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La GDO italiana raccontata dall’Osservatorio Mediobanca

Un 2020 positivo per La GDO: le previsioni sono intatti di una chiusura del +5%, di cui l’1% attribuibile all’esplosione del canale on-line. Incrementi molto marcati per i Discount (+8,7%), i Super (+6,8%) e i Drugstore (+6,6%). Queste alcune delle evidenze dell’osservatorio realizzato dall’Area Studi Mediobanca.

L’intero sistema dovrebbe ripiegare dell’1,6% nel 2021,cumulando nel biennio un aumento del 3,3%. Continua la crisi delle grandi superfici che si prevede perderanno il 4,8% nel biennio 2020-21. L’e-commerce (+60% nel 2021) potrebbe arrivare al 3% del mercato già nel 2021, due anni in anticipo rispetto al 2023 previsto prima della pandemia. Si tratta tuttavia di un segmento che continua a registrare margini negativi per oltre il 10%.

Nel 2020 la concentrazione del mercato italiano è in aumento: la market share dei primi cinque retailer è del 57,5% dal 52,8% del 2019. Il mercato italiano supera così
quello della Spagna (50%), ma resta frammentato rispetto a Francia (78,1%), Gran Bretagna(75,3%) e Germania (75,2%). Nel 2020 Conad detiene la maggiore quota di mercato con il 14,8%, seguita da Selex al 13,7% e dalle Coop al 12,9%. Nel 2011 le Coop erano il primo gruppo con il 15,3%, seguite da Conad al 10,6% e da Selex all’8,1%.

Le vendite: la vera sfida per il 2021
I dati preliminari dei grandi retailer internazionali quotati indicano vendite nel 2020 in crescita dell’8,3%, con effetti molto positivi sui margini industriali (+17,1%) e sul risultato netto (+42,4%). Il Roi del sistema è calato al 4,9% del 2019 dal 5,6% medio del 2015-2017. Il trend discendente interessa tutti i segmenti che pure segnano livelli molto diversi: i Discount dal 20,1% al 16,6%, la Distribuzione Organizzata dall’8,8% al 7,8% e la Grande Distribuzione dal 6,7% al 4%. Dinamica analoga per l’ebit margin: dal 2,5% del 2015-2017 al 2,1% del 2019, con i Discount in questo caso in lieve crescita dal 4,7% al 4,9%, la Distribuzione Organizzata in calo dal 2,8% al 2,4% e la Grande Distribuzione in flessione dal 2,9% all’1,9%. Per Conad la traiettoria è dal 2,5% all’1,8%, mentre le Coop segnano sull’intero quinquennio un margine negativo che si fissa al -1,4% nel 2019. Crescono i 32 drugstore italiani che hanno realizzato nel 2019 vendite per 3,6 miliardi +5,1% sull’anno precedente. L’ebit margin è al 4,6%, il Roi al 12,3%. La forza lavoro complessiva sfiora le 13mila unità.

I conti dei singoli operatori
Lidl Italia è campione di crescita delle vendite tra il 2015 e il 2019: +8,7% medio annuo, seguita da Eurospin e Agorà appaiate al +7,6%. Segue il trio Lillo-MD (+6,9%), VéGé (+5,3%)  Crai (+5,2%). In termini di redditività del capitale investito (Roi) primeggia Eurospin (20,2%), seguita da Lillo-MD (16,5%), Agorà e Lidl Italia al 12,9% e Crai all’11,9%. Tutti i restanti operatori sono sotto la doppia cifra, capeggiati da VéGé al 9,1%. Supermarkets Italiani si conferma regina di utili cumulati tra il 2015 e il 2019: 1.340 milioni, seguita da Eurospin a 1.016 milioni, Conad a 879 milioni e VéGé a 839 milioni. Carrefour ha cumulato perdite per 603 milioni, Coop per 252 milioni. Coop Alleanza 3.0 è la maggiore cooperativa italiana con vendite nel 2019 pari a 4.043 milioni, seguita da PAC 2000 A (Gruppo Conad) a 2.851 milioni e Conad Nord Ovest a 2.586 milioni che precede Unicoop Firenze a 2.320 milioni. Il prestito soci del sistema Coop appare in costante declino dagli 11,1 miliardi del 2014 agli 8 miliardi del 2019. Negli ultimi 5 anni le Coop hanno realizzato proventi finanziari netti per 1.233 milioni e subìto svalutazioni finanziarie per 845 milioni.

Variazione cumulata del fatturato e occupati (2015-2019)

La crescita dei “campioni nascosti” 
All’interno della Distribuzione Organizzata operano aziende di dimensioni rilevanti. Quelle con fatturato superiore a 500 milioni sono venti, dalla Finbre (Maxi Di) con 2.124 milioni, alla Poli con 506 milioni. Alcune hanno segnato nel 2019 performance rilevanti in termini di Roi: Verofin (Tigros) al 18,2%, Gruppo Arena al 18%, SC Evolution (Iperal) al 15,8%, Supermercati Tosano Cerea al 15,3%, Cannillo (Maiora) al 15,2% e Mega Holding (Megamark) al 15,1%. In aggregato i venti operatori fatturano 20,6 miliardi, sono cresciuti nel 2019 del 5,9% e segnano un Roi medio del 7,9%. Nel complesso, si posizionerebbero alle spalle dei Discount, ma con un Roi pari a circa la metà.

I maggiori operatori internazionali
Nel 2019 i maggiori retailer internazionali selezionati hanno un fatturato che oscilla tra i €463 miliardi di WalMart e i €18,6 miliardi della portoghese Jeronimo Martins. Tali operatori fatturano circa il 20% del loro giro d’affari in punti vendita all’estero: la maggiore proiezione internazionale è dell’olandese Ahold Delhaize (77,6%), seguita dalla Jeronimo Martins che vende soprattutto in Polonia (73,3%) e dalle francesi Auchan (62%) e Carrefour (52%). Il panel esprime un Roi medio nel 2019 pari al 9%, doppio di quello italiano ma in calo costante dal  10,9% del 2015. La classifica per Roi comprensiva dei retailer internazionali e di quelli italiani vede primeggiare l’australiana Coles (31,3%), seguita dall’italiana Eurospin (20,2%), dall’altra australiana Woolworths (19,8%), dalla statunitense Target (18%) e ancora dall’italiana Lillo-MD (16,5%). Buone anche le perfomance delle due società iberiche: Jeronimo Martins (13,6%) e Mercadona (13,3%). La Lidl Italia segna un Roi (12,9%) superiore a quello della casa madre tedesca Lidl Stiftung (8,8%). Supermarkets Italiani detiene il primato internazionale quanto a vendite per metro quadro nei confini nazionali: con €15.900 precede le britanniche J Sainsbury con €13.600, Tesco con €11.500 e Wm Morrison a €11.200 e le due australiane Woolworths (€10.700) e Coles (€10.400).

Sostenibilità ambientale nella GDO 
Di sostenibilità le imprese della GDO trattano diffusamente. Sporadica in Italia la presenza di report dedicati che interessano il 62,5% del totale contro il 96,4% rilevato nei gruppi internazionali. Circa alcuni dei temi oggetto di misurazione analitica, i retailer italiani appaiono nella sostanza allineati ai grandi player internazionali. Quanto alle risorse umane, nel 2019 la forza lavoro femminile è pari al 62,9% del totale in Italia contro il 60,3% dell’estero; in termini di formazione, le ore annue dispensate ai dipendenti che ne hanno diritto ammontano a 16,3 in Italia e 21,6 all’estero; il ricorso al part-time interessa il 52% dell’organico in Italia, il 43,8% all’estero. Sui temi ambientali: la quota di rifiuti differenziati è pari al 75,1% in Italia e al 71,7% all’estero. L’intensità energetica è allineata: circa 450 kWh per mq, ma i retailer italiani sono meno impattanti in termini di intensità carbonica: 136 kg di CO2 per mq contro 208 kg.

Metodologia

L’Area Studi Mediobanca ha realizzato la nuova edizione dell’Osservatorio sulla GDO italiana e internazionale a prevalenza alimentare che aggrega i dati economici e finanziari di 117 aziende nazionali e 27 maggiori player internazionali per il periodo 2015-2019. Per l’Italia la copertura è stimata pari al 93% del mercato. Lo studio comprende un approfondimento su 32 Drugstore italiani e un focus sulla sostenibilità della GDO in Italia e all’estero. L’indagine completa è disponibile per il download sul sito www.areastudimediobanca.com

Forum, nasce la nuova supercentrale della DO

Debutta Forum, il nuovo polo di riferimento della DO in Italia. Dall’alleanza tra Crai Secom, C3, Despar Servizi e D.It-Distribuzione Italiana nasce la nuova supercentrale di riferimento  della Distribuzione Organizzata in Italia. Piero Boccalatte (Presidente di Crai Secom), Pippo Cannillo(Presidente di Despar Servizi), Maggiorino Maiorana (Presidente di C3) e Donatella Prampolini (Presidente di D.It) annunciano la creazione di “Forum”, la nuova Supercentrale d’Acquisto che assume una posizione di rilievo nello scenario distributivo italiano. La nuova Organizzazione, che raggruppa 4 strutture di primario rilievo nel panorama della Distribuzione Organizzata in Italia, si pone come interlocutore qualificato verso l’Industria di Marca, con l’obiettivo principale di far emergere il rilevante valore delle proprie reti di punti vendita sul territorio. La Supercentrale Forum, che avrà una propria sede a Milano, rappresenta nel mercato italiano una quota del 9%, assestandosi così tra le prime in Italia, con un concentrato all’acquisto di circa 5 miliardi di euro ed una presenza capillare sul territorio italiano di circa 5 mila negozi in tutti i canali in cui operano le strutture territoriali. La nuova organizzazione si pone il concreto obiettivo di creare un forte valore aggiunto sia per i soggetti associati sia per l’industria di marca, con cui s’intende sviluppare un confronto positivo che possa generare un reciproco ed equilibrato valore.

D.IT ancora più forte con l’ingresso di Sisa Sicilia Spa e i suoi 150 pdv

La compagine di D.IT – Distribuzione Italiana, a meno di un anno dal lancio avvenuto lo scorso maggio per volontà di Sisa e di Sigma, si rafforza con l’ingresso di Sisa Sicilia Spa, che si avvale di un Ce.Di a Carini (Pa) e porta in dote a D.IT una rete multicanale composta da circa 150 punti di vendita tra negozi di vicinato, supermercati e superstore, per una superficie complessiva media di circa 500 mq e una quota del mercato retail isolano pari al 5%.

Un’evoluzione perfettamente in linea con la filosofia portante di D.IT che vede nella sinergia uno dei due assi portanti del proprio business, insieme a quello dell’identità.

L’identità si concretizza nei tratti distintivi tipici della migliore distribuzione organizzata: il radicamento territoriale (1.800 pdv sul territorio), la valorizzazione della prossimità, la conoscenza dei clienti e delle loro esigenze, la consapevolezza di essere parte integrante delle comunità in cui si opera. La sinergia è la chiave su cui si fondano le strategie di D.IT e si declina a livello sia centrale (rapporti con l’industria di marca, marketing, crm, loyalty, progetti trasversali, ecc.) che periferico.

D.IT e la MDD

Un’area sulla quale Distribuzione Italiana ha lavorato molto in questi mesi è la marca del distributore che già nell’anno appena concluso ha fatto segnare incrementi a valore (+3,4%) e a volume (4,5%). La mdd sarà un fattore-chiave dello sviluppo di D.IT, che ne ha ridefinito l’assortimento segmentandola in gamme mainstream e trasversali. Le prime continuano a valorizzare i due brand storici – Sigma e Sisa – e il mix di qualità, fiducia, tradizione e innovazione di cui sono espressione. Le linee specialistiche, trasversali alle insegne, si inseriscono nei segmenti più dinamici della private label: le specialità della gastronomia regionale firmate “Gusto&Passione”, i prodotti green della linea “VerdeMio”, quelli orientati al benessere a marchio “Equilibrio&Piacere”, senza dimenticare le oltre cento referenze della gamma di primo prezzo. La private label D.IT quest’anno sarà sostenuta da un piano promozionale dedicato: l’obiettivo è centrare una crescita annua a doppia cifra.

 

 

D.IT, nasce il nuovo progetto multi insegna e multi servizio di Sisa e Sigma

D.IT: semplice, immediato ed evocativo, ecco il nome scelto per il nuovo progetto Multi-Insegna e Multi-Servizio che vuole essere riferimento nazionale della Distribuzione Organizzata (DO) di qualità. D.IT – DISTRIBUZIONE ITALIANA nasce grazie al coinvolgimento di due marchi storici italiani quali SIGMA e SISA che, pur mantenendo la loro identità di brand, condividono così un progetto comune. Il nuovo Gruppo svilupperà un fatturato alle casse stimato in € 4 MLD con una quota di mercato nazionale del 3% circa.
 
L’obiettivo del progetto è quello di creare una Centrale efficiente ed efficace, al servizio dei Clienti e dei punti vendita: da un lato massimizzando i vantaggi della contrattazione unica con l’Industria di Marca, dall’altro attraverso lo sviluppo di nuove progettualità condivise sulle attività promozionali e marketing di Centrale per soddisfare al meglio le peculiarità di mercato e il legame con il territorio.
 
D.IT concentrerà dunque il massimo delle energie nella progettazione di strategie di vendita differenzianti, coerenti con le diverse esigenze dei consumatori e con particolare riferimento alle strategie di CRM, loyalty e di posizionamento del Prodotto a Marchio. Verranno condivisi i volumi di acquisto, mentre ciascun Brand (SIGMA e SISA) declinerà il pack, le attività di sviluppo, di comunicazione e promozione in maniera indipendente.
 
Sono già state costituite per le aree 3 e 4 Nielsen due NewCo: Distribuzione Sisa Centro Sud con centro distributivo in Campania e Distribuzione Sisa Sud, con centro distributivo in Puglia. Le nuove società nascono fortemente patrimonializzate, con la partecipazione degli imprenditori SISA storici presenti nelle aree geografiche di competenza e dei Cedi SIGMA attivi in tali aree (Cedi Sigma Campania SPA e Tatò Paride SPA). Si tratta di realtà con una specifica struttura logistica, commerciale ed organizzativa che si dedicheranno allo sviluppo dell’insegna SISA nei territori del centro-sud, e che partecipano a D.IT. – DISTRIBUZIONE ITALIANA.
 

“Il rilancio del Brand all’interno di un progetto di Centrale forte e al servizio di

Elpidio Politico

Clienti e rete è il nostro obiettivo – afferma Elpidio Politico Amministratore Delegato di Distribuzione Sisa Centro Sud – DISTRIBUZIONE  ITALIANA è lo strumento che ci consentirà di offrire assistenza e servizi efficaci e competitivi ai

Riccardo Leonetti

punti vendita”. Continua poi Riccardo Leonetti, Amministratore Delegato di Distribuzione Sisa Sud – “con SIGMA abbiamo affrontato una sfida vincente che sono certo avrà uno sviluppo molto importante nei prossimi anni”.
 

 

 

Francesco Del Prete

“Siamo molto soddisfatti – sottolinea il Presidente di SIGMA Francesco Del Prete – della nascita di D.IT – DISTRIBUZIONE ITALIANA, frutto del lavoro assiduo di un gruppo affiatato composto dai manager e dai Soci di SIGMA e SISA, che da mesi sono impegnati nel progetto. La squadra che oggi scende in campo prevede la partecipazione di tutti i soci SIGMA e delle nuove strutture SISA, ma siamo certi che il progetto accoglierà nei prossimi mesi l’interesse di altre importanti realtà della DO, che potranno così avvalersi dei benefici e dei vantaggi competitivi che Distribuzione Italiana saprà offrire”.

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