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Gli italiani premiano la Mdd, mercato in crescita sia a valore che a volume

In un periodo segnato da crisi globali e climatiche, precarietà lavorativa e aumento dei prezzi dei beni di consumo, le famiglie italiane optano sempre più spesso per la marca del distributore: nel tentativo di contenere quanto più possibile i costi, i consumatori privilegiano alternative di qualità ma più economiche.

Circana ha illustrato nel dettaglio il ruolo chiave giocato dalla Mdd nel 2023 in un convegno svoltosi a Marca 2024, ponendo l’accento sulla marca del distributore che, oltre a registrare un incremento significativo a valore (+15,4%) – che le consente di raggiungere 22,1 punti di quota, con un guadagno di +1,2% rispetto allo stesso periodo 2022 – cresce anche in termini “reali” a volume (+4,7%). Questo nonostante un’inflazione superiore all’industria di marca (10,6 vs 10), ma che risulta in discesa negli ultimi mesi.

Analizzando le categorie, migliora il posizionamento competitivo della Mdd in tutti i reparti merceologici con un particolare guadagno di punti quota nel settore del freddo (+2,7%), cura persona (+2,1%), cura casa (+1,8%) e nel fresco (+1,6%). La crescita a valore tra i reparti è sostenuta da una crescita anche a volume. Il trend positivo della Mdd va di pari passo con un aumento dell’offerta che le consente di raggiungere il 16,6% di quota assortimentale, in aumento dello 0,7% rispetto al 2022.

I segmenti di offerta mainstream e primo prezzo guidano la crescita a valore della Mdd (insegna, +16,2%; marchi do, +42,9%; primo prezzo, +19,0%), mentre rallenta la crescita delle linee di alta gamma a eccezione del Funzionale che con un +15,3% che mantiene un buon dinamismo. Anche per la Mdd si rilevano segnali di ripresa della pressione promozionale (+1,4%) con un’inversione di tendenza rispetto al passato, ma non ancora ai livelli pre-pandemici.

MD vara un nuovo marchio privato, Buona Spesa Italia. Sarà disponibile da Pasqua

Nella cornice di Marca 2024, MD presenta il suo nuovo marchio privato, Buona Spesa Italia. La linea conta su 150 prodotti tipici della spesa quotidiana, dalla pasta, ai biscotti, dai pelati ai salumi passando per i formaggi.

Tra le prime referenze introdotte al pubblico della fiera bolognese, la pasta caratterizzata dal 14% di proteine e da grano 100% italiano, l’olio 100% italiano, il latte microfiltrato 100% italiano, ricottine fresche con latte 100% italiano, il tutto contraddistinto da una presenza del brand altamente riconoscibile a scaffale.

“Con Buona Spesa Italia instauriamo un dialogo ancora più chiaro con il consumatore che oggi può continuare a scegliere tra linee di prodotto che vanno dal low al premium, ma avendo in più a disposizione anche un’ottima gamma che rappresenta al meglio il concetto di migliore qualità al giusto prezzo e che gli racconterà chiaramente cosa sta comprando” spiega Giuseppe Cantone, Direttore Commerciale di MD.

I prodotti del marchio Buona Spesa Italia saranno sugli scaffali degli oltre 800 punti vendita MD a partire dalla prossima Pasqua.

Parallelamente si rafforza l’offerta premium di marchi come Lettere dall’Italia, la linea destinata a esprimere il meglio dei prodotti che rendono grande il Made in Italy e che, dal 2019, anno del lancio, con le sue Dop, Docg e Igp di territorio ha registrato crescite costanti. A Marca Lettere dall’Italia, si presenta con un restyling del packaging che sottolinea ancora di più la natura premium dei prodotti.

Marca del distributore, un volano di crescita per le economie regionali

A confermare l’importanza ricoperta dalla MDD in questi ultimi anni è il rapporto “Marca del Distributore e Made in Italy: il ruolo della Distribuzione Moderna”, realizzato da The European House – Ambrosetti per ADM – Associazione Distribuzione Moderna, presentato al convegno inaugurale di Marca by BolognaFiere 2024: quasi il 30% (27,2%) del fatturato delle produzioni tipiche locali italiane, pari a 8,5 miliardi di euro, viene generato direttamente dalla distribuzione moderna attraverso i marchi del distributore. Per i prodotti italiani inoltre, i marchi del distributore valgono all’estero 4 miliardi di euro, l’8% del totale delle esportazioni internazionali food & beverage di prodotti Made In Italy.

Uno sguardo alle regioni
Oltre il 42% del fatturato complessivo delle imprese di produzione tipiche locali abruzzesi è stato generato dalla collaborazione con la distribuzione moderna attraverso i marchi del distributore. Si scende al 40% per i prodotti del Friuli-Venezia Giulia e al 36,9% per quelli campani. Secondo il report realizzato da The European House-Ambrosetti per ADM i produttori locali piemontesi hanno realizzato il 27,1% del fatturato complessivo grazie alla MDD. Percentuali analoghe si registrano in Umbria (26,8%) e nelle Marche (26,1%). Emilia-Romagna, Veneto e Lazio rientrano tra le prime 10 regioni a beneficiare della collaborazione con la Gdo rispettivamente con il 25%, il 24,5% e il 23,8% delle vendite di prodotti locali attraverso la distribuzione moderna. Seguono via via Toscana (11°, 23,3% del fatturato), Liguria (12°, 23,2%) e Sicilia (13°, 22,7%). Al di sotto del 20% si collocano il Trentino A.A (19,3%), la Lombardia (19%), le Basilicata (13,3%) e la Puglia (12,1%). Chiudono la classifica Molise (9,8%), Calabria e Sardegna (entrambe al 4,8%).

“Per comprendere l’impatto fondamentale della distribuzione moderna e nello specifico della marca del distributore, basti considerare che la MDD coinvolge indirettamente circa 50 sotto-comparti economici e oltre 1.500 imprese del settore agricolo e food (il 92% italiane e il 78% piccole e medie) che producono alimenti commercializzati con la marca dell’insegna della distribuzione moderna. Gli effetti dell’inflazione e della riduzione dei volumi di vendita colpiscono perciò direttamente il patrimonio di imprese locali italiane che rappresentano la spina dorsale dell’economia del Paese” spiega Valerio De Molli, managing partner e CEO, The European House – Ambrosetti.

“I prodotti a marca del distributore hanno esercitato un importante ruolo sociale ed economico tutelando il potere di acquisto delle famiglie e sostenendo le filiere e la produzione del made in Italy. Tra le misure già adottate per il comparto ci sono il trimestre antinflazione e i provvedimenti inseriti nella legge di Bilancio che mirano a contrastare l’inflazione, come il taglio del cuneo fiscale, il rifinanziamento per tutto il 2024 della carta ‘Dedicata a te’ per l’acquisto di generi di prima necessità e carburanti, il rinvio delle Sugar e Plastic tax” aggiunge Valentino Valentini, Viceministro delle Imprese e del Made in Italy.

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