Santa Margherita Gruppo Vinicolo cresce anche grazie all’export

Un'"area del gusto" Vyta Santa Margherita, presente in cinque grandi stazioni italiane. Quest'anno debutterà anche a Bologna, Firenze e all’estero.

Con una crescita complessiva del 7,8% e un fatturato al 31 dicembre 2014 a 110,1 milioni di euro Santa Margherita Gruppo Vinicolo chiude il 2014 in positivo. Anche le bottiglie vendute sono cresciute del 7,2%, passando da 17,3 a 18,5 milioni. A trainare il risultato ci sono le esportazioni (+9%), ma segni incoraggianti arrivano anche dal mercato domestico, con una crescita delle vendite in Italia del 5,3% (6,4% a valore). Le vendite oltre confine del resto sono fondamentali per il gruppo, e sono salite al 62,3%, valore che raggiunge il 78,1% per la capogruppo Santa Margherita con oltre ottanta Paesi serviti. Gli Stati Uniti restano “il” mercato di riferimento, ma segnali di sviluppo interessanti arrivano anche da Europa,  Asia (con Giappone e Australia) e dalla zona caraibica.

Gaetano Marzotto.
Gaetano Marzotto.

«Questo risultato, che arriva nell’80° anniversario della fondazione del nostro Gruppo Vinicolo – spiega il presidente, Gaetano Marzotto – premia un’attenta e costante politica di investimento effettuata nell’ultimo decennio e rafforzata nell’ultimo lustro. Una spinta all’innovazione per far crescere la nostra componente agricola, ottimizzare la nostra infrastruttura tecnologica e dare maggiori strumenti alle nostre risorse interne, e che ci ha permesso di cogliere tutte le opportunità che il mercato globale, nonostante il clima di sofferenza in Europa, ha saputo presentare».

 

Le sfide del 2015: green, enoturismo e ripresa economica

Anche nel 2015 l’azienda investirà 30 milioni di euro di cui 11 sono destinati al rafforzamento della componente agricola; altrettanti per le cantine e 3,5 per il completamento dell’ospitalità che coinvolgerà, oltre alle strutture in Alto Adige e nel Chianti Classico, anche la sede centrale di Fossalta di Portogruaro che diventerà sempre più “aperta” ai winelover.

«Il 2015 sarà un anno di ulteriori sfide per il Gruppo – aggiunge l’Amministratore Delegato Ettore Nicoletto – . Inaugureremo la nuova cantina di Greti in Chianti che darà maggiore “corpo” al polo toscano articolato su tre realtà, Lamole di Lamole, Vistarenni e Sassoregale. Proseguirà l’impegno verso la massima sostenibilità nelle nostre lavorazioni che già ci vede oggi completamente autosufficienti dal punto di vista energetico, grazie all’autoproduzione da fonti rinnovabili, e certificati “carbon neutral” per un’aliquota significativa delle nostre esportazioni di Pinot Grigio nel continente americano. Sui mercati coltiviamo grandi aspettative dalla possibile inversione del ciclo economico, con segnali di ripresa anche nel mercato domestico e con un rapporto di cambio euro/dollaro finalmente “rientrato” su valori favorevoli ad un nuovo sviluppo delle esportazioni».

Il Gruppo intensificherà la propria partecipazione alle attività di “Italia del Vino-Consorzio” – che dal 2009 raggruppa dodici fra le principali realtà nazionali del comparto vinicolo che rappresentano il 10% dell’export complessivo nazionale di settore – e la collaborazione con Vyta Santa Margherita, i nuovi “angoli del gusto” avviati nelle Stazioni di Roma Termini, Milano Centrale, Torino Porta Nuova, Napoli Centrale e Venezia Santa Lucia che in pochi mesi hanno raggiunto un fatturato importante ed un forte apprezzamento da parte della clientela. Nel 2015 sono in previsione nuove aperture a Bologna, Firenze e all’estero. Infine, parteciperà a Expo 2015 a Milano sia direttamente sia attraverso una presenza significativa nell’area Eataly.