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CIRFOOD: iniziative sostenibili e progetti per l’ambiente

CIRFOOD, pubblica il Bilancio di Sostenibilità 2018, promuovendo le sue iniziative per la diminuire il proprio impatto ambientale, prevenire gli sprechi e ridurre l’inquinamento. Vediamo neello specifico.

CIRFOOD ha realizzato investimenti finalizzati all’uso di fonti rinnovabili (+71,7% di energia rinnovabile acquistata rispetto al 2017) e messo in atto azioni di efficientamento che hanno permesso di evitare il 7,4% in più di emissioni di CO2. L’impresa inoltre è intervenuta sui consumi di acqua ottenendo un contenimento dei consumi idrici (-3,4%).

Inoltre nel 2018 l’azienda ha realizzato un progetto di quantificazione dei rifiuti prodotti, indentificando in umido, plastica, cartone le frazioni più rilevanti su cui avviare studi di modelli di economia circolare, con l’obiettivo di verificare la possibilità di impiego in progetti di riuso o riciclo.

Lotta allo spreco

Sul tema del contrasto agli sprechi alimentari, CIRFOOD da anni stipula accordi con realtà per il recupero e la donazione di alimenti non consumati a enti caritatevoli, perseguendo il duplice obiettivo di recuperare cibo ancora commestibile e al tempo stesso generare valore sociale. Nel 2018 sono state donate 39.000 porzioni e circa 4700 kg di alimenti (pane e frutta).

Supply chain

Grande attenzione viene riposta anche alla sostenibilità della supply-chain: nel 2018 sono aumentati del 64,6% i fornitori selezionati sulla base di criteri di sostenibilità e del 69,5% quelli che presentano requisiti di carattere sociale. L’impresa si pone l’obiettivo di centralizzare quanto più possibile gli acquisti attraverso una piattaforma dedicata, con l’obiettivo di rendere la propria logistica sostenibile.

Selezione dei prodotti e sana alimentazione

L’impresa privilegia prodotti BIO, DOP, IGP, STG, equosolidali, a filiera corta e a km zero, che oggi rappresentano il 23,4% delle materie prime alimentari totali impiegate. In crescita del 26,6% i volumi di acquisto da Libera Terra, che si impegna a valorizzare le terre confiscate alla criminalità organizzata. In aumento del 6% anche i prodotti ittici provenienti da pesca sostenibile.

Inoltre nel 2018, CIRFOOD ha dato il via ad importanti progetti dedicati alla sensibilizzazione sulla sana e corretta alimentazione dedicati agli utenti della ristorazione scolastica e aziendale.

Per gli alunni delle scuole elementari l’impresa ha ideato Food Shuttle, laboratorio edu-tech multisensoriale, pensato per far scoprire attraverso il gioco e l’esperienza il valore degli alimenti e del territorio, l’origine dei prodotti, la biodiversità, la lotta agli sprechi e l’educazione al gusto e alla salute.

Inoltre nel 2018, 70 dipendenti di CIRFOOD hanno partecipato alla fase pilota di MovEat!, programma di welfare pensato per promuovere una corretta alimentazione e sani stili di vita in azienda. Già a un mese dall’introduzione del programma, i piatti MovEat! selezionati dagli utenti sono stati 3.284. In tutto, sono stati percorsi 17 milioni di passi, pari a 13.000 km, e bruciate oltre 2 milioni di kcal.

Sostenibilità sociale

Infine, CIRFOOD conferma il proprio impegno per l’occupazione: la larga maggioranza dei dipendenti lavora con un contratto a tempo indeterminato (oltre il 92%), inoltre la quota femminile in azienda è pari all’89%. Nel corso del 2018 l’impresa ha inoltre valorizzato l’occupazione giovanile, attraverso l’attivazione di contratti di apprendistato, che hanno registrato un aumento del 112% rispetto all’anno precedente. L’impresa inoltre ha erogato nel 2018 100.585 ore di formazione, in crescita del 3,5%, con una media di 13,8 ore a dipendente e investito 6,5 milioni di euro in welfare attraverso il programma NoixNoi. Infine, per CIRFOOD la responsabilità nei confronti dei dipendenti è legata anche agli investimenti e formazione per una maggiore sicurezza sul lavoro, che si sono tradotti nel 2018 in una diminuzione del 17,5% degli infortuni.

CIRFOOD chiude il 2018 con 664 milioni di ricavi e 165 di patrimonio netto

CIRFOOD ha chiuso positivamente il 2018 con 664 milioni di euro di ricavi consolidati (in crescita del 3% rispetto al 2017), un utile di 11,7 milioni, un EBIDTA pari a 34 milioni, e un patrimonio netto di 165 milioni. Il risultato rappresenta un significativo passo avanti nello sviluppo del Piano Strategico 2016-2020, che ha tra i principali obiettivi la realizzazione di proposte innovative per i servizi di ristorazione collettiva e la crescita nella ristorazione commerciale.

Vediamo nel dettaglio: il gruppo cresce del 2% nell’ambito della ristorazione collettiva, che rappresenta il 72,5% del fatturato e in cui è leader. Inoltre CIRFOOD nel 2018 ha visto aumentare del 3% la quota della commerciale, area di business che rappresenta il 14% del fatturato. Positiva anche BlueBe, divisione buoni pasto e welfare, che cresce del 15%, costituendo il 13% dei ricavi.

I numeri della rete

Nel 2018 CIRFOOD vanta al suo attivo una rete di 140 locali, che generano 103 milioni di euro di ricavi. L’impresa inoltre, grazie a CIRFOOD RETAIL, società interamente dedicata allo sviluppo di nuovi format nel mercato della ristorazione commerciale,  ha aperto 9 i ristoranti nel 2018, incluso il primo locale all’estero, la moderna bakery Viavai ad Amsterdam, e il primo Aromatica Cafè, che declina il format easy gourmet Aromatica come caffetteria.

Complessivamente CIRFOOD nel 2018 ha servito oltre 100 milioni di pasti nelle scuole, nelle strutture sociosanitarie, nei ristoranti aziendali e nei locali della ristorazione commerciale.

Il Piano Strategico

Il 2018 sancisce per l’impresa un altro anno importante per l’attuazione del Piano Strategico 2016-2020 che ha come obiettivo raggiungere 780 milioni di ricavi consolidati nel 2020. CIRFOOD a questo proposito ha dedicato risorse significative pari a 44 milioni di euro di investimenti, in particolare per lo sviluppo di proposte innovative per la ristorazione in Italia e all’estero.

Nell’ultimo anno, il numero dei dipendenti in Italia ha raggiunto quota 11.682 persone, di cui oltre 6.900 soci con una prevalenza di contratti a tempo indeterminato pari al 92% e un’occupazione femminile dell’89%, a conferma della capacità di CIRFOOD di creare opportunità e posti di lavoro.

Nel corso del 2018, CIRFOOD ha infine definito il piano di investimenti per la realizzazione entro il 2020 del CIRFOOD DISTRICT, il centro dedicato alla ricerca e alla sperimentazione per l’innovazione in ambito nutrizionale e food service. Questa iniziativa, su cui l’impresa investirà 5 milioni di euro fino al 2020, consentirà una migliore focalizzazione delle proprie attività di ricerca e sviluppo nei diversi settori di business, favorendo la collaborazione tra gli stakeholder della filiera agroalimentare, promuovendo il valore del cibo e le eccellenze dei territori.

Kalamaro Piadinaro debutta a Milano in versione metropolitana

Kalamaro Piadinaro, format d’impronta romagnola, debutta a Milano nella versione “lombarada” di proprietà di CIRFOOD RETAIL, reinterpretando lo storico locale di  Viale Ceccarini a Riccione.  Inserito in un contesto metropolitano (Piazza Olivetti 3, nel  cuore del quartiere milanese Symbiosis che ruota intorno al concetto di smart city e di ecosostenibilità) l’esordiente Kalamaro Piadinaro coniuga il simbolo della convivialità romagnola – la piadina – con primi e secondi piatti a base di pesce e crostacei, semplici e al tempo stesso raffinati.

Qui, infatti, la ricetta classica della piada si arricchisce di abbinamenti gourmet grazie alla creatività degli chef, mentre il menu del ristorante offre, oltre ai piatti di pesce, crostacei e frutti di mare, anche interessanti alternative a base di carne o vegetariane. I diversi impasti sono preparati in esclusiva per Kalamaro Piadinaro da un laboratorio artigianale, così come gli ingredienti sono selezionati con cura tra DOP, IGP e prodotti tipici del territorio emiliano-romagnolo. Completa l’offerta il gelato artigianale di Kitchen Ice.

Must imprescindibili di Kalamaro Piadinaro sono un’attenta pianificazione delle produzioni mira a eliminare gli sprechi in coerenza con i valori di sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente, e la fedeltà alla tradizione del territorio.

 

 

CIRFOOD DISTRICT: sarà The Big Now ad occuparsi della comunicazione digital

CIRFOOD ha scelto The Big Now. La full service creative agency del gruppo Dentsu Aegis Network di cui Stefano Pagani è Co-Founder e Managing Director, si occuperà dunque della gestione della comunicazione digital del progetto CIRFOOD DISTRICT, il nuovo centro dedicato alla ricerca e alla sperimentazione per l’innovazione in ambito nutrizionale e food service che verrà ultimato a Reggio Emilia entro il 2020.

L’agenzia The Big Now, che ha già realizzato il sito teaser del progetto https://district.cirfood.com/ e il video manifesto, sta lavorando alla versione completa del sito che attraverso una navigazione interattiva racconterà ogni sfaccettatura e ogni attività presente nel CIRFOOD DISTRICT e offrirà ai singoli utenti la possibilità di visualizzare gli spazi e gestire prenotazioni, aggiornamenti e appuntamenti presso la struttura nella maniera più fluida ed efficace possibile.

Nel nostro Paese, la cultura del cibo è un valore che va preservato, coltivato e soprattutto condiviso con le nuove generazioni” commenta Stefano Pagani, Co‑Founder & Managing Director di The Big Now “Collaborare con CIRFOOD rappresenta per noi una splendida occasione per poter contribuire con il nostro lavoro alla divulgazione di un tema così importante nel quale crediamo fermamente prima come persone e poi come professionisti”.

“CIRFOOD DISTRICT è l’esito della capacità di CIRFOOD di cogliere i cambiamenti e sintonizzarsi con un contesto in forte e rapido movimento, mettendo le persone e le loro idee al centro di un processo evolutivo fondamentale per lo sviluppo del food service”, prosegue Giordano Curti, Direttore Generale di CIRFOOD. “Ci poniamo l’obiettivo di creare connessioni con tutte le realtà italiane e del mondo che fanno ricerca sul cibo, valorizzando la cultura del territorio in cui la nostra impresa è profondamente radicata per esprimere la propria vocazione all’innovazione”.

Anche i canali social del CIRFOOD District saranno curati da The Big Now, sia nella fase teaser che nella successiva fase di racconto continuativo delle attività che avranno luogo presso il distretto.

 

CIRFOOD DISTRICT: spazio all’open innovation del food

Credits Iotti + Pavarani, LSA

CIRFOOD annuncia l’avvio del progetto CIRFOOD DISTRICT, il centro dedicato alla ricerca e alla sperimentazione per l’innovazione in ambito nutrizionale e food service. La costruzione del distretto, con sede a Reggio Emilia, sarà finalizzata nel 2020.

Il CIRFOOD DISTRICT sarà un luogo dove l’impresa svolgerà le proprie attività di ricerca e sviluppo, in termini di prodotto, processo e servizio e dove si concretizzerà la collaborazione tra il sistema pubblico e il settore privato, con l’obiettivo di favorire la contaminazione tra istituzioni, aziende, start-up, enti di ricerca, università, terzo settore e produttori coinvolti a vario titolo nello sviluppo di soluzioni innovative per le sfide locali e globali sul futuro del cibo e della nutrizione.

CIRFOOD DISTRICT è il primo tassello di un progetto di ampio respiro: la Nutrition Valley, un’area pernsata per accogliere e sostenere progetti, opportunità di confronto e sperimentazione.

“CIRFOOD DISTRICT è l’espressione più contemporanea della nostra cultura d’impresa che si basa sui tre valori: Cibo, Cultura, Persone”, afferma Chiara Nasi, Presidente di CIRFOOD. “Questo progetto ci consentirà non solo di arricchire la nostra organizzazione cooperativa di una prospettiva concreta per l’innovazione condivisa, ma di contribuire allo sviluppo di nuove idee e progetti in grado di migliorare lo stile di vita e il benessere delle persone”.

CIRFOOD DISTRICT è l’esito della capacità di CIRFOOD di cogliere i cambiamenti e sintonizzarsi con un contesto in forte e rapido movimento, mettendo le persone e le loro idee al centro di un processo evolutivo fondamentale per lo sviluppo del food service”, prosegue Giordano Curti, Direttore Generale di CIRFOOD.

La struttura del progetto

CIRFOOD DISTRICT, progettato dallo Studio di Architettura Iotti + Pavarani Architetti e da Lauro Sacchetti Associati, sarà primo edificio a Reggio Emilia con livello GOLD di certificazione secondo il protocollo internazionale di sostenibilità LEED.

L’edificio è dotato di un involucro altamente performante (con vetrate acustiche, con vetri selettivi e basso-emissivi dotati di schermature esterne), di una copertura verde (a migliorare l’isolamento termico e ridurre l’effetto isola di calore), di un impianto integrato fotovoltaico, di tecnologie impiantistiche per la produzione di fluidi caldi e freddi con pompe di calore ad alta efficienza.

Credits Iotti + Pavarani, LSA

Il progetto prevede inoltre una piena integrazione tra l’edificio e il paesaggio circostante, caratterizzato da una “foresta edibile” – Food Forest – cui alberi da frutto e da legno vengono “lasciati crescere” assieme a erbe medicinali, ortaggi e piante alimentari in modo del tutto autonomo, in un ecosistema in equilibrio in cui conoscere e riconoscere l’origine – e la bellezza – di quello che si mangia.

GLI INTERNI

L’area interna si svilupperà intorno al fulcro concettuale costituito dall’Agorà: un open space a doppia altezza sul quale affacciano i vari ambienti dell’edificio e intorno al quale ruotano i percorsi e i sistemi di risalita e dove saranno ospitate le attività comuni, quali incontri, conferenze, eventi, showcooking. Esso costituisce poi lo spazio di ingresso e accoglienza, in cui un’installazione sospesa – il cloud – crea una scenografia in movimento capace di restituire al visitatore un’anteprima dei contenuti e delle attività ospitati nel CIRFOOD DISTRICT.

Interno@Credits Giò Forma Studio Associato

Sullo sfondo dell’Agorà ecco poi una cucina sperimentale: spazio modulabile, con attrezzature su ruote completamente alimentate ad elettricità a consentire la massima trasformabilità dell’ambiente, dedicato alla sperimentazione di prodotti, di ricette, di processi di cottura e conservazione.

Alla cucina è connesso un Laboratorio sensoriale, dedicato all’analisi sensoriale (gusto, olfatto, vista…) di prodotti e preparazioni.

Contiguo all’Agorà anche uno spazio destinato a “ristorante sperimentale” per analizzare i feedback di utenze specifiche rispetto alla verifica di particolari menu, ricette, modalità di servizio, format distributivi.

Mezzanino e primo piano

Tramite la gradonata-auditorium dell’Agorà, il percorso di attraversamento del CFD costituisce poi una mediateca diffusa, incentrata sulla cultura del cibo, che si articola prima sul piano mezzanino – in affaccio sul giardino degli orti – e poi al primo livello, dove trovano sede gli spazi di ufficio e di workshop, anch’essi trattati ad open space.

Al piano primo, infine, è previsto uno spazio modulabile e aperto, come piattaforma per start up del settore food, che vogliano concretizzare le proprie idee. Per questo, in modalità open innovation, CIRFOOD mette a disposizione big data.

Nasce CIRFOOD RETAIL. Parola d’ordine? Diversificare

KALAMARO PIADINARO - 14_06_2018 - Riccione (Ph © Giorgio Salvatori e Serena Amatori)

Nasce CIRFOOD RETAIL, nuova società – al 100% di CIRFOOD – interamente dedicata al rafforzamento e allo sviluppo nel mercato della ristorazione commerciale. CIRFOOD RETAIL si propone di mantenere una continuità valoriale con i principi dell’impresa lungo l’asse cibo, cultura, persone e si pone come interlocutore qualificato per la gestione di spazi di ristorazione in diversi contesti commerciali, proponendo soluzioni flessibili e modulari, in grado di rispondere ai bisogni emergenti e ai desideri dei consumatori del fuori casa.

“La nuova società CIRFOOD RETAIL costituisce un passo avanti tangibile nella concretizzazione della visione strategica di CIRFOOD, che prevede una progressiva diversificazione delle attività dell’impresa attraverso una crescente presenza nel segmento della ristorazione commerciale e nei servizi di welfare alle imprese e un percorso di internazionalizzazione a partire dall’Europa” sottolinea Giordano Curti, Direttore Generale di CIRFOOD. “Grazie a CIRFOOD RETAIL riteniamo di poter focalizzare ulteriormente le nostre risorse per garantire il raggiungimento dell’obiettivo di generare nel 2019 oltre 110 milioni di euro di fatturato in questo segmento”.

Il primo format lanciato da CIRFOOD RETAIL è il nuovo Kalamaro Piadinaro, aperto a Milano in una delle zone in evoluzione della città, la moderna cornice di Symbiosis. All’interno del nuovo centro direzionale, che attualmente ospita un bacino di utenti di oltre 1000 persone, CIRFOOD è l’unico operatore della ristorazione e impiega al momento 42 dipendenti.

Kalamaro Piadinaro, concept nato a Riccione dove è presente il primo storico locale, rappresenta un’importante evidenza della capacità di CIRFOOD RETAIL di adattare e ideare format di ristorazione innovativi, in grado di interpretare le nuove tendenze della ristorazione coniugando la tradizione culinaria italiana con i trend della contemporaneità globale, offrendo ai clienti momenti di condivisione, convivialità e socialità.

Emilio Fiorani

“CIRFOOD RETAIL è una realtà in grado di soddisfare i bisogni e i desideri di un’ampia gamma di consumatori, grazie alla presenza nel proprio portafoglio di brand differenziati che consentono una proposta flessibile e modulare nei diversi canali. Forte della solidità e competenza di CIRFOOD nel settore della ristorazione, la nuova società è una realtà in evoluzione in grado di rispondere al cambiamento del mercato creando soluzioni su misura. Kalamaro Piadinaro rappresenta un ulteriore esempio della capacità di intercettare i nuovi trend, offrendo al cliente un’esperienza a 360° capace di coniugare la tradizione della cucina romagnola con creatività e innovazione” commenta Emilio Fiorani, Executive Director di CIRFOOD RETAIL.

CIRFOOD RETAIL, oltre a Kalamaro Piadinaro, gestisce diversi format caratterizzati da specifiche caratteristiche di offerta: AROMATICA – RESTAURANT e LOUNGE BAR propone una cucina easy gourmet con la presenza a rotazione di chef professionisti ad affiancare il resident chef. È declinato anche in versione AROMATICA CAFE’ come caffetteria gourmet; VIAVAI, moderna idea di pizza e cucina che celebra i sapori e le fragranze dei piatti della tradizione italiana, in chiave urbana e innovativa; KITCHEN ICE, gelateria che torna a produrre il gelato come una volta, con mantecatura lenta di prodotti freschi di prima qualità.

 

 

Obiettivo Cirfood: crescere anche oltre i confini italiani

“L’obiettivo di CIRFOOD? Raggiungere gli 800 milioni di fatturato entro il 2020.” Nessun giro di  parole per Emilio Fiorani: il Retail Food Service Executive Director del gruppo, va infatti dritto al punto. “Nel segmento della ristorazione commerciale – prosegue – abbiamo avviato un importante
percorso di espansione e posizionamento. Attraverso lo sviluppo dei nostri format puntiamo a passare dagli attuali 86 milioni di euro di fatturato (ovvero il 13% del nostro giro d’affari complessivo) a 100 milioni di euro di fatturato entro il 2018.

Questo sul fronte prettamente numerico. E in termini di prospettive, invece?
Qui lascio la parola al nostro Piano Strategico 2016-2020 che ha alla base un presupposto fondamentale: CIRFOOD è un’impresa del mercato della ristorazione, collettiva e commerciale, che propone soluzioni diversificate per i diversi target di consumatori e le differenti comunità.
Come? Puntando su alcune parole chiave: innovazione, unicità, sostenibilità e accessibilità, traducibili in ristorazione autentica, unica, sostenibile, dal punto di vista economico e ambientale, e accessibile alle diverse fasce di consumatori.

Concentriamoci sulla ristorazione veloce: CHICCOTOSTO, LET’S TOAST, VIAVAI, Antica Focacceria San Francesco. Quale la filosofia sottesa a ciascuno?
Partiamo da CHICCOTOSTO. Qui l’immagine del locale ruota attorno al concetto ‘Il buongiorno si beve dal mattino’: è un ambiente caldo e accogliente, che trova nella qualità dei prodotti e nella particolarità del design i suoi punti di forza. stazioni, centri città) e si riferisce quindi a un target di persone dai 25 ai 55 anni di età.
Il protagonista principale della sua offerta è ovviamente il caffè, in un mix dei migliori chicchi di Arabica e Robusta, abbinato a prodotti dolci e salati per qualsiasi momento della giornata:
croissant farciti al momento, spremute di frutta fresca ed estratti, panini e insalatone servite in ceramica.
L’offerta food è improntata sull’italianità sia negli ingredienti sia nel menu.
Chiccotosto propone inoltre prodotti integrali, vegani e privi di glutine per andare incontro alle esigenze della moderna alimentazione.
Si caratterizza per la sua poliedricità: è infatti in grado di adattarsi a diversi contesti.

Quali le peculiarità di LET’S TOAST?
È vivace, accattivante, giovane, attuale, cosmopolita e con elementi di design riciclati che ne sottolineano l’attenzione all’ambiente. Il servizio sempre informale e veloce rispetta la filosofia di un format immediato e smart.
Per queste sue caratteristiche si inserisce naturalmente nel segmento del travel retail e nelle gallerie dello shopping, così come in aree urbane ad elevato passaggio e in tutti quei contesti di consumo veloce ma di qualità. Il clou della sua offerta è ovviamente il toast: il pane in cassetta
in formato maxi 18×12 cm e small, nelle varianti bianco, integrale, multicereali e vegano, a scelta del consumatore, si abbina a farciture originali, dalle più classiche alle più innovative. Completano
l’offerta sfizi salati (patatine fritte dippers, toast in carrozza e insalata di cavolo cappuccio), toast dolci e bevande da abbinare a piacere.
Attualmente si trova presso il Centro Commerciale Città Fiera di Udine, Centro Commerciale Punta di Ferro di Forlì e il Centro Commerciale ESP di Ravenna. Il target è variegato: da una parte i Millennials, dall’altra le famiglie.
Non dimentichiamo che in Let’s Toast troviamo il Let’s Kids, un simpatico e colorato box composto da toast, bibita, patatine e gadget, ad hoc per i più piccini.

E VIAVAI?
In VIAVAI la sostenibilità riveste un ruolo importante. Oltre alla selezione delle materie prime, questo valore si ritrova anche nella scelta degli accessori e dei materiali di consumo. I vassoi di portata sono di materiale riciclato ed ecologico al 100% e la scelta di fare a meno delle tovagliette permette di ridurre i consumi di carta in un’ottica di basso impatto ambientale. Dinamico e
versatile, il format sa evolversi per accogliere i trend alimentari e le esigenze dei consumatori attenti e moderni.
È la formula che, per antonomasia, celebra i sapori e le fragranze dei prodotti da forno all’italiana. Il format offre combinazioni in grado di coprire l’intero arco della giornata. Pizza, focacce, panini, tramezzini, snack, espressione di una nuova idea di Bakery, si combinano infatti con l’offerta di caffetteria classica e rivisitata.
Il prodotto per eccellenza è la pizza alla pala con impasto leggero e fragrante, ottenuto con lievitazione prolungata del lievito madre e farcita con gustosi ingredienti.
Nella soluzione large con 150 sedute, la bakery cafè si completa con l’offerta cucina, entrée, primi e secondi piatti, verdure saporite e fresche macedonie, piatti da condividere, vini e birre di qualità.
Attualmente i punti vendita si trovano presso l’Ospedale San Gerardo di Monza e il Centro Commerciale La Fattoria di Rovigo. Si prevedono ulteriori aperture: entro fine anno apriremo il primo VIAVAI, ad Amsterdam, mentre In Italia, per l’anno 2018/2019 sono previsti almeno altri 2/3
nuovi negozi.
Il target si riferisce a persone dai 25 anni in su. Si adatta a contesti ad elevato traffico lungo l’intero corso della giornata come centri commerciali, strade e centri urbani, travel retail e centri direzionali.

E Infine Antica Focacceria San Francesco…
Dal cuore di Palermo – dove è nata nel 1834 – Antica Focacceria San Francesco rappresenta oltre 180 anni di passione ininterrotta per il cibo della migliore tradizione siciliana. Il suo segreto sta
nella capacità di unire l’immediatezza dello street food all’attenzione per la tradizione mediterranea. I suoi punti di forza? Arancine, panelle, sarde a beccafico, per arrivare ai dolci tradizionali come le cassatine e i cannoli alla palermitana.
Il format riconosce l’eredità storica del territorio di origine e sceglie di celebrarne gli aspetti migliori. Per questo la selezione del personale, la scelta dei fornitori e collaboratori, nonché i rapporti con loro hanno come denominatore comune una scelta di correttezza etica e professionale, volta al rispetto e alla valorizzazione.
Antica Focacceria San Francesco si trova a Palermo con due punti vendita, Roma (Aeroporto Fiumicino e Stazione Roma Termini), Bergamo (Orio Center), Milano (4 pdv di cui uno a Scalo Milano Outlet and More e uno presso City Life). Il target è trasversale, maggiormente concentrato
in un pubblico adulto e urbano che ama la cucina e la terra siciliana. A Palermo il locale è punto di riferimento della città, degli abitanti, ne rappresenta i prodotti, le persone, la terra. Nelle altre zone si rivolge a un pubblico che ha voglia di mangiare qualcosa di tipico e sfizioso e alle persone di origine siciliana che ricercano sapori famigliari in zone diverse da quelle di origine.

Nessun pericolo di sovrapposizione tra i vari concept?
Il rischio c’è. Soprattutto tra i format VIAVAI e CHICCOTOSTO che presentano entrambi una parte caffetteria, ma se in CHICCOTOSTO il core dell’offerta è proprio la caffetteria in VIAVAI è rappresentato dalla proposta bakery, quindi i due format coprono, ciascuno con le proprie peculiarità, momenti di consumo distinti.

La presenza dei vostri brand all’interno dei centri commerciali: qual è ad oggi lo stato dell’arte?
Se consideriamo interamente il nostro portfolio format, ad oggi ci ritroviamo ad avere diversi format all’interno di Centri Commerciali:
– TRACCE self service all’interno del C.C La Rotonda
di Modena;
– Let’s Toast all’interno del C.C. Città Fiera Udine, C.C.
Punta di Ferro Forlì, C.C.ESP Ravenna;
– Chiccotosto all’interno del C.C. GrandEmilia di Modena;
– VIAVAI all’interno del C.C. La Fattoria Rovigo;
– RITA ristorante self service in diversi C.C. di Modena
e Reggio Emilia.

Materie prime e fornitori utilizzati: quali linee guida?
Per tutti i nostri format scegliamo fornitori e collaboratori che abbiano una correttezza etica e professionale, volta al rispetto e alla valorizzazione dei nostri progetti.
Per quel che riguarda invece le materie prime, tutti i format hanno come denominatore comune un’attenta selezione dei prodotti e un’elevata qualità.

Come modulate la “taglia” degli store in base alla loro ubicazione?
Ogni format ha una misura indicativa al quale deve attenersi, la scelta della location e quindi del format più adatto ad essa dipende da questo indice e ovviamente dal tipo di offerta che si intende inserirvi in base alle necessità/bisogni richiesti dal contesto.

Rita apre un nuovo ristorante nel polo universitario della Sapienza

CIRFOOD apre un nuovo RITA presso l’edificio Marco Polo, nuova struttura della Sapienza Università di Roma che sorge nel quartiere San Lorenzo.

Il locale (il primo contraddistinto dalla nuova immagine RITA nel Lazio), si configura come SNACK BAR, PIZZA, RISTORANTE SELF SERVICE, e offre agli studenti del polo didattico (che ospita aule, laboratori e biblioteche), ai professori e a dipendenti della struttura prodotti di caffetteria e  una pausa pranzo di qualità. Le proposte gastronomiche vedono in particolare la presenza di caffè caratterizzato da miscele e aroma d’eccellenza, nonché estratti di frutta fresca, panini, focacce, insalatone, pizza e un menù self ricco di primi piatti, secondi piatti, piatti freddi, contorni e un corner dedicato interamente agli hamburger. RITA è in grado di ospitare 144 posti a sedere, si estende su una superficie totale di 475 mq di cui 320 mq per il pubblico, e prevede anche sedute esterne per consentire agli studenti di consumare il pasto all’aperto durante il periodo primaverile-estivo.

La nuova immagine di RITA

Il locale è caratterizzato da allestimenti interni che riprendono le diverse componenti della cucina, le icone del cibo italiano e le “parole” che più rappresentano questo format (cibo, persone, tradizione, passione) in chiave umoristica e moderna. Non solo, data l’ubicazione, è stata posta anche particolare attenzione alla cultura delle lingue straniere. Per agevolare gli studenti del Polo Didattico, infatti, molte informazioni sono state tradotte in inglese e sulla parete di ingresso al self sono stati riportati i valori di RITA tradotti in tutte le principali lingue del mondo.

“Con questa nuova apertura RITA si conferma un format estremamente flessibile, in grado di adattarsi a spazi diversi e di rispondere alle esigenze di una clientela eterogenea. L’università rappresenta un contesto in cui RITA può esprimere al meglio le proprie caratteristiche grazie ad un’offerta flessibile, variegata, adatta a studenti e dipendenti in ogni momento della giornata” sottolinea Emilio Fiorani, Retail Food Service Executive Director di CIRFOOD. “La nuova immagine del locale, che fa il suo debutto nel Lazio, rafforza i valori di RITA, che si fondano su un giusto mix tra qualità, tradizione e innovazione nella ristorazione”.

Chiccotosto apre la quinta caffetteria presso il Centro Commerciale Grand’Emilia di Modena

CIRFOOD inaugura una nuova caffetteria a marchio Chiccotosto presso il centro commerciale Grand’Emilia di Modena. Il locale, che si estende su circa 120 mq con una capienza di 40 posti a sedere, è la quinta caffetteria Chiccotosto aperta dal Gruppo in Italia e la seconda in Emilia-Romagna dopo il locale di Parma.

La nuova apertura si inserisce nella strategia di sviluppo commerciale avviata da CIRFOOD in tutta Italia, che punta all’espansione territoriale dei diversi format di ristorazione ideati e realizzati dal Gruppo grazie alla forte esperienza nella ristorazione organizzata. “L’apertura del nuovo Chiccotosto presso il centro commerciale Grand’Emilia di Modena rappresenta un ulteriore passo avanti nella nostra strategia di aperture in tutto il Paese, consolidando ulteriormente un brand che sta già riscuotendo grande successo in altre città d’Italia” sottolinea Emilio Fiorani, Retail Food Service Executive Director di CIRFOOD. “Grazie ai nostri diversi format nell’ambito della ristorazione commerciale siamo in grado di offrire ai nostri clienti, in ogni momento della giornata, un’offerta ricca e variegata che rende accessibile a tutti il piacere di una nutrizione di qualità”.

Sua maestà il caffè

È il caffè il vero protaganista di Chiccotosto. E al caffè, caratterizzato da un aroma inconfondibile e qualitativamente bilanciato, si associano abbinamenti con prodotti dolci e salati per qualsiasi momento della giornata, a partire dai croissant farciti al momento scegliendo fra una ricercata selezione di creme e confetture, anche biologiche, dalle albicocche alle visciole, dalle fragole alla marmellata pere e cioccolato, ma anche spremute di frutta fresca, estratti, sfiziosi panini e fresche insalatone.

L’offerta food

In quest’ambito, vince l’italianità sia negli ingredienti sia nel menù che presenta prodotti originali realizzati con ingredienti DOP e IGP, in grado di valorizzare la ricchezza gastronomica del nostro paese. Spazio invece alla creatività nei nomi di panini ed insalate, che sono rispettivamente nominati come i più bei borghi medievali italiani e le più famose dame dei castelli. È prevista l’introduzione a rotazione di ricette gourmet, a partire dal bagel “bibury” con pane al sesamo, roast-beef, grana padano DOP, senape e rucola. Per la pausa pranzo l’offerta si arricchisce inoltre con una selezione di primi e secondi caldi e freddi.

Il locale è connotato dalla caratteristica decorazione a mosaico pensata e realizzata appositamente per il brand, che insieme ai colori delle pareti nei toni del caffè contribuisce a creare un ambiente caldo ed accogliente.

 

 

CIRFOOD bene anche nel 2017: ricavi in crescita del 15,6%, utile di 10,4 milioni

CIRFOOD, leader nella ristorazione organizzata, prosegue la sua crescita anche nel 2017, registrando ricavi in crescita del 15,6% pari a 647,7 milioni di euro, un utile di 10,4 milioni e un patrimonio netto di 151 milioni. Sono questi i principali risultati del bilancio 2017 presentato sabato scorso all’Assemblea Generale dei Soci.

Il Gruppo, che nel corso del 2017 ha venduto oltre 100 milioni di pasti, ha consolidato il proprio posizionamento di leadership nella ristorazione collettiva, che rappresenta il 74,5% del giro d’affari; l’impresa inoltre ha dato un deciso impulso allo sviluppo della ristorazione commerciale (12,5% dei ricavi) e della divisione BluBe, la divisione Welfare e Flexible Benefit (11,7% dei ricavi). Nello stesso esercizio gli investimenti di CIRFOOD si sono attestati su un totale di 42,2 milioni.

Ristorazione commerciale in Italia e all’estero

In particolare, per quanto riguarda il mercato della ristorazione commerciale, CIRFOOD, con 112 locali gestiti, 8 dei quali inaugurati nell’ultimo anno, punta a 100 milioni di euro di ricavi, investendo sui nuovi format e sullo sviluppo dei marchi RED e Antica Focacceria San Francesco in joint venture con il Gruppo Feltrinelli.

In Italia il Gruppo CIRFOOD ha realizzato ricavi per 575 milioni di euro. All’estero, attualmente presente nei mercati di Belgio e Olanda, ha raggiunto un giro di affari di oltre 72 milioni di euro. CIRFOOD a livello internazionale persegue un modello di radicamento globale caratterizzato dalla vicinanza al cliente, che mira a consolidare la posizione dell’azienda come ambasciatore della cultura italiana del cibo sui mercati internazionali, per fornire un’offerta sana, gustosa e accessibile ad un numero sempre maggiore di clienti.

Obiettivi 2020

I risultati presentati dal Gruppo vanno nella direzione strategica tracciata da CIRFOOD, che punta a raggiungere 800 milioni di ricavi entro il 2020 grazie a un piano strategico incentrato sul consolidamento della leadership nella ristorazione collettiva, sullo sviluppo in quella commerciale, sull’internazionalizzazione e sulla promozione di progetti di innovazione e servizi di welfare alle imprese.

“CIRFOOD si conferma una realtà estremamente solida nel panorama della ristorazione, caratterizzandosi per una visione improntata al futuro. Il Gruppo sta investendo in maniera rilevante in progetti di innovazione per promuovere e diffondere il valore del cibo, nel segmento commerciale e all’estero, quali elementi strategici fondamentali per la crescita” sottolinea la Presidente Chiara Nasi. “Costante è l’impegno nella ristorazione collettiva, dove intendiamo mantenere la nostra posizione di primo operatore a livello nazionale nel settore della scolastica e della socio-sanitaria, e consolidare lo sviluppo nella ristorazione aziendale che, solo nell’ultimo anno, ha registrato una crescita del 57%”.

Nel 2017, il numero dei dipendenti del Gruppo CIRFOOD ha superato quota 13.000, di cui 7.000 soci. Nell’ultimo anno il numero dei dipendenti in Italia ha superato le 11.800 persone, a conferma del trend positivo di CIRFOOD nella creazione di posti di lavoro (nel 2013 erano 10.700).

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