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Arriva Umami, il nuovo mix di spezie di Italpepe

Non solo spezie, ma sfumature sensoriali. E’ il pay-off del progetto Tasting Rainbow di Italpepe, che fa leva sulle infinite potenzialità delle spezie. Un trend emergente è infatti la sperimentazione in cucina, dove le preparazioni tradizionali si integrano con ingredienti particolari ed esotici, un tempo prerogative dell’alta ristorazione.

E le spezie, in questo campo, hanno da sempre un ruolo centrale. Per questo l’azienda lancia la selezione “Umami”, la sfumatura sensoriale più intrigante nell’ambito dell’offerta Tasting Rainbow. Definito come la fusione dei quattro gusti principali (dolce, salato, amaro e acido), è il gusto che induce i percettori della lingua a sperimentare una continua altalena di sensazioni piacevoli. È il sapore più avvolgente e coinvolgente, genera una sensazione gustativa precisa ma allo stesso tempo irruenta e delicata.

La selezione Umami
Umami in giapponese significa “saporito” ed è associato per antonomasia alla salsa di soia. In realtà questo sapore si ritrova in molti dei capisaldi della tradizione gastronomica italiana come il parmigiano, l’aceto balsamico e la colatura di alici. La sensazione di sapidità è data dalla rilevazione dell’aminoacido naturale, acido glutammico, presente nelle carni, nei formaggi e in altri alimenti come pomodori e funghi. L’Umami potremmo considerarlo il gusto percepito per eccellenza come “buono”. Infatti i bambini, che hanno un palato vergine ed istintivo, amano questo gusto.

Esso è infatti quello del latte materno ed è per questo che è un gusto universalmente gradito. Non è mai presente in modo isolato ed è in grado di esaltare la percezione del salato e del dolce, mentre inibisce l’amaro. Proprio per la sua caratteristica di esaltare la sapidità delle pietanze, l’Umami è in grado di valorizzare in modo naturale il gusto dei piatti, limitando l’utilizzo del sale. Offre infatti sapidità alle ricette in modo sano, senza glutammato, coloranti e aromi artificiali.

All’interno delle nuove proposte di Italpepe troviamo in particolare sei referenze, ideate in esclusiva dalla Vitaletti Academy in collaborazione con lo chef Davide Mazza: mix per brasati (ideali per carni a lunga cottura), mix marinatura per verdure, carni e pesce, paprika dolce affumicata e mix formaggi (per ricette a base di formaggi). “Lo sviluppo di questa selezione è stato un viaggio all’insegna della continua scoperta. Sono riuscito a concentrarmi non sul gusto personale, ma sul gusto universale, rendendo più buono e gustoso tutto ciò che abbiamo il piacere di portare a tavola. Con Italpepe ho avuto la possibilità di riscoprire questi valori e di esprimermi al meglio” – commenta Davide Mazza.

Magrini porta le sue Delizie al TuttoFood di Milano

Non un semplice piatto di pasta ma un trionfo di sapori. Dal 22 al 26 ottobre Magrini Le Delizie parteciperà al TuttoFood di Milano con una serie di degustazioni pensate per coinvolgere il pubblico specializzato in un’esperienza gastronomica all’insegna dei migliori condimenti della tradizione italiana.

L’appuntamento si svolgerà all’ora di pranzo presso lo stand di FCSI Italia (pad. 7 stand E49/E57/F50/F58), società di consulenza operante nel settore foodservice & hospitality. La pasta cucinata direttamente in stand dagli chef dell’associazione e servita ai tavoli dai ragazzi dell’istituto alberghiero di Milano, verrà accompagnata da due condimenti: cacio e pepe, e pesto alla genovese, entrambe referenze che hanno segnato la storia e il successo di Magrini Le Delizie, da oltre 40 anni specializzata nella produzione artigianale di sughi e salse di alta qualità per ogni occasione di consumo.

Dalla fondazione del 1978 a oggi Magrini ha saputo sviluppare un’ampia offerta che conta circa 20 referenze di immediato utilizzo, suddivisa nelle due linee di prodotto: Cuore di Salsa comprendente il meglio delle salse italiane per condire pasta, carni e crostini e Cuore di Pesto che racchiude tutto il meglio dei pesti italiani. Ispirati fedelmente alle ricette regionali e realizzati in maniera esclusivamente artigianale, tra gli altri spiccano i pesti, alla siciliana, ai pistacchi, alla ligure, come le salse, tra cui carbonara, gricia, amatric,iana boscaiola, tartufata, allo zafferano, alle noci, fino al crostino toscano.

Caratteristica distintiva di ogni referenza è l’utilizzo d’ingredienti scelti, l’accuratezza e l’artigianalità della lavorazione e il rispetto della tradizione, unito all’impiego di impianti e attrezzature all’avanguardia. Un approccio che in questi decenni ha permesso all’azienda di soddisfare il palato di un pubblico gourmet e raffinato, sempre alla ricerca di sapori autentici e capaci di rispecchiare il variegato patrimonio gastronomico italiano, da portare in tavola con facilità grazie all’alto contenuto di servizio delle confezioni. Bastano infatti pochi minuti per portare in tavola la grande tradizione italiana, buona, sana, genuina.

“I nostri sughi e pesti – afferma Alessandro Vagli, amministratore delegato di Magrini – non sono né pastorizzati né sottoposti a trattamento ad hpp, ma tramite il mantenimento della catena del freddo riusciamo ad avere prodotti da banco frigo con una shelf life di 70-90 giorni per tutta la gamma e 30-40 giorni per la carbonara, con una flessibilità produttiva non comune”.

Diffondere nel mondo prodotti alimentari italiani autentici riconosciuti dai consumatori di tutto il mondo come eccellenti per gusto e qualità. Questa è la mission aziendale, inaugurata 40 anni fa da Cesare Magrini e oggi portata avanti dalla figlia Carla, suo marito Alessandro Vagli, presente nella direzione aziendale fin dagli albori, la loro figlia Alessandra e con il supporto di un management qualificato e di uno staff di produzione altamente consapevole ed esperto. Sono loro i portavoce della nuova visione aziendale in cui tutte le attività, dalla selezione delle materie prime alla lavorazione e alla vendita, sono protese verso un unico obiettivo: garantire la sicurezza e laqualità dei prodotti offerti. Una sfida e un impegno che poggia su solide fondamenta, rappresentate da 40 anni di tradizione e successi, ma anche daun presente caratterizzato da recenti investimenti che delineano un’idea chiara del futuro e la capacità di interpretare le esigenze del mondo Retail e Ho.Re.Ca, rispondendo con prodotti artigianali che nel rispetto della tradizione sono veloci e facili da utilizzare per condire la pasta, ma anche carni e crostini, coprendo così tutte le occasioni di consumo.

La strategia “glocal” di Unilever: accordo con De Nigris per una linea di condimenti Calvé

Barbara Cavicchia e Luca de Nigris alla presentazione della partnership alla Boutique De Nigris 1889 in corso Magenta a Milano.

Unilever, multinazionale anglo-olandese dell’alimentare e personal care, e Gruppo De Nigris, azienda famigliare con 130 anni di storia giunta alla quarta generazione e specializzata nella produzione di aceti, hanno annunciato oggi una partnership che si è concretizzata nella creazione di una nuova linea di condimenti. Il debutto è previsto tra marzo e aprile 2019 sugli scaffali della Gdo con il marchio Calvé. A base, ça va sans dire, aceto (tre diversi, a dire il vero) che uniranno anche la forza di superfood quali curcuma e zenzero.

La linea sarà collocata accanto agli aceti, ma avrà un posizionamento diverso, che guarda al salutismo e a quella fascia crescente di consumatori che scelgono pranzi leggeri a base di insalate. Ma è ideata anche per esaltare il gusto di piatti con carni bianche, rosse e pesce. Sarà una linea ideata per l’Italia e che si inserisce perfettamente nella strategia della multinazionale, che intende “glocalizzare” parte della produzione adattandola ai gusti e alle risorse enogastronomiche dei Paesi in cui opera (che per la cronaca sono 190). “risorse ricchissime che ho trovato sempre meglio valorizzate – spiega Barbara Cavicchia, Marketing Food & Beverage Director di Unilever tornata in Italia dopo un’esprienza a Londra – . Il prodotto italiano è stato oensato per il mercato italiano, ma devo dire che dato l’appeal del food made in Italy ce lo hanno già richiesto in altri Paesi”.

L’incontro con uno specialista degli aceti nasce da una precisa scelta di innovare creando un prodotto nuovo: “La partnership con De Nigris è l’esempio migliore di innovazione nell’ambito degli obiettivi fissati dall’Unilever Sustainable Living Plan, tra cui quello di migliorare il benessere delle persone entro il 2020 – continua Cavicchia -. Le abitudini alimentari degli italiani si stanno spostando verso una direzione salutista come dimostra anche l’aumento nel consumo di verdure che, unite a frutta e proteine, diventano un vero pasto. Il mercato dei condimenti, però, è rimasto ancora tradizionale, non riuscendo a soddisfare i nuovi bisogni dei consumatori. Calvé è il marchio di salse più amato dagli Italiani e ha le credenziali giuste per entrare e innovare nella categoria dei condimenti a base aceto”.

Quanto a De Nigris, azienda campana nata nel 1889 che ha oggi tre stabilimenti tra Campania ed Emilia e 78,5 milioni di euro di fatturato nel 2017: “la partnership con Calvé riconosce il nostro ruolo di category specialist nel mondo aceti e condimenti – come ha spiegato Luca de Nigris, Amministratore Delegato Gruppo De Nigris -, ruolo che si deve non solo alla leadership che ci vede primi produttori di aceto balsamico di Modena I.g.p ed export leader con il 27% di quota a volume in oltre 70 Paesi, ma soprattutto alla capacità di innovazione nel mondo condimenti a base aceto attraverso prodotti in grado di dare valore a uno scaffale molto tradizionale”.

Tra le decine di referenze prodotte c’è infatti MelaMadre, aceto da bere, messo a punto dall’Accademia De Nigris, e l’aceto di melagrana.

Il lancio e le strategie di promozione della nuova linea – che sarà in linea con la portata che può impiegare la multinazionale, e comprenderà passaggi tv oltre che una costante presenza sui social – saranno in un primo tempo concentrati sul canale Gdo, per poi passare eventualmente all’HoReCa.

 

Salutismo anche a pranzo

La necessità di innovare nel segmento condimenti sembra trova riscontro nei dati emersi da recenti indagini di mercato. Che confermano la crescente tendenza salutista degli italiani che prediligono l’acquisto di prodotti locali (+8,2%) e naturali: si registra un vero boom nel comparto del superfood (+8%), insieme a frutta e verdura (+4%).

La maggiore consapevolezza nei confronti dell’importanza di un corretto stile di vita passa attraverso l’alimentazione unita ai mutati stili di vita, sempre più orientati a un consumo dei pasti veloce ma non “punitivo”: il consumo delle insalate ad esempio ha visto un aumento del 40% negli ultimi 10 anni, con un consumo medio di tre volte a settimana. Oltre la metà degli italiani secondo Nielsen e rapporto COOP è inoltre disposta a pagare di più per prodotti che non contengono ingredienti indesiderati: consapevoli di ciò che potrebbe essere dannoso per la salute, sono molto attenti a scegliere con cura cosa mettere nel piatto.

 

 

 

 

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