Scalo Milano Outlet & More, come molte altre città dello shopping, sta investendo nel segmento del turismo per attrarre nuovi clienti e sta registrando,nel secondo trimestre del 2019, una crescita a doppia cifra dell’afflusso di clientela proveniente da strutture alberghiere della città di Milano e zone limitrofe con le quali ha stretto accordi e partnership. La svolta arriva con l’ingresso nel team del Director of Tourism & Business Development, Daniele Rutigliano, ex Club Med, che ha portato il proprio background di lungo corso, maturato in anni di esperienza nel settore dell’hôtellerie sia luxury che premium, a Scalo Milano.

“Fin da quando sono arrivato, ho subito creduto nell’ospitalità Milanese come leva strategica per portare nuovi clienti nel nostro outlet: la prima cosa che abbiamo fatto è stata infatti l’attivazione di relazioni a valore e partnership con le strutture alberghiere milanesi e limitrofe e questo è stato il driver che ha portato Scalo Milano a diventare una destinazione di shopping per tutti coloro che si sono trovati in città per lavoro o per turismo”, spiega Daniele Rutigliano.

Tra gli obiettivi di Scalo Milano per il comparto turistico c’è quello di intercettare la clientela leisure individuale e invitarla a inserire all’interno del classico circuito di viaggio, anche un’esperienza di shopping a pochi passi dalla città da viversi in un contesto recettivo anche per quanto riguarda il food e l’intrattenimento, asset di punta di Scalo Milano Outlet & More. Strategica si è quindi rivelata l’attivazione di accordi sia in ambito FIT – For Individual Travellers – per la clientela straniera, che MICE – Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions – per turisti più domestici, e l’organizzazione di eventi di networking con i responsabili commerciali, dei concierge ma soprattutto con i direttori. I risultati non si sono fatti attendere e, dopo i primi quattro mesi di implementazione del programma di sviluppo del turismo, l’hôtellerie milanese ha veicolato oltre il 70% del business mix turistico di Scalo Milano, generando flussi internazionali sia long haul, con particolare focus su Cina e Russia (90% del flusso), che europei.