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Nuova iniziativa di Penny a sostegno di Croce Rossa Italiana

Dal 12 al 19 ottobre, in tutti i 440 punti vendita Penny d’Italia, sarà possibile sostenere le attività di Croce Rossa Italiana e l’acquisto di nuovi mezzi di soccorso. Il meccanismo con cui poter sostenere Croce Rossa Italiana è semplice: ciascun cliente, al momento di pagare la spesa in uno qualsiasi dei punti vendita Penny, potrà decidere di arrotondare il proprio scontrino all’euro successivo. Ad esempio: con una spesa di 6.23€ potrà decidere di arrotondare a 7€, donando così 0.77€ a Croce Rossa Italiana.

L’obiettivo principale della Croce Rossa Italiana è prevenire e alleviare la sofferenza in maniera imparziale, senza distinzione di nazionalità, razza, sesso, credo religioso, lingua, classe sociale o opinione politica, contribuendo al mantenimento e alla promozione della dignità umana e di una cultura della non violenza e della pace. Penny Italia da anni sostiene Croce Rossa proprio nei momenti più critici chiamando in causa – come in questo caso – anche i propri clienti.

“Arrotondaedona è una formula che predispone sinergia e condivisione valoriale anche con i nostri clienti a cui Penny offre un modo semplice e misurato per poter sostenere chi – come Croce Rossa Italiana – è sempre pronta a sua volta a intervenire a salvaguardia della vita” afferma Marcello Caldarella, Corporate Communications Manager Penny Italia.

Kellogg e Croce Rossa garantiscono la colazione ai bambini della scuola primaria

Kellogg, in collaborazione con l’Istituto di ricerca di mercato Spark – The International Insights and Research Agency, ha condotto una ricerca sulle conseguenze della pandemia e dell’attuale contesto economico sulle abitudini e sul potere d’acquisto degli italiani, evidenziando il rischio di povertà alimentare soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione.

L’indagine, svolta su un campione di 1.000 persone in tutta Italia, ha rilevato che il 25% degli intervistati è preoccupato per il budget che deve dedicare all’acquisto di beni alimentari (una tendenza in aumento del 10% dagli ultimi sei anni) e che il 32% risparmia sulle bollette di gas ed elettricità per avere a disposizione una somma maggiore da destinare al proprio carrello della spesa. Il 53% del campione ha visto una riduzione della disponibilità di reddito a causa del carovita. In particolare, chi appartiene alla fascia low income (con un reddito inferiore a 20.000 euro annui) dichiara di aver cambiato le proprie abitudini alimentari a causa delle preoccupazioni finanziarie (23%) e di avere difficoltà nello sfamare la propria famiglia (33%).

Spark ha intervistato anche 243 insegnanti, testimoni dell’impatto del contesto attuale sull’alimentazione dei più piccoli. Quasi il 50% dei docenti intervistati conferma che i bambini che frequentano la loro classe arrivano a scuola mostrando appetito, fattore che hanno visto accentuarsi nell’ultimo anno e che deriva, secondo loro, dalle difficoltà economiche delle famiglie (50%) e dalla poca attenzione dei genitori in merito al fabbisogno nutrizionale dei figli (30%). Il 40% degli insegnanti ritiene che il problema di non aver accesso alla colazione sia significativo per gli studenti. Non consumare il primo pasto della giornata o non fare una colazione nutriente e bilanciata, infatti, contribuisce a generare stanchezza durante le lezioni (secondo il 62% degli insegnanti), difficoltà a concentrarsi (63%) e a partecipare attivamente (40%), oltre ad influenzare negativamente la performance scolastica complessiva (16%).

Kellogg Italia rafforza dunque il suo impegno per il Breakfast Club, un’iniziativa unica volta a donare il primo pasto della giornata ai bambini delle scuole elementari che arrivano in classe senza aver fatto colazione. Un progetto che intende promuovere uno stile di vita sano, offrendo agli studenti una prima colazione nutriente e bilanciata, e sensibilizzandoli all’adozione di corrette abitudini alimentari da poter seguire anche al di fuori della vita scolastica. Dal 2017 – anno in cui è partito il progetto – al 2022, l’iniziativa ha coinvolto circa 1.700 bambini e famiglie appartenenti alle fasce più vulnerabili della popolazione, distribuendo più di 110.000 colazioni a titolo gratuito. Per l’anno scolastico in corso, l’azienda distribuirà 50.000 colazioni a 500 bambini, incrementando il numero dei Breakfast Club in Italia a 10.

“Nell’attuale contesto economico è ancora più urgente per le aziende contribuire ad alleviare la povertà alimentare e supportare le fasce più fragili della popolazione. Sono molto orgoglioso di quanto fatto sino ad oggi e, insieme a Croce Rossa Italiana, continueremo ad essere vicini ad un numero sempre maggiore di bambini, promuovendo abitudini alimentari corrette attraverso i Breakfast Club’’ ha commentato Giuseppe Riccardi, General Manager di Kellogg Italia. “Sono felice di confermare che il progetto, presente in 8 regioni Italiane, coinvolge istituti scolastici nelle città di Milano, Torino, Pontedassio, Isernia, Caserta, Ercolano, Gioia del Colle, Vibo Valentia, Catania e Caltanissetta”.

“Ringrazio Kellogg Italia per questa collaborazione di lungo periodo che ci permette di essere incisivi nel promuovere un’alimentazione sana e adeguata. Per noi è importante – ha ribadito Matteo Camporeale, Vicepresidente e Rappresentante dei Giovani della Croce Rossa Italiana – dare continuità a progetti come i Breakfast Club che ci permettono di incidere positivamente sulle abitudini alimentari dei giovani, con risultati concreti sulla vita di tutti i giorni e risvolti positivi dal punto di vista educativo e sociale”.

I Breakfast Club sono parte integrante della strategia ESG Kellogg’s Better Days con cui l’azienda si impegna a creare un futuro migliore per 3 miliardi di persone entro la fine del 2030.

Esselunga, raccolti oltre 2,6 milioni di euro per emergenza Ucraina

Si è conclusa la raccolta fondi avviata da Esselunga in collaborazione con Croce Rossa Italiana e con altre Società nazionali di Croce Rossa, che ha permesso all’azienda di raccogliere oltre 2,6 milioni di euro per l’emergenza in Ucraina: un importante risultato che conferma la forte solidarietà dell’azienda e dei suoi clienti nei confronti delle popolazioni colpite dal conflitto.

I clienti titolari di carte Fìdaty hanno potuto dare il proprio contributo: ogni 500 Punti Fìdaty utilizzati per l’iniziativa, Esselunga ha donato 10 euro per l’acquisto di beni di prima necessità e di primo soccorso.

La collaborazione con Croce Rossa si aggiunge alle attività già intraprese da Esselunga a sostegno delle popolazioni colpite dal conflitto: l’azienda sta inviando, anche attraverso propri tir e in collaborazione con diversi enti del territorio, derrate alimentari e prodotti di prima necessità quali pasta, olio, latte, riso, legumi, tonno, omogeneizzati, pannolini, tessile e prodotti per l’igiene personale.

Diverse, infine, le raccolte alimentari concesse a Onlus, Parrocchie, Enti no Profit che, attraverso i negozi Esselunga e grazie alla generosità dei suoi clienti, hanno raccolto beni da distribuire alle famiglie colpite dal conflitto in arrivo e/o accolte in Italia.

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