L’approvazione del bilancio di Gruppo VéGé conferma un nuovo importante traguardo: Gruppo VéGé chiude infatti il 2021 con un fatturato complessivo di 11,95 miliardi di euro, in crescita per l’ottavo anno consecutivo, con un incremento del +5,9% rispetto a dicembre 2020. Risultati che, nonostante le difficili oscillazioni del mercato, vedono Gruppo VéGé mantenere ancora un tasso di sviluppo decisamente superiore alla media del settore (+0,7%), con una previsione di vendita a valore per il 2022 pari a 12,6 miliardi. La quota di mercato raggiunta da Gruppo VéGé è ora del 7,8% (GNLC febbraio 2022 Nielsen).
I numeri di Gruppo VéGé
35 imprese mandanti, una rete multi touch point di 3.836 punti di vendita, conferiscono a Gruppo VéGé la leadership assoluta in Italia come numerica complessiva di punti di vendita. Sul fronte online, inoltre, si registrano ulteriori 236 punti di ritiro per il click&collect, posizionando il gruppo milanese al terzo posto in Italia, con una presenza consolidata in 14 regioni. Le partnership nazionali con Glovo ed Everli, si stanno infine espandendo rapidamente anche in molte imprese VéGé nel Sud Italia.
“Siamo orgogliosi di questa crescita continua, che ci vede protagonisti nel mercato italiano accogliendo sfide importanti come quelle che si sono presentate durante le crisi del 2021” dichiara Giovanni Arena, Presidente Gruppo VéGé. “Crisi che hanno determinato purtroppo drammatici aumenti dei costi delle materie prime e delle utilities, cui siamo riusciti a far fronte con il saper fare delle nostre insegne e il coraggio e passione dei nostri imprenditori e collaboratori”.
“Le imprese della distribuzione moderna hanno il dovere di salvaguardare il potere di acquisto dei consumatori e Gruppo VéGé è da sempre in prima linea. Il nostro Piano Promozionale Nazionale, che contempla centinaia di prodotti scontati ogni settimana dell’anno, ha fatto risparmiare ai clienti delle insegne VéGé, nel corso del 2021, oltre 635 milioni di euro; continuare a crescere riuscendo contemporaneamente a garantire concreti risparmi a chi ci sceglie ogni giorno ci rende particolarmente orgogliosi” commenta Giorgio Santambrogio – Amministratore Delegato Gruppo VéGé. ”Proporre convenienza di qualità è infatti la main mission del nostro Gruppo; congiuntamente siamo impegnati in un parallelo sistematico processo di proposizione di valori importanti come la sostenibilità nutrizionale e l’educazione alimentare”.
“La performance realizzata è ancora più sensazionale se pensiamo che il contesto è segnato da un calo dei consumi, perdita di margine e trasferimento dei consumatori verso altri canali” commenta infine Edoardo Gamboni – Direttore Commerciale Gruppo VéGé. “A maggior ragione, chiediamo alle imprese produttrici di fare con responsabilità la loro parte, per salvaguardare non solo il rapporto con noi retailer, ma anche con tutta la filiera made in Italy e i consumatori”.



Gruppo VéGé ha individuato in un retailer d’eccezione come Decathlon, il partner ideale per portare avanti i progetti di sostenibilità nutrizionale ed educazione alimentare. Quale miglior strumento se non lo sport? L’accordo si concretizzerà in una straordinaria campagna economica a sostegno di un bacino di destinatari tanto ampio quanto sommerso, fatto di circoli, palestre, club e associazioni sportive che, tra mille difficoltà, promuoveranno i valori positivi dello sport, della salute, dell’inclusione sociale e del rispetto delle regole. Saranno coinvolte nel progetto tutte le 28 imprese al dettaglio di Gruppo VéGé, con circa 2.200 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale e l’intera rete dei punti vendita Decathlon in Italia (136). L’iniziativa si svolgerà nel periodo compreso tra il 21 settembre e l’11 dicembre 2022, con l’obiettivo di fornire attrezzature e abbigliamento sportivo ad oltre 2.500 associazioni sportive dilettantistiche.
“Per Gruppo VéGé la salute e l’alimentazione dei cittadini italiani, contestualmente ad un’educazione nutrizionale che aiuti la lotta all’obesità, non rappresentano un concetto astratto o un claim alla moda quanto, piuttosto, un modo di essere delle nostre imprese associate, che sono realmente parte integrante delle comunità in cui operano e per questo ne ascoltano e conoscono le esigenze” – ha commentato Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé. ”Negli ultimi anni abbiamo supportato con successo le scuole di ogni ordine e grado. Oggi, con il medesimo spirito di sussidiarietà e grazie all’eccezionalità di un partner come Decathlon, intendiamo dare visibilità e sostegno a un altro pilastro della convivenza civile: lo sport dilettantistico. Promuovere la pratica sportiva dando una mano alle società sportive dilettantistiche, che con pochissimi mezzi si impegnano ad avvicinare soprattutto, ma non solo, bambini e giovanissimi allo sport, è un altro modo di ripagare il rapporto fiduciario con i nostri clienti occupandoci non soltanto di garantire la massima convenienza. Per Gruppo VéGé lo sport è di famiglia e con questa iniziativa vogliamo dimostrarlo”.
“Abbiamo accolto con favore la proposta di partecipare a questa operazione, che per sua natura sposa perfettamente la nostra mission: favorire la diffusione della pratica sportiva e promuoverne valori e benefici” – ha dichiarato Fulvio Matteoni, Responsabile Relazioni Istituzionali Decathlon. “La nostra capillare presenza ci permetterà di rispondere attivamente alle esigenze delle Associazioni sportive dilettantistiche, protagoniste della qualità della vita nei territori. Abbiamo sposato appieno il progetto di Corporate Social Responsibility del Gruppo VéGé, che abbiamo trovato innovativo e lineare”.
«Serve un grande senso di responsabilità di tutti gli attori della filiera e come Selex non intendiamo scaricare sui consumatori aumenti così importanti – dice Maniele Tasca, direttore generale del Gruppo – ma si rischia una forte pressione sui margini delle aziende della GDO. Se ci saranno rincari che l’industria non può assorbire sarà accettabile un aumento dei listini ma temporaneo perché le insegne saranno in grande difficoltà nel trasferire questi aumenti».
Un’altra possibile area d’intervento è lavorare sull’efficienza della filiera. Patrizio Podini, fondatore e presidente di MD, teme una speculazione che si autoalimenta creando rarefazione delle materie prime con «aumenti esagerati, fuori da ogni regola – premette. Lancio un appello al Governo e all’Antitrust per intervenire sugli aumenti ingiustificati dei prezzi con controlli e verifiche. C’è poi il caro bolletta elettrica quasi raddoppiata in un anno, un costo diventato insopportabile».




