Caffè, calano i consumi e anche le capsule rallentano la crescita

Nel 2013 l’Italia che detiene il 3° posto fra i Paesi maggiori importatori di caffè, figura al 10° posto per consumo pro-capite (pari al 7,46% dei consumi apparenti mondiali e al 13,50% di quelli dell’UE). I consumi interni hanno manifestato un calo dei volumi dovuto sia a un calo (più leggero) di quelli domestici che al calo (più pesante) nell’extra-domestico: i consumi pro capite di caffè (5,56 kg) risultano infatti diminuiti rispetto al 2012 (-1,24 percento). È una situazione in controtendenza rispetto alla media europea dove i consumi pro capite (4,94 kg) risultano in aumento del 2 percento.

Lo afferma Patrick Hoffer, presidente del Comitato Italiano Caffè, l’organismo di coordinamento delle associazioni nazionali di categoria che operano nella filiera italiana del caffè.

È un mercato maturo, vivace e che cambia velocemente. Lo dimostra il dato del pozionato che, sottolinea Hoffer «continua a crescere, rispetto al macinato moka, sostanzialmente stabile. Nei primi mesi dell’anno, le vendite di caffe’ porzionato hanno sfiorato una crescita del 6%».

La produzione di caffè monoporzionato, che include anche l’importazione delle capsule speciali facenti capo a Nespresso Italia e Nestlè Italia, cresce del 9,1% a valore nel 2013 attestandosi a 982,0 Mn di euro. La crescita, anche nel 2013, è stata sostenuta dalle esportazioni, aumentate del 17,6%, mentre rallenta la crescita il mercato interno, + 5,3% nel 2013, per un valore di mercato di 655,0 Mn di euro.

Flettono del 3,2% le cialde in carta, che, oltre al calo dei prezzi medi di vendita, vedono arrestare la crescita all’interno della Grande Distribuzione Alimentare, e la sostituzione con le capsule nel canale uffici. Fanno infine registrare un calo maggiore le capsule in plastica, -8,9%, dove un ruolo molto importante ha giocato un calo sensibile dei prezzi medi nel canale uffici/OCS (canale di vendita principale), anche a seguito di offerte estremamente competitive veicolate attraverso internet, e l’andamento negativo dei consumi.

Quanto  all’esportazione, L’Italia rappresenta il 3° paese in Europa per l’export di caffè torrefatto (con circa 3,2 milioni di sacchi, equivalente a 186 milioni di kg di caffè verde), mentre, a livello mondiale, è al 4° posto, alle spalle della Germania, del Belgio e degli Stati Uniti.