“Mio nonno era un nobile decaduto, che si reinventò pasticcere e aprì un bar al Borgo dei Vergini, nel rione Sanità; mia nonna era una donna piccola ed energica, la colta della famiglia: al mattino insegnava in una scuola materna di Aversa, al pomeriggio sedeva alla cassa. E comandava: era lei a tenere le redini dell’attività, consentendo di mettere da parte per poi investire. Zio Gerardo era il visionario, ma c’era bisogno di qualcuno che sapesse tenerlo a bada e questo ruolo spettava a mio padre Elio, che si occupava di amministrazione, mentre zio Franco si interessava del caffè”. Era una bella miscela di personalità, forti e differenti l’una dall’altra, quella che diede vita a Kimbo, per come la racconta il Presidente Mario Rubino (nella foto in alto). Egli stesso, peraltro, esempio di notevole versatilità: laureato in Medicina e specializzato in Urologia, ha esercitato per molti anni, prima di dedicarsi all’azienda di famiglia.
Da quel tempo, che vide una piccola attività commerciale muovere i primi passi e poi trasformarsi in industria, è riemersa l’Antica Miscela 1963, anno di fondazione di Kimbo: una ricetta delle origini ritrovata negli archivi aziendali, 100% Arabica (e non Robusta, la varietà più utilizzata all’ombra del Vesuvio), ma tostato alla napoletana per ottenere flavori tipici della tradizione. Tre i formati disponibili, in commercio in Gdo da settembre: macinato, cialde in carta e capsule compatibili Nespresso. Ad Host, la fiera dedicata al fuori casa che si terrà a Milano dal 17 al 21 ottobre, sarà presentata la versione in grani destinata soprattutto al canale Horeca e al retail internazionale. “Con questo prodotto per moka dal posizionamento premium – dichiara Massimiliano Scala, Head of Marketing di Kimbo – andiamo a coprire un segmento in precedenza non presidiato. Fatto 100 il prezzo medio di mercato, siamo su un indice di 140/160, quindi intorno ai 20 euro al chilo. Il lancio sarà accompagnato da una campagna di comunicazione digital, che probabilmente approderà anche in televisione nel 2026”.
GLI OBIETTIVI DI DISTRIBUZIONE PONDERATA
Da dove arriva la materia prima? “Trattandosi di un segreto di famiglia, come recita il claim della campagna, preferiamo non rivelare tutte le origini – risponde Scala – ma una buona parte è Santos brasiliano, varietà chiave di tutte le nostre miscele più importanti. In termini di distribuzione, il macinato Kimbo è attestato sui 90 punti di ponderata e per Antica Miscela 1963 ci siamo dati un obiettivo sfidante: arrivare a circa 50 punti in un paio di anni”.
La scelta di un formato da 226 grammi per il macinato è certamente finalizzata ad alleggerire la battuta di cassa, ma Scala respinge con fermezza la definizione di “sgrammatura”, pratica tornata d’attualità nella fase di forte inflazione e vista con comprensibile sospetto dai consumatori: “Questo è un prodotto totalmente nuovo – sottolinea l’Head of Marketing di Kimbo – e dunque parlare di sgrammatura non ha senso, tanto più che non abbiamo nessuna intenzione di ridurre il peso delle referenze già in commercio. I 226 grammi sono uno standard adottato a livello internazionale e soprattutto sulla confezione è riportato un codice QR che rimanda a dettagliate informazioni su come preparare la moka evitando sprechi. Abbiamo calcolato in 5,5 grammi la porzione giusta e perciò con un pacchetto sarà possibile realizzare 40 tazzine, così come evidenziato sul facing”.
PREZZI DELLA MATERIA PRIMA ALLE STELLE
Kimbo ha chiuso il 2024 con un fatturato di 208 milioni di euro, in crescita del 7,7% sull’anno precedente, e come tutti i torrefattori deve fronteggiare l’emergenza prezzi: “Purtroppo è una crisi che dura ormai da quattro anni – lamenta Scala – e tutti gli outlook concordano nell’indicare che si resterà su livelli record, con un’elevata volatilità. In questo momento la Robusta è un po’ scesa rispetto ai picchi di febbraio/marzo e così l’Arabica, ma siamo comunque sopra le quotazioni di fine 2024. Negli ultimi due anni il costo della materia prima è triplicato, per alcuni origini si è anche quintuplicato. I rincari non sono stati riversati totalmente a valle, perché negli ultimi due anni il prezzo al consumo è raddoppiato”.
Alla luce di una situazione così complicata, Kimbo ha preferito giocare a carte scoperte nella relazione commerciale con le insegne della Gdo: “Siamo stati costretti a rivedere i listini cinque volte – ammette il Presidente Mario Rubino – ma abbiamo giustificato gli aumenti dati alla mano. Siamo partiti dalle quotazioni del caffè in borsa, abbiamo aggiunto i costi industriali, logistici e ricostruito l’intera filiera del valore, dimostrando come sotto una determinata soglia di prezzo è impossibile fornire un caffè di qualità”.


L’idea creativa è mostrare storie di vita quotidiana in cui il caffè ha il potere di amplificare la semplicità e la normalità di ogni momento, rendendolo unico. Il papà a cui basta un buon caffè per ridere su una nottata decisamente movimentata in compagnia della figlia ritardataria fa capire che il tempo passato insieme conta più di qualsiasi altra cosa. La nonna che, fidandosi del giovane nipote, cambia abitudine passando al caffè in cialda 100% riciclabile, consapevole di quanto questo gesto sia importante per l’ambiente, fa sorridere e insegna che non è mai troppo tardi per fare la differenza. “Con questa nuova campagna tv, abbiamo voluto raccontare l’identità di Caffè Borbone come player del caffè monoporzionato in cialda e capsula, dando valore al prodotto attraverso storie di persone comuni, cioè tutte quelle persone che celebriamo come eroi quotidiani e attraverso cui abbiamo consolidato il nostro posizionamento di brand, anche in termini di comunicazione – afferma Marco Schiavon, Amministratore Delegato di Caffè Borbone –. Con le nostre cialde e capsule vogliamo portare a casa di tutti il gusto autentico del caffè e questo nuovo spot è un tributo a chi ogni giorno sceglie Caffè Borbone. Abbiamo pensato che mostrare il volto di persone reali fosse il modo più vero per raccontare chi siamo e il nostro impegno per rendere il caffè di qualità accessibile, sostenibile e sempre piacevole per chiunque, ogni giorno. L’accessibilità non significa solo essere alla portata di tutti, ma anche semplicità d’uso, diffusione capillare sul territorio e attenzione a ogni esigenza del consumatore. Infine, la sostenibilità è un valore imprescindibile: ci impegniamo quotidianamente per ridurre l’impatto ambientale dei nostri prodotti, migliorando i processi produttivi, promuovendo l’uso di materiali riciclabili e lavorando con partner responsabili”. Gli spot, ideati da Bcube nelle versioni da 30”, 15” e 10”, sono on-air sulle principali emittenti televisive e sono stati pianificati come campagna multicanale attiva anche sui touchpoint digital per garantire una visibilità capillare e massimizzare il raggiungimento di un pubblico trasversale.

“Caffè Borbone ha dimostrato una grande capacità di far fronte alle sfide, ottenendo buoni risultati anche in un contesto di mercato estremamente complesso – dichiara Marco Schiavon, Amministratore Delegato di Caffè Borbone –. L’elevato costo del caffè all’origine, ed in particolare l’incremento di prezzo della qualità Robusta ai massimi storici, non ha penalizzato gli standard di qualità del nostro caffè in cui i consumatori continuano a riconoscere il gusto dell’espresso italiano associato al valore della sostenibilità. Uno dei nostri obiettivi è continuare la crescita sia in Italia sia all’estero, dove siamo quasi raddoppiati nell’ultimo triennio, puntando sul monoporzionato”. 
“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nei nove mesi e ci prepariamo a un 2025 sfidante per il settore del caffè, un futuro che affronteremo con il solito impegno ed entusiasmo nel dare a tutti la possibilità di avere esperienze di gusto uniche, ogni giorno -ha dichiarato Marco Schiavon, Amministratore Delegato di Caffè Borbone -. Amplieremo l’offerta dei prodotti a marchio Caffè Borbone e manterremo alti gli standard di qualità e sostenibilità che contraddistinguono i nostri prodotti, e prospettiamo una chiusura dell’anno con risultati molto positivi. Questi ottimi risultati arrivano in un momento in cui il costo della varietà Robusta è più che triplicato, e quello dell’Arabica è aumentato del 30% rispetto al 2023. Tutto questo è dovuto ad alcune manifestazioni climatiche dannose per le coltivazioni dei principali Paesi di approvvigionamento; a ciò si aggiungono le sfide logistiche, come il blocco dei porti e la carenza globale di container, che ostacolano il movimento del caffè in tutto il mondo, con effetti maggiori in Europa. Nel corso di quest’anno non abbiamo trasferito l’aumento dei costi sul consumatore finale, mantenendo una crescita dei volumi assolutamente positiva, e anche in futuro ci impegneremo per contenere il più possibile l’aumento dei costi del caffè, nonostante le difficoltà di approvvigionamento della materia prima”.
“Il percorso di crescita e sviluppo di questa prima parte dell’anno è il risultato di una strategia di business pianificata per affrontare l’attuale contesto economico e fronteggiare l’aumento dei costi della materia prima, in particolare della qualità di caffè Robusta, che ha raggiunto picchi record. Una strategia che ha messo al primo posto i consumatori, limitando il più possibile i rincari sui prezzi al pubblico, e che si è dimostrata efficace, permettendoci di continuare la nostra traiettoria di sviluppo” ha dichiarato Marco Schiavon, Amministratore Delegato di Caffè Borbone. Che aggiunge: “I risultati del primo semestre ci permettono di guardare con ottimismo al futuro e ci proiettano verso un traguardo di fine anno superiore ai 300 milioni con cui abbiamo concluso l’esercizio precedente”.
“Desideriamo che tutti possano conoscere e comprendere l’impegno dell’azienda in ogni aspetto della produzione per garantire un’esperienza di consumo positiva e in linea con le sfide del mercato. L’obiettivo è offrire prodotti di ottima qualità sempre più innovativi ma che seguano la storica e ormai consolidata identità del brand, come infatti dimostrano i nuovi packaging che permetteranno di valorizzare la presenza di Caffè Borbone a scaffale, rendendo la marca distintiva e ancora più riconoscibile, aspetto fondamentale per continuare a essere competitivi anche all’interno della grande distribuzione”, afferma Marco Schiavon, Amministratore Delegato di Caffè Borbone.


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