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Despar Centro Sud, nascono laboratori di panetteria e piattaforma pescheria

Pane fresco appena sfornato e preparato dalle sapienti mani dei maestri panificatori: questa una delle appetitose novità che da quest’estate sono diventate parte integrante della rinnovata shopping experience, concepita e proposta da Despar Centro Sud, che punta a fornire tutta la rete diretta, che comprende complessivamente 89 negozi in Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Abruzzo e che vede impiegati oltre 2.000 collaboratori.

Sono infatti stati inaugurati due laboratori di produzione di panetteria, ubicati presso gli Interspar a Modugno e a Pescara (zona aeroporto). All’interno dei laboratori, che occupano una superficie di circa 300 mq ciascuno,vengono preparate ogni giorno diverse specialità di pane e di gastronomia, rispettando le ricette e i sapori tradizionali. Frutto di una ricerca e di un’attenta selezione di ingredienti e materie prime, per il processo di panificazione viene utilizzata la biga, un preimpasto che richiede una lunga lievitazione fino a 48 ore. Questa antica tecnica conferisce al pane una qualità superiore, che ne esalta fragranza, morbidezza e alta digeribilità. Il personale dei laboratori, che attualmente conta 20 collaboratori tra panificatori e imbustatori, ha seguito percorsi formativi specialistici in modalità “training on the job”, confermando Maiora come un’azienda che investe nella crescita professionale delle sue risorse. Il progetto di panificazione fa parte di “Storie di gusto”, una linea di prodotti a marchio Despar, ideata e proposta in esclusiva da Maiora per i suoi punti vendita. I prodotti “Storie di gusto” sono preparati secondo la miglior tradizione culinaria, con la precisa intenzione di valorizzare i prodotti del territorio, che nel caso di Despar abbraccia ben sei diverse regioni. L’offerta di ciascun negozio viene infatti declinata in base alle specialità locali, che rappresentano un ricco patrimonio culturale da salvaguardare e promuovere.

Novità anche sul fronte ittico: dallo scorso luglio è attiva la nuova piattaforma a Corato, che rifornisce giornalmente 33 pescheriepassate in gestione diretta, presenti nei punti venditaa insegna Despar, Eurospar, Interspar e Altasfera.
La piattaforma, che può contenere fino 4000 colli (20.000 kg) circa al giorno, gestisce una grande varietà di merci, dal prodotto fresco, allevato estero e nazionale, ai filetti e ai mitili. Particolare attenzione per il pescato locale, in linea con la filosofia aziendale che predilige i fornitori della zona.

«Panetteria e pescheria rappresentano due reparti fondamentali nella nostra tradizione culinaria – commenta Pippo Cannillo, Presidente e Amministratore Delegato di Maiora. Per questo, migliorare la nostra offerta in tecnologia e logistica non è solo un servizio aggiunto ai nostri clienti, ma un vero e proprio omaggio alla nostra terra e alla sua ricchezza».

Ghiaccio sicuro, il primo manuale sul ghiaccio alimentare

Ice Cube, primo produttore in Italia di ghiaccio alimentare confezionato, ha presentato, in collaborazione con NFI – Nutrition Foundation of Italy e Ministero della Salute, il primo “Manuale di corretta prassi operativa per la produzione di ghiaccio alimentare”.

Approvato dal Ministero della Salute secondo quanto previsto dal Reg. CE 852/2004, il Manuale è uno strumento indispensabile per la tutela della sicurezza alimentare dei consumatori, una sfida globale che passa (anche) per l’utilizzo del ghiaccio, indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno degli alimenti a più alto rischio di contaminazione biologica. Non solo, la stessa OMS, il 7 aprile scorso, in occasione della Giornata mondiale della Salute, ha segnalato come nel mondo muoiano circa 2 milioni di persone all’anno in seguito al consumo di alimenti contaminati e come il ghiaccio non sia esente da responsabilità.

Copia di Conf Cubetto RID2«Il Manuale è inedito per completezza, per autorevolezza e per specificità dei temi trattati e indica per la prima volta tutte le norme necessarie a garantire che il ghiaccio per uso alimentare arrivi al consumatore privo di contaminanti fisici, chimici, ma soprattutto biologici. La contaminazione biologica, infatti, rappresentata da batteri come Salmonella ed Escherichia, ma anche da virus, parassiti e micotossine, può causare danni anche gravi alla nostra salute: ecco perché è importante fare chiarezza su una filiera della catena alimentare che viene troppo spesso sottovalutata» ha spiegato Andrea Poli, presidente di NFI.

«Dobbiamo mantenere alta l’attenzione sulla qualità del ghiaccio che beviamo, ricordando che questo alimento non è sterile di per sé. Il processo di congelamento dell’acqua non produce l’inattivazione di agenti infettanti causa di malattia, ma solo la loro attenuazione e il rischio di contaminazione può essere altissimo, sia in fase di produzione che di conservazione – ha concordato Simone De Martino, titolare Ice Cube, azienda che ha svolto un ruolo di primo piano nella stesura del Manuale, avvalendosi di un’esperienza pluriennale nella produzione e commercializzazione di ghiaccio per uso alimentare, certificato secondo gli indicatori di Qualità ISO9001:2008 e di prodotto IFS (International Features Standards) FOOD (HigherLevel). Ice Cube è infatti il primo produttore in Italia di ghiaccio puro per uso alimentare con 3mila tonnellate di ghiaccio l’anno che distribuisce lungo tutto lo stivale con oltre140 distributori, attraverso il canale Ho.Re.Ca, GDO e Cash & Carry vantando il 90 % di copertura sul territorio nazionale e un incremento di vendite medio del 40%, solo nell’ultimo anno. «Molti bar, discoteche, pub, ristoranti e altri operatori del settore turistico e ristorativo – ha ripreso De Martino – producono ghiaccio che in molti casi non può essere considerato alimentare. Anche il ghiaccio prodotto da appositi macchinari, è risultato non a norma dalla maggior parte delle analisi fatte, poiché spesso la macchina non viene sottoposta alle necessarie operazioni di pulizia e manutenzione. Consideriamo che uno studio (fonte Bain) ha stimato un consumo annuale di ca. 78.0000.000 milioni di kg di ghiaccio nel solo canale bar (ho.re.ca.). Immaginiamo quanto di questo non sia prodotto con le dovute attenzioni. Ecco, dunque, perché abbiamo ritenuto importante impegnarci in prima persona nella definizione di un prontuario della salute alimentare che possa supportare e tutelare sia chi il ghiaccio lo produce sia chi lo consuma».

Il mercato del ghiaccio alimentare confezionato, infatti,è molto ampio: a livello mondiale vale quasi 4 miliardi di euro, in Europa supera i 280 milioni di euro. L’Italia, in cui le stime al momento parlano di un giro d’affari per 3 milioni di euro, è indicata come il Paese europeo con il potenziale di crescita più alto, con richieste che – secondo quanto rilevato dall’International e European Packaged Ice Association – sfiorerebbero i 200milioni di euro.

Il pdf del volume puà essere scaricato sul portale del Ministero della Salute e sul sito dell’Istituto Nazionale Ghiaccio Alimentare INGA, realtà nata proprio per promuovere i contenuti del Manuale tra le istituzioni e gli addetti ai lavori.

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