Walmart chiude 269 punti vendita, la maggioranza negli USA

Anche i grandi soffrono: Walmart, la più grande insegna della grande distribuzione al mondo, ha deciso la chiusura di 269 punti vendita. Un passo necessario, secondo l’Ad Doug McMillon, per “mantenere forte la società”.

Oltre la metà delle chiusure (154) riguarderà la casa madre ovvero gli Stati Uniti, con 10mila posti di lavoro a rischio (ma che dovrebbero venire ricollocati in altri negozi), e un’altra grossa fetta di chiusure (60) spetterà al Brasile e il resto in Sud America.

La compagnia ha assai sofferto non solo la crisi, ma anche l’agguerritissima concorrenza di Amazon, e non a caso l’anno scorso è avvenuto il grande sorpasso nella valutazione finanziaria dei due “big” del retail americano, che è stato visto da molti come una sorta di “passaggio di consegne” dal retail “reale” all’online.

Walmart possiede quasi 11.600 punti vendita in tutto il mondo e 4500 nei soli Stati Uniti, e gli store che chiuderanno, a partire da fine mese, rispondono per meno dell’1% del fatturato e della superficie di vendita globali. Sono dunque, i più piccoli e meno produttivi, oltre un centinaio appartenenti a Walmart Express, l’insegna di prossimità sorta nel 2011 e che non è mai veramente decollata.

McMillon ha anche ricordato che l’anno prossimo la società aprirà 300 nuovi pdv “il che significa che vogliamo crescere, ma vogliamo farlo in maniera disciplinata”. Gli investimenti maggiori per il futuro sono previsti nell’e-commerce e nel servizio di click and collect, ma anche nei formati più grandi o in quelli di vicinato.