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Pixpay: la Generazione Alpha spende la paghetta in fast food e fast fashion

Il 60% della paghetta della Generazione Alpha, ossia i nati dalla metà del 2010, finisce in fast food e fast fashion: a dirlo è il primo report del Barometro a cura di Pixpay, startup francese che opera nel settore del teen banking, fondata con lo scopo di fornire ai ragazzi dai 10 anni in su uno strumento di pagamento all’avanguardia e di educarli finanziariamente.

L’indagine realizzata nell’ambito del programma Teenage Lab by Pixpay, ha analizzato le abitudini di adolescenti e genitori riguardo la paghetta, le spese dei ragazzi e il modo in cui gestiscono il denaro. In particolare sono state considerate oltre 500.000 transazioni, eseguite dagli utenti nel periodo dell’ultimo anno scolastico (compreso tra settembre 2023 e giugno 2024). Tra i dati più rilevanti vi è il paniere degli acquisti, che permette di evidenziare quali sono i brand preferiti dagli adolescenti. Un paniere che contribuisce a delineare l’immagine di una generazione fast food e fast fashion. Infatti guardando ai consumi delle ragazze ai primi tre posti troviamo brand quali Shein, McDonald’s e Apple, mentre i ragazzi prediligono McDonald’s, Apple e Playstation. Nella top ten delle ragazze, decisamente “moda-centriche”, figurano inoltre al quarto posto Deliveroo, seguito da Amazon, Subdued, Tezenis, Uber, Zara e Vinted. I ragazzi si confermano “gamer”, visto che al quarto posto troviamo Google, seguito da Deliveroo, Amazon, Vinted, Shein, Steam Games e Burger King.

Complessivamente le “paghette” vengono spese (dati in valore) principalmente in cibo (40%), di cui il 16% nei ristoranti, il 13% nei supermercati/alimentari e l’11% nei fast food. Seguono poi gli acquisti per vestiti & accessori (21%) e quelli in bellezza e benessere (6%), appaiati con cultura, intrattenimento e media appaiati (tra cui i libri, con una percentuale di poco sotto il 3%). Le transazioni avvengono sia con la carta (il cui uso è in crescita) sia e soprattutto attraverso gli smartphone, che a giugno hanno visto transitare il 45% dei pagamenti totali, con le ragazze che utilizzano Apple Pay e Google Pay più frequentemente dei ragazzi. Gli adolescenti italiani fanno in media 4 pagamenti con la carta al mese (versus 7 degli adolescenti francesi) con un importo medio della transazione pari a 12,25€. Nel dettaglio circa 2 transazioni in fascia 10-12 anni, 4 transazioni in fascia 12-14 anni, 5 transazioni in fascia 14-16 anni e 5,5 transazioni in fascia 16-18 anni. Da rilevare che il 30% degli acquisti dei ragazzi – più orientati al mondo del gaming, sono realizzati online, mentre per le ragazze solo il 18%. Sul fronte dei risparmi, solo l’11% dei ragazzi riesce a risparmiare, per un “tesoretto” medio di 96€ raccolto durante i mesi di scuola da settembre 2023 e giugno 2024. In Italia i ragazzi risparmiano in media più delle ragazze: 108€ contro 85€.

Paghette regolari ed extra: andare bene a scuola paga
Il Barometro evidenzia come il 41% dei ragazzi riceva una paghetta regolare, settimanale o mensile. In Francia (paese dove il servizio di Pixpay è attivo già da anni) la percentuale ha raggiunto il 54%, mentre in Spagna è attorno al 48%. Nel gruppo del 41% di ragazze e ragazzi a cui viene corrisposta una paghetta regolare, il 60% la riceve mensilmente e il 40% settimanalmente. In genere la paghetta media programmata è di 35€ per i 10-12enni, 43€ per i 13-14enni, 58€ per i 15-16enni fino ad arrivare a 76€ per i 17-18enni. Sommando anche le ricariche puntuali l’importo medio aumenta per tutte le fasce d’età e passa da 45€ per i 10-12enni, fino a 125€ al mese per i 17-18enni con picchi significativi nei mesi di giugno, settembre e dicembre. Secondo il Barometro, tra settembre 2023 e giugno 2024 i genitori hanno creato 4.961 missioni remunerate sull’app Pixpay. Circa un terzo delle famiglie (34%) assegna missioni legate alla condotta scolastica, con una media di 61€ per il conseguimento di un diploma e 13€ per i buoni voti. Dietro i voti, una famiglia su 5 assegna missioni legate al “Fare le pulizie” (20%) e una su 10 a “cucinare” (11%).

“Grazie ai dati che la prima edizione del Barometro ha messo a disposizione vogliamo continuare a lavorare con i genitori per trasmettere i concetti base di educazione finanziaria e sostenibilità necessari per far fare ai ragazzi delle scelte di spesa più consapevoli, sviluppando capacità di pianificazione e risparmio. Consigliamo ai genitori di programmare l’invio di una paghetta automatica settimanale o mensile per farli familiarizzare con la gestione di un budget definito, di spingerli a fare qualche lavoretto per guadagnarsi qualche extra o creare delle money mission che tengano conto di aspetti quali la sostenibilità, le spese legate alle attività culturali e sportive” commenta Matilde Bille, Country Manager Italia di Pixpay.

Epipoli e Flowe lanciano RetailPay, il nuovo sistema di branded payment per i retailer

Si chiama RetailPay il nuovo digital wallet nato dalla collaborazione tra Epipoli, l’abilitatore di soluzioni di pagamento alternative per il mercato retail che ha introdotto le gift card in Italia, e Flowe, società benefit del Gruppo Bancario Mediolanum e Istituto Italiano di Moneta Elettronica. RetailPay unisce l’esperienza di Epipoli nella realizzazione di prodotti prepagati e di programmi di engagement, con la consolidata esperienza nella gestione dei conti di pagamento di Flowe. L’obiettivo comune è abilitare i punti vendita a erogare servizi finanziari mettendo a disposizione delle insegne l’opportunità di generare ricavi attraverso soluzioni di finanza integrata, ovvero l’Embedded Finance.

Sviluppato in ottemperanza con la PSD2 e già in coerenza con gli obiettivi previsti dalla PSD3, la nuova direttiva sui servizi di pagamento che sarà presto emanata dalla Banca Centrale Europea, RetailPay prevede l’espansione delle funzionalità dei punti vendita in ambito dei servizi finanziari. La direttiva consente, infatti, di integrare prodotti e servizi finanziari, tradizionalmente offerti dalle banche, all’interno di un sistema di pagamento privativo e personalizzabile per le insegne aderenti. RetailPay, ad esempio, permette ai consumatori di pagare la spesa nel punto vendita con il proprio cellulare attraverso l’app e all’interno del programma fedeltà dell’insegna, semplificando così l’accesso ai servizi finanziari da parte dei consumatori.

Dopo il successo delle gift card – dette anche Branded Currency (valuta di marca) -, il lancio di RetailPay porta in Italia le ultime tendenze internazionali dei pagamenti digitali, favorendo lo sviluppo di circuiti di pagamento privativi. Tale tendenza è confermata dalle esperienze negli USA di Walmart Pay, Kroger Pay e Starbucks che, con 30 milioni di utenti, è la seconda app più usata negli Stati Uniti per i mobile payment in store, superata solo da Apple Pay. Il nuovo e-wallet RetailPay consente di effettuare i pagamenti tramite smartphone tra consumatori e punti vendita delle insegne attraverso l’integrazione diretta in cassa, senza ricorrere ai sistemi di pagamento tradizionali. Può essere ricaricato con il proprio conto corrente, in contanti presso i punti vendita stessi o tramite l’uso di gift card e carte prepagate.

“Con RetailPay diamo il benvenuto a uno strumento rivoluzionario che promuove una relazione sempre più stretta tra i sistemi di pagamento alternativi e il mondo del retail in ottica Embedded Finance. Forti di un’esperienza decennale nel mondo dei prodotti prepagati, la collaborazione con un istituto di moneta elettronica come Flowe ci consente di compiere un deciso passo avanti, non solo nell’implementazione di sicurezza e compliance, ma anche nella possibilità di offrire prodotti finanziari anche ai consumatori non bancarizzati attraverso le insegne” ha detto Gaetano Giannetto, Fondatore e Presidente di Epipoli.

“Questa sinergia ci permette di coniugare la nostra competenza nei pagamenti elettronici con la capacità di Epipoli di offrire soluzioni di pagamento personalizzate per i retailer e per ogni specifico brand. Flowe mette a disposizione l’esperienza maturata in ambito consumer per offrire soluzioni di Banking-as-a-service che consentono loro di accrescere la competitività sul mercato di riferimento. In un futuro sempre più digitale, le organizzazioni che sapranno innovare abbracciando i nuovi trend saranno più competitive e agili, perché sapranno sfruttare appieno i vantaggi offerti dai nuovi scenari digitali dei pagamenti” ha aggiunto Ivan Mazzoleni, CEO di Flowe.

Pagamenti digitali, Viva e Sunmi uniti per una soluzione all-in-one

Siglata una partnership strategica tra Viva.com e Sunmi: in virtù di tale collaborazione, la tecnologia tap on any device di Viva.com, con l’app terminal indipendente dall’hardware, sarà disponibile sul portfolio di dispositivi Android di Sunmi e consentirà agli esercenti di migliorare l’assistenza ai clienti e l’efficienza aziendale con una riduzione dei costi operativi e un’ottimizzazione nell’uso della tecnologia e del lavoro delle persone.

In tutta Europa, i settori retail e ospitalità trarranno beneficio dalla soluzione che si integra alle oltre centinaia di migliaia di dispositivi Sunmi. In linea con l’obiettivo di fornire gli strumenti che alimentano il regime one-stop-shop dei venditori, la collaborazione accelera la trasformazione digitale delle aziende in tutto il continente. La tecnologia tap on any device e le funzionalità a essa associate si rivolgono alle principali sfide che gli esercenti si trovano ad affrontare oggi. Le esclusive proposte tecnologiche di pagamento ideate da Viva.com permettono ai dispositivi Sunmi di raddoppiare il loro utilizzo come terminali di pagamento, accettando pagamenti contactless NFC con pin on glass e codici QR, leggendo codici a barre, prendendo ordini o effettuando il check-out dei consumatori in un punto vendita. Che si tratti di device mobili, desktop, schermi interattivi o self-checkout, i terminali Sunmi diventano immediatamente l’unico dispositivo di cui i negozianti hanno bisogno per gestire la propria attività, senza le complessità legate a più fornitori o a ingombranti POS tradizionali. Un avanzamento che supporta diversi percorsi di pagamento, migliorando il servizio clienti, poiché le transazioni possono essere completate ovunque, eliminando code e lunghi tempi di attesa.

“Gli esercenti si trovano spesso costretti a navigare tra più fornitori per gestire efficacemente la propria attività, che può richiedere molto tempo e distogliere dall’assistenza ai clienti. Grazie alla nostra partnership con Sunmi, abbiamo eliminato questo problema. Insieme ci impegniamo per promuovere la diffusione dei pagamenti digitali, tramite una soluzione all-in-one che offre flessibilità e qualità, consentendo agli esercenti di avere più tempo per concentrarsi su ciò che conta davvero, ovvero la crescita”, osserva Michele Petrelli, Head of Strategic ISVs & Hardware Partners di Viva.com.

“La sinergia con Viva.com ha lo scopo di presentare metodi di pagamento innovativi che si aggiungono alla nostra ampia scelta di prodotti. In Sunmi crediamo che non tutte le soluzioni soft-pos né tutti i dispositivi e le piattaforme siano uguali. La partnership con Viva.com è un passo importante nella convergenza della facilitazione digitale tra commercianti e pagamenti, che secondo noi diventerà un trend ancora più cruciale negli anni a venire”, commenta Piotr Was, Managing director Europe di Sunmi.

L’integrazione dei pagamenti di Viva.com con la vasta serie di prodotti Android di Sunmi consente agli esercenti di incrementare le entrate e le vendite, grazie agli oltre 40 metodi di pagamento disponibili, tra cui i principali circuiti di carte locali, e alla funzione di pagamento offline, che consente di completare le transazioni anche senza una connessione a internet.

Pagamenti digitali, a tagliare le commissioni ci pensa kevin.

Le alternative al contante hanno tanti pregi, ma dal punto di vista del venditore hanno anche un non trascurabile difetto: le commissioni, cioè il costo sulla singola transazione. Un possibile rimedio arriva ora dalla Lituania ad opera di kevin., azienda fondata da Pavel Sokolovas e Tadas Tamosiunas, due esperti nel settore dei pagamenti digitali, che di recente hanno concluso un round di finanziamento da 65 milioni di euro, dopo i primi 10 milioni raccolti a dicembre 2021.

L’idea è semplice da spiegare: kevin. si prefigge di sostituirsi alla catena di intermediari che stanno dietro a un pagamento digitale o con carta di credito. “Grazie alla nostra tecnologia – dice Filippo Bergamin, Country Manager di kevin. in Italia – il pagamento avviene con una modalità A2A, account to account, cioè dal conto bancario dell’acquirente a quello del beneficiario mediante bonifico”. La commissione per il venditore scende così a massimo 5 centesimi di euro sulle transazioni online, a prescindere dal loro importo, mentre il risparmio sui costi potrebbe arrivare al 50% nel caso delle transazioni tramite Pos.

Per l’acquirente non cambia nulla sotto il profilo della user experience e soprattutto in termini economici: “Ormai meno del 10% degli istituti bancari europei prevede un costo per i bonifici online” sostiene Bergamin. Va evidenziato, però, che kevin. è una tech company e non fornisce credito. La sua soluzione non è perciò comparabile con una classica carta di credito: affinché il pagamento vada a buon fine, è necessario che l’acquirente abbia la corrispondente disponibilità sul conto. Inoltre, il bonifico non è istantaneo – perché di solito questa tipologia di operazione non è gratuita – ma diventa da subito non revocabile. 

La società lituana dichiara di potersi interfacciare con il 95% del sistema bancario europeo e intende investire anche sul “fisico”, raggiungendo accordi con i produttori di Pos: “Prevediamo una diffusione e una crescita rapida della nostra offerta – afferma Bergamin – puntando ad una copertura europea dei terminali di pagamento dell’85% entro la fine del 2023”.

L’infrastruttura di kevin. è stata già adottata da Decathlon per le vendite online nei mercati baltici e sono in corso trattative per estenderne l’applicazione anche agli acquisti fatti in negozio. “La prima transazione è stata effettuata in Lituania in un negozio di sushi – afferma Bergamin – e tra i nostri clienti, sempre in quel mercato, abbiamo anche dei supermercati”. In pratica, kevin. non si rivolge direttamente ai consumatori, bensì propone ai merchant e agli istituti bancari di integrare la sua tecnologia nelle loro app, in modo da poter fornire alla loro clientela la possibilità di pagare beni o servizi con la formula A2A. Ma perché un utente finale dovrebbe preferire questa opzione? “Nel caso di un’insegna della Gdo – replica Bergamin – si potrebbe pensare a una forma di cashback, riversando sul cliente parte del risparmio ottenuto sui costi di transazione”.

Entro il 2050 scompariranno i contanti, le previsioni di SumUp

Con la crescita costante dei pagamenti cashless, trainata negli ultimi due anni dalla pandemia e dalla necessità di trovare soluzioni che evitassero il più possibile i contatti personali, entro il 2050 scompariranno i contanti e tutte le altre forme di transazione fisica, lasciando spazio a processi di pagamento intangibili.

La previsione arriva da SumUp, fintech leader nel settore delle soluzioni digitali e cashless per le piccole imprese: “La società diventa sempre più cashless e, soprattutto, contactless e, parallelamente le aziende, per essere competitive, saranno sollecitate ad offrire pagamenti integrati e a promuovere diversi tipi di servizi all’interno di un ecosistema di pagamento”, spiega Michael Schrezenmaier, CEO Europe di SumUp. Guardando in particolare all’Italia, la spinta verso il cashless si è effettivamente rafforzata negli ultimi 12 mesi, come dimostrano i numeri dell’Osservatorio di SumUp: il valore del transato medio cashless dei commercianti è cresciuto nel 2021 del 43,6% rispetto al 2020.

Contactless, soluzioni integrate per i commercianti, ecosistemi di pagamento per i consumatori, ma anche sostenibilità: saranno dunque questi i più importanti trend che – secondo SumUp – guideranno il mondo fintech in Europa nel 2022, tracciando le linee guida per i prossimi decenni.

Il futuro è senza contatto
Secondo SumUp, durante i prossimi mesi si assisterà ad una crescita ulteriore per quanto riguarda soluzioni e prodotti innovativi, sempre più richiesti da parte dei consumatori. La pandemia ha senz’altro accelerato l’evoluzione dei processi di interazione e pagamento “invisibili” tra commercianti e utenti. In questa direzione si muove, ad esempio, la diffusione dei QR Code: scansionandoli, gli utenti possono effettuare pagamenti in modo facile e sicuro direttamente dal proprio smartphone e senza dover raggiungere le casse. Anche la tecnologia NFC ha conquistato i consumatori: in Italia dal 2019 il metodo di pagamento “senza contatto” è cresciuto del 34,1%. A favorire questo processo, da una parte la sempre maggiore predisposizione dei commercianti ad accettare pagamenti digitali, dall’altra la diffusione di device come smartphone e smartwatch, che consentono di pagare in modalità contactless e velocizzare le operazioni in cassa, utilizzando uno strumento che si ha sempre a portata di mano e che difficilmente, al contrario del portafoglio, si dimentica a casa. “Nei prossimi tre decenni – spiega Michael Schrezenmaier – i progressi tecnologici nei metodi di pagamento abilitati per NFC semplificheranno ulteriormente i processi di pagamento, eliminando persino la necessità di dispositivi mobili e creando una forte spinta verso dispositivi indossabili come anelli, braccialetti, adesivi NFC o lenti a contatto intelligenti”.

Tutto in un solo luogo: gli ecosistemi di pagamento
Sarà importante per i merchant promuovere, in una logica di “one-stop-shop”, più servizi all’interno di un unico ecosistema di pagamento, per consentire ai consumatori di svolgere diverse operazioni all’interno di un’unica piattaforma – dall’ordine online al pagamento in negozio – senza effettuare singole transazioni fisiche. “Entro il 2050, gli ecosistemi di pagamento diventeranno onnipresenti, diffondendosi in ogni aspetto della nostra vita, semplificando ulteriormente il percorso complessivo del cliente e rendendo i processi di pagamento ‘seamless’ e ‘invisibili’ nella vita quotidiana”, sottolinea Schrezenmaier.

Soluzioni integrate per i commercianti 
“Tutto in un solo luogo” sarà il motto anche per i commercianti, che sempre più si orientano verso soluzioni integrate capaci di accorpare più servizi utili al business. I commercianti stessi diventeranno più sofisticati e richiederanno strumenti più specifici, per adeguarsi alle nuove tecnologie e alle nuove richieste dei consumatori. “Con SumUp stiamo lavorando proprio in questa direzione, con l’obiettivo di fornire ai nostri clienti la migliore soluzione integrata multi-prodotto per gestire ogni attività. Ascoltiamo i nostri commercianti e ciò che accade alla loro attività, adattando la nostra strategia alle loro esigenze concrete”, spiega Marc-Alexander Christ, Co-Founder di SumUp. Per questo, negli ultimi due anni sono nati numerosi gli strumenti sviluppati in casa SumUp, come il Negozio Online, un vero e proprio store digitale che permette di convertire online il proprio negozio fisico, e la nuova soluzione Conto Aziendale, grazie alla quale i commercianti potranno aprire un conto aziendale online con SumUp da associare agli altri servizi (come Lettore di carte mobile, Fatture, SumUp Card, Pagamenti Via Link), velocizzando e semplificando tutte le questioni finanziarie e le operazioni commerciali della propria attività.

Sostenibilità: le fintech devono prendersi cura dell’ambiente
Quello della sostenibilità è un tema che sta conquistando sempre più spazio, a partire dalle scelte nei carrelli dei consumatori. Per questo è importante che anche le fintech pongano la sostenibilità al centro dei propri piani, ad esempio dedicando parte delle proprie entrate a sostenere l’ambiente. SumUp ha scelto di aderire al programma “1% for the Planet”, destinando l’1% delle entrate nette al supporto di cause ambientali, come la prevenzione della deforestazione, la costruzione di infrastrutture per l’energia rinnovabile, l’agricoltura organica rigenerativa, la conservazione delle acque, la creazione di materiali più sostenibili.

Criptovalute e blockchain
L’economia globale non potrà in alcun modo ignorare il fenomeno delle criptovalute, della finanza decentralizzata e della tecnologia blockchain che consentono trasferimenti di denaro o cambi di proprietà o altre forme di contratti: “acquistare un immobile o ricaricare le auto elettriche sarà semplice come pagare una tazza di caffè”, sottolinea Michael Schrezenmaier, CEO Europe di SumUp.

Sicurezza: l’AI per proteggere consumatori e commercianti
Proteggere i propri dati e i propri risparmi è fondamentale tanto per i consumatori, quanto per i commercianti: la digitalizzazione non deve mettere a repentaglio la sicurezza. “Anche per questo, le fintech dovranno adoperarsi per sviluppare soluzioni sempre più efficienti e sofisticate, anche sfruttando tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale, per prevenire le frodi e arrestarle immediatamente, interrompendo le transazioni”, conclude Marc-Alexander Christ.

Adyen, 5 soluzioni per fidelizzare la clientela online

Il comportamento e i processi decisionali dei consumatori online sono in continuo mutamento: in questo ambiente così fluido, il fenomeno del “carrello abbandonato” – ovvero il non completamento della procedura d’acquisto – rappresenta ancora oggi uno dei maggiori fattori di rischio per le mancate vendite del settore e-commerce. Nell’era della shopping experience, i consumatori danno priorità all’efficienza e alla fluidità del percorso durante l’intero processo d’acquisto. Tutto deve svolgersi senza intoppi, eliminando il maggior numero possibile di fonti di attrito. Questo vale ancora di più al momento di pagare un prodotto. L’ottimizzazione della fase di checkout rappresenta dunque un’opportunità per offrire ai consumatori un’esperienza di acquisto fluida, sicura e veloce, evitando che escano dal sito prima di aver concluso la transazione.

Adyen, la piattaforma di pagamento scelta da molte tra le più importanti aziende a livello globale, spiega come ottimizzare la Checkout Experience attraverso cinque semplici passaggi da introdurre al momento del pagamento, favorendo così l’aumento delle entrate e dei tassi di conversione.

1. Offrire un’esperienza di pagamento coerente, anche in caso di re-indirizzamento
L’esperienza dell’utente con la pagina di pagamento rappresenta l’ultimo passaggio prima della finalizzazione dell’acquisto. Per questo è necessario adattarla a ciascun canale di vendita, assicurando rapidità, sicurezza e coerenza al momento della transazione. Dall’integrazione di soluzioni di pagamento mobile-friendly fino alla gestione della sicurezza, sono diverse le strategie da adottare per assicurare al cliente finale un’esperienza ottimale.

Nel caso in cui si offrano diversi canali di acquisto, come chatbot, social media o telefono oltre all’e-commerce, la soluzione ideale è reindirizzare verso una pagina di pagamento tramite Pay by Link, un sistema facile e veloce da integrare, personalizzabile con l’esperienza e l’immagine proposta dal brand. Tramite una semplice URL che porta ad una pagina dedicata, è possibile ospitare l’intero flusso e processo di pagamento sul sito web dell’azienda, evitando che il cliente abbandoni la pagina e mantenendo l’intero percorso di pagamento in un unico ambiente: se si rimane all’interno del sito del brand, il consumatore si sentirà più rassicurato, favorendo la conclusione dell’acquisto e la crescita delle conversioni.

2. Diversificare i metodi di pagamento
A livello globale, I metodi di pagamento variano in base al luogo di provenienza del cliente finale e a seconda del luogo primario di attività del brand. Per evitare che il consumatore si trovi disorientato nella fase di checkout, è dunque necessario offrire i metodi di pagamento locali più utilizzati nei diversi paesi, con l’obbiettivo di ottimizzare l’esperienza cliente e al contempo favorire l’internazionalizzazione del business. Grazie alle integrazioni disponibili per i diversi metodi di pagamento on line a livello globale, le soluzioni di Adyen permettono alle aziende di integrare nel proprio sito una vasta varietà di offerta di pagamenti digitali scelti sulla base di posizione, dispositivo, valore del carrello e ulteriori altri parametri.

3. Abilitare e testare dei pagamenti su dispositivi diversi
Con oltre 6 miliardi di utenti smartphone nel mondo e un numero che si prevede raggiungerà i 7 miliardi entro il 2023, i pagamenti tramite cellulare, tablet o qualsiasi altro dispositivo mobile continueranno a crescere. Per questo è importante abilitare e testare il funzionamento della fase di checkout su dispositivi e sistemi operativi diversi. Inoltre, si possono introdurre alcuni ulteriori accorgimenti, quali la riduzione dei campi richiesti e dei passaggi necessari per finalizzare una transazione. Infine, se si dispone di un’app, è consigliabile optare per soluzioni di pagamento all’interno dell’applicazione, piuttosto che reindirizzare ad una pagina esterna.

4. Collegare i pagamenti ai programmi fedeltà
Il riconoscimento automatico dei dati dei clienti ricorrenti aumenta le possibilità di finalizzazione dell’acquisto, in quanto velocizza e semplifica l’esperienza nella fase di checkout. Per questo è importante offrire ai nuovi clienti la possibilità di salvare i propri dati per acquisti futuri, che potranno essere autenticati tramite password, CVV o impronta digitale. Questa soluzione permette inoltre di offrire vantaggi e offerte personalizzabili ai clienti più fidelizzati, ad esempio attraverso l’introduzione di premi collegati all’utilizzo delle carte di pagamento, che potranno essere applicati a tutti i canali di vendita. In questo modo, i clienti non dovranno più preoccuparsi di dimenticare la carta fedeltà o di doversi autenticare ogni volta che visitano il sito, facendo ottenere ai merchant al contempo un risparmio di denaro e risorse rispetto a programmi fedeltà tradizionali

5. Valutare la gestione del rischio
Il rafforzamento degli strumenti per la prevenzione dei rischi e la diminuzione delle frodi è tra gli obiettivi principali di migliaia di merchant in tutto mondo. Tuttavia, ottenere il giusto equilibrio tra prevenzione delle frodi e libertà dei clienti è fondamentale. Adyen ha sviluppato prodotti per la sicurezza come 3D Secure 2 e Revenue Protect, che consentono ai merchant gestire il rischio utilizzando una combinazione di controlli basati su regole e apprendimento automatico. Analizzando ogni fase dell’esperienza del cliente, si garantisce che il flusso dei pagamenti sia il più rapido e sicuro possibile. È infatti necessario proteggersi dalle frodi senza compromettere la fluidità dell’esperienza della fase pagamento in quanto potrebbe portare a perdite maggiori.

“La fase del check-out rappresenta un fattore chiave per l’aumento delle conversioni durante la customer journey. Nel momento del check-out il cliente ha oltrepassato la fase decisionale ed è pronto a finalizzare l’acquisto” commenta Philippe De Passorio, Country Manager di Adyen Italia. “Per poter andare incontro alle esigenze in continuo cambiamento dei consumatori è necessario avvalersi di un partner tecnologico che possa tradurre i desideri dei clienti in soluzioni. Soluzioni come quella offerta da Adyen, gestiscono l’intero flusso dei pagamenti in un’unica piattaforma per qualsiasi canale di vendita, permettendo ai merchant di avere maggiore controllo sul proprio business, e in ultimo, favorendo l’aumento della reddittività”.

SumUp, partnership con GDO e catene di Consumer Electronics

Dall’inizio del 2021, SumUp ha ampliato le partnership alle catene di Consumer Electronics come MediaWorld, Unieuro, Euronics, Expert e Trony, a retailer della grande distribuzione organizzata quali Esselunga e Carrefour e del settore Books & Office come Mondadori, Feltrinelli e Franco Cosimo Panini. L’obiettivo è innovare i pagamenti digitali attraverso un sistema di distribuzione capillare promuovendo l’esperienza dello One Stop Shopping, soprattutto per piccoli commercianti e artigiani, per far sì che l’acquisto di un POS sia semplice come quello di uno smartphone.

Facilitare per commercianti e artigiani la possibilità di proporre ai propri clienti il pagamento con carta, promuovendo l’esperienza “One Stop Shopping”: è con questo intento che SumUp, leader nel settore dei pagamenti digitali e soluzioni innovative cashless, sta rafforzando in Italia la collaborazione con le più importanti catene di Consumer Electronics e sta lavorando per espandersi anche nel settore della GDO, per essere sempre più presente nei supermercati italiani.

“La logica ‘One Stop Shopping’ consente, infatti, a chi ha un piccolo business – come micro imprenditori, rivenditori, hobbisti o artigiani – di centralizzare la ricerca e l’acquisto di soluzioni innovative utili a sviluppare la propria attività, facendo riferimento ad un unico luogo. In questo modo, semplificano la vita lavorativa e risparmiano tempo prezioso”, spiega Umberto Zola, Country Growth Lead Italia di SumUp. I piccoli commercianti possono, così, dotarsi rapidamente di un terminale di pagamento elettronico (POS), nello stesso negozio in cui, ad esempio, acquistano lo smartphone per usare un numero aziendale o la carta per la stampante, senza doversi recare in un centro specializzato o in una filiale bancaria, iniziando ad accettare i pagamenti elettronici il giorno stesso, senza vincoli e costi nascosti o necessità di stipulare contratti, potendo implementare anche i pagamenti a distanza.

“Come SumUp stiamo valorizzando le partnership con le catene di Consumer Electronics e GDO perché vogliamo innovare i pagamenti digitali attraverso un sistema di distribuzione capillare non solo online, ma anche a livello territoriale, per rendere l’acquisto di un POS semplice come quello di uno smartphone. Per questo – aggiunge Gianluca Cotroneo, Business Development Manager Retail di SumUp – abbiamo portato il POS fuori dalle filiali e fatto sì che sia reperibile ovunque, anche nei piccoli paesi, grazie ad una rete diffusa: dalle grandi catene di elettronica di consumo fino alle edicole e alle cartolerie”. In particolare, da inizio 2021 SumUp ha ampliato le partnership con le catene di Consumer Electronics (sia retailer fisici che online), raggiungendo in sei mesi una copertura di questo canale quasi del 100%. Alla collaborazione con MediaWorld, partner di SumUp già da due anni, nel 2021 si sono aggiunte quelle con Unieuro, Euronics, Trony e alcuni tra i partner principali dell’insegna Expert. Negli ultimi mesi si sono, inoltre, concretizzate unioni di primissimo livello con retailer della grande distribuzione organizzata come Esselunga e Carrefour e del settore Books & Office come Mondadori, Feltrinelli e oltre alla rete di cartolerie e cartolibrerie servite da Franco Cosimo Panini. La sinergia con questi rinomati marchi ribadisce l’affermazione della tecnologia di SumUp e l’intenzione di democratizzare sempre di più l’accesso ai pagamenti digitali: entro la fine dell’anno, puntiamo infatti a quintuplicare la nostra presenza negli store italiani”, conclude Cotroneo.

Viva Wallet for PrestaShop module: pagamenti frictionless per l’online

La neobank pan-Europea Viva Wallet e la piattaforma di e-commerce PrestaShop, hanno realizzato una nuova collaborazione che consentirà agli esercenti online in Europa e nel Regno Unito di accettare pagamenti completamente localizzati in pochi clic, grazie al nuovo modulo Viva Wallet.   

Viva Wallet for PrestaShop moduleoffre pagamenti frictionless, che si adattano automaticamente all’utilizzo del cliente. I merchant che scelgono il nuovo modulo Viva Wallet, avranno un tasso di conversione più elevato grazie ai parametri di targeting locale offerti. Ai clienti finali degli store online verrà offerta un’esperienza completamente localizzata in base alla loro posizione (lingua e metodo locale di pagamento) e alle loro preferenze (es. dispositivo, modalità di pagamento precedente). Scegliendo il modulo Viva Wallet, i negozianti non solo riceveranno la migliore soluzione di pagamento e-commerce disponibile, ma anche altri vantaggi come un conto con IBAN nazionale e una debit card business con BIN locale, con regolamento il giorno seguente e 0% di commissioni per il servizio di accettazione delle carte.

Viva Wallet aiuta le aziende in 23 paesi ad aumentare le proprie entrate grazie all’offerta di soluzioni di pagamento attivabili istantaneamente. Il modulo Viva Wallet per PrestaShop, aiuterà gli esercenti a ottenere in tempo reale un account con IBAN nazionale, attivare l’accettazione dei pagamenti per tutti i circuiti internazionali di carte e per i metodi di pagamento locali, e ad utilizzare la carta di debito aziendale Viva Wallet, il tutto in pochi clic. Inoltre, gli esercenti online possono ridurre le commissioni di incasso fino allo 0% utilizzando il nostro modulo one-click Viva Wallet all’interno di Prestashop” – ha dichiarato Yannis Larios, VP of Strategy di Viva Wallet.  

“Siamo entusiasti di iniziare una collaborazione con Viva Wallet, un payment provider che offre piani da 0% di commissioni di accettazione grazie al suo programma di carte di debito aziendali. La nostra partnership europea aumenterà l’impronta di Viva Wallet e accelererà la sua acquisizione di nuovi merchant all’interno del nostro ecosistema open-source”, ha affermato Valerio Martelli VP of Partnership di PrestaShop. 

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