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Fatturato in crescita per Cantine Riunite & Civ, sfiorati i 270 milioni di euro

Cantine Riunite & Civ ha approvato il bilancio di esercizio chiuso al 31 luglio 2023. Alla presenza del Presidente Corrado Casoli, del Vice Presidente Claudio Biondi e del Direttore Generale Gabriele Lechthaler, sono stati presentati i risultati dell’esercizio 2022/23 della cooperativa, che nei 12 mesi ha registrato un fatturato pari a 269,4 milioni di euro, in crescita di oltre il 3% rispetto al periodo precedente, e un utile netto superiore a 2 milioni di euro.

I dati sono molto confortanti, considerando il contesto globale in cui opera Cantine Riunite & Civ, che hanno consentito di rafforzare il patrimonio netto della cooperativa che a fine esercizio supera per la prima volta i 200 milioni di euro. Ai Soci, che nella vendemmia 2022 hanno conferito oltre 763 mila quintali di uva, è stato riconosciuto un prezzo medio di riparto pari a 41,20 euro al quintale.

il Presidente Corrado Casoli

Sul fronte dell’export, la crescita a valore è stata di circa il 7% e ha confermato la vocazione internazionale di Cantine Riunite & Civ, nonché la leadership in alcuni mercati internazionali realizzando crescite importanti nel Regno Unito (+18%) e in Europa (+13%). Sul mercato domestico le performance sono state positive con una crescita a valore del 3%, nonostante i consumi siano stati più contenuti e fortemente condizionati dalle spinte inflazionistiche, sia sul canale moderno sia nel fuori casa.

In Italia si è continuato ad investire in comunicazione per i brand Maschio, Riunite e Righi; un’attenzione particolare è stato data ai brand di Cantine Cavicchioli. Sul fronte dell’offerta commerciale, è stata ampliata la gamma prodotti di Umberto Cavicchioli e Figli, brand dedicato al canale Horeca, con una nuova linea di spumanti e una nuova linea di metodi ancestrali.

il Vice Presidente Claudio Biondi

La cooperativa è impegnata in un importante piano di investimenti nei siti produttivi emiliani e veneti, con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità ambientale delle proprie produzioni e di potenziare la propria capacità produttiva: ammonta a oltre 30 milioni la cifra investita negli ultimi due anni, di cui 15 solo in questo esercizio. L’impegno finanziario sostenuto dalla cooperativa è stato funzionale al rafforzamento della leadership nei vini frizzanti emiliani, quali Lambrusco e Pignoletto, così come nel Prosecco, a vantaggio dei 1.450 soci produttori e conferitori di uve.

Sempre in ambito di sostenibilità, la cooperativa ha avviato un percorso di certificazione che coinvolge circa 1200 ettari, certificati SQNPI (Sistema Qualità Nazionale Produzione Integrata), che si pone l’obiettivo di valorizzare le produzioni agricole garantendo un minore impatto ambientale.

il Direttore Generale Gabriele Lechthaler

Il Gruppo che fa capo a Cantine Riunite & Civ stima di chiudere l’anno 2023 con un fatturato complessivo di oltre 700 milioni di euro, confermando così di essere una tra le più importanti realtà vinicole del mondo.

A questo risultato contribuiscono anche la società controllata Gruppo Italiano Vini S.p.A., azienda leader nella produzione di vini italiani di qualità, e le società estere di distribuzione, tra le quali si annoverano la francese Carniato e la statunitense Frederick Wildman and Sons.

Cantine Riunite & Civ, il bilancio conferma la solidità della cooperativa

L’assemblea generale dei Soci di Cantine Riunite & Civ, svoltasi presso la Cantina Albinea Canali, prestigiosa realtà del Gruppo, ha approvato il bilancio di esercizio chiuso al 31 luglio del 2022. I risultati presentati dal Presidente Corrado Casoli, dal Vicepresidente Claudio Biondi e dal Direttore Generale Gabriele Lechthaler confermano la solidità della cooperativa, che ha conseguito un fatturato pari a 260 milioni di euro, in crescita del 10%, e un utile d’esercizio pari a 7,3 milioni di euro destinato a riserva, che porta il patrimonio netto della cooperativa oltre i 196 milioni di euro. Grazie a questi ottimi risultati, ai soci della cooperativa, che nella vendemmia 2021 hanno conferito quasi 800 mila quintali di uva, è stato corrisposto un prezzo medio di riparto pari a 51,11 euro al quintale.

La cooperativa, il cui capitale sociale è suddiviso tra circa 1.500 soci produttori e conferitori di uve e diverse cantine associate in Emilia-Romagna e Veneto, in questo esercizio ha sostenuto oltre 14 milioni di euro di investimenti in ammodernamento e innovazione nelle proprie cantine, con particolare attenzione all’efficientamento energetico e idrico, sia sul territorio emiliano che presso Cantine Maschio. Tale ammontare, doppio rispetto agli anni passati, testimonia lo sforzo rilevante che Cantine Riunite & Civ ha compiuto per rafforzare la leadership nei vini frizzanti emiliani, quali Lambrusco e Pignoletto, e nel Prosecco, oltre all’impegno per la sostenibilità ambientale, che il Gruppo persegue da anni.

Sul fronte dell’export, la crescita a valore è stata di circa l’11% e ha confermato la vocazione internazionale di Cantine Riunite & Civ nonché la leadership in alcuni mercati internazionali, come Centro America (+13,2%), Regno Unito (+35,7%) e Europa, con particolare riferimento ai Paesi dell’Est. Sul mercato domestico le performance sono state positive, con una crescita del canale fuori casa più sostenuta rispetto a quanto registrato in Grande Distribuzione. In Italia si è continuato ad investire in comunicazione tv, radio e web con lo spot “Maschio. Stappa un sorriso”, durante le serate del festival della canzone italiana, in occasione del Tim Music Awards, oltre agli investimenti sui canali social. Sul mercato nazionale, la comunicazione del brand Riunite 1950 è stata oggetto di un percorso di rinnovamento, a cui si sono affiancate iniziative di comunicazione.

Sempre sul fronte commerciale, dall’inizio del 2023 Cantine Riunite & Civ assumerà il controllo dell’attività di distribuzione e marketing in Italia e all’estero dei prodotti Cavicchioli, fino ad ora affidata a Gruppo Italiano Vini. Cavicchioli rappresenta una realtà fortemente radicata nel territorio modenese ed emiliano fin dal 1928 e ha contribuito a far conoscere e valorizzare il Lambrusco ed i frizzanti emiliani in Italia e nel mondo, puntando sulla qualità e tipicità dei suoi prodotti.

Il Gruppo che fa capo a Cantine Riunite & Civ, anche grazie al contributo di Gruppo Italiano Vini S.p.A., azienda leader nella produzione di vini italiani di qualità, e delle società estere di distribuzione, tra le quali la francese Carniato e la statunitense Frederick Wildman & Sons, si colloca tra le più importanti aziende vitivinicole del mondo con un fatturato consolidato di oltre 650 milioni di euro.

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