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Zespri introduce i bollini compostabili sui kiwi

Zespri ha confermato l’introduzione di bollini compostabili sui kiwi coltivati in Europa nell’imminente stagione di approvvigionamento dell’emisfero settentrionale e destinati ai mercati europei, per il mercato francese, inoltre, si annuncia la sperimentazione di un bollino adatto al compostaggio domestico.

Queste attività riflettono l’impegno di Zespri verso attività sempre più sostenibili in tutta la catena di approvvigionamento globale, come dichiara Giorgio Comino, Executive Officer di Zespri per l’Europa e il Nord America: “i nostri bollini forniscono un’importante garanzia ai nostri clienti, garantendo l’acquisto di un Kiwi Zespri autentico, sicuro e di alta qualità. Per questo, nel corso degli anni, l’esplorazione di opzioni più sostenibili per l’etichettatura del frutto è stata per noi oggetto di una particolare attenzione” fanno sapere dall’azienda.

Approvati rispettivamente per il compostaggio domestico e per quello industriale, sia i nuovi bollini francesi che quelli destinati agli altri mercati europei, non includono nessun elemento nocivo per l’ambiente – compresi adesivo e inchiostri – e, naturalmente, soddisfano tutte le normative europee EFSA in materia di sicurezza alimentare.

“Nell’ambito dei nostri continui sforzi per garantire che tutti i nostri imballaggi siano riciclabili, riutilizzabili o compostabili al 100% entro il 2025, abbiamo studiato bollini compostabili in grado di resistere all’umidità e alla refrigerazione necessarie per preservare la qualità della frutta all’interno della nostra catena di approvvigionamento globale. I consumatori vogliono vederci progredire verso azioni più rispettose dell’ambiente e siamo davvero felici di poter apporre, già da questa stagione, un bollino compostabile per la frutta coltivata e destinata ai mercati europei e di presentare in Francia un bollino adatto al compostaggio domestico” aggiunge Comino sottolineando anche come queste innovazioni siano un’estensione di una sperimentazione che Zespri ha intrapreso già all’inizio del 2022.

“Questo non solo ci permette di soddisfare la totalità dei requisiti normativi, ma ci offre anche una grande opportunità per monitorare le prestazioni dei bollini lungo tutta la nostra catena di fornitura e per raccogliere i feedback dei nostri clienti e consumatori”.

Per il 2023 Zespri continuerà a soddisfare tutti i requisiti normativi anche se i bollini compostabili in fase di sperimentazione per la frutta coltivata in Europa, potrebbero non essere introdotte su tutta la frutta coltivata in Nuova Zelanda, a causa della iniziale limitata disponibilità di scorte.

In&Out di di Apo Conerpo, oggi partono le nuove iniziative

Obiettivo centrato: sono oltre 5.400 le giornate promozionali organizzate sino al 31 agosto 2022, data che ha segnato la fine della seconda annualità di IN&OUT, il progetto di Apo Conerpo (cofinanziato dalla Comunità Europea) per promuovere la qualità, la salubrità e la sostenibilità della frutta e della verdura europee e valorizzare il ruolo delle Organizzazioni di Produttori a livello comunitario. Sono più di 450 i punti vendita coinvolti nei tra Paesi target (Italia, Austria e Danimarca) e oltre 11.000 i consumatori partecipanti al concorso online che si aggiungono alle migliaia raggiunte e coinvolte durante ogni singola giornata di iniziative promozionali in-store.

“Stante il difficile andamento dei contagi che ha reso lo sviluppo delle iniziative nei punti vendita molto più complesso, il bilancio della seconda annualità di progetto è ampiamente positivo – commenta il presidente di Apo Conerpo, Davide Vernocchi: sino al 31 agosto 2022 abbiamo svolto oltre 5.400 giornate promozionali nei tre Paesi. Negli ultimi 12 mesi, per l’Italia sono stati convolti gli store sul territorio nazionale delle cooperative del Gruppo Conad, del Gruppo Coop e del Gruppo Arena a cui si affiancano le iniziative in ben 107 negozi Bilka e Fotex in Danimarca.

Arrivati a conclusione di due delle tre annualità del progetto, nonostante le sfide della pandemia, possiamo dirci soddisfatti. In particolare, gli ultimi mesi ci hanno visto porre l’attenzione sul ruolo cruciale che la frutticoltura può avere nella lotta al cambiamento climatico: informare i consumatori su questo fronte, in una delle estati più calde e siccitose di sempre, non può che avere risvolti positivi in termini di maggiore consapevolezza della popolazione e di valorizzazione dell’impegno che i nostri produttori pongono quotidianamente per portare sulle tavole frutta e verdure buone, salubri ma, soprattutto, sostenibili e amiche dell’ambiente”.

Oggi, primo settembre, prende il via la terza e ultima annualità che terminerà il 31 agosto 2023: “Restrizioni legate al Covid-19 permettendo – prosegue Vernocchi –, a partire già da questi giorni e per i prossimi mesi saremo impegnati nella valorizzazione dell’ortofrutta tipica di questa stagione, con una particolare attenzione a kiwi, mele, pere, uva da tavola: la presenza di IN&OUT nei punti vendita sarà ancora più costante e incisiva, così come quella sui media di settore e generalisti”.

Positivo, infine, anche il bilancio del concorso “Vinci in leggerezza”: “Dopo l’ottimo riscontro del contest 2021 abbiamo scelto di proseguire con questa iniziativa che ci permette di valutare gli impatti sul consumatore del progetto e di promuovere forme di alimentazione sana e gustosa fra i consumatori – prosegue Vernocchi. Il concorso 2022 ci ha permesso di raccogliere oltre 11.000 nuovi questionari di opinione nel periodo dal 15 aprile al 15 luglio 2022. Tanti sono stati i consumatori che si sono cimentati nel breve quiz online sul sito del progetto IN&OUT con l’obiettivo di essere uno dei fortunati vincitori di una delle vaporiere multicottura a marchio Beper. Per l’ultima annualità stiamo studiando una nuova coinvolgente proposta che sarà annunciata nelle prossime settimane”.

Un biorivestimento per la conservazione di frutta e verdura

Nuovo rivestimento antimuffa a basso costo da applicare direttamente su frutta e verdura per mantenerne inalterate qualità e proprietà nutrizionali fino a dieci giorni. È quanto ha messo a punto una ricerca condotta da ENEA, insieme all’Università degli Studi di Salerno (Dipartimento di Ingegneria Industriale), e pubblicata sulla rivista Nanomaterials.

Si tratta di uno speciale film protettivo trasparente, commestibile, inodore e insapore, fatto di nanocompositi naturali a base di pectina, estratta dalla buccia di mela, e di olio di semi di pompelmo, dalle proprietà antimicrobiche, che viene incapsulato in nanotubi di silicato di alluminio. Per testare il biorivestimento alimentare, il gruppo di ricerca ha scelto un frutto particolarmente deperibile, come la fragola; i risultati ottenuti in termini di conservazione del prodotto sono stati molto incoraggianti, soprattutto nel caso del film protettivo che conteneva la maggiore concentrazione di olio di semi di pompelmo.

“Abbiamo immerso per due minuti le fragole in tre diverse formulazioni caratterizzate da un differente contenuto di olio di semi di pompelmo. Poi, le abbiamo lasciate a temperatura ambiente per dieci giorni, con tasso di umidità del 60%. Al decimo giorno, i frutti trattati con la maggiore concentrazione di olio essenziale erano ancora integri e commestibili, mentre quelli senza biorivestimento, dopo solo due giorni, erano già marci, ricoperti completamente di muffa”, spiega Loredana Tammaro, ricercatrice ENEA del Laboratorio Nanomateriali e dispositivi del Centro Ricerche ENEA di Portici.

La pectina è un addensante naturale presente nella buccia di mele e agrumi, utilizzata nell’industria alimentare anche come rivestimento per le sue proprietà ‘filmogene’. “I film a base di pectina pura, però, favoriscono la crescita microbica poiché sono una fonte di carbonio per funghi e batteri. Ecco, quindi, l’idea di rendere ‘attivo’ questo polimero naturale con agenti antimicrobici, come l’olio di semi di pompelmo, per ottenere materiali sostenibili, sicuri per la salute e a basso costo, adatti per il confezionamento e la conservazione degli alimenti”, aggiunge la ricercatrice ENEA.

Gli oli essenziali sono sostanze naturali attive che, a parte il loro impiego come agenti aromatizzanti, hanno un’interessante attività antimicrobica nei confronti di alcuni batteri e patogeni di origine alimentare. Tra tutti gli oli essenziali, quello ottenuto dai semi di pompelmo è noto per le sue proprietà antimicotiche, antiparassitarie, antibatteriche, antiossidanti e antitumorali e mostra un’azione di inibizione della crescita microbica contro i batteri Gram-positivi e Gram-negativi. “L’impiego di pectina accoppiata all’olio di semi di pompelmo incapsulato in nanotubi di halloysite – un’argilla a base di silicato di alluminio – ha determinato un miglioramento delle prestazioni meccaniche del film biodegradabile (aumento del modulo elastico, sforzo a rottura, e deformazione alla rottura) e una riduzione dell’assorbimento all’acqua, rispetto al film di pectina pura”, sottolinea la ricercatrice ENEA.

Per preservare la stabilità di queste sostanze si è dimostrata una strategia incoraggiante quella di incapsularle in nano-contenitori. Durante i test, è stato rilevato il rilascio, fino a 21 giorni, di acido linoleico, il componente principale dell’olio di semi di pompelmo. “Ciò dimostra la possibilità che abbiamo di agire sui tempi di rilascio delle molecole attive grazie all’impiego di nanotubi di halloysite, che hanno suscitato un notevole interesse perché sono materiali green e disponibili a buon mercato con migliaia di tonnellate presenti in natura”, conclude Loredana Tammaro.

Apo Conerpo in prima fila contro il cambiamento climatico

Pesche, susine e albicocche possono aiutare a combattere il cambiamento climatico: è quanto dimostrano le ricerche svolte sul campo da Apo Conerpo, principale Organizzazione di Produttori ortofrutticoli d’Europa. Grazie alle buone pratiche agronomiche che la OP promuove fra i propri soci è possibile produrre frutta estiva di alta qualità utilizzando fino al 50% di acqua in meno, contenendo la spesa energetica per i carburanti, riducendo del 60% l’anidride carbonica prodotta dal processo di coltivazione e, addirittura, immobilizzando centinaia di migliaia di tonnellate di CO2. Un ulteriore tassello che dimostra come il pianeta Terra possa contare su un grande baluardo a difesa dell’ambiente: la frutticoltura europea, promossa da In&Out, campagna promozionale cofinanziata dall’Unione Europea con l’obiettivo di valorizzare la qualità, la salubrità e la sostenibilità della frutta e della verdura comunitaria.

“Il problema idrico ed energetico è sempre più pressante – commenta Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo – e a questi si affianca il grave tema dell’innalzamento delle temperature che ha effetti nefasti anche sulla produzione agricola. A torto la frutticoltura è sempre più spesso additata come una causa del problema, accusata di sprecare acqua, di inquinare l’ambiente con i fitofarmaci e di impoverire la terra. Ma la verità è ben diversa: da oltre 20 anni Apo Conerpo utilizza il modello della produzione integrata, un insieme di pratiche agronomiche che consente di ridurre e razionalizzare l’impiego di mezzi chimici, applicare metodi a basso impatto ambientale e al contempo ottenere prodotti di elevata qualità. Oggi, grazie all’impegno dei nostri soci, nei frutteti vengono messe in opera tecniche specifiche che permettono di essere ancora più virtuosi sul fronte del risparmio idrico e della riduzione delle emissioni di gas clima-alteranti, risparmiando nel contempo energia, carburante e fitofarmaci. Le drupacee, pesche, nettarine, albicocche e susine, rappresentano un ottimo esempio dei risultati di questo impegno”.

Fra i frutti più apprezzati dell’estate, le drupacee sono state oggetto di una ricerca approfondita: “Lo studio che abbiamo effettuato ha messo a confronto diverse modalità di produzione delle drupacee – spiega Monica Guizzardi, responsabile dell’ufficio tecnico di Apo Conerpo: una coltivazione, per così dire, tradizionale senza particolari attenzioni sul fronte ambientale e una realizzata secondo il modello della produzione integrata a cui sono state applicate anche una serie di buone pratiche agronomiche di cui promuoviamo la diffusione fra i nostri soci. I risultati sono di assoluto rilievo: se, nel caso di una produzione tradizionale, ci troviamo di fronte a una produzione di anidride carbonica di 0,13 kg per ogni kg di pesche, nel caso della produzione integrata con buone pratiche questo valore scende a 0,05 kg per ogni chilo di frutta, ben il 62% in meno. Lo stesso accade con il consumo di acqua che passa da 195 dm3 per kg di pesche ad appena 101 dm3, praticamente il 50% in meno grazie all’applicazione di tecnologie sempre più precise come sensori nel terreno che rilevano l’esatta quantità d’acqua necessaria alle piante per uno sviluppo ideale del frutto. In un periodo di prolungata siccità come quello che stiamo affrontando si tratta di un risparmio estremamente impattante. Anche sul fronte dei consumi, infine, si registrano risparmi consistenti: tecniche come la confusione sessuale consentono di ridurre il numero di trattamenti con fitofarmaci per difendere le piante dai parassiti e questo, in concreto, significa una diminuzione fino al 50% dei passaggi degli atomizzatori lungo i frutteti, con un importante risparmio economico e ambientale per il carburante”.

Ma cosa si intende quando si parla di “Buone pratiche”? “Ci riferiamo a una serie di tecniche agronomiche che puntano a conciliare un’ortofrutticoltura tra le più intensamente produttive d’Europa con la salvaguardia dell’ambiente e la salute dei consumatori – spiega Guizzardi. Questo significa non solo rispettate i limiti per l’utilizzo dei fertilizzanti previsti dai disciplinari regionali ma anche, solo per citarne alcune, applicare specifiche attrezzature ed impianti per ridurre al minimo il consumo dell’acqua, utilizzare trappole per il monitoraggio dei parassiti ed applicare metodi di lotta sostenibile come la già citata confusione sessuale al fine di contenere al massimo i trattamenti fitosanitari, sfruttare le opportunità offerte dall’agricoltura di precisione. In questo modo possiamo produrre meglio, con una qualità maggiore e tutelando l’ambiente”.

Drupacee amiche dell’ambiente, quindi: “Nella lotta al cambiamento climatico è essenziale ridurre le emissioni di gas clima-alteranti. Ecco perché è importante ricordare l’attività di stoccaggio del carbonio delle piante dei nostri frutteti – conclude Vernocchi: la stima è che i nostri alberi da frutto sottraggano all’atmosfera oltre 400.000 tonnellate di CO2 ogni 12 mesi, un valore pari alle emissioni annuali di oltre 30.000 persone o quelle di 13 milioni di km percorsi da un aereo di linea. E le drupacee, in questo contesto, rivestono un ruolo di primo piano: è possibile stimare che a ogni tonnellata di pesche prodotte dai soci di Apo Conerpo corrispondano 24 Kg di anidride carbonica in meno nell’atmosfera”.

Orsero chiude due accordi di esclusiva per acquisizioni in Francia

Orsero S.p.A. ha sottoscritto due importanti accordi di esclusiva per l’acquisto rispettivamente dell’80% del capitale di Blampin S.a.s., holding operativa a capo di un gruppo focalizzato nella distribuzione all’ingrosso in Francia di frutta e verdura fresca d’alta gamma, tramite una rete di piattaforme di vendita collocate nei principali mercati generali all’ingrosso, e del 100% del capitale sociale della società CAPEXO S.a.s., operatore specializzato nell’importazione e commercializzazione in Francia di un ampio paniere di frutta e verdura esotica con il marchio Lilot Fruits.

Le acquisizioni di BLAMPIN GROUPE e CAPEXO sono in linea con le linee guida strategiche di Orsero che prevedono, accanto alla crescita organica del business distributivo, la realizzazione di operazioni di M&A per completare e rafforzare il portafoglio prodotti commercializzato, la copertura geografica e dei canali distributivi, con l’obiettivo di perseguire una crescita sana e a valore aggiunto nei mercati di riferimento del Gruppo Orsero.

L’acquisizione di CAPEXO potrà consentire al Gruppo Orsero di ampliare l’offerta del portafoglio-prodotti, ribilanciando il mix merceologico commercializzato in Francia, con l’effetto di rafforzare ulteriormente il posizionamento competitivo e l’expertise del Gruppo Orsero nel comparto dei frutti esotici, un segmento specialistico in forte crescita e caratterizzato da prezzi superiori alla media ed alta profittabilità.

BLAMPIN GROUPE, con la sua presenza diretta nei principali mercati generali all’ingrosso grazie a 12 piattaforme di vendita, potrà consentire al Gruppo Orsero di posizionarsi in un canale di vendita importante e florido ad oggi poco presidiato dal Gruppo Orsero in Francia (essendo la capillare rete commerciale di AZ France e Fruttica, nonché CAPEXO più concentrata nella distribuzione alla GDO) e di realizzare una ulteriore diversificazione merceologica a favore della frutta di alta gamma.

Si prevede che entrambe le acquisizioni possano consentire al Gruppo Orsero di riposizionare il mix geografico della BU Distribuzione, portando la Francia a un peso percentuale in termini di ricavi dimensionalmente allineato a quello dell’Italia e più adeguato all’importanza economica e demografica della Francia.

Sotto il profilo societario e di governance, allo stato non si prevede l’aggregazione delle entità oggetto di acquisizione con altre società del Gruppo; BLAMPIN GROUPE e CAPEXO manterranno l’usuale profilo di indipendenza che il Gruppo riconosce alle proprie consociate e gli attuali principali azionisti manterranno un ruolo attivo nella gestione delle rispettive attività. Si prevede che la condivisione a livello di Gruppo dell’expertise e del know-how sui prodotti e sul servizio alla clientela possa generare in futuro importanti sinergie commerciali, in particolare tra le società oggetto di acquisizione e le società del Gruppo Orsero già operanti in Francia (AZ France e Fruttica) nonché in Europa.

Raffaella Orsero e Matteo Colombini, CEO del Gruppo Orsero, hanno dichiarato: “Le due acquisizioni rappresentano un’apprezzabile trasformazione delle attività del Gruppo in Francia, regione in cui nel 2019 Orsero aveva già concluso l’importante acquisizione di Fruttica. Queste operazioni porteranno ad un evidente rafforzamento del Gruppo nel mercato francese che, nell’ambito dei paesi chiave del Gruppo, è destinato a raggiungere una dimensione di ricavi pari al mercato italiano. Siamo certi che con questa operazione il Gruppo acquisirà anche un importante know-how sul prodotto esotico e su una gestione moderna ed evoluta del commercio sui mercati all’ingrosso. Inoltre, ci piace ricordare che noi di Orsero abbiamo sempre creduto nelle persone ed è per questo che uno degli elementi chiave delle due operazioni sarà la continuità operativa assicurata dalla retention del team di lavoro di entrambe le società acquisite e, per un tempo congruo, anche degli attuali azionisti in modo da consentire al Gruppo di acquisire l’expertise peculiare, tanto nella capacità di approvvigionamento del mix di prodotto esotico per Capexo che nella gestione della reta distributiva all’ingrosso per Blampin Groupe”.

Stéphane Blampin, Presidente e azionista di BLAMPIN GROUPE ha commentato: “Presente sin dal 1902 nella distribuzione di frutta e verdura, la famiglia Blampin, attraverso diverse generazioni di cui mio padre, Jean- Paul Blampin, rappresenta la terza ed io, Stéphane Blampin, la quarta, ha sempre contribuito allo sviluppo e all’ammodernamento di questo settore di attività in tutti gli ambiti. Il Gruppo Blampin non si è mai discostato dalla sua politica di fidelizzazione dei propri clienti, dei fornitori e naturalmente dei suoi collaboratori, grazie ad un sistema di management locale in cui le persone sono sempre state al centro dell’azienda. Condividiamo con Raffaella Orsero e Matteo Colombini questa stessa cultura aziendale e siamo convinti che il Gruppo Orsero ci consentirà di avere ancora più successo in futuro”.

Jean Luc Maury, Fondatore ed azionista di CAPEXO, ha commentato: “Da 36 anni lavoro nel mondo della importazione e distribuzione dell’ortofrutta, e da 26 anni sono responsabile dell’azienda Capexo, specializzata in frutta esotica. Il DNA e la cultura della nostra azienda, si riflettono in un comportamento di responsabilità professionale, e un impegno totale per i valori e il benessere umano, e sono lo specchio della nostra cultura. Per questo abbiamo scelto il Gruppo Orsero, che condivide tutti i nostri valori, la storia, l’impegno, e il rispetto. Un’azienda si costruisce su una visione, ecco perché con il Gruppo Orsero il progetto, gli obiettivi e l’innovazione della nostra partnership con uomini e donne di valore e le competenze del Gruppo Orsero nel campo dell’ortofrutta, non possono che rafforzare i nostri obiettivi di lungo termine. Il modo migliore per prevedere il futuro è crearlo, per quanto ho appena detto, il Gruppo Orsero e tutti i suoi valori, sarà alla base dei nostri progetti”.

Vincent Soler, Fondatore ed azionista di CAPEXO, ha rimarcato: “Durante gli ultimi 26 anni della mia vita, sono stato responsabile di CAPEXO, specializzata nell’importazione di frutta esotica in Francia. Ho creato questa azienda con Jean Luc Maury, il mio partner per tutti questi anni. Siamo entrambi davvero orgogliosi di tutta la nostra squadra, di tutti i nostri fornitori e di tutti i nostri clienti, che ci hanno sempre supportato e aiutato a raggiungere un tale livello, perché sappiamo che senza tutti loro, questa storia non sarebbe stata la stessa. Qualche mese fa ho conosciuto Raffaella Orsero e Matteo Colombini, e ho apprezzato molto la filosofia Orsero, che è molto vicina alla nostra. Sono sicuro che la complementarità delle nostre aziende aiuterà entrambe a crescere e a migliorare il loro futuro. Oggi sono orgoglioso e onorato di entrare a far parte del GRUPPO ORSERO, e il mio team, la mia famiglia, faranno ora anche parte della famiglia ORSERO e questa è la migliore continuità che posso dare a Capexo”.

F.lli Orsero festeggia il decennale di attività

Sono passati 10 anni dal lancio del brand F.lli Orsero, nato dagli oltre 80 anni di esperienza del Gruppo Orsero nel settore ortofrutticolo. Da sempre sinonimo di banane e ananas Extra Premium, con il passare del tempo il marchio ha messo la sua firma, a garanzia dell’alta qualità dei suoi prodotti, su un catalogo completo di frutta esotica, su mele, pere, agrumi, frutti di bosco, angurie e meloni.

Alla frutta si è poi affiancata una ampia selezione di verdure, tra cui pomodori, cetrioli, ravanelli e l’iconica zucca – tra i prodotti F.lli Orsero più ricercati e instagrammati. Il brand, che ha fatto da sempre dell’innovazione uno dei suoi punti distintivi, con i suoi prodotti ha saputo anticipare le tendenze di mercato ed incontrare le nuove esigenze del consumatore.

Sono nate così, le linee BIO, BIO Fairtrade, Residuo Zero e Nichel Free, che rispondono ad un trend crescente di ricerca di prodotti adatti anche a chi soffre di intolleranze alimentari. A fianco della I gamma, si è sviluppata una divisione di prodotti ad alto contenuto di servizio: la Frutta Pronta da gustare, lavorata artigianalmente negli stabilimenti italiani del Gruppo e porzionata in comode vaschette adatte anche per il consumo on the go; e la Frutta da bere – spremute 100% naturali, lavorate a freddo grazie alla tecnologia HPP e confezionate senza l’aggiunta di coloranti, aromi, acqua o zucchero.

Negli anni la qualità dei prodotti F.lli Orsero ha conquistato il pubblico italiano ed europeo grazie alla distribuzione capillare del Gruppo Orsero – che serve ogni giorno più di 10.000 clienti – e al sostegno delle attività di marketing e comunicazione rivolte a distributori e consumatori.

“Siamo felici di festeggiare questo importante traguardo raggiunto dal nostro brand. Dieci anni fa abbiamo colto un’opportunità sfidante, che ci ha ripagato con soddisfazione e tanto calore da parte dei nostri clienti e dei consumatori. L’azienda nel frattempo è cresciuta e, con la quotazione in Borsa, si è evoluta, raggiungendo una struttura e una dimensione distintive nel panorama italiano” ha dichiarato Raffaella Orsero, Vicepresidente e Amministratore Delegato del Gruppo Orsero.

Per festeggiare il decennale, Orsero ha realizzato un’attività speciale dedicata ai rivenditori, che fin dal principio hanno creduto nel brand e continuano a sostenerlo. Per loro sono state realizzate delle speciali box celebrative – composte da capi di abbigliamento e materiali utili per decorare i punti vendita – che verranno distribuite a tutti i clienti delle aziende del Gruppo in Italia, Spagna, Francia, Portogallo e Grecia.

Passion Fruit in edizione limitata, la novità di F.lli Orsero

F.lli Orsero presenta il Passion Fruit in Edizione Limitata, perfetta idea regalo in occasione della Festa della Mamma.

Il frutto della passione F.lli Orsero è coltivato principalmente in Colombia, in zone vocate per la produzione, ed è confezionato nel nuovo pack Zero Plastica, 100% riciclabile nella carta. Con aperture esagonali sui lati studiate per lasciare ben visibile il prodotto e sprigionarne colori e profumi della frutta, è stampata con inchiostri a base vegetale.

L’Edizione Limitata è decorata con i fiori della passiflora, bellissima pianta che produce il passion fruit, ed arricchita da un segna pianta che spiega come coltivarla e prendersene cura, oltre a poter essere inserito nel vaso che la ospiterà.

CURIOSITÀ SUL PASSION FRUIT
Il frutto della passione è ricco di sali minerali preziosi per il nostro organismo, quali ferro, magnesio, potassio, fosforo e vitamine, in particolare A e C, essenziali per la salute della nostra pelle. È inoltre una buona fonte di fibre, che contribuiscono al normale funzionamento del nostro intestino. Il frutto è pronto per essere consumato quando la sua buccia comincia ad avvizzire. Le grinze sono il segno che il frutto sta giungendo a maturazione ottimale, e la sua polpa sarà un perfetto mix tra dolce e acidulo. Per gustarlo basterà tagliarlo a metà e prelevarne la polpa con un cucchiaino.

Babaco Market sbarca a Bologna, Reggio Emilia e Parma

Babaco Market – il delivery 100% Made in Italy di frutta e verdura fuori dall’ordinario che combatte lo spreco che si origina dal campo al mercato – annuncia il suo arrivo a Bologna, Reggio Emilia e Parma, in prossimità di una ricorrenza importante come quella della Giornata Nazionale di prevenzione contro lo Spreco Alimentare, in programma per il prossimo 5 febbraio. Già presente in oltre 50 comuni, – tra Milano e hinterland, Monza, Brianza e nella provincia di Varese con Busto Arsizio e limitrofi, e Torino – il servizio continua ad allargare i propri confini oltre la Lombardia, aggiungendo ora due città dell’Emilia-Romagna.

Nato a Milano, a maggio 2020, durante l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 per rispondere alle esigenze dei consumatori di avere a disposizione servizi di spesa online con un occhio di riguardo verso scelte più sostenibili, Babaco Market è un servizio di delivery su abbonamento che rende disponibili frutta e verdura sempre freschissima e di stagione direttamente a casa dei consumatori. Votato alla lotta allo spreco alimentare, il servizio si inserisce in maniera virtuosa nella filiera produttiva di frutta e verdura recuperando tutti quei prodotti che, pur essendo buonissimi, rischierebbero di andare perduti a causa di difformità estetiche.

La mission ambiziosa di contrastare in maniera attiva lo spreco alimentare e l’inquinamento ha permesso all’azienda di raggiungere importanti traguardi in un solo anno di vita. Babaco Market ha contribuito a salvare circa 250 tonnellate di frutta e verdura e a evitare che venissero immesse nell’atmosfera 650 tonnellate di CO2 consegnando oltre 35.000 Babaco Box. Attualmente, collabora con 100 produttori sparsi su tutto il territorio nazionale e i prodotti inseriti nelle box sono 100% Made in Italy.

Sempre in linea con la mission anti-spreco del brand, Babaco Market ha deciso di limitare al massimo l’utilizzo dei materiali di imballaggio e della plastica, per questo tutte le Babaco Box sono 100% plastic free e oltre il 60% di queste sono consegnate con mezzi eco-friendly (bike e furgoncini elettrici).

Iscriversi è molto semplice: accedendo al sito, l’utente può abbonarsi a una Babaco Box di frutta e verdura di stagione, di diverse misure, e può scegliere di riceverla direttamente a casa con frequenza settimanale o bisettimanale. La frutta e la verdura delle Babaco Box sono sempre di stagione e provengono da agricoltori attenti alla qualità e agli standard di coltivazione, piccoli produttori e presidi slow food in tutta Italia, contribuendo anche alla salvaguardia della tradizione gastronomica locale italiana. Le selezioni settimanali vengono fatte in base alle disponibilità cercando sempre di garantire la massima varietà di prodotti e il rispetto della stagionalità degli alimenti.

“Babaco Market nasce con il duplice obiettivo di costruire una filiera eCommerce sostenibile e supportare il comparto agricolo italiano, contribuendo a generare valore sia dal punto di vista del raccolto, che a oggi rischia di essere perso perché non soddisfa i requisiti estetici della distribuzione, sia valorizzando le piccole produzioni che farebbero fatica a trovare sbocco commerciale sui canali di distribuzione mainstream”, commenta Francesco Giberti, CEO e Founder di Babaco Market, e continua: “Siamo lieti di annunciare oggi il nostro arrivo a Bologna e Reggio Emilia e di espandere i nostri valori di sostenibilità e di lotta contro lo spreco alimentare in un’altra regione d’Italia come l’Emilia-Romagna”.

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