Due soluzioni Checkpoint System per proteggere i prodotti dai furti nel retail

Proteggere i prodotti dai furti è uno degli imperativi per il retail. Secondo il Barometro Mondiale dei Furti nel Retail di Checkpoint System  le differenze inventariali incidono infatti per un costo di 96 miliardi di euro a livello globale, con una percentuale media pari al 1,29% delle vendite. E l’Italia non sfugge a questi dati.

Nel nostro Paese le differenze inventariali sono state in diminuzione nel 2014 rispetto all’anno precedente, attestandosi all’1,09% delle vendite, per un valore pari a 3,1 miliardi di euro di perdite annue per gli esercenti ed una maggiore spesa, di circa 94 euro a persona. Nello specifico, oltre il 75% delle differenze inventariali sono da attribuirsi ai furti, compiuti dai clienti per un 53,4% e dai dipendenti per il 22%. Seguono gli errori amministrativi (16,3%) e le frodi da parte dei fornitori (8,3%).

Tra le più recenti soluzioni per ridurre le differenze inventariali da applicare nel punto vendita o alla fonte, proposte da Checkpoint System, vi sono i tag iS AutoPeg  e  l’etichetta EP 4210 FOOD per alimenti.

La soluzione iS AutoPeg Tag offre ai Retailer della GDO una protezione elevata per articoli ad alto rischio esposti a broche come pile, lamette e cartucce d’inchiostro, con un’etichetta senza chiodo e applicabile in un solo gesto. La soluzione si fissa rapidamente e in tutta sicurezza su confezioni con singolo o doppio foro ed è facilmente rimovibile in cassa per essere riutilizzata. L’etichetta è leggera e solida, preserva il brand del prodotto, è aggiornabile con soluzioni RFId per la visibilità d’inventario e può essere applicata alla fonte.

L’etichetta EP 4210 FOOD per alimenti è invece, per i retailer che desiderano proteggere gli alimenti freschi e surgelati, sempre più oggetto di furti, una delle poche soluzioni sul mercato certificate TUV per l’utilizzo nel microonde, e offre un livello di sicurezza superiore, data dalla certificazione ISEGA che permette il contatto diretto con il cibo. È una delle etichette RF per alimenti più piccole al mondo, che è possibile integrare facilmente all’interno delle etichette peso/prezzo per una massima protezione, permettendo così ai retailer di alimentari di migliorare la disponibilità dei prodotti a scaffale. Come l’etichetta iS AutoPeg Tag, anche la EP 4210 FOOD può essere applicata nel punto vendita o alla fonte, consentendo un risparmio di ore lavorative, e assicura l’arrivo dei prodotti ad alto rischio nello store, già protetti e pronti per la vendita. Checkpoint offre inoltre opzioni di stampa personalizzate con la nuova etichetta per alimenti, che consentono ai retailer di stampare messaggi sulle etichette riguardanti il punto vendita, compreso il marchio, se richiesto

L’applicazione alla fonte

Quella dell’applicazione alla fonte è uno dei temi cui i retailer sono sensibili. Infatti sposta il processo di applicazione delle etichette di sicurezza da un intenso lavoro manuale nel punto vendita ad un processo automatizzato presso il produttore, permettendo ai negozi associati di concentrarsi sull’esperienza d’acquisto dei clienti, piuttosto che sull’applicare etichette.

Una delle ragioni dell’aumento dell’utilizzo della protezione alla fonte da parte dei retailer e dei CPG, è la possibilità di proteggere categorie di prodotto che in precedenza erano considerati troppo difficili da etichettare, quali i liquidi, alcuni capi d’abbigliamento, carni e piccoli cosmetici.

Anche i produttori sono sensibili all’appliczione di etichette contro i furti alla fonte. Ne è un esempio la collaborazione con Berlucchi per due referenze “storiche”, i Franciacorta Cuvée Imperiale Brut e Max Rosè, senza compromettere l’estetica o l’immagine del brand sulla bottiglia.

«Sono prodotti-icona del bere italiano, e meritano un’adeguata protezione – afferma Arturo Ziliani – e grazie alla collaborazione con Checkpoint, i risultati sono soddisfacenti: a quasi un anno dall’applicazione dei primi tag, abbiamo riscontrato un sensibile aumento delle vendite in termini di sell-in, cui corrisponde un egual beneficio per i retailer a livello di sell out”.