Epta, azienda specializzata nella refrigerazione commerciale, ha contribuito alla realizzazione del punto vendita Lidl Italia più sostenibile di sempre, progettando un innovativo impianto di refrigerazione. Quest’ultimo si distingue per una centrale frigorifera a CO2 transcritica, arredi refrigerati a gruppo incorporato a propano e un sistema di recupero di energia termica, che alimenta le pompe di calore acqua-acqua per il riscaldamento e il raffrescamento dello store. Lidl, che conta oltre 12.350 store a livello globale di cui 750 solo in Italia, ha scelto di affidarsi a Epta per ottimizzare le performance della sua catena del freddo nel primo format di supermercato del futuro, inaugurato il 30 maggio scorso a Villafranca, in provincia di Verona. Il nuovo Lidl, che si estende su una superficie di 1400 m2, sostituisce lo storico punto vendita di Villafranca aperto nel 1992, e segna l’inizio di un nuovo capitolo e un punto di svolta nelle politiche di sostenibilità dell’azienda. Numerosi sono i primati del nuovo store: completamente autosufficiente da un punto di vista energetico in virtù dell’installazione di un impianto fotovoltaico da 575.000 kWh/anno, e costruito con materiali riciclati, minimizza le dispersioni energetiche e le emissioni in atmosfera, per un’eco-compatibilità a tutto tondo.
“Questo progetto nasce dalla consolidata collaborazione tra Epta e Lidl Italia: nel 2022 un team di specialisti dell’insegna ci ha infatti presentato la sfida di realizzare un format di Retail a impatto zero, che si ispira alla comune vocazione per l’innovazione e la sostenibilità di entrambe le realtà” afferma David Wirth, Responsabile tecnico di Epta del progetto.
Al cuore dell’impianto si colloca una versione potenziata di Eco2Small, centrale a CO2 transcritica di media e bassa potenza, ideale per installazioni in spazi ristretti, che coniuga compattezza e modularità, consentendo numerose possibilità di configurazione. In tale contesto, la centrale si combina con un subcooler ETE Extreme Temperature Efficiency che, attivo in caso di temperature elevate, garantisce un raffreddamento del fluido refrigerante e un significativo risparmio oltre i 40°C. In aggiunta l’intero sistema si fonda sul recupero di energia termica che prevede, in primavera e autunno – con temperature esterne comprese tra i 15 e i 22°C – il rilascio in ambiente dell’eccesso di calore prodotto dagli arredi, a favore di una sensibile riduzione dei consumi energetici. Grazie alla tecnologia ETE, il punto vendita è in grado di lavorare nelle più sfidanti condizioni di calore estremo che caratterizzano le estati di oggi e del futuro. Infine, nella stagione invernale, al di sotto dei 15°C, un sistema di Heat Recovery permette di valorizzare il surplus di energia termica originata dai banchi, al fine di riscaldare il punto vendita.
Il sistema, già sperimentato da Epta in diverse installazioni, è garanzia di efficienza in tutte le quattro stagioni. Nello store Lidl di Villafranca, l’innovazione del Gruppo raggiunge un livello inedito: per la prima volta l’impianto opera a CO2 subcritica, senza la necessità di passare in transcritico durante la modalità Heat Recovery, attiva nel periodo invernale. Inoltre, Lidl Italia consegue un superiore risparmio energetico grazie ai 1280 moduli fotovoltaici bifacciali applicati sul tetto e sulle pensiline ombreggianti del parcheggio del punto vendita, in grado di produrre il corrispettivo energetico dei consumi di 230 abitazioni.
Une refrigerazione senza sprechi
Lidl Italia opta per la chiusura dei banchi frigoriferi del suo nuovo punto vendita, adottando una strategia vincente per combattere gli sprechi. Con l’obiettivo di limitare la dispersione del freddo all’interno dello store di Villafranca, a vantaggio di una migliore conservazione delle referenze e di un abbattimento dei costi energetici, l’insegna ha infatti selezionato i top di gamma dell’offerta tecnologica Costan, con porte vetrate sempre di produzione Epta. Tra i modelli protagonisti del punto vendita, Sound Top, verticale negativo a gruppo incorporato, funzionante a propano e destinato ai surgelati, si conferma assoluto bestseller per il mondo discount, con una superficie espositiva raddoppiata a parità di ingombro al suolo, in combinazione con vasche tradizionali.
Nel reparto freschi spiccano invece i verticali positivi GranVista della famiglia GranFit e Arcade della linea Fundamenta, entrambi a marchio Costan, destinati rispettivamente a referenze di ortofrutta, carne e pesce e salumi e latticini. Se il primo modello assicura eccellente visibilità ai prodotti, grazie a porte dal design esclusivo dotate di maniglie trasparenti che rendono il banco quasi invisibile, il secondo, specifico per il canale Soft Discount, presenta un’area di appoggio ottimizzata, con configurazioni fino a 7 ripiani rinforzati. Quest’ultimo coniuga flessibilità e un miglioramento delle prestazioni, calcolato tra il 12 e il 22%, rispetto ai modelli precedenti, grazie a evaporatori ad alta efficienza e ventole a consumo ridotto, a dimostrazione di come la sostenibilità, per Epta, si declini in ogni dettaglio, dall’impianto al singolo banco. La collaborazione tra Lidl Italia ed Epta, consolidata in anni di restyling e aperture di numerosi punti vendita, ha condotto verso nuove frontiere, per cui oggi il nuovo supermercato di Villafranca rappresenta un format a impatto positivo sull’ecosistema, aprendo la strada a una nuova generazione di store sempre più sostenibili.



Il nuovo Lidl di Villafranca di Verona è completamente autosufficiente da un punto di vista energetico perché è dotato di un impianto fotovoltaico da 575.000 kWh/anno – corrispondenti al consumo di oltre 230 abitazioni – in grado di produrre in un anno più energia rispetto al suo fabbisogno. Si tratta di ben 1.280 moduli bifacciali in grado di produrre energia su entrambi i lati, installati sul tetto e sulle pensiline ombreggianti dei parcheggi. I materiali di costruzione utilizzati sono stati scelti nell’ottica di essere poi riutilizzati una volta che il supermercato avrà terminato il suo ciclo di vita. Per questo, la struttura portante è costruita in legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile e certificate PEFC. Il legno è un materiale rispettoso dell’ambiente, è riciclabile, riutilizzabile e, con le sue naturali proprietà isolanti, garantisce una maggior efficienza. Grazie al suo impiego è stato evitato l’utilizzo di 1.650 tonnellate di calcestruzzo, corrispondenti a circa 660 metri cubi. Anche la plastica, materiale importante perché protegge gli alimenti, soprattutto durante il trasporto, e ne preserva la qualità e la freschezza, deve essere riciclata o smaltita correttamente. Il rivestimento impermeabilizzante sul tetto di questo punto vendita, che lo protegge dalle intemperie, è composto al 60% da polimero riciclato, per un totale di oltre 2,5 tonnellate di plastica recuperata. Anche le panchine e le fioriere che arredano l’esterno sono realizzate con il 100% di plastica riciclata.




Quello in via Ungarelli 9 è il terzo punto vendita di Ferrara, il decimo nella provincia. Si estende su una superficie commerciale di oltre 1.300 mq e conta sull’assunzione di 30 nuovi collaboratori. Lo store ferrarese nasce dal recupero edilizio di un ex fabbrica abbandonata da anni. Si tratta di un format di supermercato metropolitano, disposto su due piani con un parcheggio interrato, che si inserisce nel contesto cittadino dove gli spazi a disposizione sono più ristretti.
Sono 25 invece i nuovi collaboratori assunti per il nuovo punto vendita di Cassano D’Adda, in via Milano 80. Analogamente a quello di Ferrara, pure qui lo store nasce attraverso un’operazione a consumo di suolo zero, su un’area precedentemente occupata dall’ex caserma che fino al 2021 ha ospitato il Comando dei Carabinieri. Dal punto di vista energetico, il nuovo store di rientra in classe A2 ed è caratterizzato da ampie vetrate che assicurano maggiore luminosità, sfruttando la luce naturale. Contribuiscono all’efficienza di questo punto vendita anche l’impianto fotovoltaico da 224 kW installato sul tetto dell’edificio, il sistema di luci a LED, che consente di risparmiare oltre il 50% rispetto alle precedenti tecnologie, e la provenienza da fonti rinnovabili del 100% dell’energia utilizzata.

Una struttura green a consumo di suolo zero

