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Luxury disruption: serve innovare i modelli di business

Fisico o digitale?

In effetti non è più questa la distinzione dirimente. Quello che oggi conta, e che fa realmente la differenza nell’immaginario di un consumatore  sempre più internazionale e globetrotter, è che il negozio NON sia noioso.

Originalità e divertimento sono le nuove parole d’ordine in grado di soddisfare clienti connessi e digitali, dediti all’omnicanalità. Un negozio  “phygital” (chedendo venia per l’orribile neologismo), che però non rinneghi i valori dell’artigianlaità e dell’esclusività.

Ecco alcune delle principali evdienze del White Paper Come cambia il mercato del lusso nell’era della experience economy elaborata da M-Cube Digital Engagement, gruppo italiano leader nel retail digital engagement per grandi marchi retail e fashion, che ha fotografato il mercato luxury a livello mondiale e analizzato le tendenze future.

Ma chi è il nuovo cliente del lusso?

In termini di nazionalità, si registra una presenza crescente di tutsiti di paesi emergenti come Russia, Sud Corea, ma soprattutto Cina, da cui proviene 1 cliente su 6. Il nuovo cliente ama viaggiare e fare shopping all’estero.

Il 30% degli acquirenti è nella fascia dei millennial, (scontrino medio di $1.400) target che nel 2024 rappresenterà addirittura il 50% degli acquirenti.

Naturalmente il device preferito per gli acquisti è lo smartphone e i social sono la piattaforma preferita per scambiare opinioni e pareri.

La qualità? Continua ad avere un ruolo. Certo. ma da sola non basta più: la strategia vincente per i brand sia da ricercare in un modello evoluto di Customer Experience Management, giocato su più piani di ascolto e di relazione.

Customer experience evoluta

In un mercato così focalizzato sulla gestione della customer experience, diventa prioritario ricorrere a una nuova intelligenza phygital (physical+digital), che impatta in modo significativo sul modo in cui vengono sviluppati, commercializzati, venduti e rilasciati prodotti e servizi.

Uno sguardo alle più recenti concretizzazioni, potrà contribuire ad arricchire il tema.

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I 7 trend topic individuati da M-Cube 

Consumatore globetrotter – dunque – ma anche giovane, omnichannel e deciso a NON annoiarsi: in questo scenario come dovranno parsi le aziende, su quali leve dovranno puntare?

Da M-Cube un vademecum contenente 7 trend topic da non dimenticare:

A commento di queste evidenze, il Group CeO di M-Cube Manlio Romanelli ha dichiarato: “L’evoluzione del mercato del lusso e di conseguenza del profilo dei clienti sta portando i brand a rivolgersi con sempre maggiore attenzione al mondo del digitale e della tecnologia per rendere i propri store ancora più vicini all’idea di esperienza di shopping multisensoriale che il cliente si aspetta.”