Ora si paga anche con un dito (ma non è l’impronta digitale)

Non è solo l’impronta digitale ad essere unica: lo è anche il sistema di vene che percorrono il dito indice di ciascuno: ed è questa caratteristica umana, insieme a uno scanner ad infrarossi, che consente a un nuovo sistema di pagamento dal nome bizzarro, Fingopay, di iscriversi con diritto nel club dei riconoscimenti biometrici, e di far pagare con un dito. Il sistema ha debuttato in alcuni bar e negozi di Londra.

Due i principali vantaggi come ha spiegato Nick Dryden,  l’Ad della compagna che sta dietro a questa nuova tecnologia, Sthaler, alla BBC: il fatto che le impronte non sono uniche ma soprattutto sono non sempre facili da rilevare (grasso o bagnato o tagli possono inficiare la lettura delle più banali impronte digitali) e quello, applicabile a dire il vero a tutte le tecnologie biometriche, della facilità d’uso e immediatezza, perché “il dito ce l’hai sempre con te”.

Fingopay ha recentemente vinto il primo premio ai Restaurant Technology Live Tech Innovation Awards.