene dal palazzo e che restituisce vita e preziosità all’edificio, rendendo Piazza della Scala ancora più magica. 

L’intervento architettonico interno ed esterno sulla location ha mantenuto a guida del progetto alcuni segni forti, come le arcate esterne e interne, e alcuni materiali, poi reinterpretati, tratti direttamente dagli allestimenti originali dell’edifico. «L’equilibrio tra elementi classici e contemporanei – spiega Andrea Vignolo, architetto di Miroglio Fashion proprietaria del brand – è il punto fondamentale di tutto il lavoro e si legge e sintetizza al meglio nel diamante in acciaio lucido che, posizionato al centro dello store, esprime il desiderio di contemporaneità del brand, in armonica contrapposizione rispetto agli elementi più classici. Fanno comparsa finiture preziose, in galvaniche ottone e bronzo, pavimenti in legno posati a spiga e marmi di pregio, dettagli tessili. Forma archetipa ricorrente e citata nel design di arredi ed ambienti, l’arco, come figura di riferimento essenziale del linguaggio architettonico italiano, abbraccio ideale, emblematico simbolo di inclusione».

«Per noi è un ulteriore step della strategia di un brand da sempre vicino alle donne, 365 giorni l’anno. Una pluridecennale conoscenza delle nostre clienti, del loro lifestyle, delle loro abitudini e aspettative, di cui il brand ha saputo far tesoro arrivando a progettare oggi un flagship store in cui spazi ed elementi architettonici sono concepiti per interpretare in modo intimistico l’essenza ‘curvy’ della donna e offrirle una shopping experience davvero personale» commenta Martino Boselli, Brand Director di Elena Mirò.

Oggi Elena Mirò, nato nel 1985, è il brand con maggiore notorietà all’interno del segmento curvy (fonte GFK-Eurisko brand tracking Italia 2016). Una forza ed una reputation importante, costruita in 32 anni di storia attraverso le collezioni, i negozi, l’immagine e vari progetti di comunicazione. Il brand è presente in 28 Paesi con 244 punti vendita monomarca (di cui 147 in Italia) e attraverso 872 negozi wholesale (di cui 542 in Italia).

Elena Mirò è uno dei 12 brand di Miroglio Fashion, la terza azienda sul mercato italiano dell’abbigliamento femminile, società del Gruppo Miroglio, nato nel 1947 e leader nel tessile e abbigliamento.

Il lancio del nuovo Flagship Store rientra nel progetto aziendale “300 in 300”, varato a inizio 2017 da Miroglio Fashion sui suoi brand, che prevede un investimento di 15 milioni di euro per l’apertura e il restyling di 300 punti vendita in 300 giorni.

Tra Rfid, realtà virtuale e casse smart si muove il negozio 4.0 di Miroglio Fashion

Che aspetto ha un negozio connesso e quali sono le tecnologie più adatte a coinvolgere il cliente e stimolarlo? Una risposta viene non a caso dalla moda che in quanto a soluzione epr il punti vendita è decisamente all’avanguardia: nello specifico da Miroglio Fashion, società di abbigliamento femminile del Gruppo Miroglio che crea e commercializza 11 brand tra cui Motivi, Oltre, Elena Mirò e Fiorella Rubino. Negli oltre 1.100 negozi monomarca è in atto un vasto programma per realizzare progetti tecnologicamente avanzati. Obiettivo: migliorare efficienza e performance del retail. Ecco quali sono le aree in cui saranno realizzati:

Le casse intelligenti
Sviluppato con Oracle, il Progetto XStore è un nuovo software per il punto vendita, che prevede la sostituzione su tutta la rete internazionale – 1.100 punti vendita tra negozi a gestione diretta e partner – del software di negozio, con attivazione di nuove modalità di integrazione tra negozi fisici e con il canale online.
Il progetto, partito a gennaio 2017, si svilupperà entro il quarto trimestre del 2017 e il primo semestre 2018 e riguarderà di tutti i marchi del gruppo. L’investimento è di circa 1,6 milioni di euro.

RFID sulla catena di negozi Fiorella Rubino
Il progetto prevede l’introduzione di un sistema di tracciatura dei prodotti a livello di singolo item tramite etichettatura con chip RFID. Il sistema, che permette l’identificazione di ogni singolo capo con lettura a distanza, consente di snellire i passaggi di gestione della merce in-store e di ottenere precisioni inventariali elevate, con benefici su tutta la catena logistica e i processi multicanale e con impatti positivi sulle vendite.
Il progetto, sviluppato in collaborazione con Temera, include tutti i 170 negozi di proprietà della catena Fiorella Rubino e riguarda tutti i prodotti venduti, capi di abbigliamento e accessori. Un progetto che si distingue, a livello italiano ed europeo, per il numero dei negozi coinvolti, per l’obiettivo di avere un negozio completamente “taggato” e per l’ampiezza dei processi rivisti, dal magazzino centrale fino alla vendita e alla gestione del reso, passando per l’antitaccheggio. L’investimento è di circa 1,5 milioni di euro.

Il “borsino”
Sviluppato in collaborazione con Evopricing e l’Università di Torino, questo progetto riguarda un nuovo processo integrato di riassortimento dal magazzino centrale e movimentazione tra negozi: una sorta di “borsino”, che combina dati quantitativi e sensibilità del personale di vendita, sfruttandone la capacità predittiva. Il processo si basa infatti sia sulla rilevazione oggettiva del potenziale di vendita di ciascun articolo in ciascun negozio, sia sulle valutazioni personali delle singole store manager, che possono richiedere o cedere articoli in funzione delle loro aspettative di vendita. Il nuovo processo, innovativo sia per l’elevato grado di integrazione e automazione sia per la flessibilità data dai numerosi parametri gestibili, è in produzione sulle reti Fiorella Rubino e Elena Mirò da settembre 2016. L’intera stagione FW 2016 è stata gestita con le nuove modalità ed è stato sviluppato un modello per la valutazione dei risultati ottenuti.

»L’innovazione rappresenta una componente sempre più importante all’interno del nuovo percorso di Miroglio Fashion – ha dichiarato Hans Hoegstedt, nuovo CEO di Miroglio Fashion -. Con questi progetti innovativi vogliamo portare soluzioni “4.0”, come quelle di cui si parla nel settore industriale, anche nel retail, utilizzando la tecnologia e il digitale per offrire alle nostre clienti una shopping experience più ricca e completa e per aumentare e migliorare l’efficienza dei nostri punti vendita. Con il programma Retail 4.0 daremo progressivamente corpo alla nostra visione del retail del futuro: la tecnologia valorizzerà al massimo il potenziale delle nostre persone e la conoscenza dei bisogni e delle aspettative delle donne che scelgono i nostri brand».

Il progetto Miroglio Retail 4.0 si inserisce all’interno del nuovo piano “300 in 300”, che prevede un investimento di 15 milioni di euro per rinnovare l’immagine di 300 negozi Miroglio Fashion in 300 giorni, in un’ottica di maggiore distintività e personalizzazione dei brand

Il Gruppo Miroglio è una realtà industriale italiana che opera dal 1947 nei settori del tessile e della moda, presente in 34 Paesi con 4 insediamenti produttivi.
Miroglio Fashion, società di abbigliamento femminile del Gruppo Miroglio, crea e commercializza 11 brand, distribuiti a livello internazionale.
Miroglio Textile è leader nei tessuti stampati, nella carta transfer e nei film tecnici per la decorazione di varie tipologie di materiali.
Nel 2015 i ricavi consolidati del Gruppo Miroglio ammontano a 645 milioni di euro.

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare