
I prodotti contraffatti rappresentano ancora un rischio per la salute dei consumatori: lo conferma la nuova ricerca effettuata da MarkMonitor®, con l’obiettivo di esaminare le abitudini di acquisto di beni di consumo (trucchi, articoli per l’igiene personale, medicinali, integratori e vitamine) comperati al di fuori dei supermercati.
I numeri delineano un quadro inquietante: il 27% degli intervistati* ha affermato di aver acquistato involontariamente prodotti non autentici online e in Cina si sale addirittura al 46%. Tra questi, anche beni di consumo che si utilizzano ogni giorno, come cosmetici (32%), prodotti per la cura della pelle (25%), integratori (22%) e, cosa ancor più allarmante, medicinali (16%).
Quali sono i canali principali per questo commercio?
Molteplici, stando alle dichiarazioni degli intervistati: marketplace (39%), motori di ricerca (34%), app su dispositivi mobile (22%) e sponsorizzazioni sui social media (20%), farmacie online (16%).
Da cosa hanno evinto che si trattava di fake goods?
Il 34% degli intervistati ha segnalato reazioni negative ai prodotti, mentre il 50% è stato messo in guardia dalla cattiva qualità dei prodotti
Quali i siti più affidabili?
L’indagine è proseguita, con la richiesta di quale , tra i canali citati, ispirasse maggiore fiducia per la consegna di prodotti. La prevalenza dei giudizi è confluita sui brand (89%), seguiti dai marketplace online (74%), le farmacie online (67%) e le app sui dispositivi mobile (67%).
“La minaccia rappresentata dai contraffattori è sempre attuale e colpisce sia i brand che i consumatori. Per i brand significa una perdita di fatturato, reputazione e fiducia dei clienti. Tuttavia, quando si parla di prodotti di consumo non originali come cosmetici, prodotti per la pelle, creme solari e medicinali, le conseguenze sugli acquirenti sono molto più gravi, poiché incidono sulla loro salute e il loro benessere. Di conseguenza, spetta ai brand assicurarsi di avere in atto una solida politica di protezione del brand online per affrontare la minaccia della contraffazione e tenere al sicuro i propri clienti”, ha affermato Anil Gupta, Chief Marketing Officer di MarkMonitor.
Da chi ci si aspetta protezione?
La ricerca evidenzia come il 34% degli intervistati ritenga che siano i brand i responsabili della protezione dei consumatori contro il fenomeno della contraffazione. Una percentuale che si attesta al 44% in Danimarca, al 43% in Svezia e al 42% in UK. Un’elevata percentuale (89%) ripone grande fiducia nei siti aziendali.
L’indagine ha mostrato inoltre che vi è una scarsa propensione a comprare intenzionalmente prodotti non originali. La maggior parte dei consumatori (83%), infatti, ha dichiarato di non volere acquistare prodotti di consumo contraffatti come trucco, cosmetici e medicinali.
*I partecipanti all’indagine sono stati intervistati online in 10 paesi, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Svezia. Il sondaggio è stato condotto online e completato tra il 4 e il 10 Maggio 2017.