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Apre un secondo Emisfero a Vicenza

Il Gruppo Unicomm di Dueville inaugura il nuovo ipermercato Emisfero Cattane (che prende il posto del punto vendita Auchan) a Vicenza, nelle vicinanze della rotatoria tra Strada delle Cattane e viale del Sole. All’interno del punto vendita saranno operativi oltre 140 collaboratori, 94 dei quali erano già impiegati con la precedente gestione. La superficie vendita è di 5429 mq, con 14 casse tradizionali in barriera e 6 casse self.
“La più grande soddisfazione di questa nuova apertura è aver salvato quasi cento posti di lavoro e di aver dato serenità a tante famiglie – spiega Marcello Cestaro, Presidente del Gruppo Unicomm. – Ho già detto più volte che il nostro sogno è raggiungere i 10.000 dipendenti, perché oggi non c’è obiettivo più grande della possibilità di offrire alle persone la possibilità di avere un’occupazione. E poi ha ovviamente per noi un valore particolare aprire il secondo Emisfero a Vicenza, nel cuore della provincia in cui la nostra azienda è nata e cresciuta”.
“Siamo felici di aprire questo negozio che, a nostro avviso, ha potenzialità elevatissime – prosegue Giancarlo Paola, direttore commerciale del Gruppo Unicomm – Riproponiamo il nostro modello di ipermercato ma per l’occasione abbiamo rivisto il format con una forte distintività nei reparti freschi da sempre elemento di forza dei nostri Iper. Sono oramai cinque anni che i nostri ipermercati crescono rispetto al mercato con un differenziale significativo ed anche quest’anno, particolarmente critico per il canale, con un +5,75% a parità registriamo un gap positivo del 9,6% rispetto ai competitor nei territori in cui operiamo (-3,92%% dati like4like Nielsen) “.
Emisfero Cattane offrirà oltre 27.000 prodotti tra food e non-food, con una particolare attenzione ai fornitori locali e con progetti speciali nel settore dei casalinghi, nel pet-food e nella cantina,dove saranno proposte oltre 1.000 referenze, con un focus particolare sui vini del territorio e sulle birre speciali e artigianali. Altra novità sarà la vendita di spremute fresche fatte al momento e di vino sfuso, nell’ottica di favorire la riduzione degli imballaggi e una maggiore attenzione all’ambiente. Ci sarà anche un reparto dedicato al sushi, con preparazione quotidiana dei prodotti da parte di personale specializzato. L’ipermercato avrà al suo interno anche un’edicola, un negozio di ottica e una parafarmacia.

Altroconsumo: Emisfero, Iper ed Eurospin dove la Gdo è più conveniente

È Emisfero del Gruppo Unicomm dei fratelli Cestaro (associato Selex) l’insegna più economica secondo la consueta indagine di Altroconsumo riguardante la convenienza nella Gdo. Indagine che conferma il divario tra Nord e Sud. La spesa più conveniente, su più di un milione di prezzi analizzati in 885 punti vendita di 68 città italiane, si fa in Toscana, dove si spende, per acquistare prodotti di marca, 6039 euro all’anno, contro i 6.636 euro della Valle d’Aosta, la regione più cara, di fronte a una media italiana di 6350 euro. Seguono il Veneto, il Piemonte, la Puglia, l’Umbria e la Liguria, quest’ultima che ha perso il primato di “regione più cara della media”. Male le regioni come Lazio, Sicilia, Sardegna ed Emilia Romagna, ma anche Marche, Molise, Basilicata e Abruzzo.
Questo nella media generale.

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Fonte: Altroconsumo

 

Analizzando il tipo di spesa, Altroconsumo suddivide in tre categorie: spesa di prodotti di marca, spesa per prodotti a marchio del distributore, spesa economica (discount, essenzialmente)

È proprio nella spesa di prodotti di marca che Emisfero ha ottenuto la palma del più economico, seguito dagli ipermercti Galassi e da Famila Superstore. Quello che emerge dalla lettura della tabella è che la differenza di prezzo tra le prime dieci insegne è nell’ordine del 4% e tra la prima e l’ultima insegna della classifica vi è un divario del 13%. Ma le modalità di acquisto tra promozioni e composizione del carrello, fedeltà al punto vendita sono talmente varie, come hanno insegnato questi ultimi anni, che difficilmente un acquirente acquita solo prodotti di marca o solo prodotti a marchio del distributore. Resta però il fatto che l’indagine di Altroconsumo resta un indicatore importante.

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Fonte: Repubblica, da Altroconsumo

“Se si passa dall’insegna più cara in città a quella più economica – segnaa Altroconsumo – in una stessa città, si possono risparmiare in media 590 euro all’anno, ma nelle città in cui la concorrenza è alta si può arrivare persino a un risparmio di 1.100 euro. Parliamo in questo caso di Pordenone, Torino, Cuneo o Napoli, mentre molto scarse sono queste opportunità a Reggio Calabria e Caserta”.

Se si acquistano prodotti a marchio del distributore, con un risparmio che può arrivare fino a 1.800 euro all’anno, l’insegna più conveniente è Iper, dove il risparmio può arrivare al 43% per l’acquisto degli stessi prodotti di marca. Anche U2 si posiziona s questo indice di risparmio (la proprietà è sempre di Iper), ma ha un numero minore di referenze. Del resto sottolinea altroconsumo è difficile fare una spese composta solo di prodotti a marchio del distributore.

Infine, tra i distount, Eurospin è l’insegna che guida la speciale classifica seguito da LD Market, D-Più Discount, Penny Market, Lidl, Md Discount, In’s Mercato, Prix Quality. Se non si bada al brand il risparmio può arrivare al 51% sui prodotti di marca: in soldoni, 3100 euro, che arrivano a 3500 ad Aosta e Trieste, dove i punti vendita sono i più cari in assoluto.

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