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Delivery, dal ritiro in negozio ai depositi automatici

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Il 2020 è stato l’anno in cui l’e-commerce ha avviato un’accelerazione senza
precedenti dovuta ai cambiamenti di consumo dettati dalla pandemia. L’evoluzione dello shopping online è passata anche attraverso lo sviluppo dei metodi di consegna a disposizione dei consumatori. Ne è consapevole isendu, la startup italiana che si occupa di logistica e gestione delle vendite,  e che ha analizzato le diverse forme di delivery
che le aziende hanno adottato per stare al passo con le richieste dei propri clienti e offrire il servizio migliore per ogni caso.
Dalla sua analisi ecco quali risultano le forme di delivery diventate popolari durante la pandemia: 

● BOPIS (Buy Online Pickup In Store)
È la forma di delivery che ha riscosso maggiore successo durante il lockdown e nei mesi
immediatamente successivi perché permette di sfruttare il meglio dell’online e offline shopping. Il consumatore può infatti scegliere, confrontare e acquistare online per poi andare in negozio a ritirare il prodotto acquistato, avendo anche la possibilità di valutarlo di persona. A sposare questa soluzione sono stati soprattutto i grandi nomi della GDO, così come molti brand della cosmetica e dell’abbigliamento. Ma questa soluzione è disponibile anche negli store di dimensioni più modeste: isendu, infatti, stima che circa il 12% dei piccoli negozi che dispongono di un e-commerce abbia fatto ricorso a questa modalità negli ultimi 12 mesi. Questo è dovuto anche grazie ai vantaggi che convincono i consumatori a scegliere questa modalità di consegna: la possibilità di minimizzare i contatti e l’esposizione al virus; l’azzeramento dei costi di consegna e la disponibilità anche nei piccoli centri urbani.
● BORIS (Buy Online Return In Store)
Simili alle modalità di delivery BOPIS, le modalità BORIS permettono all’utente di acquistare online, farsi spedire il prodotto a casa, valutarlo e, se non si è soddisfatti dell’acquisto, restituirlo presso un negozio fisico. Questa modalità è in forte espansione e si colloca in una visione “omnicanale” dell’esperienza di acquisto.
● Locker automatici
Il futuro della logistica e dell’e-commerce non sarà legato all’aumento esponenziale di mezzi per trasportare i beni o di luoghi in cui immagazzinarli, ma piuttosto alla diffusione di punti di raccolta, come i locker automatici, in cui ritirare i prodotti acquistati online. In questo modo il consumatore potrà accedere ai propri acquisti 24 ore al giorno, sette giorni su sette senza doversi far trovare pronti o essere presenti all’arrivo del corriere. In questo senso, i 12.000 uffici postali presenti sul suolo italiano potrebbero costituire un’enorme risorsa se trasformati in una rete capillare di punti di raccolta per l’e-commerce.
“Stiamo notando che questi nuovi comportamenti di acquisto, vendita, pagamento e consegna non si stanno arrestando dopo le prime riaperture. Evidentemente, per le persone certe ‘comodità’ sono difficili da eliminare una volta introdotte nelle proprie vite, e anche per questo il ritorno allo shopping fisico non sarà più lo stesso” spiega Marco Pericci, co-fondatore e Head of Growth di isendu.

BLOK, il delivery di seconda generazione arriva a Milano

Si chiama BLOK, è nata in Spagna pochi mesi fa, conta già circa 200 dipendenti e, dopo l’esordio a Madrid e Barcellona, sbarca adesso anche in Italia, a Milano: parliamo dell’ultima novità in tema delivery, la prima startup in Italia ad offrire un servizio di spesa via App con consegna garantita entro 10 minuti dall’ordine.

Nata su iniziativa di due ex-manager di Glovo, Uber e Deliveroo, BLOK ambisce però ad essere molto più di un nuovo servizio di spesa a domicilio; la startup, infatti, punta a risolvere alcune delle contraddizioni più significative del delivery proponendo un modello più sostenibile, basato su una rete di magazzini (o dark store) “di quartiere”, una squadra di rider e magazzinieri regolarmente assunti e una flotta di biciclette elettriche di proprietà per la consegna a domicilio.

“Con le nuove abitudini post-pandemiche il settore del delivery ha conosciuto un’ulteriore espansione, tanto da proiettare una crescita annua del 15% a livello globale. Numeri che  promettono di far diventare il comparto davvero importante per le nostre economie, ma che ne esasperano al contempo anche le contraddizioni – commentano Vishal Verma e Hunab Moreno, co-fondatori di BLOK dopo un lunga esperienza maturata nelle principali aziende di delivery al mondo – Abbiamo creato BLOK per dimostrare che un approccio più orientato alla sostenibilità è non solo opportuno, ma anche lungimirante. Ci piace pensare a BLOK come a un delivery di “seconda generazione”: mettiamo a frutto tutto quello che abbiamo imparato sul campo con l’obiettivo di contribuire a un miglioramento per tutto il settore”. 

Il primo “dark store” italiano di BLOK ha già aperto a Milano, in zona Navigli, e occupa circa 30 persone. Il secondo arriverà a breve. All’interno, un assortimento di migliaia di prodotti che la startup compra direttamente dai fornitori e rivende tramite la sua app a prezzo “retail”, lo stesso del supermercato. “I magazzini sono a nostro uso esclusivo e sono posizionati all’interno delle città: ne apriamo uno per ciascun quartiere che andiamo a servire, in modo che siano un piccolo hub logistico di prossimità per la nostra flotta di biciclette elettriche – spiegano ancora Vishal Verma e Hunab Moreno – I “dark store” ospitano prodotti da supermercato come alimentari (dalla pasta alla frutta, dai condimenti ai salumi, dai surgelati ai piatti pronti), prodotti per l’igiene personale o la cura della casa. Ma anche alcuni prodotti locali, provenienti da piccole attività di quartiere, che cambiano da zona a zona.

BLOK, che è finanziata da alcuni fondi di investimento per un valore non ancora comunicato, conta già (oltre a quello milanese) 3 “dark store” a Madrid e 2 a Barcellona, e ha l’obiettivo di raggiungere circa 45 magazzini tra l’Italia e la Spagna entro fine anno: i piani di crescita per il 2021, infatti, prevedono il lancio in 10 città del Sud Europa e la creazione di 2.000 posti di lavoro.

 

IKEA e Glovo, una partnership per il delivery

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Novità in casa IKEA: fino al 31 agosto le iconiche polpette e le specialità della cucina svedese si potranno gustare comodamente anche a casa, grazie alla partnership tra IKEA Italia e Glovo Italia che in sei città italiane permetterà la consegna a domicilio dei piatti più amati dagli IKEA lovers. 

Attraverso Glovo, i clienti infatti potranno acquistare e ricevere direttamente a casa sia i piatti caldi preparati nel Ristorante e nel Bistro degli store, sia i prodotti confezionati della Bottega Svedese. Tra i pasti caldi, non mancheranno i piatti più iconici, come le polpette, il salmone, i dolci svedesi e gli hot dog, o le proposte vegetali come le polpette VegeTali e Quali, il medaglione di verdure e l’hot dog vegetariano. Dalla Bottega Svedese sarà possibile ordinare una selezione delle specialità IKEA da preparare direttamente a casa (come polpette, salmone, proposte vegetali) ma anche salse, confetture, biscotti, dolci e bevande.

Il servizio coinvolge gli store IKEA di Milano (Corsico e Carugate), Roma (Anagnina e Porta di Roma), Firenze, Brescia, Bari e Padova.

“In IKEA lavoriamo ogni giorno per mantenere la promessa che abbiamo fatto alle persone, quella di essere loro vicino nella vita di ogni giorno grazie a prodotti e soluzioni di qualità ad un buon prezzo” dichiara Katya Maffeo, Country Food Manager di IKEA Italia “Così, abbiamo voluto rendere ancora più accessibili anche i prodotti della nostra area food, grazie alle potenzialità del digitale: la partnership con Glovo consentirà infatti ai nostri clienti di gustare le specialità svedesi del nostro ristorante e della nostra Bottega comodamente a casa, ogni volta che vorranno”.

La partnership con Glovo va quindi ad ampliare l’offerta dei servizi in chiave digitale che IKEA ha pensato per i suoi clienti: dalla progettazione personalizzata da remoto alla nuova app che permette di gestire direttamente dal proprio smartphone tutto il processo d’acquisto con un’interfaccia semplice ed intuitiva, al servizio Click&Drive per acquisti senza contatto presso tutti gli store IKEA.

“Glovo aspira a essere l’app per la città: un vero e proprio alleato che facilita la quotidianità, consentendo di ricevere a casa in poco tempo le specialità dei propri ristoranti preferiti, ma anche i prodotti di spesa e degli altri negozi. Da oggi grazie agli iconici prodotti IKEA la nostra offerta si arricchisce ulteriormente” – dichiara Agustina Clair, Head of Quick-Commerce & Food Innovation di Glovo Italia – a conferma di come il delivery rappresenti uno strumento facilmente attivabile per qualsiasi tipo di esercizio commerciale che vuole raggiungere attraverso un canale aggiuntivo i propri clienti, sia nuovi sia i più affezionati”.

Winelivery: 2020 in crescita con 7,5 milioni di fatturato

Winelivery chiude il 2020 con risultati ben più alti delle attese: un tasso di penetrazione dell’app sulla popolazione italiana superiore all’1.2%, grazie alle oltre 700 mila app scaricate, e 7,5 milioni di euro di fatturato consolidato, 6 volte quello del 2019.

Questo periodo storico ha visto in forte aumento la domanda per i servizi di delivery che, data la situazione socio-economica, sono di grande supporto al cittadino poiché limitato nelle uscite dal proprio domicilio. Winelivery, che dal 2016 si allena per le “Olimpiadi della Delivery”, si è trovata a gareggiare in questo contesto partendo da una posizione di vantaggio: non solo è riuscita far fronte all’aumento della domanda mantenendo gli alti standard di servizio in 30 minuti e in temperatura, ma ha anche ampliato notevolmente la rete arrivando ad oltre 60 store con servizio express in tutte le principali città italiane, dalla Sicilia all’Alto Adige.

Il 2020 è stato un anno importante anche dal punto di vista del funding. L’ultimo importante round di investimento conclusosi a Dicembre, ha visto la riconferma della fiducia dei sia Soci, tra cui Gellify Digital Investment (GDI) oltre che l’ingresso un pool ristretto di nuovi Soci sinergici al progetto. La raccolta ha consentito all’azienda di reperire le risorse necessarie all’esecuzione dell’ambizioso piano di sviluppo del quadriennio 2021-2024, che porterà Winelivery ad aumentare la capillarità e diffusione del servizio, consolidando quindi la propria leadership in un segmento che, in Italia, ha creato da zero.

“Consideriamo Winelivery ancora una Startup” afferma Francesco Magro, founder e CEO dell’azienda ”Questo perchè, come tale, abbiamo brama di crescita e ci poniamo obiettivi di sviluppo molto sfidanti. Al tempo stesso ci comportiamo come un’azienda che deve competere sul mercato, e quindi essere capace non solo di crescere a tassi importanti, ma anche di portare redditività agli azionisti”. Così raccontano anche i dati di questo 2020: Winelivery chiude con una crescita superiore al 600%, ma allo stesso tempo con EBITDA positivo a dimostrazione della solidità e lungimiranza delle scelte operate dal Management. “Winelivery conquista il mercato e porta redditività perché la sua strategia punta a valorizzare i prodotti attraverso un servizio di consegna eccezionale nei tempi e nella cura” continua Magro “evitando in assoluto la leva prezzo e lavorando sul differenziarsi dagli altri operatori sul mercato con una value proposition distintiva”.

ePRICE e Carrefour Italia propongono online i box “gli Essenziali”

ePRICE in accordo con Carrefour Italia lanciano online la vendita de “gli Essenziali”, pratici box contenenti tipologie di prodotti preassortiti per uso quotidiano e declinati per tipologia di necessità di spesa.

La proposta iniziale include la vendita e la distribuzione di quattro tra Box alimentari e Kit tematici. Ad oggi sono acquistabili sulla piattaforma ePRICE tre Box alimentari – Box Vegetariano, Box Mare e Box Terra-, che permettono di comporre pasti per una settimana per due persone, sulla base di specifiche esigenze. Inoltre è acquistabile anche il Kit Cura Casa e Persona che contiene tutto il necessario per l’igiene personale e la pulizia della casa per circa due settimane.

Il kit spesa è composto da prodotti a marchio Carrefour oltre che da prodotti dei principali brand presenti nella grande distribuzione organizzata. Oltre alla vendita dei Box sulla propria piattaforma e-commerce, ePRICE si occuperà anche della consegna a domicilio su tutto il territorio nazionale, nel rispetto delle misure igienico-sanitarie indicate dalle autorità.

“Siamo molto soddisfatti di essere stati scelti da un player prestigioso come Carrefour Italia a conferma della validità della nostra piattaforma. Con questo accordo ampliamo ulteriormente la nostra gamma di prodotti affiancando ai prodotti high-tech e grandi elettrodomestici, le nuove categorie – commenta Gaetano Gasperini, Direttore Generale di ePRICE – L’avvio di vendita e distribuzione di box tematici correlati a bisogni primari ci consente di potenziare la nostra attività di vendita online in una fase di evoluzione delle abitudini di acquisto dei consumatori, in linea con i cambiamenti del nostro stile di vita. In un momento così delicato per il nostro Paese, insieme a Carrefour Italia, con questa iniziativa vogliamo dare un contributo concreto e di vicinanza alla comunità.”

“Siamo molto contenti di questa nuova direzione che ha preso la nostra partnership con ePRICE – dichiara Roberto Simonetto, Direttore Commerciale di Carrefour Italia – Abbiamo voluto testare l’efficacia distributiva di uno dei più importanti canali di market place del panorama italiano, per amplificare e rafforzare la distribuzione di uno dei nostri attuali prodotti innovativi, “gli Essenziali” che in questo momento rappresentano un servizio utile per tutti i nostri clienti e che, realizzato in tempi record, testimonia l’orientamento di Carrefour Italia all’innovazione e al servizio, al fine di sviluppare, anche in questa situazione difficile per il Paese, un supporto concreto alle esigenze di spesa quotidiana di tutti i clienti.”

Nuovo aumento di capitale per Milkman, consegne su misura

Lavora con Easy Coop, Eataly, Nespresso, Zara e ha una sua filosofia nelle consegne Milkman, quella di adattare il servizio alle esigenze del singolo committente: e gli investitori ci credono, visto che è stato appena annunciato un nuovo aumento di capitale da 6,4 milioni di Euro sottoscritto da Vertis (lead investor attraverso il fondo “Vertis Venture 2 Scaleup”), P101 e 360 Capital Partners. L’operazione segue al deal del 2016 completato da P101, 360 Capital Partners e dal business angel statunitense Mike Brennan. 

Grazie a questi nuovi fondi, la società del “lattaio” intende accelerare il piano industriale di sviluppo, finanziando un’espansione geografica che ha l’obiettivo di arrivare, a fine 2019, a coprire tutte le più importanti province italiane per fatturato dell’e-commerce.

“Siamo entusiasti di questo nuovo ingresso di capitali che conferma ancora una volta la forza della nostra offerta. Il nostro obiettivo è aiutare i negozi online a competere grazie ad una qualità del servizio unica e distintiva e siamo felici di vedere che la nostra visione venga condivisa anche dal mercato dei capitali per l’innovazione. Il servizio è oggi il vero collo di bottiglia dello shift paradigmatico che i consumi stanno attraversando e siamo fieri di avere al nostro fianco ci siano partner consapevoli che la risposta a questa sfida è la tecnologia” ha detto Il CEO di Milkman, Antonio Perini.

La startup fondata nel 2016 è la prima azienda logistica a investire esclusivamente sulla qualità della consegna al consumatore grazie ad una tecnologia innovativa e proprietaria, coperta da brevetti internazionali, che consente di proporre alle aziende che hanno deciso di adottare l’e-commerce come canale di vendita una vasta gamma di opzioni, adattando il proprio servizio di consegna alle esigenze dello specifico committente.

Partita con un fatturato di 450 mila Euro nel 2016, l’azienda conta di chiudere il 2018 con più di 7 milioni di Euro di vendite dopo aver effettuato 400.000 consegne con un tasso di gradimento del cliente finale di 4,7 su 5

…E ora Deliveroo consegna a casa perfino l’anguria

L’evoluzione del food delivery è sotto gli occhi di tutti:arrivato da una manciata d’anni in Italia e presto passato dalla “semplice” consegna di pasti veloci, dalla pizza al sushi, alle cene gourmet, la colazione, il gelato e i cocktail. E ora con il fattorino su due ruote arriva pure l’anguria.

Per quanti non resistono al desiderio di poterla gustare (del resto, è il futto dell’estate), ora c’è la possibilità di potersela consegnare direttamente a casa da Deliveroo, il servizio di food delivery che consente di gustare comodamente a domicilio i piatti dei migliori ristoranti della città.
Deliveroo sulla sua piattaforma offre la possibilità di poterla ordinare in modalità classica,  a fette o a pezzi tipo macedonia, da gustare a conclusione di pranzo o cena o come break rinfrescante, oppure in modalità dessert o spuntino, all’interno di smoothies, centrifugati, gelati, granite e sorbetti. La voglia scatta alle 22.40

Secondo i dati registrati di Deliveroo, la voglia di anguria si registra a tutte le ore del giorno. Ma l’orario preferito per ordinare specialità a base di cocomero infatti è la sera intorno alle 22.40.

Le città che più di altre sembrano essere particolarmente sensibili al fascino di questo frutto sono Milano, Roma, Bergamo e Padova, che oltre come frutto, amano gustarla in modo particolare come gelato in primis, e all’interno di sorbetti e centrifughe. Curiosità: l’anguria è apprezzata anche come gusto di “bubble tea”, uno dei trend che impazza soprattutto tra i più giovani.

Tv e food delivery accoppiata vincente: per Deliveroo +20% durante i Mondiali

Cibo pronto, divano, partita alla tv e – direbbe l’inossidabile Fantozzi – rutto libero: è un trend degli ultimi anni ma in ascesa quello che vede un grande evento come i Mondiali di Calcio appena conclusosi accoppiarsi con il food delivery, le consegne di pasti a domicilio. Una conferma viene da Deliveroo, che ha monitorato gli ordini delle cucine appartenenti ai Paesi che hanno partecipato ai Campionati del Mondo in Russia e i piatti che hanno avuto più successo da giugno ad oggi.
Durante l’ultimo mese gli ordini su Deliveroo sono cresciuti di circa il 20%, con picchi del 24% a Roma.

Analizzando i dati relativi alle cucine rappresentative dei Paesi coinvolti nella competizione, la sfida a tavola ha visto rivaleggiare tra di loro in modo particolare tre Paesi su tutti: il Brasile, il Giappone e il Messico, le tre cucine best seller tra i Paesi partecipanti al Mondiale.

Una sfida all’ultimo colpo a suon di sushi, burrito e roll che ha visto predominare le specialità brasiliane, in modo particolare a Roma, quelle made in Japan a Milano, Roma e Firenze e quelle messicane a Torino.

A livello di preferenze assolute, sempre secondo i dati registrati da Deliveroo durante il periodo dei Mondiali, dominano i menù McDonald’s, che ha da poco siglato in diverse città italiane un accordo con Deliveroo per il servizio McDelivery.

Tra i più gettonati, oltre alle classiche e tanto amate patatine, i Chicken McNuggets (i bocconcini di pollo impanati), il classico hamburger e il Crispy McBacon, l’hamburger con bacon croccante e formaggio filante.

A seguire, la classica pizza Margherita, che si conferma come una delle compagne preferite a tavola in occasione di eventi tv, e i più innovativi poke, ciotole a base di pesce crudo tipiche della cucina hawaiana, vero e proprio fenomeno del momento, amati in modo particolare nelle versioni al salmone, avocado ed edamame.

E proprio i poke sono stati i protagonisti dell’ordine più consistente registratosi durante il corso della manifestazione dal Ristorante Pokèria by NIMA di Milano, con uno scontrino da 290 euro.

 

Fuga dal ristorante, ma la consegna tampona l’emorragia

Secondo un sondaggio interno svolto da Deliveroo gli oltre 3mila ristoranti partner nelle 20 città italiane dove il servizio è attivo hanno registrato durante i Mondiali di Calcio Russia 2018 un aumento degli ordini online (nel 55% dei casi) a fronte di un calo fisiologico delle presenze fisiche nei locali (segnalato dal 60% dei partner).

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