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Fatturato Despar a 2,16 miliardi (+4,5%) nel 2017

Un 2017 soddisfacente per Aspiag Service, concessionaria Despar per Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Emilia Romagna, che archivia l’anno con un fatturato di 2,16 miliardi e un incremento del 4,5% sull’anno precedente. Superiore alla media nazionale della Gdo, che è dell’1,4%.

«L’incremento del nostro fatturato al pubblico, per quanto conseguito in un contesto socio-economico ben lontano dall’essere tranquillo, è un indicatore soltanto parziale del successo di Aspiag Service – ha commentato il .Presidente Rudolf Staudinger -. Testimonia però la dinamicità della nostra Azienda, che prosegue il cammino in costante crescita degli ultimi anni, garantendo stabilità e opportunità alle donne e agli uomini che lavorano in Despar, e che sono l’unica e inimitabile fonte della nostra riconoscibilità e della nostra riuscita sul mercato».

 

264 nuove assunzioni, 21 punti vendita in più

Il numero dei collaboratori di Aspiag Service è cresciuto nel 2017, passando da 7.568 collaboratori di fine 2016 a 7.832 dodici mesi più tardi, con la creazione di 264 nuovi posti di lavoro. Buona parte delle nuove assunzioni sono frutto dell’intenso programma di sviluppo di Despar nel corso dell’anno: l’azienda, infatti, ha inaugurato 21 punti vendita, tra filiali dirette e negozi affidati a dettaglianti associati, e ne ha ristrutturati altri 10, per un investimento complessivo di oltre 52 milioni di euro.

Tredici nuove aperture e cinque ristrutturazioni riguardano il settore dei dettaglianti associati alle insegne Despar e Eurospar. A fronte della chiusura di alcuni market più piccoli e datati, il settore dei ‘negozi sotto casa’ resta uno dei punti di forza di Aspiag Service, che continua a investire nei punti vendita di vicinato. Non solo: nella seconda metà del 2017, Aspiag Service ha dato il via ai lavori per la realizzazione di un nuovo polo logistico a Monselice (PD): si estenderà su un’area di 32 ettari, e ha già in corso un primo investimento di 163 milioni di euro.

 

Guardando all’Emilia Romagna

Sul fronte internazionale, cresce anche il Gruppo Spar Austria, di cui Aspiag Service fa parte assieme alle organizzazioni Spar di Austria, Slovenia, Croazia e Ungheria: nel 2017 ha realizzato complessivamente 14,64 miliardi di fatturato al pubblico (+6,5% rispetto all’anno precedente), con 3.164 punti vendita e 81.394 persone impiegate.

«Essere inseriti in una solida rete europea ci ha sicuramente aiutati a crescere – dice Staudinger – , e altrettanto sicuramente ci aiuterà ad affrontare gli impegni dei prossimi anni, a cominciare dal consolidamento della nostra presenza in Emilia Romagna».

 

Non solo 8 marzo: da Despar, nove giorni di raccolta fondi a favore delle donne

“Il mondo ha bisogno delle donne”: è una verità insindacabile, ma anche lo slogan dell’iniziativa promossa da Aspiag Service, la concessionaria Despar per il Triveneto e l’Emilia Romagna, che avrà luogo dal 24 febbraio al 4 marzo 2018. In tutte le filiali Despar, Eurospar e Interspar di Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna) per nove giorni si svolgerà una raccolta fondi a favore di quattro diverse realtà locali che si occupano dei diritti e del benessere delle donne e di lotta alla violenza di genere. I clienti saranno invitati ad arrotondare l’importo del loro scontrino con un’offerta libera, che sarà evidenziata sullo scontrino stesso con la dicitura “Per le donne”. I fondi raccolti saranno consegnati ai beneficiari l’8 marzo, festa della donna.

Le realtà destinatarie della raccolta fondi sono impegnate in opere differenti ma comunque valorose. In Veneto a beneficiare sarà Casa Viola, un alloggio protetto che offre accoglienza e supporto alle donne vittime di violenza e ai loro bambini, che sono supportate da un team di professionisti che li accompagna in percorsi di reinserimento lavorativo e abitativo. Il servizio è gestito da Gruppo Polis (www.gruppopolis.it), realtà di Padova che riunisce quattro cooperative attive da più di trent’anni a favore delle persone in difficoltà.

Per il Trentino-Alto Adige è stato scelto il progetto “Casa delle donne/Frauenhaus”, promosso da GEA (Centro d’ascolto antiviolenza/Kontaktstelle Gegengewalt) e rivolto a donne che nei loro contesti sociali vivono o hanno vissuto situazioni di sopraffazione, maltrattamento e violenza. Il progetto si compone di un centro d’ascolto e della Casa delle Donne, una struttura residenziale a indirizzo segreto.

In Friuli-Venezia Giulia il contributo andrà al comitato di Udine di Andos (Associazione nazionale donne operate al seno), che si occupa di assistenza psicofisica a donne operate per tumore al seno e di educazione sanitaria per la prevenzione delle neoplasie mammarie.

Infine l’Emilia-Romagna, dove il contributo andrà a sostenere le attività della sezione bolognese di Udi (Unione donne in Italia), realtà attiva fin dal 1944 per la conservazione e valorizzazione della memoria storica delle donne, per la tutela dei diritti di tutte le donne e in attività di ascolto e tutela legale, in collaborazione con l’Osservatorio regionale sulla violenza alla donna.

«Non si tratta soltanto di dare un supporto economico a realtà che compiono un servizio prezioso nel nostro territorio – spiega Paul Klotz, amministratore delegato di Despar – ma anche e soprattutto di dare visibilità a tutto il loro lavoro, e collaborare per la sensibilizzazione di tutti verso quelle aree ancora critiche in cui, come parte della società civile, siamo chiamati a intervenire per rendere possibile una vera integrazione e una vera parità dei diritti. E questo non perché le donne debbano essere trattate come una specie protetta e fragile, ma perché il mondo ha davvero bisogno del loro pieno e libero contributo umano, professionale e creativo».

Secondo il rapporto Global Gender Gap 2017 redatto dal World economic forum, la parità dei diritti tra uomini e donne nel mondo sarà raggiunta soltanto nel 2186. Uno spread sessuale che non svantaggia soltanto le donne, ma l’intera umanità. Ad esempio, la Banca d’Italia ha calcolato che il nostro Paese, sceso l’anno scorso all’82° posto mondiale nella classifica della parità di genere, con una reale parità di accesso al lavoro, guadagnerebbe immediatamente il 7% del Pil.

Aspiag Service entra in ESD Italia

Anche Aspiag Service, la concessionaria Despar per il Nord Est si accasa dopo lo scioglimento di Centrale Italiana.“Ieri l’ assemblea dei Soci di ESD Italia ha deliberato un aumento di capitale sociale che è finalizzato all’allargamento della compagine sociale ad Aspiag Service Srl con decorrenza dal 1° gennaio 2015”.

Comicia così la nota diffusa da ESD Italia che, grazie alle ottime performance delle imprese ad essa associate, sviluppa già nel 2014 un volume di acquisti convenzionati pari a 5 miliardi di Euro, destinato a raforzarsi dopo l’ingresso di Aspiag.

«Con le decisioni assunte nel corso dell’Assemblea, ESD Italia prosegue nella propria strategia di rafforzamento, con l’obiettivo primario di divenire sempre più punto di riferimento e polo di aggregazione delle medie aziende d’eccellenza operanti nel nostro Paese – commenta Marcello Poli, Presidente di ESD Italia -. Il nostro è un modello ormai pressoché unico, un modello di Centrale “democratica”, dove ognuno dei Soci ha pari dignità e mette a fattor comune idee evolutive ed iniziative di sviluppo nella relazione con l’Industria».

Dal canto suo Harald Antley, Amministratore Delegato di Aspiag Service, spiega così le ragioni per l’ingresso della società in ESD Italia. «Chiusa l’esperienza pluriennale e positiva in Centrale Italiana, che cesserà la propria attività alla fine dell’anno, riteniamo di aver trovato in ESD Italia il contesto commerciale e strategico ideale per il futuro della nostra azienda: è una centrale in cui convergono imprese eccellenti, in grado non soltanto di generare una efficace sinergia sul mercato, ma anche di esprimere competenza e capacità di innovazione su ampia scala. Apprezziamo inoltre il fatto che ESD non sia una semplice “aggregazione”, ma un contesto democratico, come giustamente sottolinea il Presidente Poli, che favorisce il confronto e lo scambio di know-how tra i partner. Scelta premiante, vista la crescita che la Centrale ha vissuto dalla sua nascita ad oggi, non soltanto in termini di quota di mercato ma anche di qualità».
Nel 2015 la compagine potrà contare su un ulteriore progresso: la crescita del fatturato è prevista in misura del 15%, nonostante il contesto sfavorevole, grazie al contributo di Aspiag e anche alla prevista crescita dei soci storici, Selex Gruppo Commerciale (che da gennaio avrà Il Gigante come nuovo socio), Acqua e Sapone, Agorà Network e Sun.

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