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Bilancio di sostenibilità per Eurospin, risparmiate 3.600 tonnellate di plastica

Il secondo bilancio di sostenibilità di Eurospin declina i risultati in sei pilastri:

  • identità: con 1.189 punti vendita, nel 2022 l’insegna ha generato nel 2022 ricavi per 9,3 miliardi di euro, confermando la solidità economica dell’impresa;
  • persone: offerta di lavoro in crescita del 13%, con 18.633 dipendenti;
  • filiera produttiva: 93% acquisti di freschi e freschissimi da fornitori italiani;
  • clienti: +96% aumento delle vendite dei prodotti della linea Amo Essere, dedicata a ogni esigenza alimentare, rispetto al 2021;
  • ambiente: con il 44% del fabbisogno energetico coperto da energia rinnovabile (+24% sul 2020)
  • territorio: con 3,5 milioni di euro donati a sostegno di iniziative solidali.

L’ottimizzazione della logistica ha inoltre permesso di evitare 9.245 viaggi in un solo anno pari a 1.118.695 km, l’equivalente di 28 giri del mondo. I sistemi di telegestione usati da Eurospin hanno consentito altresì di ridurre dell’8% il consumo elettrico necessario ai sistemi di refrigerazione nei punti vendita e la scelta di pesare l’ortofrutta in cassa ha evitato la stampa di 197 milioni di etichette in plastica. Proprio sul tema della plastica, uno dei rifiuti più temibili a livello ambientale, gli impegni presi negli ultimi due anni hanno permesso di evitare 3.600 tonnellate di plastica vergine. Importanti passi avanti sono stati fatti anche nel risparmio di carta: la stampa dei volantini è passata da 278 milioni di copie l’anno nel 2021 a 261 milioni nel 2022, con una diminuzione del 6% a favore della versione digitale.

“Il nostro percorso di sostenibilità è un viaggio “Dentro la Spesa Intelligente”, perché nasce da una scelta razionale, assicurare alle persone un’alimentazione di buon livello qualitativo tutti i giorni” spiega Alessandro Penasa, Presidente Eurospin Italia, che aggiunge: “i nostri impegni nascono dalla volontà di evitare tutti quegli sprechi che non aggiungono valore, ma anzi tolgono risorse che vogliamo investire in un’offerta migliore”.

Prosegue senza esitazione l’attività ecosostenibile di Ritter Sport

Pubblicato dal 2014, il Rapporto di Sostenibilità di Ritter Sport documenta i risultati conseguiti dall’azienda in materia di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, gli avanzamenti dei progetti in corso e i target da raggiungere a breve, medio e lungo termine.

Nel biennio 2021/22 Ritter Sport ha compiuto un ulteriore passo verso la sostenibilità e la trasparenza della filiera del cacao dando impulso ai programmi di partnership con cooperative e organizzazioni di produttori in Ghana, Costa d’Avorio, Nigeria, Nicaragua e Perù. Questi programmi sono diretti a promuovere la sostenibilità a lungo termine della coltivazione del cacao migliorando le pratiche agricole, le condizioni di vita e lo sviluppo economico delle comunità locali coinvolte. L’obiettivo che Ritter Sport si è proposta di centrare entro il 2025 è duplice: estendere la tracciabilità del cacao sino alla singola azienda agricola e portare al 100% la quota del fabbisogno annuo di massa e burro di cacao per la produzione della gamma Ritter Sport soddisfatta dalle forniture provenienti dai programmi di partnership. Peraltro, il traguardo della tracciabilità totale è stato raggiunto a fine 2022, in anticipo di oltre due anni rispetto all’obiettivo prefissato.

Il know-how di Ritter Sport anche in Nicaragua
In Nicaragua l’azienda è presente dagli anni ’90 con il programma Cacao-Nica, cui si è aggiunta, dal 2012, la piantagione di proprietà “El Cacao”, che segue i dettami dell’agricoltura integrata dimostrando come le risorse e le più avanzate competenze in campo agronomico di un’azienda possano essere messe al servizio della locale crescita produttiva e della qualità del prodotto, in armonia con l’ambiente e la biodiversità, favorendo altresì la creazione di nuove opportunità di occupazione e reddito per le comunità rurali. A pieno regime, “El Cacao” coprirà sino a 1/4 del fabbisogno annuo di massa di cacao dell’Azienda, a conferma che la coltivazione del cacao con standard elevati può essere anche economicamente redditizia.

Energia da fonti rinnovabili
Sin dalla seconda metà degli anni ’80 la famiglia Ritter ha preso una posizione netta in materia di energia: impegnarsi a portare a termine la transizione dalle fonti fossili a quelle rinnovabili. Oltre alla centrale di cogenerazione, attiva dal 2002 nello stabilimento di Waldenbuch e che fornisce circa il 50% del fabbisogno di energia elettrica e il 70% dell’energia termica, da maggio 2022 l’Azienda si è dotata del più grande impianto solare termico della Germania. Realizzato sul tetto del nuovo magazzino materie prime e imballaggi di Dettenhausen, il grande impianto fotovoltaico è in grado di generare fino a 1125 MWH l’anno di energia termica che Ritter Sport condividerà con la rete di teleriscaldamento del comune di Dettenhausen.

Seguendo la strategia aziendale di ottimizzare i consumi e ridurre le emissioni – dirette e indirette – di gas climalteranti, è stato adottato un nuovo sistema di raffreddamento commissionato nel 2022 per il sito di Waldenbuch. Una volta operativo, il nuovo sistema di raffreddamento consentirà non solo di ridurre del 95% i consumi di acqua connessi al ciclo produttivo, ma anche di consumare il 75% di energia elettrica in meno rispetto al sistema precedente.

Gestione della carbon footprint
Dal 2020, Ritter Sport è neutrale dal punto di vista climatico grazie al sistema delle compensazioni. Tuttavia, l’Azienda, in collaborazione con i suoi fornitori di materie prime, intende raggiungere entro il 2025 l’obiettivo della completa neutralità climatica includendo le emissioni Scope 3 su cui può esercitare un’influenza diretta. Inoltre, è in corso il complesso passaggio dalle compensazioni affidate a organizzazioni esterne al calcolo della riduzione dell’impronta carbonica derivante dal ripristino della selva pluviale e dalla piantagione di El Cacao, in cui crescono più di un milione di alberi di cacao insieme a 30.000 alberi da ombra autoctoni o piantati dai coltivatori locali.

“Con #discoverthegood abbiamo voluto ribadire il nostro desiderio di comunicare in modo semplice, trasparente e costruttivo con tutti i nostri stakeholder, mettendoli nelle condizioni di valutare i risultati raggiunti e quelli ancora da conseguire” dichiara Thomas Straub, Amministratore Delegato di Ritter Sport Italia. “Il Rapporto documenta come gli investimenti e l’impegno di questi anni verso tutta la filiera del cacao stiano iniziando a dare frutti di cui andare legittimamente orgogliosi. Chi oggi non agisce in modo sostenibile, domani non avrà un futuro”.

Bilancio di sostenibilità per Carrefour, raggiunti obiettivi importanti

Dopo essere diventata Società Benefit, Carrefour Italia presenta il Bilancio di Sostenibilità per l’anno 2022. Biodiversità, clima, salute e inclusione sono le aree di interesse in cui l’azienda ha declinato la sua strategia di sostenibilità partendo da quattro pilastri fondamentali: prodotti, punti vendita, clienti e collaboratori.

Per quanto riguarda i prodotti, nel 2022 sono stati raggiunti risultati importanti come la riduzione degli imballaggi (meno 207 tonnellate rispetto al 2019) e il 35% dei prodotti ittici derivanti da una pesca responsabile rispetto all’obiettivo del 50% al 2025. Inoltre è aumentata la quota di mercato dei prodotti bio e coltivati secondo principi di agroecologia: la filiera biologica di Carrefour, al 2022, vanta infatti più di 1500 produttori locali distanti non oltre 50 km dal punto vendita di riferimento.

Con riferimento ai punti vendita, Carrefour Italia si è assunta l’obiettivo di ridurre gli sprechi alimentari del 50% rispetto al 2019, confermando la sua leadership su questo tema tra i player della GDO. Nel 2022 l’azienda è arrivata ad una riduzione del 36%, con iniziative che vanno dalla donazione di pasti a enti caritatevoli, alla realizzazione di collette alimentari e progetti di valorizzazione degli articoli invenduti nei negozi, come l’offerta a scaffale di prodotti vicini alla data di scadenza o oltre Termine Minimo di Conservazione. È stata inoltre raggiunta una riduzione del 41% delle emissioni di Co2 dal 2019 ed il 71% dei rifiuti viene destinato al riciclo, in linea con l’obiettivo di ottimizzazione che mira ad arrivare al 95% della differenziazione totale entro il 2025.

Per quanto riguarda il terzo pilastro, è aumentata di 12.9 punti la soddisfazione dei clienti sui temi di sostenibilità promossi dall’azienda. Il 68% degli intervistati ha affermato che Carrefour aiuta a mantenere una dieta sana e responsabile. Con la strategia del cliente al centro, si continuano a ingaggiare collaboratori su base volontaria nell’ambito del progetto SuperHeroes. Al 2022 sono circa 160 gli ambasciatori della strategia CSR all’interno dei punti vendita, che si impegnano per trasmettere i valori di Carrefour, promuovendo i progetti di sostenibilità ambientale e sociale verso i consumatori.

L’ultimo punto riguarda i collaboratori, con tante iniziative realizzate nel campo dell’inclusione e della diversità, soprattutto relative alla parità di genere: il 62% della forza lavoro e il 28% delle posizioni executive sono ricoperte da donne. L’impegno di Carrefour per promuovere un ambiente di lavoro inclusivo, si fonda sulle pari opportunità di crescita e sull’obiettivo di azzeramento del gender pay gap, che è stato ridotto al 5,6%. Altro tema molto importante per Carrefour Italia è la formazione dei collaboratori, solo nel 2022, infatti, sono state erogate 161 mila ora di formazione, di cui 14.000 dedicate alla formazione sui temi del digitale.

L’azienda ha messo in campo numerosi progetti sociali per rafforzare il sostegno alle comunità locali, impegnandosi sul piano della lotta alla povertà alimentare, con il sostegno alle famiglie bisognose e per la promozione di una spesa inclusiva e accessibile a tutti, con particolare attenzione alle persone con disabilità. Anche nel 2022 è stato portato avanti il progetto della Quiet Hour in 16 Ipermercati e 8 supermercati della rete, per facilitare il momento della spesa a persone con disturbi dello spettro autistico, riducendo stimoli sonori e visivi nei punti vendita.

“I risultati emersi dal nostro Report di Sostenibilità dimostrano la validità del percorso che abbiamo intrapreso nell’ottica di arrivare a garantire la Transizione Alimentare per Tutti, uno dei nostri obiettivi prioritari” ha affermato Christophe Rabatel, CEO di Carrefour Italia. “Il 2022 per noi è stato un anno di importanti progressi, con la firma del primo Patto per la Transizione Alimentare, dedicato ai nostri fornitori, e la conclusione del Piano Strategico 2018-2022 del Gruppo Carrefour, già fortemente orientato alla sostenibilità con il programma Act for Food. L’avvio del nuovo Piano Strategico 2023-2026, che attribuisce alla sostenibilità un ruolo ancora più centrale per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, vede oggi una crescente focalizzazione sui prodotti certificati sostenibili, su un modello di distribuzione responsabile attento agli impatti ambientali e orientato alla circolarità e sulla piena attuazione dei princìpi di inclusione”.

Terzo report di sostenibilità per Lidl, l’impegno per il pianeta resta costante

Nel corso dell’evento “Sulla via del domani: guidare il cambiamento verso consumi sostenibili” tenutosi pochi giorni fa a Milano, Lidl Italia ha diffuso i risultati del terzo Report di Sostenibilità 2021-2022 e illustrato la sua nuova strategia di sostenibilità che rappresenta un’assunzione di responsabilità nei confronti del pianeta e delle persone.

Significativi sono i risultati ottenuti a livello ambientale per la tutela del clima: sono stati risparmiati oltre 5 milioni di kWh in illuminazione e oltre 8 milioni di kWh grazie a più di 7.000 interventi di efficientamento energetico sulle pertinenze. Lidl ha puntato anche sull’energia rinnovabile: 100% del consumo totale di energia deriva da fonti rinnovabili e il 4% dell’energia elettrica utilizzata proviene da autoproduzione attraverso pannelli fotovoltaici. Inoltre, si è registrato un sempre maggiore impiego di gas naturali per il raffreddamento dei prodotti nei centri logistici e nei punti vendita, parallelamente alla progressiva decarbonizzazione della flotta logistica che oggi vanta un terzo di mezzi alimentati a carburanti alternativi al diesel. In un’ottica di conservazione delle risorse, ma anche di contributo alla comunità, dal 2018 ad oggi l’Azienda ha recuperato e donato oltre 33.000 tonnellate di cibo in eccedenza (principalmente pane e prodotti da forno del giorno prima e ortofrutta non più perfetta esteticamente, ma ancora buona e sicura), equivalenti a più di 66.000.000 di pasti. Un aiuto reso possibile dalla proficua collaborazione con la rete Banco Alimentare.

Con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi, così come previsto dall’Accordo di Parigi e COP26, Lidl Italia si impegna a ridurre le proprie emissioni di Scope 1 e Scope 2 del 48% entro il 2030 rispetto al 2019, attraverso azioni concrete orientate nel tempo. Già dal 2022, l’Azienda è clima neutrale.

“Stiamo vivendo un periodo di profondo cambiamento e anche dal punto di vista climatico, assistiamo a fenomeni meteorologici sempre più estremi che mettono in seria difficoltà le produzioni agricole e non solo” commenta Massimiliano Silvestri, Presidente Lidl Italia. “Nonostante questo contesto sempre più complesso e interconnesso, tutti i nostri impegni in ambito di responsabilità sociale non sono cambiati, anzi, sono stati riconfermati con ancora più convinzione. In qualità di catena di supermercati, infatti, abbiamo non solo la facoltà, ma anche il dovere, di esercitare la nostra influenza in ogni ambito del nostro agire quotidiano per dare un contributo concreto all’ambiente e alla società”.

Primo Bilancio di Sostenibilità per la cantina vicentina Cielo e Terra

Tempo del primo Bilancio di Sostenibilità per Cielo e Terra: fondata nel 1908 nel piccolo podere con vigneto Casa Defrà, oggi è guidata da Luca e Pierpaolo Cielo, portatori di una visione moderna e impegnata. I marchi Cielo, Casa Defrà e Bericanto hanno da tempo varcato i confini nazionali, giungendo in oltre 60 Paesi. Il fatturato nel 2022 ha superato i 62,5 milioni di euro grazie alla vendita di oltre 35 milioni di bottiglie. A rendere speciale Cielo e Terra non sono solo la qualità dei prodotti e la presenza internazionale ma anche l’impegno nell’ambito della sostenibilità, portato avanti con concretezza e determinazione.

Già nel 2020, infatti, Cielo e Terra ha abbracciato la filosofia delle aziende B Corp, impegnandosi non solo a generare profitto, ma anche a raggiungere obiettivi sociali ed ambientali. Tale impegno è stato rafforzato dalla certificazione VIVA Sustainable del Ministero della Transizione Ecologica, scegliendo di valutare l’uso ottimale delle risorse nella filiera vitivinicola e monitorando indicatori come l’impronta carbonica e quella idrica. Un notevole passo avanti è stato compiuto con il progetto ZeroWaste to Landfill, riducendo gli scarti e potenziando il riciclo, come il riutilizzo di 43.000 m3 di acqua di processo negli ultimi cinque anni, la riduzione del 27% del consumo di acqua per bottiglia rispetto al 2020. Grazie all’adozione di tecnologie per il risparmio energetico (recupero calorie dalla climatizzazione e dai processi produttivi), il recupero dell’acqua di processo e il sistema di microfiltrazione hanno consentito riduzioni rilevanti nei consumi, mantenendosi ben entro i 2 l/bt, raggiungendo nel 2022 1,14 l/bte. Contemporaneamente, dal 2019, la produzione di rifiuti è quantitativamente invariata, tra 11 e 12 g/bt. È stato così raggiunto l’obiettivo del 100% dei rifiuti destinati a recupero e non smaltiti in discarica, oltre al mantenimento della fornitura di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili certificate o con garanzia d’origine. A partire dal 2021, grazie a una serie di interventi di efficientamento, i consumi energetici pro bottiglia hanno subito una riduzione del 24%, in particolare per la riduzione dell’uso di metano. Nel 2022 si è registrata una riduzione del 15% dei consumi a fronte di un aumento della produzione.

Facendo proprio il concetto di economia circolare, Cielo e Terra ne ha abbracciato con convinzione la filosofia, lavorando per ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale. Ne sono una prova l’uso di bottiglie di vetro più leggere, il passaggio al sughero e la certificazione FSC per materiali a base cellulosica. Particolare importanza riveste l’attenzione alla filiera carta, come successo con Freschello for Forest. Questo progetto, presentato al Vinitaly 2017, ha previsto la certificazione FSC (Forest Stewardship Council) di tutti i materiali a base cellulosica utilizzati per l’imbottigliamento e la distribuzione del vino: tappi di sughero (Amorim Cork), etichette (UPM Raflatac) e cartoni (DS Smith). Negli ultimi due anni l’azienda ha eliminato l’uso di tappi tecnici a favore del sughero su più del 50% dell’imbottigliato, del quale oltre il 97% è certificato FSC. Così come i cartoni certificati – 1 su 3 – aumentati del 50% dal 2019. L’adozione dei principi Kaizen e Lean Organization, insieme alle certificazioni IFS, BRC, ISO 14001 e ISO 45001, ne dimostra l’impegno verso l’eccellenza operativa.

“Il Bilancio di Sostenibilità evidenzia risultati tangibili, come la riduzione del 27% del consumo di acqua per bottiglia e l’azzeramento dei rifiuti smaltiti in discarica. L’energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili e il sostegno a progetti sociali testimoniano un approccio olistico alla sostenibilità”. Nelle parole del Dott. Giampietro Povolo, CFO e Direttore Operation di Cielo e Terra, emerge la determinazione a conciliare profitto e responsabilità. “Cielo e Terra ha dimostrato che l’impegno sostenibile è fattibile senza compromettere la competitività. Un risultato ottenibile portando avanti un percorso iniziato nel 2016 come naturale estensione di un ampio progetto che ha visto l’azienda impegnarsi in azioni volte al miglioramento dell’efficienza e alla promozione della sostenibilità a tutti i livelli, basato su un modello di business condiviso con tutti gli stakeholder che ha sempre posto al centro le persone, il territorio e, naturalmente, il profitto. Dai lavoratori ai fornitori, una visione comune porta a una maggiore sensibilità diffusa. In questa direzione vanno tutte le attività di team building, coaching e crescita e sviluppo personale. La partecipazione alle attività aziendali è incentivata attraverso iniziative come la scatola delle idee e gli eventi straordinari di apertura della fabbrica alla comunità quali visite scolastiche, PMI DAY, Green Week/Festival della Sostenibilità e Food Week”.

Progresso responsabile: nuovo bilancio di sostenibilità per Fratelli Carli

Il nuovo report di sostenibilità di Fratelli Carli integra la rendicontazione delle performance con una pianificazione che guarda al futuro (2023 – 2025), con l’obiettivo di un costante miglioramento delle prassi di sostenibilità. La parte di rendicontazione, cuore pulsante del report, mantiene la sua organizzazione sui 5 Pilastri di Sostenibilità che fanno riferimento agli SDGs delle Nazioni Unite: Persone, Prodotti e Materiali, Filiera di Fornitura, Energia e Risorse, Cultura e Tradizione Mediterranea.

Il primo pillar dedicato alle Persone, che comprende i dipendenti, la clientela e l’intera comunità, ha visto il raggiungimento di importanti risultati, come la perfetta parità di genere tra i dipendenti con il 50% della forza lavoro femminile e circa il 35% dei collaboratori attivi in azienda da oltre 20 anni. A questo si affiancano due aspetti fondamentali, come la rendicontazione di oltre 4.357 ore di formazione totali (+52% le ore di formazione dedicate alla sostenibilità) e le oltre 1000 visite di prevenzione oncologica gratuite, per tutti i dipendenti e collaboratori, svoltesi in azienda dal 2016. Particolare attenzione è stata dedicata al mantenimento dei già elevatissimi standard di qualità di servizio verso i clienti, aumentando sensibilmente le risposte via chat o mail, grazie all’impegno dell’azienda nell’attivare il servizio chat in tutti i Paesi serviti, sestuplicando il valore del 2021 (da 8.657 a 54.874 risposte). Continua ad essere impeccabile anche il servizio di consegna che registra il 99,9% delle consegne a domicilio effettuate senza errori o ritardi. Prosegue anche il sostegno alle comunità locali, essenziali in questo periodo difficile: l’azienda ha donato a vari enti ed associazioni oltre 10 tonnellate di prodotti e, grazie alla collaborazione con la B Corp WAMI, brand del settore del beverage il cui obiettivo è quello di portare acqua potabile nei Paesi che non hanno accesso a questa risorsa, sono stati assicurati 1,200,000 litri di acqua potabile ad alcune comunità in difficoltà.

Altrettanto considerevoli sono i risultati del pillar Prodotti e Materiali. Nel 2022 il 48% (+9%) delle linee di prodotto è analizzato con l’SLCA (Sustainable Life Cycle Assessment), metodologia analitica utilizzata per valutare l’impatto ambientale, sociale ed economico di un prodotto lungo l’intero ciclo di vita. Lato Materiali, il progetto principale ha riguardato il percorso di ripensamento del packaging delle specialità in vaso. Il progetto ha prodotto un sensibile miglioramento di tutte le categorie di impatti ambientali, con una riduzione media del 40%.

Il terzo pillar, quello della Filiera di Fornitura, è da sempre al centro della strategia dell’azienda: il 77% del budget di approvvigionamento è speso su fornitori locali situati in Italia. Prosegue il lavoro con l’intera supply chain per il raggiungimento degli obiettivi comuni in ottica di sostenibilità. Ad oggi i fornitori coinvolti nel Distretto Fratelli Carli rappresentano circa il 43% del totale e, grazie al percorso fatto insieme, sono ben 7 tra di loro le B Corp o le Società Benefit. Una nota particolare va riservata al progetto “Oliveto Sostenibile”, obiettivo del triennio 2022-2024 e avviato insieme ad una cooperativa olearia greca e all’azienda multinazionale BASF, che ha visto quest’anno i primi risultati concreti: un disciplinare condiviso che verrà diffuso allo scopo di incentivare sempre di più le pratiche olivicole sostenibili.

Risultati di grande rilievo si riferiscono anche al pilastro dell’Energia e delle Risorse: l’azienda, dopo aver completato l’inventario delle emissioni Scope 1 e Scope 2, raggiungendo una riduzione del 12%, ha completato quest’anno anche il primo inventario delle emissioni di CO2 di Scope 3. In questo modo sono state tracciate e quantificate tutte le emissioni prodotte, dalla coltivazione e trasformazione delle materie prime, ai trasporti in entrata, alle consegne a casa dei clienti e negli Empori, fino al fine vita dei pack dei prodotti. Identificata quindi l’esatta quantità di emissioni della logistica di consegna in Italia e all’estero, l’azienda ha deciso di compensarla interamente attraverso il sostegno di progetti per la transizione ecologica e per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Tutte le consegne a casa dei clienti e negli Empori sono quindi ora totalmente responsabili, con CO2 uguale a zero. Inoltre, l’energia elettrica utilizzata è 100% certificata da fonti rinnovabili, il 93% dei rifiuti prodotti è inviato al recupero e tutte le confezioni dei prodotti riportano le indicazioni per il corretto smaltimento di tutti i componenti.

Infine il pilastro della Cultura e Tradizione Mediterranea, protagonista nel 2022 con l’avvio di diversi progetti dedicati alle nuove generazioni: la collaborazione con l’Università degli Studi di Genova con il progetto «PatrimOlio culturale», concretizzatosi con una borsa di studio per dottorato di ricerca; il progetto «Innovation Lab» in collaborazione con l’Università delle scienze gastronomiche di Pollenzo e l’Università di Cincinnati; inf ine, l’adesione al programma «Ragazzi in azienda» di Confindustria. Sicuramente da menzionare anche le oltre 12mila visite al Museo dell’Olivo Carlo Carli, più che raddoppiate rispetto al 2021 (5107).

“I risultati raggiunti sono sinonimo della serietà, della concretezza e dell’impegno con cui affrontiamo il nostro Progresso Responsabile” – dice Claudia Carli, Brand Marketing Manager Fratelli Carli e IV generazione della famiglia alla guida dell’azienda. “Ogni anno ci spingiamo verso obiettivi più ambiziosi con il sincero desiderio non solo di attuare il cambiamento, ma di ispirare un’intera comunità a muovere passi in questa direzione”.

Decimo bilancio di sostenibilità per Selex, un asset chiave nelle strategie del Gruppo

Il Bilancio di Sostenibilità, pubblicato da Selex e giunto alla sua decima edizione, rappresenta un ulteriore passo avanti che evidenzia come il Gruppo abbia raggiunto una piena maturità in quest’ambito.

“Da molti anni lavoriamo affinché la sostenibilità economica sia sempre più integrata alla sostenibilità ambientale e sociale delle nostre aziende” ha affermato Maniele Tasca, Direttore Generale Gruppo Selex. “Gli imprenditori sono naturalmente orientati a dare grande importanza ai territori in cui operano e su questa base stiamo costruendo, attraverso processi sempre più strutturati, gli obiettivi di costante e ambizioso miglioramento di tutte le dimensioni della sostenibilità”.

L’ultimo Bilancio di Sostenibilità mira a raccontare gli impatti generati dalla Centrale Selex e dalle sue 18 imprese socie, tenendo in considerazione l’ambiente, le persone tra cui dipendenti, fornitori, clienti e comunità locale. Nel 2022 Gruppo Selex ha investito risorse per un valore totale di oltre 7 milioni di euro in attività sociali, sportive e culturali a sostegno del territorio e a supporto del Terzo Settore. Tra i progetti di valore, “Tutti per l’Ucraina” che ha permesso di devolvere a Medici senza Frontiere un valore complessivo pari oltre 730.000 euro e che grazie a un ulteriore sviluppo a livello locale ha ottenuto ben 1 milione e 200 mila euro di donazioni. Sempre in ottica di sostegno alle tante emergenze umanitarie e ambientali, Il Gruppo è sceso in campo anche con la campagna “Tutti per l’Emilia-Romagna” che ha raccolto oltre 500.000 euro a favore delle comunità colpite dall’alluvione. Inoltre, il progetto, grazie al sostegno di iniziative regionali promosse da alcuni soci, è arrivato così ad oltrepassare complessivamente la somma di 1 milione e 300 mila euro di donazioni.

Selex è in prima linea anche nella lotta allo spreco alimentare: grazie alla collaborazione con partner del Terzo Settore su numerose iniziative, anche digitali, per il recupero delle eccedenze alimentari, il Gruppo ha potuto salvare e donare oltre 2 milioni di kg di prodotti, compreso il fresco non venduto. Un incremento del +20% rispetto al 2021. Ottimi risultati anche nella conversione a packaging sostenibili. Quasi l’80% delle confezioni sono state modificate riducendo l’impatto sull’ambiente e favorendo l’impiego di materiali di riciclo. La MDD vanta il 95% di fornitori di origine italiana e nell’ultimo anno sono aumentati del 93% i partner con certificazione d’origine. Come ulteriore testimonianza di trasparenza e impegno concreto verso i propri clienti, il Gruppo Selex ha sottoscritto la “Carta dei Valori”: un programma certificato da un ente terzo che attesta gli impegni e gli obiettivi di sostenibilità assunti da Selex per la MDD. Infine, rispetto all’anno passato, Selex ha registrato un + 20% di emissioni eluse grazie all’installazione di impianti fotovoltaici. L’apporto di fonti di energia rinnovabile ha consentito la produzione oltre 18.000.000 kWh di energia “pulita” evitando l’emissione in atmosfera di oltre 5.800 tonnellate di Co2. A questo si aggiunge il risparmio registrato da parte della Centrale Selex grazie alla scelta, ormai per il terzo anno consecutivo, di acquistare esclusivamente energia verde certificata tramite Garanzia di Origine.

“Il decimo Bilancio di Sostenibilità rappresenta per noi un traguardo importante, di crescente consapevolezza rispetto ai temi della Responsabilità Sociale d’Impresa” aggiunge Alessandro Revello, Presidente di Gruppo Selex. “A guidarci è proprio il senso di responsabilità che sentiamo verso i nostri clienti che ogni giorno, in tutt’Italia, ci accordano la loro fiducia. È per loro che, in un‘ottica di sostenibilità economica e sociale e con l’obiettivo di proteggere il potere d’acquisto dei consumatori dalla spinta inflattiva, abbiamo lanciato Spesa Difesa. La campagna ha permesso alle famiglie italiane di riuscire a risparmiare oltre 22 milioni di euro sui prodotti a marchio Selex. Per noi un motivo di soddisfazione e orgoglio che ci spinge quotidianamente a supportare tanti progetti che creano valore condiviso sul territorio a supporto della collettività”.

Primo bilancio di sostenibilità per la cantina vicentina Cielo e Terra

Cielo e Terra presenta il primo bilancio di sostenibilità: un traguardo in linea con una filosofia adottata dal 1999 che considera e vive il territorio come un luogo da proteggere sia fisicamente che idealmente, promuovendo la condivisione del valore della sostenibilità.

Per Cielo e Terra sostenibilità e kaizen sono metodi di lavoro quotidiano: applicando i principi di eliminazione degli sprechi e rispetto per le persone diventano riduzione dell’impatto ambientale e costruzione di un ambiente lavorativo e sociale migliore e tale approccio è compatibile con il profitto e con l’aumento del valore nel lungo termine.

“Questo impegno si è basato su un modello di business che ha sempre posto al centro le persone, il territorio e, naturalmente, il profitto” commenta Giampietro Povolo, CFO e Direttore Operation dell’azienda. “Cielo e Terra ha concluso il 2022 con un fatturato record che supera i 62 milioni di euro e un utile netto di 1,9 milioni di euro. Le vendite all’estero sono oltre l’80% e siamo riusciti a raggiungere questi numeri nonostante le molte difficoltà che hanno caratterizzato questo ultimo periodo. Molte sono le informazioni non finanziarie presenti nel Bilancio di Sostenibilità, dalla riduzione dei consumi di acqua all’azzeramento dei rifiuti smaltiti in discarica sino al sostegno di molti progetti sociali e di formazione sul territorio”.

Consapevolezza e sensibilità, è tempo del quarto bilancio di sostenibilità per Orsero

Orsero S.p.A., azienda che importa e distribuisce prodotti ortofrutticoli freschi e quotata sul mercato Euronext Star Milan di Borsa Italiana, ha presentato il suo quarto Bilancio di Sostenibilità. Il documento fornisce una panoramica trasparente e dettagliata delle attività e performance del Gruppo Orsero sul fronte della Corporate Social Responsibility.

Tra gli impegni in tema di sostenibilità che il Gruppo Orsero ha portato avanti nel corso del 2022 ci sono:

Riconoscere il valore delle persone
Orsero si impegna a riconoscere il valore di ogni individuo in qualunque contesto e a investire sui dipendenti e sulla loro crescita professionale. Offre rapporti lavorativi stabili – degli oltre 1700 dipendenti, l’84% è assunto a tempo indeterminato – e corsi di formazione – oltre 14.200 ore erogate nel 2022 – tra cui attività specifiche sulla sostenibilità, che lo scorso anno sono state dedicate allo spreco alimentare. Attiva, inoltre, progetti a favore delle comunità locali, come la partnership stretta nel 2022 da Hermanos Fernandez Lopez, società spagnola del Gruppo, e la Gasol Foundation, impegnata a ridurre e prevenire l’obesità infantile attraverso iniziative che promuovono lo sport e la sana alimentazione.

Sviluppare filiere sostenibili
Orsero ha un approccio responsabile lungo tutta la catena di fornitura: instaura rapporti di fiducia con gli oltre 1800 fornitori presenti in più di 90 Paesi, presta attenzione all’utilizzo responsabile delle risorse naturali e rispetta i diritti imprescindibili di ogni persona. Per supportare questa condotta, nel 2022 il Gruppo ha deciso di diventare membro di SEDEX (Supplier Ethical Data Exchange), organizzazione che offre la più ampia piattaforma europea per la raccolta e l’elaborazione dei dati sulla performance di sostenibilità delle catene di fornitura.

Ridurre l’impatto sul pianeta
Il Gruppo lavora ogni giorno per limitare le esternalità generate dalle proprie attività, contribuendo alla tutela di un patrimonio comune, e per monitorare costantemente i propri impatti. In un’ottica di miglioramento continuo, l’indice di consumo energetico dei magazzini di Orsero è sceso del 9% nell’ultimo quinquennio. Inoltre, in tema di packaging, il Gruppo porta avanti la conversione, arrivata al 98%, delle confezioni a marchio F.lli Orsero in materiale circolare (riciclabile, compostabile, biodegradabile o riutilizzabile).

Promuovere un’alimentazione sana e sostenibile
Garantire rigorosi standard di tracciabilità, qualità e sicurezza alimentare è una delle priorità di Orsero, che nel 2022 si traduce in oltre 7.000 controlli sui prodotti, effettuati ogni giorno in Europa. L’anno scorso Orsero ha deciso di condividere il proprio impegno per un sistema alimentare più sano e sostenibile attraverso Reflection, un’installazione dedicata alla sensibilizzazione sul tema della lotta allo spreco alimentare, che in 5 giorni ha coinvolto in un’esperienza immersiva più di 3.000 persone a Milano, e ha registrato oltre 15.000 visitatori online. Il cuore della strategia di Orsero è la lotta allo spreco alimentare, tema trasversale alle diverse aree di impegno, che il Gruppo porta avanti ogni giorno grazie a partnership con diversi soggetti impegnati su questo fronte, tra cui FEBA (European Food Banks Federation) a livello europeo, RECUP e Too Good to Go in Italia. Nel 2022 gli sforzi del Gruppo hanno permesso di salvare 856 tonnellate di prodotti ortofrutticoli, evitando lo spreco di 3 km2 di suolo, 159,31 tons di CO2e già emesse, 302,35 megalitri di acqua, e di donare oltre 4 milioni di porzioni di frutta e verdura.

“Nel 2022 abbiamo raccolto i primi risultati della nostra strategia di sostenibilità. In un gruppo dinamico come il nostro questo approccio richiede consapevolezza e sensibilità comuni” ha dichiarato Raffaella Orsero, Vicepresidente e CEO di Orsero. “Per sostenere gli sforzi di tutti e supportare la progressiva gestione locale del tema, abbiamo definito il nostro sistema di governance della sostenibilità, identificando figure di coordinamento a livello di Gruppo per temi trasversali e Country Leader per ogni Paese in cui operiamo. Inoltre, a testimonianza dell’impegno che il Gruppo sta dedicando all’implementazione del Piano Strategico di Sostenibilità, il CdA ha deciso di comunicare al mercato gli obiettivi annuali in ambito ESG”.

Il Bilancio di Sostenibilità 2022, redatto in conformità agli standard GRIC (Global Reporting Initiative), è disponibile su www.orserogroup.it all’interno della sezione Sostenibilità.

Business in crescita per Penny, +9,3% e fatturato del 2022 che sfiora 1,5 miliardi

Penny Italia ha chiuso il 2022 con una crescita del 9,3% rispetto all’anno precedente con un fatturato che sfiora 1,5 miliardi. Gli investimenti sono stati di oltre 75.000 milioni di euro: 19 le nuove aperture organiche, 52 i punti vendita interessati da attività di ammodernamento e innovazione, con importanti interventi di efficientamento energetico e di inserimento di comparti serviti. Un altro importante investimento, di circa 32 milioni di euro ha permesso l’apertura del nuovo magazzino di Buti (PI), eccellenza logistica in termini di tecnologia e sostenibilità, a servizio dei punti vendita del centro-nord.

4500 i collaboratori dello scorso anno – di cui il 72% donne: l’azienda ha assunto oltre 1000 persone, 200 sono state le crescite professionali e 260 i percorsi di stage trasformati in contratti, con un interessante tasso di redeem di oltre 50% complessivo di assunzioni e conferme; in tema di formazione l’Academy di Penny ha erogato oltre 25.000 ore di formazione. Un approccio etico al business e la presa di coscienza dell’azienda del suo ruolo sociale si sono trasformati nella capacità di Penny di assorbire per tutto il 2022 il 3% dell’indice inflattivo, non trasferito sui clienti: è il risultato della capacità di fare sistema con i fornitori, all’interno di una visione “aperta” dell’azienda che fa dell’efficienza dei processi e dell’innovazione i suoi driver fondamentali.

Per il 2023 la crescita prevista è dell’8,7%; 23 i nuovi punti vendita previsti, al netto di operazioni di “merge & acquisition”. Il gruppo conferma la fiducia verso l’unità Italia mantenendo un trend di investimenti di quasi 150 milioni nei prossimi 24 mesi. Saranno 80 i punti vendita che verranno modernizzati e ai quali verranno aggiunti reparti serviti.

Penny Italia ha pubblicato anche il suo primo Bilancio di Sostenibilità, con rendicontazione al 2021 e visione sul 2022. Tre i punti fondanti:
innovare il business affinché anche i prodotti siano veicolo di un approccio sostenibile, in tutta la supply chain, efficientando e sostenendo processi virtuosi che rispettino il pianeta e avvicinino a territorio e clienti;
sostenere le persone e le comunità in cui siamo presenti ogni giorno con progetti che portino a relazioni durature ed etiche con partner di valore come Croce Rossa Italiana o Fondazione Progetto Arca che ci offrono la garanzia di aiuti concreti proprio dove e quando ve ne è necessità;
rispettare l’ambiente investendo per ridurre l’impatto del business sia in termini di risparmio energetico sia di salvaguardia e tutela del territorio, senza mai trascurare la lotta allo spreco delle risorse alimentari ed energetiche. Con partner come Banco Alimentare, CORIPET e Too Good To Go, come azienda riusciamo a portare un contributo concreto nel proteggere il nostro pianeta.

Per il 2023 Penny rinnova per il quarto anno la collaborazione con Katia Follesa, protagonista di una nuova campagna pubblicitaria. A partire da oggi lo spot sarà visibile attraverso il sito www.penny.it mentre il piano di lancio ufficiale sarà declinato, con tempistiche differenti, sui media offline, canali TV e Radio, online, social e digital media, sulla comunicazione InStore e volantini.

“Katia Follesa e Penny dimostrano intesa, innovazione e capacità di trasmettere i valori che li caratterizzano” commenta Bruno Bianchini, direttore Marketing Strategico dell’Azienda. “La nostra testimonial vive il set e recita con le nostre persone, con impegno e professionalità non fa mancare mai il suo contributo artistico – e una buona dose di divertimento – che rendono ‘unici’ i nostri spot”.

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