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Il Consorzio In.Prof. entra a far parte del Gruppo Crai

Dal primo gennaio 2023 il Consorzio In.Prof. entrerà a far parte della Famiglia Crai, storico gruppo della distribuzione moderna attivo in Italia da quasi cinquant’anni e leader nella multicanalità. Questo importante ingresso contribuirà a rafforzare ulteriormente la Centrale Crai ed a consolidare il presidio del Gruppo Crai nel canale drugstore, dove detiene la seconda posizione in Italia come quota di mercato pari a 31.4%.

Il Consorzio nasce nel 1986 con il fine prioritario di favorire la massima produttività delle imprese consorziate mediante la riduzione dei costi di approvvigionamento e distribuzione delle merci e lo sviluppo delle vendite.

Il Consorzio In.Prof., precedentemente legato al Gruppo VéGé, opera con 45 Consorziati che svolgono sia il ruolo di distributori all’ingrosso sia di proprietari di punti di vendita specializzati. Con una rete di 300 punti vendita principalmente a insegna Mr. Soap e una quota di mercato di 2,5 punti nel mercato drugstore, il Consorzio stima di raggiungere un fatturato alle casse superiore ai 400 milioni di euro.

“Con l’ingresso del Consorzio In.Prof. – afferma Giangiacomo Ibba, Amministratore Delegato del Gruppo Crai – consolidiamo ulteriormente la nostra presenza nel canale degli specializzati del cura casa e persona. Gli imprenditori che scelgono di entrare a far parte del Gruppo CRAI trovano un gruppo solido e proiettato ad affrontare le nuove sfide dei consumi, un gruppo in crescita costante, con un management forte e focalizzato a far crescere il Gruppo ed a ridare valore e benefici alle reti distributive che lo compongono. Sono contento dell’ingresso del Consorzio In.Prof. poiché rappresenta lo spirito multicanale del nostro Gruppo, votato ad una presenza di qualità nel territorio in cui opera”.

“Siamo particolarmente orgogliosi di essere entrati a fare parte del Gruppo Crai – dichiara Rinaldo Zomparelli, Presidente del Consorzio In.Prof. Per la nostra rete volevamo trovare un gruppo fortemente orientato al retail e alla multicanalità, con una visione strategica del futuro chiara e ben delineata. Per noi la qualità e le Persone sono elementi essenziali per portare avanti un piano strategico di sviluppo della rete e delle imprese che fanno parte del nostro Consorzio. Nella Centrale Crai siamo certi di trovare quanto necessario ad accrescere e consolidare la nostra presenza sul territorio”.

Gruppo Crai: +12% nel primo semestre del 2020

Un 2019 decisamente positivo per Il Gruppo CRAI con un giro d’affari consolidato intorno ai 6 miliardi, realizzato grazie agli oltre 3.100 punti vendita di cui i due terzi alimentari e i restanti specializzati nei prodotti per la cura della persona e della casa. Lo scorso anno, inoltre, sono stati inaugurate 148 nuove aperture di negozi food e 80 nuove aperture di negozi specializzati in home e personal care.

Ma ancor più rilevante è stata la performance dei primi 6 mesi del 2020. Nel primo semestre, infatti, i risultati di CRAI sono stati superiori al trend di mercato grazie alla consolidata e capillare presenza a livello locale e su tutto il territorio nazionale. In particolare, i dati alla fine di giugno sanciscono un + 12% rispetto alla media di mercato mentre considerando la sola offerta alimentare il divario sale a 19 punti. Da marzo, infine, il Gruppo è primo in Italia come aumento dei ricavi: a parità di rete Crai segna un +15,2% contro il +3,1% del mercato e nel food registra un +22% in un mercato che cresce del 3,2%. 2020 tra l’altro che è iniziato con l’ingresso nella centrale Crai di un nuovo importante Ce.Di – Gruppo Di Palo – azienda operante in Campania e specializzata nella distribuzione alimentare all’ingrosso ed al dettaglio.

Questi numeri sono in parte da ascrivere agli effetti dell’evoluzione delle abitudini di acquisto degli italiani, da un lato progressivamente focalizzati sulla qualità reale, dall’altro sempre più attenti al rapporto umano nei negozi. Questi due aspetti, sempre più integrati, fanno parte del DNA di CRAI ed oggi, in una situazione particolare dal punto di vista economico e sociale, sono ancora più centrali. Perciò, il Gruppo ha definito per i prossimi mesi un piano commerciale e di marketing per consolidare il rapporto di fiducia con il consumatore.

In questo periodo si è anche assistito ad una autentica rivoluzione nell’e-commerce, che in CRAI è essenzialmente ‘di prossimità’: a fine giugno 2020, il servizio Crai Spesa Online ha registrato un + 1.025% rispetto al periodo gennaio-giugno 2019 con oltre 60.000 spese. Attualmente, il servizio è attivo in 172 negozi, distribuiti in 14 regioni, con una media di 1.500 ordini al giorno. La previsione per l’anno è di circa 8 milioni di euro. Nel 2021, l’ambizione è di arrivare a 250 negozi, ampliando il raggio di consegna e permettere il ritiro direttamente sul punto vendita.

Per ciò che riguarda il private label, la quota sul è pari al 18,2%, con punte in alcune regioni del 28%. È in continua crescita e prevediamo anche per il 2021 e per gli anni successivi un aumento dell’incidenza. Per l’assortimento di questa, spazio ai prodotti ad alto valore aggiunto come linea bio, salutistica e piatti pronti. Mentre entro la fine dell’anno è prevista la rivisitazione del brand alto di gamma Piaceri Italiani, puntando sull’ampliamento della gamma e sull’assortimento, oltre che su un packaging maggiormente accattivante.

Lo sviluppo passa anche per l’ampliamento della rete: entro la fine del 2020 Crai prevede, tra canale food e canale drug, l’apertura di oltre 200 nuovi punti vendita.

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