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Cresce il trasporto refrigerato di prodotti alimentari in previsione delle festività

Nelle due settimane che precedono il Natale, il noleggio a breve e medio termine di veicoli per il trasporto refrigerato di cibi, vini e spumanti è aumentato del 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A dirlo è Innovazione Noleggio, azienda attiva nel noleggio di veicoli commerciali refrigerati in Italia, sulla base delle prenotazioni gestite nel mese di dicembre.

Ad oggi il 45% della flotta a disposizione – esclusi i veicoli impegnati a lungo termine – è in servizio per rispondere all’intensa domanda natalizia. La maggior parte delle richieste proviene da aziende del settore alimentare, soprattutto piccole e medie imprese. I mezzi refrigerati vengono utilizzati per il trasporto di alimenti freschi e surgelati come pesce, carne, frutta, verdura, gastronomia, latticini, pasticceria e surgelati. Prodotti che hanno bisogno di una catena del freddo ferrea e senza interruzioni che possono essere garantite solo da veicoli isotermici.

Il trend positivo nei noleggi riflette un generale aumento dei consumi da parte delle famiglie italiane, nonostante il recente aumento dei prezzi dei beni alimentari rilevato dall’Istat (+2,3% su base tendenziale). Secondo un sondaggio del Centro Studi di Unimpresa su un campione di 4.500 famiglie, il budget medio per la tradizionale cena di Natale si attesta quest’anno a 150 euro, con un incremento del 3,5% rispetto al 2023. Questo dato evidenzia una maggiore propensione alla spesa, confermata anche dall’Annual Holiday Shopping Survey 2024 di Accenture, secondo cui il 32% degli italiani ha intenzione di aumentare il proprio budget per le festività, contro l’89% che l’anno scorso aveva dichiarato di non volerlo fare.

Secondo Innovazione Noleggio, i veicoli refrigerati impegnati in questo periodo festivo non trasporteranno solo prodotti alimentari: c’è infatti un 8% dei veicoli impiegato per il trasporto di fiori e piante, tra cui stelle di Natale, vischio, agrifoglio e ciclamini, a conferma della tradizione italiana di regalare e decorare la casa con piante durante le festività. A livello geografico, i noleggi si concentrano principalmente nel Centro Italia (Lazio, Umbria e Toscana) e nel Nord-Est (Emilia Romagna e Veneto).

Di-Pegasus: partirà in Emilia-Romagna il test delle consegne con flotte di droni

Si chiama Di-Pegasus il primo progetto europeo, a guida EuroUSC – Italia, per testare nuove tecnologie in grado di far volare e gestire flotte di droni e aerotaxi. L’intento è duplice: limitare le emissioni di Co2 in Europa, generate principalmente dal settore dei trasporti, e raggiungere la neutralità climatica entro i tempi stabiliti dal Green Deal europeo. Così Di-Pegasus punta su soluzioni innovative come i sistemi aeromobili senza pilota (UAS) e modalità di trasporto aereo tradizionale, ma veloci e flessibili, come gli idrovolanti. L’obiettivo è rendere gli spostamenti più sostenibili, efficienti e sicuri, sia per i passeggeri che per le merci, migliorando la mobilità urbana e i collegamenti tra città vicine. Di-Pegasus mira a realizzare operazioni autonome, economiche ed ecologiche per idrovolanti, VTOL (velivoli a decollo e atterraggio verticale) e droni, attraverso diverse tecnologie che saranno sviluppate nel corso del progetto, sia per il trasporto aereo che su terra.

I primi test in Emilia-Romagna
Il primo caso studio italiano sarà condotto in Emilia-Romagna ed esplorerà la possibilità di consegnare merci in maniera più efficiente e rapida attraverso l’utilizzo di flotte di droni. Si punta a ridurre gli spostamenti con le auto per le consegne urgenti in aree urbane e suburbane, sostituendole con droni autonomi che voleranno in orari e su percorsi specifici. “La consegna con i droni sta diventando realtà, ma esistono ancora diverse sfide tecnologiche prima che queste applicazioni possano avere ampia diffusione. Ad esempio mancano sistemi che consentano di gestire centinaia di droni in simultanea, che permettano all’operatore di monitorare in maniera efficiente le operazioni e garantire la sicurezza delle persone sorvolate” ha detto Marco Ducci, project leader di Di-Pegasus e CEO di EuroUSC Italia.

Il caso studio italiano sta lavorando sul trasporto di merci, con l’utilizzo di droni, dalle zone industriali e periferiche delle città verso dei microhub collocati al centro delle città stesse. Questa però è solo una delle ipotesi, visto che il progetto è pronto a tenere in considerazione anche le proposte degli operatori, degli enti aeroportuali e dei corrieri. Lo scorso 17 maggio a Bologna si è tenuto un workshop che ha coinvolto attori di diversa provenienza, al fine di raccogliere le impressioni sugli obiettivi tecnici che svilupperà il progetto. A partire dai dati emersi durante l’incontro, i partner inizieranno a lavorare sulle tecnologie che saranno pronte per la fine del 2026. I risultati saranno poi valutati attraverso dei focus group e dei sondaggi ad hoc rivolti alle parti interessate e agli utenti finali.

Verrà inoltre progettata una piattaforma digitale per valutare la fattibilità dei nuovi modelli di business generati da queste tecnologie in contesti specifici. Saranno presi in considerazione diversi indicatori di prestazione, tra i quali la sostenibilità dei costi, la creazione di posti di lavoro, il risparmio di emissioni e le modalità di investimento, con l’obiettivo di fornire raccomandazioni ai decisori politici e agli attori coinvolti. La piattaforma esaminerà anche la conformità normativa, delineerà un processo di valutazione della sicurezza e segnalerà eventuali lacune da colmare. Inoltre verranno presi in considerazione l’accettazione pubblica, l’impatto di questi spostamenti sulla società, sull’economia e sull’ambiente. Saranno infine studiati possibili investimenti in nuove infrastrutture come i vertiporti, ma anche l’adattamento di quelle esistenti.

“L’ignoto spesso suscita timori, soprattutto quando si tratta di nuove tecnologie. Pertanto, sarà fondamentale chiarire la natura delle innovazioni testate e illustrarne i benefici, coinvolgendo tutte le parti interessate, dai cittadini fino ai decisori politici. Questo approccio riveste un’importanza particolare nel contesto dell’Emilia-Romagna, dove si effettueranno i test delle tecnologie per i servizi di last mile delivery” conclude Marco Ducci.

EuroUSC Italia, insieme agli altri partner italiani tra cui la PMI Deep Blue, RINA Consulting SpA, Interconsulting Engineering Srl e Istituto Trasporti e Logistica, si impegnerà per identificare e definire un processo che permetta all’innovazione di andare di pari passo con il consenso delle comunità sulle quali l’introduzione della tecnologia andrà a impattare. Sarà molto importante coinvolgere tutti gli stakeholders nella fase iniziale e di avvio della tecnologia per evitare che questa venga “calata dall’alto”. Soprattutto in Emilia-Romagna dove verranno testate tecnologie per i servizi di last mile delivery. EuroUSC Italia inoltre svilupperà le linee guida per assicurare un’elevata qualità del lavoro tecnico e di ricerca; dovrà individuare i rischi e intraprendere azioni correttive se necessario, al fine di garantire la conformità agli standard etici e alle linee guida esistenti.

Conftrasporto-Confcommercio, Uggè: “da giugno sarà pressing sull’Ue”

Il caro energia prima e poi la guerra in Ucraina stanno mettendo a dura prova i nervi degli autotrasportatori e di tutti coloro che operano nel settore dei trasporti e della logistica.

Non usa mezzi termini Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto-Confcommercio, sulle politiche dell’UE legate al mondo dei trasporti e della logistica: “Siamo arrivati al punto di non ritorno, ora servono politiche realistiche che non guardino a utopici obiettivi ambientalisti senza capire come le imprese possano realmente agire per implementarne gli obiettivi”.

“Dai contingentamenti al traffico merci al Brennero al sistema delle emissioni ETS, ai nuovi motori con il passaggio all’elettrico, sono tanti i temi che l’UE ha sul tavolo e che non affronta o affronta senza pensare al fatto che le imprese italiane del sistema della logistica rischiano di non reggere più”, prosegue Uggè.

“Vogliamo veramente che le imprese italiane della logistica chiudano i battenti? Non è chiaro che se le imprese dell’autotrasporto si fermano, si ferma l’intero sistema economico? Da giugno inizieremo a incontrare tutte le Istituzioni italiane che operano a Bruxelles affinché possano comprendere i reali bisogni del sistema economico italiano. Auspichiamo che potranno condividere i nostri obiettivi”, conclude il presidente di Conftrasporto.

(Franco Metta)

Lamberet: la catena del freddo su quattro ruote è anche green

Presente in 35 paesi con un fatturato di 140 milioni di euro, Lamberet è un player europeo nel settore del trasporto frigorifero con un’ampia varietà di soluzioni per chi opera nel food ai diversi livelli, dalla gdo alla ristorazione, dal negozio al dettaglio all’industria alimentare. Si tratta sempre di veicoli isotermici con casse realizzate con materiali brevettati per un’elevata tenuta della temperatura, cellule integrate con alte performance, telaio specifico per frigo per una perfetta integrazione tra veicolo, allestimento e sistemi di refrigerazione.

Il tutto per garantire standard di prestazione e qualità con un occhio di riguardo al trasporto cittadino “green” con insonorizzazioni per ridurre la rumorosità, rispettando le norme PIEK, a partire dal pianale in alluminio speciale fino alla porta sollevabile isotermica con assistenza pneumatica, alla sponda e al gruppo frigo silenziati. L’elevata manovrabilità dei mezzi LAMBERET permette di arrivare nei supermercati cittadini trasportando 33 euro pallets o 66 pallets su due livelli con un’unica consegna, riducendo così il numero dei veicoli in città con un grande risparmio energetico.

Tra le ultime realizzazioni di Lamberet, presentate all’ultima edizione di Tuttofood vi sono due allestimenti Peugeot per il trasporto dei freschi: Peugeot Pianale Cabina Partner con cella isotermica 4 m³ e gruppo frigo Carrier mod. Xarios 200 RS 220 V e Peugeot Telaio Cabinato Boxer con box Lamberet Frigoline 10 m³ e gruppo frigo Carrier mod. Xarios 350.

Con Ford invece due allestimenti per il trasporto dei freschi e dei surgelati: Ford Transit V363 con cella isotermica Lamberet da 15 m³ e gruppo frigo Carrier modello Xarios 350 e Cassa rimorchio 750 KG PPT da 2,8 m³.

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