Coop Consumatori Nordest rileva Cooperative Operaie per 36 mln e aiuta i giovani con la raccolta punti

Oltre un secolo di storia che si era infranto in un fallimento: Cooperativa Operaie, attiva in Friuli Venezia Giulia e con 215.000 soci di cui 27.000 nella sola Trieste, è stata rilevata da Coop Consumatori Nordest, che, salvaguardando tutti i 278 posti di lavoro, ha acquisito dal concordato e inglobato nella sua rete gli 11 punti vendita delle Cooperative Operaie, compreso l’Ipercoop delle Torri d’Europa, il più grande di Trieste.” L’investimento complessivo è stato di 36 milioni di euro “senza un euro pubblico”, come ha tenuto a sottolineare Paolo Cattabiani, presidente di Coop Consumatori Nordest.

“C’è un patrimonio importante fatto di lavoro, di donne e di uomini, che vogliamo continuare a far vivere. Il passato non torna e il presente ci chiede nuove idee coerenti con i nostri valori: solo così potremo affrontare il futuro a vantaggio dei nostri soci, di tutti i nostri clienti, dei lavoratori e di tutto il tessuto sociale ed economico del territorio” si legge in un comunicato di Coop Consumatori Nordest che invita i soci della vecchia cooperativa ad aderire alla nuova. “Il 56% dei triestini ha ancora fiducia nelle cooperative: da oggi il nostro impegno sarà rivolto a conquistare l’altro 44%. Abbiamo lavorato sodo per riaprire in breve tempo i punti vendita ed abbiamo costruito un ricco piano di iniziative promozionali: nei prossimi mesi Lei potrà vedere crescere attività e servizi”.

La Cooperativa ha anche presentato i risultati dell’innovativo progettp AttivaGiovani, la raccolta punti che nei supermercati di Reggio Emilia ha raccolto più di 149.000 euro per finanziare tirocini formativi per giovani inoccupati o disoccupati del territorio reggiano. Il progetto è stato reso possibiel grazie al coinvolgimento di associazioni quali Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia, Agci Confcooperative, Legacoop, Legacoop Emilia Ovest e Legacoop Mantova, Confcooperative Mantova, che hanno fatto da ponte tra le domande, gli enti formativi accreditati e cooperative sociali, imprese e cooperative di comunità ospitanti. “Cresce la domanda di etica” come ha dichiarato Cattabiani a ReggioNelWeb “Nonostante questa sia la fase più bassa del paese, della responsabilità sociale, dell’etica e forse anche della reputazione della cooperazione, e noi, attraverso diverse linee di prodotto che offriamo ai consumatori, diamo risposte in linea con il tipo di domanda che ci pongono”.