CLOSE
Home Tags Bilancio di sostenibilità

Tag: Bilancio di sostenibilità

Bilancio di sostenibilità per Carrefour, raggiunti obiettivi importanti

Dopo essere diventata Società Benefit, Carrefour Italia presenta il Bilancio di Sostenibilità per l’anno 2022. Biodiversità, clima, salute e inclusione sono le aree di interesse in cui l’azienda ha declinato la sua strategia di sostenibilità partendo da quattro pilastri fondamentali: prodotti, punti vendita, clienti e collaboratori.

Per quanto riguarda i prodotti, nel 2022 sono stati raggiunti risultati importanti come la riduzione degli imballaggi (meno 207 tonnellate rispetto al 2019) e il 35% dei prodotti ittici derivanti da una pesca responsabile rispetto all’obiettivo del 50% al 2025. Inoltre è aumentata la quota di mercato dei prodotti bio e coltivati secondo principi di agroecologia: la filiera biologica di Carrefour, al 2022, vanta infatti più di 1500 produttori locali distanti non oltre 50 km dal punto vendita di riferimento.

Con riferimento ai punti vendita, Carrefour Italia si è assunta l’obiettivo di ridurre gli sprechi alimentari del 50% rispetto al 2019, confermando la sua leadership su questo tema tra i player della GDO. Nel 2022 l’azienda è arrivata ad una riduzione del 36%, con iniziative che vanno dalla donazione di pasti a enti caritatevoli, alla realizzazione di collette alimentari e progetti di valorizzazione degli articoli invenduti nei negozi, come l’offerta a scaffale di prodotti vicini alla data di scadenza o oltre Termine Minimo di Conservazione. È stata inoltre raggiunta una riduzione del 41% delle emissioni di Co2 dal 2019 ed il 71% dei rifiuti viene destinato al riciclo, in linea con l’obiettivo di ottimizzazione che mira ad arrivare al 95% della differenziazione totale entro il 2025.

Per quanto riguarda il terzo pilastro, è aumentata di 12.9 punti la soddisfazione dei clienti sui temi di sostenibilità promossi dall’azienda. Il 68% degli intervistati ha affermato che Carrefour aiuta a mantenere una dieta sana e responsabile. Con la strategia del cliente al centro, si continuano a ingaggiare collaboratori su base volontaria nell’ambito del progetto SuperHeroes. Al 2022 sono circa 160 gli ambasciatori della strategia CSR all’interno dei punti vendita, che si impegnano per trasmettere i valori di Carrefour, promuovendo i progetti di sostenibilità ambientale e sociale verso i consumatori.

L’ultimo punto riguarda i collaboratori, con tante iniziative realizzate nel campo dell’inclusione e della diversità, soprattutto relative alla parità di genere: il 62% della forza lavoro e il 28% delle posizioni executive sono ricoperte da donne. L’impegno di Carrefour per promuovere un ambiente di lavoro inclusivo, si fonda sulle pari opportunità di crescita e sull’obiettivo di azzeramento del gender pay gap, che è stato ridotto al 5,6%. Altro tema molto importante per Carrefour Italia è la formazione dei collaboratori, solo nel 2022, infatti, sono state erogate 161 mila ora di formazione, di cui 14.000 dedicate alla formazione sui temi del digitale.

L’azienda ha messo in campo numerosi progetti sociali per rafforzare il sostegno alle comunità locali, impegnandosi sul piano della lotta alla povertà alimentare, con il sostegno alle famiglie bisognose e per la promozione di una spesa inclusiva e accessibile a tutti, con particolare attenzione alle persone con disabilità. Anche nel 2022 è stato portato avanti il progetto della Quiet Hour in 16 Ipermercati e 8 supermercati della rete, per facilitare il momento della spesa a persone con disturbi dello spettro autistico, riducendo stimoli sonori e visivi nei punti vendita.

“I risultati emersi dal nostro Report di Sostenibilità dimostrano la validità del percorso che abbiamo intrapreso nell’ottica di arrivare a garantire la Transizione Alimentare per Tutti, uno dei nostri obiettivi prioritari” ha affermato Christophe Rabatel, CEO di Carrefour Italia. “Il 2022 per noi è stato un anno di importanti progressi, con la firma del primo Patto per la Transizione Alimentare, dedicato ai nostri fornitori, e la conclusione del Piano Strategico 2018-2022 del Gruppo Carrefour, già fortemente orientato alla sostenibilità con il programma Act for Food. L’avvio del nuovo Piano Strategico 2023-2026, che attribuisce alla sostenibilità un ruolo ancora più centrale per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, vede oggi una crescente focalizzazione sui prodotti certificati sostenibili, su un modello di distribuzione responsabile attento agli impatti ambientali e orientato alla circolarità e sulla piena attuazione dei princìpi di inclusione”.

Terzo report di sostenibilità per Lidl, l’impegno per il pianeta resta costante

Nel corso dell’evento “Sulla via del domani: guidare il cambiamento verso consumi sostenibili” tenutosi pochi giorni fa a Milano, Lidl Italia ha diffuso i risultati del terzo Report di Sostenibilità 2021-2022 e illustrato la sua nuova strategia di sostenibilità che rappresenta un’assunzione di responsabilità nei confronti del pianeta e delle persone.

Significativi sono i risultati ottenuti a livello ambientale per la tutela del clima: sono stati risparmiati oltre 5 milioni di kWh in illuminazione e oltre 8 milioni di kWh grazie a più di 7.000 interventi di efficientamento energetico sulle pertinenze. Lidl ha puntato anche sull’energia rinnovabile: 100% del consumo totale di energia deriva da fonti rinnovabili e il 4% dell’energia elettrica utilizzata proviene da autoproduzione attraverso pannelli fotovoltaici. Inoltre, si è registrato un sempre maggiore impiego di gas naturali per il raffreddamento dei prodotti nei centri logistici e nei punti vendita, parallelamente alla progressiva decarbonizzazione della flotta logistica che oggi vanta un terzo di mezzi alimentati a carburanti alternativi al diesel. In un’ottica di conservazione delle risorse, ma anche di contributo alla comunità, dal 2018 ad oggi l’Azienda ha recuperato e donato oltre 33.000 tonnellate di cibo in eccedenza (principalmente pane e prodotti da forno del giorno prima e ortofrutta non più perfetta esteticamente, ma ancora buona e sicura), equivalenti a più di 66.000.000 di pasti. Un aiuto reso possibile dalla proficua collaborazione con la rete Banco Alimentare.

Con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi, così come previsto dall’Accordo di Parigi e COP26, Lidl Italia si impegna a ridurre le proprie emissioni di Scope 1 e Scope 2 del 48% entro il 2030 rispetto al 2019, attraverso azioni concrete orientate nel tempo. Già dal 2022, l’Azienda è clima neutrale.

“Stiamo vivendo un periodo di profondo cambiamento e anche dal punto di vista climatico, assistiamo a fenomeni meteorologici sempre più estremi che mettono in seria difficoltà le produzioni agricole e non solo” commenta Massimiliano Silvestri, Presidente Lidl Italia. “Nonostante questo contesto sempre più complesso e interconnesso, tutti i nostri impegni in ambito di responsabilità sociale non sono cambiati, anzi, sono stati riconfermati con ancora più convinzione. In qualità di catena di supermercati, infatti, abbiamo non solo la facoltà, ma anche il dovere, di esercitare la nostra influenza in ogni ambito del nostro agire quotidiano per dare un contributo concreto all’ambiente e alla società”.

Primo Bilancio di Sostenibilità per la cantina vicentina Cielo e Terra

Tempo del primo Bilancio di Sostenibilità per Cielo e Terra: fondata nel 1908 nel piccolo podere con vigneto Casa Defrà, oggi è guidata da Luca e Pierpaolo Cielo, portatori di una visione moderna e impegnata. I marchi Cielo, Casa Defrà e Bericanto hanno da tempo varcato i confini nazionali, giungendo in oltre 60 Paesi. Il fatturato nel 2022 ha superato i 62,5 milioni di euro grazie alla vendita di oltre 35 milioni di bottiglie. A rendere speciale Cielo e Terra non sono solo la qualità dei prodotti e la presenza internazionale ma anche l’impegno nell’ambito della sostenibilità, portato avanti con concretezza e determinazione.

Già nel 2020, infatti, Cielo e Terra ha abbracciato la filosofia delle aziende B Corp, impegnandosi non solo a generare profitto, ma anche a raggiungere obiettivi sociali ed ambientali. Tale impegno è stato rafforzato dalla certificazione VIVA Sustainable del Ministero della Transizione Ecologica, scegliendo di valutare l’uso ottimale delle risorse nella filiera vitivinicola e monitorando indicatori come l’impronta carbonica e quella idrica. Un notevole passo avanti è stato compiuto con il progetto ZeroWaste to Landfill, riducendo gli scarti e potenziando il riciclo, come il riutilizzo di 43.000 m3 di acqua di processo negli ultimi cinque anni, la riduzione del 27% del consumo di acqua per bottiglia rispetto al 2020. Grazie all’adozione di tecnologie per il risparmio energetico (recupero calorie dalla climatizzazione e dai processi produttivi), il recupero dell’acqua di processo e il sistema di microfiltrazione hanno consentito riduzioni rilevanti nei consumi, mantenendosi ben entro i 2 l/bt, raggiungendo nel 2022 1,14 l/bte. Contemporaneamente, dal 2019, la produzione di rifiuti è quantitativamente invariata, tra 11 e 12 g/bt. È stato così raggiunto l’obiettivo del 100% dei rifiuti destinati a recupero e non smaltiti in discarica, oltre al mantenimento della fornitura di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili certificate o con garanzia d’origine. A partire dal 2021, grazie a una serie di interventi di efficientamento, i consumi energetici pro bottiglia hanno subito una riduzione del 24%, in particolare per la riduzione dell’uso di metano. Nel 2022 si è registrata una riduzione del 15% dei consumi a fronte di un aumento della produzione.

Facendo proprio il concetto di economia circolare, Cielo e Terra ne ha abbracciato con convinzione la filosofia, lavorando per ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale. Ne sono una prova l’uso di bottiglie di vetro più leggere, il passaggio al sughero e la certificazione FSC per materiali a base cellulosica. Particolare importanza riveste l’attenzione alla filiera carta, come successo con Freschello for Forest. Questo progetto, presentato al Vinitaly 2017, ha previsto la certificazione FSC (Forest Stewardship Council) di tutti i materiali a base cellulosica utilizzati per l’imbottigliamento e la distribuzione del vino: tappi di sughero (Amorim Cork), etichette (UPM Raflatac) e cartoni (DS Smith). Negli ultimi due anni l’azienda ha eliminato l’uso di tappi tecnici a favore del sughero su più del 50% dell’imbottigliato, del quale oltre il 97% è certificato FSC. Così come i cartoni certificati – 1 su 3 – aumentati del 50% dal 2019. L’adozione dei principi Kaizen e Lean Organization, insieme alle certificazioni IFS, BRC, ISO 14001 e ISO 45001, ne dimostra l’impegno verso l’eccellenza operativa.

“Il Bilancio di Sostenibilità evidenzia risultati tangibili, come la riduzione del 27% del consumo di acqua per bottiglia e l’azzeramento dei rifiuti smaltiti in discarica. L’energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili e il sostegno a progetti sociali testimoniano un approccio olistico alla sostenibilità”. Nelle parole del Dott. Giampietro Povolo, CFO e Direttore Operation di Cielo e Terra, emerge la determinazione a conciliare profitto e responsabilità. “Cielo e Terra ha dimostrato che l’impegno sostenibile è fattibile senza compromettere la competitività. Un risultato ottenibile portando avanti un percorso iniziato nel 2016 come naturale estensione di un ampio progetto che ha visto l’azienda impegnarsi in azioni volte al miglioramento dell’efficienza e alla promozione della sostenibilità a tutti i livelli, basato su un modello di business condiviso con tutti gli stakeholder che ha sempre posto al centro le persone, il territorio e, naturalmente, il profitto. Dai lavoratori ai fornitori, una visione comune porta a una maggiore sensibilità diffusa. In questa direzione vanno tutte le attività di team building, coaching e crescita e sviluppo personale. La partecipazione alle attività aziendali è incentivata attraverso iniziative come la scatola delle idee e gli eventi straordinari di apertura della fabbrica alla comunità quali visite scolastiche, PMI DAY, Green Week/Festival della Sostenibilità e Food Week”.

Progresso responsabile: nuovo bilancio di sostenibilità per Fratelli Carli

Il nuovo report di sostenibilità di Fratelli Carli integra la rendicontazione delle performance con una pianificazione che guarda al futuro (2023 – 2025), con l’obiettivo di un costante miglioramento delle prassi di sostenibilità. La parte di rendicontazione, cuore pulsante del report, mantiene la sua organizzazione sui 5 Pilastri di Sostenibilità che fanno riferimento agli SDGs delle Nazioni Unite: Persone, Prodotti e Materiali, Filiera di Fornitura, Energia e Risorse, Cultura e Tradizione Mediterranea.

Il primo pillar dedicato alle Persone, che comprende i dipendenti, la clientela e l’intera comunità, ha visto il raggiungimento di importanti risultati, come la perfetta parità di genere tra i dipendenti con il 50% della forza lavoro femminile e circa il 35% dei collaboratori attivi in azienda da oltre 20 anni. A questo si affiancano due aspetti fondamentali, come la rendicontazione di oltre 4.357 ore di formazione totali (+52% le ore di formazione dedicate alla sostenibilità) e le oltre 1000 visite di prevenzione oncologica gratuite, per tutti i dipendenti e collaboratori, svoltesi in azienda dal 2016. Particolare attenzione è stata dedicata al mantenimento dei già elevatissimi standard di qualità di servizio verso i clienti, aumentando sensibilmente le risposte via chat o mail, grazie all’impegno dell’azienda nell’attivare il servizio chat in tutti i Paesi serviti, sestuplicando il valore del 2021 (da 8.657 a 54.874 risposte). Continua ad essere impeccabile anche il servizio di consegna che registra il 99,9% delle consegne a domicilio effettuate senza errori o ritardi. Prosegue anche il sostegno alle comunità locali, essenziali in questo periodo difficile: l’azienda ha donato a vari enti ed associazioni oltre 10 tonnellate di prodotti e, grazie alla collaborazione con la B Corp WAMI, brand del settore del beverage il cui obiettivo è quello di portare acqua potabile nei Paesi che non hanno accesso a questa risorsa, sono stati assicurati 1,200,000 litri di acqua potabile ad alcune comunità in difficoltà.

Altrettanto considerevoli sono i risultati del pillar Prodotti e Materiali. Nel 2022 il 48% (+9%) delle linee di prodotto è analizzato con l’SLCA (Sustainable Life Cycle Assessment), metodologia analitica utilizzata per valutare l’impatto ambientale, sociale ed economico di un prodotto lungo l’intero ciclo di vita. Lato Materiali, il progetto principale ha riguardato il percorso di ripensamento del packaging delle specialità in vaso. Il progetto ha prodotto un sensibile miglioramento di tutte le categorie di impatti ambientali, con una riduzione media del 40%.

Il terzo pillar, quello della Filiera di Fornitura, è da sempre al centro della strategia dell’azienda: il 77% del budget di approvvigionamento è speso su fornitori locali situati in Italia. Prosegue il lavoro con l’intera supply chain per il raggiungimento degli obiettivi comuni in ottica di sostenibilità. Ad oggi i fornitori coinvolti nel Distretto Fratelli Carli rappresentano circa il 43% del totale e, grazie al percorso fatto insieme, sono ben 7 tra di loro le B Corp o le Società Benefit. Una nota particolare va riservata al progetto “Oliveto Sostenibile”, obiettivo del triennio 2022-2024 e avviato insieme ad una cooperativa olearia greca e all’azienda multinazionale BASF, che ha visto quest’anno i primi risultati concreti: un disciplinare condiviso che verrà diffuso allo scopo di incentivare sempre di più le pratiche olivicole sostenibili.

Risultati di grande rilievo si riferiscono anche al pilastro dell’Energia e delle Risorse: l’azienda, dopo aver completato l’inventario delle emissioni Scope 1 e Scope 2, raggiungendo una riduzione del 12%, ha completato quest’anno anche il primo inventario delle emissioni di CO2 di Scope 3. In questo modo sono state tracciate e quantificate tutte le emissioni prodotte, dalla coltivazione e trasformazione delle materie prime, ai trasporti in entrata, alle consegne a casa dei clienti e negli Empori, fino al fine vita dei pack dei prodotti. Identificata quindi l’esatta quantità di emissioni della logistica di consegna in Italia e all’estero, l’azienda ha deciso di compensarla interamente attraverso il sostegno di progetti per la transizione ecologica e per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Tutte le consegne a casa dei clienti e negli Empori sono quindi ora totalmente responsabili, con CO2 uguale a zero. Inoltre, l’energia elettrica utilizzata è 100% certificata da fonti rinnovabili, il 93% dei rifiuti prodotti è inviato al recupero e tutte le confezioni dei prodotti riportano le indicazioni per il corretto smaltimento di tutti i componenti.

Infine il pilastro della Cultura e Tradizione Mediterranea, protagonista nel 2022 con l’avvio di diversi progetti dedicati alle nuove generazioni: la collaborazione con l’Università degli Studi di Genova con il progetto «PatrimOlio culturale», concretizzatosi con una borsa di studio per dottorato di ricerca; il progetto «Innovation Lab» in collaborazione con l’Università delle scienze gastronomiche di Pollenzo e l’Università di Cincinnati; inf ine, l’adesione al programma «Ragazzi in azienda» di Confindustria. Sicuramente da menzionare anche le oltre 12mila visite al Museo dell’Olivo Carlo Carli, più che raddoppiate rispetto al 2021 (5107).

“I risultati raggiunti sono sinonimo della serietà, della concretezza e dell’impegno con cui affrontiamo il nostro Progresso Responsabile” – dice Claudia Carli, Brand Marketing Manager Fratelli Carli e IV generazione della famiglia alla guida dell’azienda. “Ogni anno ci spingiamo verso obiettivi più ambiziosi con il sincero desiderio non solo di attuare il cambiamento, ma di ispirare un’intera comunità a muovere passi in questa direzione”.

Decimo bilancio di sostenibilità per Selex, un asset chiave nelle strategie del Gruppo

Il Bilancio di Sostenibilità, pubblicato da Selex e giunto alla sua decima edizione, rappresenta un ulteriore passo avanti che evidenzia come il Gruppo abbia raggiunto una piena maturità in quest’ambito.

“Da molti anni lavoriamo affinché la sostenibilità economica sia sempre più integrata alla sostenibilità ambientale e sociale delle nostre aziende” ha affermato Maniele Tasca, Direttore Generale Gruppo Selex. “Gli imprenditori sono naturalmente orientati a dare grande importanza ai territori in cui operano e su questa base stiamo costruendo, attraverso processi sempre più strutturati, gli obiettivi di costante e ambizioso miglioramento di tutte le dimensioni della sostenibilità”.

L’ultimo Bilancio di Sostenibilità mira a raccontare gli impatti generati dalla Centrale Selex e dalle sue 18 imprese socie, tenendo in considerazione l’ambiente, le persone tra cui dipendenti, fornitori, clienti e comunità locale. Nel 2022 Gruppo Selex ha investito risorse per un valore totale di oltre 7 milioni di euro in attività sociali, sportive e culturali a sostegno del territorio e a supporto del Terzo Settore. Tra i progetti di valore, “Tutti per l’Ucraina” che ha permesso di devolvere a Medici senza Frontiere un valore complessivo pari oltre 730.000 euro e che grazie a un ulteriore sviluppo a livello locale ha ottenuto ben 1 milione e 200 mila euro di donazioni. Sempre in ottica di sostegno alle tante emergenze umanitarie e ambientali, Il Gruppo è sceso in campo anche con la campagna “Tutti per l’Emilia-Romagna” che ha raccolto oltre 500.000 euro a favore delle comunità colpite dall’alluvione. Inoltre, il progetto, grazie al sostegno di iniziative regionali promosse da alcuni soci, è arrivato così ad oltrepassare complessivamente la somma di 1 milione e 300 mila euro di donazioni.

Selex è in prima linea anche nella lotta allo spreco alimentare: grazie alla collaborazione con partner del Terzo Settore su numerose iniziative, anche digitali, per il recupero delle eccedenze alimentari, il Gruppo ha potuto salvare e donare oltre 2 milioni di kg di prodotti, compreso il fresco non venduto. Un incremento del +20% rispetto al 2021. Ottimi risultati anche nella conversione a packaging sostenibili. Quasi l’80% delle confezioni sono state modificate riducendo l’impatto sull’ambiente e favorendo l’impiego di materiali di riciclo. La MDD vanta il 95% di fornitori di origine italiana e nell’ultimo anno sono aumentati del 93% i partner con certificazione d’origine. Come ulteriore testimonianza di trasparenza e impegno concreto verso i propri clienti, il Gruppo Selex ha sottoscritto la “Carta dei Valori”: un programma certificato da un ente terzo che attesta gli impegni e gli obiettivi di sostenibilità assunti da Selex per la MDD. Infine, rispetto all’anno passato, Selex ha registrato un + 20% di emissioni eluse grazie all’installazione di impianti fotovoltaici. L’apporto di fonti di energia rinnovabile ha consentito la produzione oltre 18.000.000 kWh di energia “pulita” evitando l’emissione in atmosfera di oltre 5.800 tonnellate di Co2. A questo si aggiunge il risparmio registrato da parte della Centrale Selex grazie alla scelta, ormai per il terzo anno consecutivo, di acquistare esclusivamente energia verde certificata tramite Garanzia di Origine.

“Il decimo Bilancio di Sostenibilità rappresenta per noi un traguardo importante, di crescente consapevolezza rispetto ai temi della Responsabilità Sociale d’Impresa” aggiunge Alessandro Revello, Presidente di Gruppo Selex. “A guidarci è proprio il senso di responsabilità che sentiamo verso i nostri clienti che ogni giorno, in tutt’Italia, ci accordano la loro fiducia. È per loro che, in un‘ottica di sostenibilità economica e sociale e con l’obiettivo di proteggere il potere d’acquisto dei consumatori dalla spinta inflattiva, abbiamo lanciato Spesa Difesa. La campagna ha permesso alle famiglie italiane di riuscire a risparmiare oltre 22 milioni di euro sui prodotti a marchio Selex. Per noi un motivo di soddisfazione e orgoglio che ci spinge quotidianamente a supportare tanti progetti che creano valore condiviso sul territorio a supporto della collettività”.

Primo bilancio di sostenibilità per la cantina vicentina Cielo e Terra

Cielo e Terra presenta il primo bilancio di sostenibilità: un traguardo in linea con una filosofia adottata dal 1999 che considera e vive il territorio come un luogo da proteggere sia fisicamente che idealmente, promuovendo la condivisione del valore della sostenibilità.

Per Cielo e Terra sostenibilità e kaizen sono metodi di lavoro quotidiano: applicando i principi di eliminazione degli sprechi e rispetto per le persone diventano riduzione dell’impatto ambientale e costruzione di un ambiente lavorativo e sociale migliore e tale approccio è compatibile con il profitto e con l’aumento del valore nel lungo termine.

“Questo impegno si è basato su un modello di business che ha sempre posto al centro le persone, il territorio e, naturalmente, il profitto” commenta Giampietro Povolo, CFO e Direttore Operation dell’azienda. “Cielo e Terra ha concluso il 2022 con un fatturato record che supera i 62 milioni di euro e un utile netto di 1,9 milioni di euro. Le vendite all’estero sono oltre l’80% e siamo riusciti a raggiungere questi numeri nonostante le molte difficoltà che hanno caratterizzato questo ultimo periodo. Molte sono le informazioni non finanziarie presenti nel Bilancio di Sostenibilità, dalla riduzione dei consumi di acqua all’azzeramento dei rifiuti smaltiti in discarica sino al sostegno di molti progetti sociali e di formazione sul territorio”.

Consapevolezza e sensibilità, è tempo del quarto bilancio di sostenibilità per Orsero

Orsero S.p.A., azienda che importa e distribuisce prodotti ortofrutticoli freschi e quotata sul mercato Euronext Star Milan di Borsa Italiana, ha presentato il suo quarto Bilancio di Sostenibilità. Il documento fornisce una panoramica trasparente e dettagliata delle attività e performance del Gruppo Orsero sul fronte della Corporate Social Responsibility.

Tra gli impegni in tema di sostenibilità che il Gruppo Orsero ha portato avanti nel corso del 2022 ci sono:

Riconoscere il valore delle persone
Orsero si impegna a riconoscere il valore di ogni individuo in qualunque contesto e a investire sui dipendenti e sulla loro crescita professionale. Offre rapporti lavorativi stabili – degli oltre 1700 dipendenti, l’84% è assunto a tempo indeterminato – e corsi di formazione – oltre 14.200 ore erogate nel 2022 – tra cui attività specifiche sulla sostenibilità, che lo scorso anno sono state dedicate allo spreco alimentare. Attiva, inoltre, progetti a favore delle comunità locali, come la partnership stretta nel 2022 da Hermanos Fernandez Lopez, società spagnola del Gruppo, e la Gasol Foundation, impegnata a ridurre e prevenire l’obesità infantile attraverso iniziative che promuovono lo sport e la sana alimentazione.

Sviluppare filiere sostenibili
Orsero ha un approccio responsabile lungo tutta la catena di fornitura: instaura rapporti di fiducia con gli oltre 1800 fornitori presenti in più di 90 Paesi, presta attenzione all’utilizzo responsabile delle risorse naturali e rispetta i diritti imprescindibili di ogni persona. Per supportare questa condotta, nel 2022 il Gruppo ha deciso di diventare membro di SEDEX (Supplier Ethical Data Exchange), organizzazione che offre la più ampia piattaforma europea per la raccolta e l’elaborazione dei dati sulla performance di sostenibilità delle catene di fornitura.

Ridurre l’impatto sul pianeta
Il Gruppo lavora ogni giorno per limitare le esternalità generate dalle proprie attività, contribuendo alla tutela di un patrimonio comune, e per monitorare costantemente i propri impatti. In un’ottica di miglioramento continuo, l’indice di consumo energetico dei magazzini di Orsero è sceso del 9% nell’ultimo quinquennio. Inoltre, in tema di packaging, il Gruppo porta avanti la conversione, arrivata al 98%, delle confezioni a marchio F.lli Orsero in materiale circolare (riciclabile, compostabile, biodegradabile o riutilizzabile).

Promuovere un’alimentazione sana e sostenibile
Garantire rigorosi standard di tracciabilità, qualità e sicurezza alimentare è una delle priorità di Orsero, che nel 2022 si traduce in oltre 7.000 controlli sui prodotti, effettuati ogni giorno in Europa. L’anno scorso Orsero ha deciso di condividere il proprio impegno per un sistema alimentare più sano e sostenibile attraverso Reflection, un’installazione dedicata alla sensibilizzazione sul tema della lotta allo spreco alimentare, che in 5 giorni ha coinvolto in un’esperienza immersiva più di 3.000 persone a Milano, e ha registrato oltre 15.000 visitatori online. Il cuore della strategia di Orsero è la lotta allo spreco alimentare, tema trasversale alle diverse aree di impegno, che il Gruppo porta avanti ogni giorno grazie a partnership con diversi soggetti impegnati su questo fronte, tra cui FEBA (European Food Banks Federation) a livello europeo, RECUP e Too Good to Go in Italia. Nel 2022 gli sforzi del Gruppo hanno permesso di salvare 856 tonnellate di prodotti ortofrutticoli, evitando lo spreco di 3 km2 di suolo, 159,31 tons di CO2e già emesse, 302,35 megalitri di acqua, e di donare oltre 4 milioni di porzioni di frutta e verdura.

“Nel 2022 abbiamo raccolto i primi risultati della nostra strategia di sostenibilità. In un gruppo dinamico come il nostro questo approccio richiede consapevolezza e sensibilità comuni” ha dichiarato Raffaella Orsero, Vicepresidente e CEO di Orsero. “Per sostenere gli sforzi di tutti e supportare la progressiva gestione locale del tema, abbiamo definito il nostro sistema di governance della sostenibilità, identificando figure di coordinamento a livello di Gruppo per temi trasversali e Country Leader per ogni Paese in cui operiamo. Inoltre, a testimonianza dell’impegno che il Gruppo sta dedicando all’implementazione del Piano Strategico di Sostenibilità, il CdA ha deciso di comunicare al mercato gli obiettivi annuali in ambito ESG”.

Il Bilancio di Sostenibilità 2022, redatto in conformità agli standard GRIC (Global Reporting Initiative), è disponibile su www.orserogroup.it all’interno della sezione Sostenibilità.

Business in crescita per Penny, +9,3% e fatturato del 2022 che sfiora 1,5 miliardi

Penny Italia ha chiuso il 2022 con una crescita del 9,3% rispetto all’anno precedente con un fatturato che sfiora 1,5 miliardi. Gli investimenti sono stati di oltre 75.000 milioni di euro: 19 le nuove aperture organiche, 52 i punti vendita interessati da attività di ammodernamento e innovazione, con importanti interventi di efficientamento energetico e di inserimento di comparti serviti. Un altro importante investimento, di circa 32 milioni di euro ha permesso l’apertura del nuovo magazzino di Buti (PI), eccellenza logistica in termini di tecnologia e sostenibilità, a servizio dei punti vendita del centro-nord.

4500 i collaboratori dello scorso anno – di cui il 72% donne: l’azienda ha assunto oltre 1000 persone, 200 sono state le crescite professionali e 260 i percorsi di stage trasformati in contratti, con un interessante tasso di redeem di oltre 50% complessivo di assunzioni e conferme; in tema di formazione l’Academy di Penny ha erogato oltre 25.000 ore di formazione. Un approccio etico al business e la presa di coscienza dell’azienda del suo ruolo sociale si sono trasformati nella capacità di Penny di assorbire per tutto il 2022 il 3% dell’indice inflattivo, non trasferito sui clienti: è il risultato della capacità di fare sistema con i fornitori, all’interno di una visione “aperta” dell’azienda che fa dell’efficienza dei processi e dell’innovazione i suoi driver fondamentali.

Per il 2023 la crescita prevista è dell’8,7%; 23 i nuovi punti vendita previsti, al netto di operazioni di “merge & acquisition”. Il gruppo conferma la fiducia verso l’unità Italia mantenendo un trend di investimenti di quasi 150 milioni nei prossimi 24 mesi. Saranno 80 i punti vendita che verranno modernizzati e ai quali verranno aggiunti reparti serviti.

Penny Italia ha pubblicato anche il suo primo Bilancio di Sostenibilità, con rendicontazione al 2021 e visione sul 2022. Tre i punti fondanti:
innovare il business affinché anche i prodotti siano veicolo di un approccio sostenibile, in tutta la supply chain, efficientando e sostenendo processi virtuosi che rispettino il pianeta e avvicinino a territorio e clienti;
sostenere le persone e le comunità in cui siamo presenti ogni giorno con progetti che portino a relazioni durature ed etiche con partner di valore come Croce Rossa Italiana o Fondazione Progetto Arca che ci offrono la garanzia di aiuti concreti proprio dove e quando ve ne è necessità;
rispettare l’ambiente investendo per ridurre l’impatto del business sia in termini di risparmio energetico sia di salvaguardia e tutela del territorio, senza mai trascurare la lotta allo spreco delle risorse alimentari ed energetiche. Con partner come Banco Alimentare, CORIPET e Too Good To Go, come azienda riusciamo a portare un contributo concreto nel proteggere il nostro pianeta.

Per il 2023 Penny rinnova per il quarto anno la collaborazione con Katia Follesa, protagonista di una nuova campagna pubblicitaria. A partire da oggi lo spot sarà visibile attraverso il sito www.penny.it mentre il piano di lancio ufficiale sarà declinato, con tempistiche differenti, sui media offline, canali TV e Radio, online, social e digital media, sulla comunicazione InStore e volantini.

“Katia Follesa e Penny dimostrano intesa, innovazione e capacità di trasmettere i valori che li caratterizzano” commenta Bruno Bianchini, direttore Marketing Strategico dell’Azienda. “La nostra testimonial vive il set e recita con le nostre persone, con impegno e professionalità non fa mancare mai il suo contributo artistico – e una buona dose di divertimento – che rendono ‘unici’ i nostri spot”.

Nuovo bilancio di sostenibilità per Andriani, rating in crescita

Essere agenti del cambiamento per ridistribuire valore e prosperità diffusa in favore delle persone, dell’ecosistema e della comunità: sono questi gli aspetti integrati nel modello di business di Andriani S.p.A., Società Benefit e B Corp che promuove un nuovo modo di fare impresa, innovativo, etico, sostenibile e rigenerativo, attraverso iniziative dettagliatamente descritte nel nuovo report, dallo scorso anno definito Relazione sulla Gestione di Sostenibilità.

La nuova edizione del documento, redatto in conformità ai nuovi GRI standard 2021 (in accordance), allo Standard BIA, allo Standard GBS 2013 e, da quest’anno, anche al Sustainability Accounting Standard Board (SASB), è asseverato dalla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. secondo i criteri del principio ISAE 3000 Revised. Integrando obiettivi, attività, risultati e impatti di tipo ESG con aspetti più propriamente economico-finanziari – questi ultimi relativi esclusivamente ad Andriani S.p.A. – il report pone grande attenzione al coinvolgimento degli stakeholder, in linea con lo Standard AA1000, e alla descrizione del contributo al perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in linea con il framework SDG Compass, e dei 10 Principi del Global Compact.

L’azienda ha ottenuto da Cerved Rating Agency una valutazione ESG pari a “AA”, con uno score di 75,8, una crescita di 1,9 punti rispetto all’anno precedente, e un livello di ESGe Risk Management Capability valutato come Very High. Un risultato estremamente positivo, assicurato in particolare da una struttura di governance e societaria sempre più solida grazie anche alla partnership con NUO S.p.A., che rappresenta per l’azienda l’opportunità per accelerare la crescita, anche valoriale e qualitativa, in termini di sostenibilità e di processi, nonché la preziosa occasione per promuovere a livello sempre più ampio nuovi modelli alimentari innovativi e sostenibili per ambiente e salute.

“Il nostro percorso verso un modello di impresa più etica e sostenibile ci impone nuovi paradigmi da integrare nel modello di business e richiede nuove competenze. Da questo nuovo documento di rendicontazione è possibile evincere gli sforzi di tutti, nostri e dell’intera filiera, per accelerare una transizione reale in favore di uno sviluppo sempre più sostenibile. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che, con passione, hanno reso possibile il raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo prefissati” ha dichiarato Michele Andriani, Presidente e AD di Andriani S.p.A. Società Benefit.

A fargli da contraltare Tommaso Paoli, CEO di NUO S.p.A.: “Siamo orgogliosi di far parte di una nuova visione di impresa in cui la prosperità delle persone e del pianeta siano paritetiche al profitto e alla crescita finanziaria. Condividiamo l’ambizione di creare un sistema di competenze e relazioni umane, un progetto con aspirazioni globali e concepito per il benessere presente e futuro di tutti gli stakeholders. Siamo pronti a fare la nostra parte, mettendo in campo ulteriori risorse umane e finanziarie per rispondere con disciplina, resilienza e determinazione alle sfide e agli stimoli che si presenteranno lungo il percorso, affinché gli obiettivi di lungo periodo possano essere raggiunti”.

Accanto al report anche la relazione d’impatto con la quale l’azienda descrive le metodologie utilizzate per la creazione del beneficio comune, gli obiettivi raggiunti e il piano di miglioramento in relazione a cinque specifici ambiti di impatto: Filiera produttiva e agricoltura sostenibile, salute e benessere, sviluppo e valorizzazione del territorio, cambiamento climatico ed economia circolare, valorizzazione delle persone e identità di gruppo.

Primo bilancio di sostenibilità per Scoiattolo

Delineare il proprio contributo di sostenibilità e individuare le aree su cui focalizzare maggiormente gli sforzi per migliorare le prestazioni e generare risultati positivi: con questo spirito il Raviolificio Lo Scoiattolo rende pubblico il suo primo Bilancio di Sostenibilità, al 31 dicembre 2021, su base volontaria.

L’azienda di Lonate Ceppino (Va) racconta in questo modo quaranta anni di impegno che si sono tradotti in un successo sempre crescente. Oggi, il rispetto per le persone e la continua ricerca in sviluppo e innovazione hanno fatto di Scoiattolo un’azienda leader nel suo settore, riconosciuta per qualità, gusto, rispetto e continua ricerca nel mondo healthy e “free from”, forte di una presenza ormai consolidata sia sul mercato italiano che sul mercato internazionale.

Gli impegni presi e i risultati ottenuti nell’ambito della Responsabilità d’Impresa (Corporate Social Responsibility – CSR) si sono tradotti nel primo Bilancio di Sostenibilità redatto secondo i “GRI Sustainability Reporting Standards”. Un passo importante per raccontare ai propri stakeholder gli sforzi profusi dal management e da tutti i collaboratori di Scoiattolo per migliorare la propria produzione, salvaguardare la sicurezza nei luoghi di lavoro, favorire lo sviluppo personale e professionale di tutti i dipendenti, rendere davvero l’ambiente – sia sociale che naturale – un posto migliore in cui vivere.

“La stesura di questo report rappresenta il primo passo verso un nuovo percorso di monitoraggio e consapevolezza dell’impatto sociale e ambientale generato, finalizzato a definire il nostro contributo di sostenibilità e individuare le aree su cui focalizzare maggiormente i nostri sforzi per migliorare le nostre prestazioni e generare risultati positivi” ha affermato Aquilino Di Caro, CEO di Scoiattolo.

L’attenzione verso le persone: il primo ingrediente di Scoiattolo
Creare e mantenere un ambiente di lavoro accogliente, stimolante e positivo, garantire pari opportunità professionali a tutti i lavoratori, dipendenti o collaboratori, rispettando ogni tipo di diversità, così come raggiungere l’uguaglianza di genere e incentivare un lavoro dignitoso per tutti sono alcune delle priorità di Scoiattolo quando si parla di capitale umano. Consapevole dell’importanza del proprio personale nel perseguimento del suo obiettivo primario – garantire sempre ai consumatori pasta fresca della massima qualità – Scoiattolo utilizza ‘mani esperte’ lungo tutta la catena di produzione, attribuendo ad ognuno mansioni adatte alle proprie inclinazioni.

Nel 2021 il genere femminile ha rappresentato il 30% della popolazione aziendale di Scoiattolo (composto da 120 dipendenti, 84 uomini e 36 donne), impiegato perlopiù in mansioni di natura amministrativa, mentre nel reparto di produzione è stato impiegato principalmente personale di genere maschile. Una scelta voluta dal fatto che le mansioni produttive sono fisicamente impegnative, quindi più idonee a essere svolte da forza lavoro maschile. A dimostrazione dell’impegno di Scoiattolo nell’investire in rapporti duraturi con i propri dipendenti, l’89% dei dipendenti è assunto a tempo indeterminato, mentre il 10% è rappresentato da giovani con contratto in apprendistato, per l’acquisizione di competenze e valore all’interno dell’organizzazione finalizzato ad una collaborazione duratura e qualificata.

L’azienda offre inoltre oltre 800 ore all’anno di formazione per la crescita personale e professionale dei dipendenti, favorisce l’occupazione locale promuovendo sviluppo e ricchezza sul territorio e guarda oltre confine promuovendo il vero made in Italy a livello internazionale. L’età dei dipendenti Scoiattolo (la maggior parte dei dipendenti si colloca nella fascia compresa fra i 30 e i 50 anni) ne fanno un’impresa dinamica e competente, sempre aggiornata sulle tematiche legate alla salute e alla sicurezza sul luogo di lavoro, poiché la tutela e la promozione della salute e della sicurezza del personale rappresentano per Scoiattolo una priorità assoluta della gestione aziendale.

Qualità e innovazione: la ricetta del successo
Scoiattolo ad oggi propone 250 ricette e 30 formati di pasta, con un’offerta diversificata su 6 linee produttive per la pasta ripiena e 3 linee di pasta liscia. La qualità delle materie prime si rispecchia nella qualità del prodotto finale venduto al cliente. Un percorso all’insegna dell’eccellenza che comincia da un’accurata selezione dei fornitori, quasi completamente italiani per ridurre l’impatto della filiera, e prosegue fino al confezionamento per il quale Scoiattolo ha messo a punto un packaging in grado di coniugare le esigenze di conservazione della pasta fresca con il rispetto dell’ambiente, anche in ottica di economia circolare per la parte di etichettatura.

Le confezioni sono realizzate con plastica riciclata al 70%, mentre per le retro etichette Scoiattolo utilizza carta riciclata proveniente dal progetto Cycle4Green al quale contribuisce direttamente con i propri scarti di carta siliconata quotidiana, una scelta che comporta un risparmio di CO2 certificato: nel 2021 sono state riciclate 17,2 ton di carta siliconata, generando un risparmio di 33 tonCO2e.

Alla base della qualità dei prodotti Scoiattolo c’è inoltre un’attenzione particolare per l’innovazione e la sicurezza dei processi produttivi: durante il 2021, con un investimento complessivo di 2mln di euro, Scoiattolo ha affrontato un “aggiornamento 4.0” pressoché totale delle linee di produzione dedicate alle paste ripiene. Il salto realizzato grazie agli investimenti è stato significativo e si è concretizzato nell’incremento della capacità produttiva sino a 75t/giorno, con un parallelo aumento dell’efficienza produttiva e una maggiore qualità del prodotto finito. Anche l’automazione del fine linea è stata una scelta attuata per sgravare il lavoro dell’operatore a livello fisico e formarlo per la gestione dei nuovi dispositivi. A fine 2021, infine, hanno avuto inizio i lavori per la realizzazione del nuovo stabilimento realizzato secondo criteri di rispetto dell’ambiente, come testimoniato dal rivestimento catalitico.

Un prodotto “buono”: l’attenzione verso l’ambiente e il territorio
La lotta al cambiamento climatico e la gestione sostenibile dei processi produttivi sono alla base dell’attività e degli obiettivi di crescita dell’azienda. Per questo motivo, Scoiattolo pone particolare attenzione a ridurre ed efficientare i consumi energetici, a limitare le emissioni di inquinanti atmosferici e a ottimizzare il consumo e la gestione delle risorse idriche. In linea con questo obiettivo, nel nuovo stabilimento in costruzione nel 2022, l’azienda sta valutando la possibilità di integrare un impianto di trigenerazione per abbattere i costi energetici, di installare impianti fotovoltaici per ridurre ulteriormente i consumi e l’impatto ambientale e di implementare un sistema di trattamento delle acque reflue, per meglio assicurarsi il rispetto dei limiti imposti dalla legislazione.

Consapevole dell’impatto che un business responsabile deve avere all’interno della comunità, Scoiattolo supporta poi con passione e continuità anche molte realtà locali. Ne sono un esempio la collaborazione con Il Pezzettino (comunità varesina che accoglie bambini provenienti da contesti violenti), con la Varesina Calcio (progetto formativo e sportivo che mira a garantire un vissuto socio-relazionale importante in un ambiente sano, oltre che a stimolare il giocatore nell’aspetto emotivo, tecnico-coordinativo, tattico e atletico), senza dimenticare il sostegno a numerose associazioni territoriali (come il Banco Non Solo Pane, Bocatas, Exodus, ecc. ) e iniziative locali, finalizzate allo sviluppo e alla promozione del territorio.

L’Agenda 2030 di Scoiattolo
Se lo sviluppo sostenibile è un obiettivo perseguibile soltanto apportando il proprio contributo a un impegno condiviso, Scoiattolo si ispira nella propria operatività ai commitment delineati dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030. “Abbiamo incluso nelle nostre attività e nella nostra strategia molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati nell’Agenda 2030 ONU” conclude Massimiliano Di Caro, Direttore Generale. Stiamo lavorando e abbiamo lavorato a ben 9 dei 17 obiettivi, con attività rivolte sia all’interno dell’azienda – come lo sviluppo di linee di prodotto vegan e gluten free per rispondere ai bisogni dei consumatori, l’acquisto di prodotti principalmente da fornitori italiani per ridurre l’impatto della filiera e l’impiego di confezioni costituite quasi interamente da materiali riciclati – sia all’esterno come l’esportazione del vero made in Italy e il supporto delle comunità locali, attraverso donazioni e partecipazioni ad eventi, finalizzati allo sviluppo e alla promozione del territorio”.

È così che nasce il primo Report Scoiattolo, con la consapevolezza delle scelte quotidiane per perseguire importanti obiettivi globali e con l’ambizione di contribuire al benessere di oggi senza compromettere quello delle generazioni future.

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare