Da una parte c’è la tendenza a dematerializzare i pagamenti e a incentivare i programmi fedeltà ricorrendo all’uso di carte di credito, badge per il controllo accessi, gift card e loyalty card, strumenti sempre più diffusi nel Retail e in GDO. Dall’altra parte cresce il trend di limitare ogni tipo di impatto ambientale ricorrendo ad alternative biodegradabili, necessarie ad adeguarsi alle direttive europee e spendibili anche sul fronte del marketing. Ergo, serve trovare un punto d’incontro. Un po’ come ha fatto Partitalia, azienda italiana del settore ICT dal 2001 che produce e commercializza smart card, tag e lettori RFID in tutta Europa e che da gennaio 2020 ha ampliato la proposta commerciale con card RFID e smart card in PVC biodegradabile, meno inquinante e più rispettoso della salute.
PVC biodegradabile: la svolta green
Mentre il PVC standard èun polimero termoplastico composto per il 57% da sale marino e per il 43% da petrolio greggio ed è quindi causa di importanti conseguenze per l’ambiente, (come specifica il Libro Verde “Problematiche ambientali del PVC”, presentato a Bruxelles dalla Commissione Europea a giugno 2000), la composizione chimica del PVC biodegradabile è invece caratterizzata dall’aggiunta di additivi che ne accelerano la degradazione in ambienti ricchi di microbi. Si tratta di additivi particolarmente ‘appetibili’ dai microrganismi normalmente presenti nella spazzatura, che metabolizzano le sostanze di cui è composto il PVC, trasformando il polimero in molecole semplici (acqua, anidride carbonica, metano), biomassa e composti inorganici. Per questo, le card in PVC biodegradabile si decompongono in tempi più rapidi rispetto al materiale tradizionale, già nella frazione organica. Invece, per quanto riguarda la tecnologia, le performance tecniche non cambiano.
Luca Del Col Balletto, CEO dell’azienda lainatese, spiega così come è partita l’iniziativa: «Con il nuovo millennio l’industria europea del PVC ha aderito al programma decennale Vinyl 2010 e nel 2011 è partito VinylPlus, il nuovo piano di sviluppo sostenibile del PVC, che interessa l’Europa e riunisce circa 200 aziende partner in rappresentanza della filiera. Questo ci ha stimolato a intraprendere un progetto di Ricerca & Sviluppo sui materiali usati per stampare le card nel nostro stabilimento»