Guidi: liberalizzazioni, presto un nuovo pacchetto di norme

Per la liberalizzazione dei farmaci da banco e dei distributori di carburante sarà la volta buona?

Intervenendo all’European Competition Day, “La Giornata Europea della Concorrenza”, organizzata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) nell’ambito del semestre di presidenza italiana dell’Ue, il ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi ha annunciato un prossimo pacchetto di liberalizzazioni in diversi settori. Il Ministro ha spiegato che la concorrenza è fondamentale per la crescita economica: «Noi dobbiamo rimuovere vincoli e barriere per promuovere la concorrenza e la crescita. Eliminare le barriere all’ingresso sul mercato, all’esercizio dell’attività imprenditoriale e all’uscita dal mercato per le imprese inefficienti è essenziale per ogni progresso».

In questo contesto si inserisce il pacchetto di liberalizzazioni che il Governo dovrebbe approvare quanto prima la cui bozza è già in circolazione da qualche giorno:  la prossima legge annuale sulla concorrenza dovrebbe contenere provvedimenti riguardanti assicurazioni e banche, professioni e farmaci.

Secondo il Ministro sono tre gli effetti positivi delle liberalizzazioni: «Il primo risultato – più immediato e visibile, ma non il più importante – è  quello di ridurre i prezzi. Naturalmente la disponibilità di beni e servizi a prezzi più contenuti implica da un lato che il potere d’acquisto dei salari a parità di altre condizioni aumenta: questo fa delle liberalizzazioni un elemento importante del welfare moderno. Dall’altro lato questi prodotti possono essere destinati anche ad altre industrie per le quali sono input essenziali (pensiamo all’energia o ai servizi di telecomunicazione o digitali): ridurne i prezzi rende questi processi produttivi più efficienti e competitivi. La seconda conseguenza delle liberalizzazioni è aumentare la pluralità dell’offerta: è possibile attirare i clienti abbassando i prezzi, ma anche offrendo un prodotto diversificato; la diversificazione dei prodotti e/o dei servizi impatta sulla qualità a beneficio del mercato e dei consumatori. Infatti, se guardiamo questo fenomeno dal punto di vista del consumatore, ci rendiamo conto che la concorrenza è lo strumento più efficace di politica industriale: consente anzitutto di scegliere, di selezionare le opzioni più efficienti e di indirizzare le decisioni delle imprese. In un certo senso il vero imprenditore diventa lo stesso consumatore. Il terzo effetto – che è un aspetto particolare di quello precedente – consiste nel fatto che, se dobbiamo diversificare l’offerta rispetto a quella dei concorrenti, è necessario impegnare fatica e risorse – cioè devo investire – per innovare. La concorrenza produce innovazione. Non è un caso se, nel settore dei servizi, i più grandi passi avanti tecnologici sono andati parallelamente all’apertura dei mercati. Nessuna innovazione deve essere fermata o impedita da leggi che non sono più allineate coi tempi». (Ag. Help Consumatori)