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Riso Gallo, riconoscimento per l’impegno eco-friendly

Prosegue con un ulteriore e importante riconoscimento il percorso di sostenibilità intrapreso da Riso Gallo, una delle più antiche riserie di Italia.

L’Azienda infatti ha ricevuto menzione nella classifica “Le 100 aziende più attente al clima 2022”, basata sullo studio del tasso di Carr (Compound annual reduction rate), cioè la capacità di ridurre le emissioni di CO2 in relazione al fatturato. Riso Gallo è l’unica azienda risiera e tra le sette imprese del settore “Alimentare e bevande” ad essere rientrata in classifica, consolidando il proprio posizionamento quale realtà italiana concretamente impegnata in ambito sostenibilità.

Il ranking è stato stilato da Statista, la piattaforma digitale tedesca che gestisce uno dei principali portali di statistica e business intelligence al mondo, e la sezione Pianeta 2030 de Il Corriere della Sera. La classifica è stata strutturata sulla riduzione del rapporto tra consumi di anidride carbonica e fatturato. In particolare, le 100 aziende selezionate e inserite nella classifica sono quelle che, in base ai dati del biennio 2018-2020, sono state in grado, in relazione ai ricavi, di ridurre le proprio emissioni di C02. Un dato che si assesta all’11,04% per Riso Gallo, che ha anche raggiunto la terza posizione tra le aziende del settore alimentare.

“Siamo molto orgogliosi del risultato raggiunto, che ci rende ancora più consapevoli e fiduciosi nei confronti dell’importante percorso di sostenibilità intrapreso. In Riso Gallo, infatti, ci siamo posti l’obiettivo di diventare la prima azienda risiera italiana a sposare a pieno i valori della sostenibilità, un concetto che riteniamo riguardi l’intera filiera e tutti gli stakeholder” – ha commentato Carlo Preve, Consigliere Delegato Riso Gallo. “Consapevoli dell’importanza di portare risposte concrete a beneficio dell’ambiente, abbiamo scelto di andare oltre la misurazione degli indicatori ambientali, abbracciando tutta la filiera a partire dalla fase agricola, laddove abbiamo implementato i protocolli dell’agricoltura sostenibile e creato la prima community di agricoltori certificati. L’attenzione si è poi allargata alla progettazione di confezioni riciclabili ed alla promozione di un modello di economia circolare, capace di generare valore anche grazie alla creazione di una rete di persone e imprese sensibili a queste tematiche”.

Nell’ambito del suo percorso di sostenibilità, Riso Gallo si impegna quindi a passare da una prospettiva di “riso sostenibile” a una di “riso che sostiene”, capace cioè, partendo dalla cura dell’ambiente e del territorio, di andare anche oltre l’ambito agricolo, allargando lo sguardo a monte, ossia alla selezione delle materie prime e al benessere dei lavoratori della filiera. Un impegno che si trova anche riassunto all’interno del Manifesto Riso Gallo “Il riso è sostenibile quando sostiene”, un documento programmatico che parte dalla consapevolezza che la sostenibilità è un ecosistema di valori, in grado di impattare positivamente e in maniera rilevante su tutto ciò che riguarda la filiera, le persone e il territorio.

L’Azienda ha già tradotto tutto ciò in una linea di risi da agricoltura sostenibile, che comprende oggi le principali varietà consumate in Italia: Carnaroli, Arborio, Roma, Nero, Rosso, Integrale e Basmati, varietà per la quale Riso Gallo è il primo brand di riso in Italia e in Europa ad aver introdotto una versione da agricoltura sostenibile.

Despar Centro Sud, stop a uova di galline allevate in gabbia

Stop alla vendita delle uova in guscio provenienti da galline allevate in gabbia. Con questa importante decisione Maiora, concessionaria del marchio Despar per il Centro-Sud, ha adottato da gennaio 2022 una importante scelta che vede coinvolti tutti i punti vendita diretti della rete, all’interno dei quali sono disponibili sugli scaffali (sia per i prodotti a marchio che per tutte le altre marche in commercio) uova di galline allevate esclusivamente a terra, all’aperto e biologiche. Un ulteriore passo avanti è stato eliminare l’impiego di uova provenienti da galline allevate in gabbia come ingrediente dei prodotti a marchio Despar surgelati, dolciari e salati.

Con questo impegno etico Maiora ha adottato la politica di eliminazione delle gabbie dalla filiera di uova fresche 100% cage free garantendo il benessere animale, promuovendo condizioni di allevamento rispettose e sicure e riducendo la sofferenza di milioni di galline ovaiole in Italia e in tutto il mondo.

In questi anni le aziende del settore alimentare sono andate incontro a una vera e propria rivoluzione, che sta portando a una transizione verso il cage free. Infatti, il 60% degli oltre 50 milioni di galline e pollastre italiane si stima sia allevato in sistemi alternativi alle gabbie, ossia biologico (4%), all’aperto (3%) e a terra (53%).

«Salvaguardare la qualità di vita degli animali da allevamento – spiega Pippo Cannillo, Presidente e Amministratore Delegato di Despar Centro-Sud – serve anche a proteggere la salute dell’uomo e a promuovere una maggiore sostenibilità ambientale. Con questo contributo vogliamo sostenere attivamente la transizione ad un mondo senza gabbie nel futuro del settore agroalimentare».

Lucart ed Intesa Sanpaolo insieme per la sostenibilità

Lucart, uno dei più importanti gruppi cartari europei, conosciuto fra l’altro per i brand Tenderly, Grazie Natural e Tutto Pannocarta, e Intesa Sanpaolo hanno sottoscritto un accordo di finanziamento per un ammontare di 10 milioni di euro assistito da Garanzia Green di SACE.

Il finanziamento è finalizzato a sostenere il piano di crescita e di sviluppo del Gruppo Lucart in ottica ESG (Environmental, Social e Governance) e di economia circolare. La linea di credito, infatti, è caratterizzata da un meccanismo di pricing legato al raggiungimento di precisi target in ambito di sostenibilità. Tali obiettivi prevedono, da un lato, l’ultimazione della linea produttiva di Castelnuovo di Garfagnana (LU) che permetterà alla società di aumentare l’utilizzo di packaging alternativo e, dall’altro, un maggior recupero di cartoni per alimenti poliaccoppiati tipo Tetra Pak nello stabilimento di Diecimo (LU).

L’operazione è stata conclusa dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo guidata da Mauro Micillo con il supporto del Circular Economy Desk di Intesa Sanpaolo Innovation Center, società dedicata all’innovazione e alla diffusione dell’economia circolare. Il finanziamento si inserisce nella strategia del Gruppo Lucart che da anni adotta un modello di sviluppo sostenibile volto a ottimizzare l’utilizzo delle materie prime e a ridurre gli scarti trasformandoli in nuove risorse, in linea con i principi dell’economia circolare. Lucart è infatti l’unica cartiera del settore tissue capace di recuperare tutte le componenti dei cartoni per bevande: sia la parte fibrosa, che viene trasformata in prodotti in carta delle linee Natural, sia quella di alluminio e polietilene, convertita in altri oggetti come i pallet per il trasporto delle merci.

Gli interventi finanziati, grazie all’impatto positivo in termini di mitigazione del cambiamento climatico, rientrano negli obiettivi del Green New Deal, il piano che promuove un’Europa circolare, moderna, sostenibile e resiliente. In questo ambito, SACE riveste un ruolo centrale nell’attuazione del Green New Deal sul territorio italiano, come previsto dal Decreto Legge “Semplificazioni” di luglio 2020 (76/2020). Infatti, la società guidata da Pierfrancesco Latini può rilasciare ‘garanzie green’ su progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative volte a sviluppare una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti.

Dall’entrata in vigore del Decreto è stato istituito un team di specialisti trasversale alle varie funzioni aziendali, che racchiude professionalità diverse e complementari, in grado di rispondere a 360° alle esigenze di questa nuova operatività di SACE. L’intervento a supporto di Lucart si è concluso grazie all’impegno dell’ufficio di Firenze, una delle 14 sedi territoriali di SACE in Italia, e della Task Force Green, istituita per rispondere alle esigenze della nuova operatività legata al Green New Deal.

“Il Gruppo Lucart è un’eccellenza italiana e internazionale che ha saputo abbracciare da tempo i temi della sostenibilità ambientale – dichiara Richard Zatta, Responsabile Global Corporate della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo. L’operazione conferma l’impegno di Intesa Sanpaolo nel dare impulso e sostegno concreto alla Green e Circular Economy supportando i piani di sviluppo delle aziende in tale ambito”.

“Siamo orgogliosi – ha sottolineato Mario Bruni, Responsabile Mid Corporate di SACE – di continuare a supportare la crescita di un’eccellenza come Lucart e di affiancarla nei suoi piani di sviluppo sostenibile. Grazie al nostro intervento l’azienda potrà perseguire importanti obiettivi di tutela ambientale e di economia circolare in linea con gli obiettivi del PNRR. SACE prosegue così nel suo ruolo di primo piano per la transizione ecologica del Paese”.

“Siamo molto soddisfatti del sostegno che Sace e Intesa Sanpaolo daranno ai nostri progetti. Il loro impegno nell’economia sostenibile si sposa perfettamente con la nostra devozione nell’applicazione di modelli di business circolari attraverso un piano strategico che prevede di aumentare il peso delle materie prime recuperate al 60%.” – dichiara Andrea Fano, Chief Financial Officer del Gruppo Lucart – “Un altro importante obiettivo è arrivare a utilizzare il 100% di imballaggi riciclati e/o compostabili entro il 2030, su tutte le nostre linee di produzione”.

Che Misto! BIO, Noberasco vicina a benessere e sostenibilità

Armonia, Fitness, Power, Ritmo e Wellness: sono gli alleati del facile star bene anche quando si è fuori casa, il migliore snack da portare sempre con sé in ufficio, in metropolitana, in palestra, a scuola, nel tempo libero.

Armonia: il mix fonte di rame che contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso. Con noci del Brasile, anacardi, mandorle e noci.
Fitness: il mix fonte di magnesio che contribuisce alla riduzione dello stress e dell’affaticamento. Con noci del Brasile, semi di girasole, cranberries e anacardi.
Power: il mix fonte di manganese che contribuisce al normale metabolismo energetico: Con noci, cranberries, nocciole e physalis.
Ritmo: il mix fonte di potassio che contribuisce al mantenimento di una normale pressione sanguigna. Con noci del Brasile, nocciole, noci, cranberries.
Wellness: il mix fonte di fosforo che contribuisce al normale metabolismo energetico. Con noci, cranberries, anacardi, nocciole, noci del Brasile e uva sultanina.

Due i formati 100% riciclabili: la versione scorta da 130g in formato doy carta, dotato di un pratico zipper salvafreschezza in plastica -separabile dal resto della confezione- e la versione monodose da 40g, interamente smaltibile nel circuito della carta.

Con “Che Misto! BIO”, Noberasco pone al centro il benessere sia del consumatore, attento ai corretti di stili di vita, sia quello dell’ambiente, scegliendo pack innovativi in materiale 100% riciclabile che favoriscono ed educano verso scelte sostenibili.

Entro il 2050 scompariranno i contanti, le previsioni di SumUp

Con la crescita costante dei pagamenti cashless, trainata negli ultimi due anni dalla pandemia e dalla necessità di trovare soluzioni che evitassero il più possibile i contatti personali, entro il 2050 scompariranno i contanti e tutte le altre forme di transazione fisica, lasciando spazio a processi di pagamento intangibili.

La previsione arriva da SumUp, fintech leader nel settore delle soluzioni digitali e cashless per le piccole imprese: “La società diventa sempre più cashless e, soprattutto, contactless e, parallelamente le aziende, per essere competitive, saranno sollecitate ad offrire pagamenti integrati e a promuovere diversi tipi di servizi all’interno di un ecosistema di pagamento”, spiega Michael Schrezenmaier, CEO Europe di SumUp. Guardando in particolare all’Italia, la spinta verso il cashless si è effettivamente rafforzata negli ultimi 12 mesi, come dimostrano i numeri dell’Osservatorio di SumUp: il valore del transato medio cashless dei commercianti è cresciuto nel 2021 del 43,6% rispetto al 2020.

Contactless, soluzioni integrate per i commercianti, ecosistemi di pagamento per i consumatori, ma anche sostenibilità: saranno dunque questi i più importanti trend che – secondo SumUp – guideranno il mondo fintech in Europa nel 2022, tracciando le linee guida per i prossimi decenni.

Il futuro è senza contatto
Secondo SumUp, durante i prossimi mesi si assisterà ad una crescita ulteriore per quanto riguarda soluzioni e prodotti innovativi, sempre più richiesti da parte dei consumatori. La pandemia ha senz’altro accelerato l’evoluzione dei processi di interazione e pagamento “invisibili” tra commercianti e utenti. In questa direzione si muove, ad esempio, la diffusione dei QR Code: scansionandoli, gli utenti possono effettuare pagamenti in modo facile e sicuro direttamente dal proprio smartphone e senza dover raggiungere le casse. Anche la tecnologia NFC ha conquistato i consumatori: in Italia dal 2019 il metodo di pagamento “senza contatto” è cresciuto del 34,1%. A favorire questo processo, da una parte la sempre maggiore predisposizione dei commercianti ad accettare pagamenti digitali, dall’altra la diffusione di device come smartphone e smartwatch, che consentono di pagare in modalità contactless e velocizzare le operazioni in cassa, utilizzando uno strumento che si ha sempre a portata di mano e che difficilmente, al contrario del portafoglio, si dimentica a casa. “Nei prossimi tre decenni – spiega Michael Schrezenmaier – i progressi tecnologici nei metodi di pagamento abilitati per NFC semplificheranno ulteriormente i processi di pagamento, eliminando persino la necessità di dispositivi mobili e creando una forte spinta verso dispositivi indossabili come anelli, braccialetti, adesivi NFC o lenti a contatto intelligenti”.

Tutto in un solo luogo: gli ecosistemi di pagamento
Sarà importante per i merchant promuovere, in una logica di “one-stop-shop”, più servizi all’interno di un unico ecosistema di pagamento, per consentire ai consumatori di svolgere diverse operazioni all’interno di un’unica piattaforma – dall’ordine online al pagamento in negozio – senza effettuare singole transazioni fisiche. “Entro il 2050, gli ecosistemi di pagamento diventeranno onnipresenti, diffondendosi in ogni aspetto della nostra vita, semplificando ulteriormente il percorso complessivo del cliente e rendendo i processi di pagamento ‘seamless’ e ‘invisibili’ nella vita quotidiana”, sottolinea Schrezenmaier.

Soluzioni integrate per i commercianti 
“Tutto in un solo luogo” sarà il motto anche per i commercianti, che sempre più si orientano verso soluzioni integrate capaci di accorpare più servizi utili al business. I commercianti stessi diventeranno più sofisticati e richiederanno strumenti più specifici, per adeguarsi alle nuove tecnologie e alle nuove richieste dei consumatori. “Con SumUp stiamo lavorando proprio in questa direzione, con l’obiettivo di fornire ai nostri clienti la migliore soluzione integrata multi-prodotto per gestire ogni attività. Ascoltiamo i nostri commercianti e ciò che accade alla loro attività, adattando la nostra strategia alle loro esigenze concrete”, spiega Marc-Alexander Christ, Co-Founder di SumUp. Per questo, negli ultimi due anni sono nati numerosi gli strumenti sviluppati in casa SumUp, come il Negozio Online, un vero e proprio store digitale che permette di convertire online il proprio negozio fisico, e la nuova soluzione Conto Aziendale, grazie alla quale i commercianti potranno aprire un conto aziendale online con SumUp da associare agli altri servizi (come Lettore di carte mobile, Fatture, SumUp Card, Pagamenti Via Link), velocizzando e semplificando tutte le questioni finanziarie e le operazioni commerciali della propria attività.

Sostenibilità: le fintech devono prendersi cura dell’ambiente
Quello della sostenibilità è un tema che sta conquistando sempre più spazio, a partire dalle scelte nei carrelli dei consumatori. Per questo è importante che anche le fintech pongano la sostenibilità al centro dei propri piani, ad esempio dedicando parte delle proprie entrate a sostenere l’ambiente. SumUp ha scelto di aderire al programma “1% for the Planet”, destinando l’1% delle entrate nette al supporto di cause ambientali, come la prevenzione della deforestazione, la costruzione di infrastrutture per l’energia rinnovabile, l’agricoltura organica rigenerativa, la conservazione delle acque, la creazione di materiali più sostenibili.

Criptovalute e blockchain
L’economia globale non potrà in alcun modo ignorare il fenomeno delle criptovalute, della finanza decentralizzata e della tecnologia blockchain che consentono trasferimenti di denaro o cambi di proprietà o altre forme di contratti: “acquistare un immobile o ricaricare le auto elettriche sarà semplice come pagare una tazza di caffè”, sottolinea Michael Schrezenmaier, CEO Europe di SumUp.

Sicurezza: l’AI per proteggere consumatori e commercianti
Proteggere i propri dati e i propri risparmi è fondamentale tanto per i consumatori, quanto per i commercianti: la digitalizzazione non deve mettere a repentaglio la sicurezza. “Anche per questo, le fintech dovranno adoperarsi per sviluppare soluzioni sempre più efficienti e sofisticate, anche sfruttando tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale, per prevenire le frodi e arrestarle immediatamente, interrompendo le transazioni”, conclude Marc-Alexander Christ.

Come cambia lo shopping, i risultati dello studio di IBM

In occasione del “NRF 2022: Retail’s ‘Big Show”, è stato pubblicato il secondo studio globale di IBM che rivela le crescenti preferenze dei consumatori per esperienze di acquisto sostenibili e accessibili da più punti touchpoint, fisici, digitali e ibridi.

Lo studio, che ha coinvolto oltre 19.000 consumatori, rileva un aumento dello shopping ibrido, che integra canali fisici e digitali nell’esperienza di acquisto: le abitudini di spesa che i consumatori hanno adottato per necessità durante la pandemia stanno infatti diventando parte della routine. I retailer devono quindi essere più pronti e flessibili per soddisfare le esigenze dei clienti, integrando le esperienze digitali e in-store.

Tra i risultati dell’indagine:
• il 72% degli intervistati privilegia ancora il negozio fisico come metodo di acquisto primario, in tutto o in larga parte;
• i motivi principali per cui gli intervistati scelgono di recarsi in negozio includono l’opportunità di toccare e valutare meglio i prodotti prima di acquistarli (50%), di poter scegliere (47%) e la possibilità di procedere immediatamente all’acquisto (43%), anche se l’esperienza che i consumatori cercano in negozio varia a seconda della categoria di prodotto;
• il 27% degli intervistati riferisce di preferire lo shopping ibrido, gli appartenenti alla Gen Z sono più propensi a scegliere questa modalità rispetto agli altri.
Lo studio rivela inoltre che dal 2020 la sostenibilità ha assunto sempre più rilievo per i consumatori e influenza sia le decisioni di acquisto che le preferenze di brand.
• I consumatori “purpose-driven”, cioè quelli che scelgono prodotti e marchi in base ai valori trasmessi, come la sostenibilità, rappresentano ora il più grande segmento tra i consumatori intervistati (44%).
• Il 62% degli intervistati è disposto a cambiare le proprie abitudini di acquisto per ridurre l’impatto ambientale, rispetto al 57% di due anni fa.
• La metà degli intervistati afferma di essere disposta a pagare un sovrapprezzo medio del 70% per avere prodotti sostenibili, circa il doppio rispetto a quanto indicato nel 2020.
• Tuttavia, esiste un divario tra le intenzioni e le azioni: in riferimento agli ultimi acquisti effettuati, solo il 31% degli intervistati riferisce di aver comprato solo o in gran parte prodotti sostenibili.

“Sebbene molti dei consumatori intervistati riconoscano ancora il valore aggiunto della tradizionale esperienza di shopping in negozio, c’è ora una grande aspettativa in termini di flessibilità nel costruire il proprio percorso di acquisto – a seconda delle abitudini prevalenti per la propria fascia d’età, gli strumenti disponibili e la categoria di prodotto“, ha affermato Mark Mathews, Vice President of Research Development and Industry Analysis presso la National Retail Federation. “Questo approccio ‘ibrido’ segna un cambiamento fondamentale nel comportamento dei consumatori”.

“L’indagine mostra che nell’ultimo anno la sostenibilità è diventata sempre più importante per i consumatori, anche se permane ancora un divario tra le intenzioni e le azioni a causa della mancanza di informazioni nel processo di acquisto. È sempre più essenziale che i brand diano evidenza di scelte e opzioni sostenibili in ogni fase dell’esperienza del cliente. Allo stesso tempo, lo shopping ibrido ha preso piede nella maggior parte delle categorie di acquisto, in particolare per i beni destinati alla casa e all’abbigliamento; mentre i negozi fisici continuano a giocare un ruolo predominante per la spesa alimentare, lo shopping ibrido sta crescendo anche in questa categoria”, ha detto Luq Niazi, Global Managing Director IBM Consumer Industries.

Niazi ha aggiunto: “Nonostante l’impatto del COVID-19, abbiamo notato come brand leader nella vendita al dettaglio stiano trasformando continuamente e rapidamente il business, l’esperienza dei clienti e le supply chain grazie a tecnologie come AI, cloud ibrido e blockchain per andare incontro a queste molteplici preferenze”.

Domenica prossima 16 gennaio, all’apertura della 112esima convention annuale di NRF, il Chairman e CEO di IBM Arvind Krishna terrà un keynote speech sul tema ‘Reshaping retail with technology’ alle 16:00 ET. I visitatori potranno quindi incontrare gli esperti di IBM allo stand #3620 e aggiornarsi attraverso le piattaforme social, seguendo #NRF2022.

Nuovi sacchetti biofrigo Virosac, innovativi ed ecofriendly

Cosa si potrebbe chiedere oggi ad un sacchetto per alimenti? Che ruolo può e deve avere in cucina? Virosac si è posta queste domande e ha risposto realizzando Biofrigo, un prodotto di alta qualità, 100% biodegradabile e compostabile. Si tratta di pratici sacchetti per la conservazione degli alimenti, perfetti sia per il frigo che per il congelatore, e smaltibili nella frazione umida della raccolta differenziata. Un doppio aiuto in cucina, nel segno della sostenibilità.

Biofrigo è utile ad evitare sprechi, permettendo di riporre al fresco alimenti porzionati, pronti ad essere consumati o cotti all’occorrenza, e al tempo stesso è un alleato nella riduzione della plastica, grazie alla sua innovativa composizione amica dell’ambiente.

I vantaggi di Biofrigo, tuttavia, non finiscono qui:

Rispetto ai tradizionali sacchetti frigo e gelo Virosac, Biofrigo garantisce la stessa forza e resistenza. Il materiale multistrato assicura una tripla impermeabilità, proteggendo i cibi dal danneggiamento e dagli odori esterni, per un’ottimale conservazione. La doppia saldatura sul fondo, inoltre, offre la massima tenuta ed evita spiacevoli strappi, anche in presenza di frutta o verdura pesante. L’assortimento include 2 astucci: uno contenente 30 sacchetti in formato Medium, da 2,5 litri, 23×32 cm, ed uno contenente 20 sacchi in formato Large, da 4 litri, 28×40 cm. In entrambi i casi la confezione include pratici laccetti in carta per la chiusura.

Ogni sacchetto è dotato di un’etichetta prestampata con inchiostri ad acqua, che permette di annotare data e contenuto, per una rapida verifica ed identificazione dei cibi riposti in frigo o in freezer. Il sacchetto riporta anche i marchi che certificano le sue caratteristiche: il classico logo che indica l’idoneità al contatto alimentare, in conformità al Dec. Min. San. Del 21/3/1973 e successivi aggiornamenti, e il logo OK compost che ne garantisce la biodegradabilità e compostabilità estendendo questa caratteristica a tutti gli elementi che lo compongono, in conformità alla normativa Europea EN 13432:2002.

Il packaging, in cartone riciclabile, presenta dei colori pastello su sfondo neutro, che aiutano a distinguere con facilità il prodotto sugli scaffali della grande distribuzione

Riso Gallo di nuovo in tv con lo spot di Armando Testa

Da pochi giorni è on air il nuovo spot di Riso Gallo, firmato Armando Testa e dedicato alla linea completa di risi provenienti da agricoltura sostenibile.

Il commercial, on air in TV e digital nei formati 20” e 15”, è un nuovo episodio del format di Riso Gallo: un’allegra animazione che vede al centro della scena, con l’inconfondibile “piglio” ruspante e simpatico, il celebre Gallo protagonista di tante campagne Tv.

Questa volta lo troviamo in mezzo a una risaia. Ci accoglie con un canto che si trasforma in indovinello: “Chicchiri… Chi lo sa cosa unisce riso e sostenibilità”? La risposta, naturalmente, non può che essere una: Riso Gallo, grazie ad una nuova linea completa di risi provenienti da agricoltura sostenibile. Nel raccogliere una confezione di riso Carnaroli che cresce in risaia, come per magia il Gallo si ritrova proiettato in una cucina. Qui, in veste di cuoco, ci ricorda la resa straordinaria delle qualità Riso Gallo in ogni ricetta, qualità ancora più apprezzabili perché coltivate nel rispetto dell’ambiente.

Tutte le varietà che compongono la linea – Carnaroli, Arborio, Basmati, Rosso e Nero – sono infine mostrate dietro alla cornice di un cuore, che il Gallo compone con le mani. In grande evidenza appare il bollino che ne certifica la provenienza da agricoltura sostenibile.

Lo spot – on air dal 19 dicembre all’8 gennaio – prevede una pianificazione tv di forte impatto, nel periodo indicato sulle emittenti generaliste e specializzate di RAI, oltre a La7 e La7d ed i network Discovery e Sky.

Mare Aperto Foods propone una nuova referenza di tonno

Il Tonno “Solo un goccio di acqua minerale naturale e fior di sale”, è la nuova proposta di Mare Aperto Foods, tra le principali aziende attive in materia di sostenibilità nel comparto delle conserve ittiche, facente capo a Jealsa, uno dei principali produttori a livello mondiale.

L’azienda si impegna da sempre nella messa in atto di procedimenti industriali realmente sostenibili, come testimoniato dal programma We Sea che riunisce la strategia e l’impegno di Mare Aperto e della casa madre Jealsa in materia di sostenibilità e responsabilità sociale.

Per il tonno “Solo un goccio d’acqua minerale naturale e fior di sale” Mare Aperto utilizza solo tonno pinne gialle certificato MSC – Marine Stewardship Council, appartenente cioè a specie marine non sovrasfruttate, pescate secondo metodi sostenibili che rispettino gli oceani, i mari e le risorse marine, in linea con il 14° obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Materie prime, quindi, non derivanti dalla cosiddetta IUU, la pesca illegale non dichiarata e non regolamentata. Anche il packaging è green e riciclabile, con un cartoncino certificato FSC, proveniente da boschi gestiti responsabilmente.

La presenza del “fior di sale” garantisce inoltre al prodotto due fondamentali caratteristiche: il sapore unico e autentico, grazie all’utilizzo del primo strato di sale che si forma sulla superficie dell’acqua marina, dunque non raffinato; la leggerezza, per l’uso dell’acqua minerale naturale nella giusta quantità, evitando così inutili sprechi. “Solo un goccio d’acqua minerale naturale e fior di sale” fa parte, infatti, della gamma di prodotti Mare Aperto “low drain”, che non richiedono di essere sgocciolati prima dell’uso, a beneficio dell’ambiente.

Vipy, il nuovo yogurt per bambini di Latteria Vipiteno

Dal miglior latte fieno biologico nasce Vipy, la nuova linea per bambino di Latteria Vipiteno. Lo yogurt Vipy è la merenda golosa e divertente che mette d’accordo mamme e bambini! Tanto latte e buona frutta per una merenda sana e genuina.

Vipy è perfetto per una pausa nutriente e golosa. Due vasetti di yogurt alla frutta infatti, apportano lo stesso quantitativo di calcio di un bicchiere di latte, contengono fermenti lattici vivi e sono con aromi naturali e senza conservanti.

La nuova linea di yogurt Vipy è disponibile in tre gusti differenti:

– banana
– pera
– fragola

Latteria Vipiteno che ha sempre più a cuore la tutela dell’ambiente, ha pensato appositamente per questa linea per bambini una confezione del tutto ecologica. Anche il vasetto di yogurt è in cartone/carta riciclabile al 100%. Elegante con sfondo bianco, la nuova confezione vuole far trasparire ed esaltare la purezza e la qualità del prodotto.

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