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Conapi chiude l’anno con 23 milioni di fatturato e ne investe 3 per logistica e sostenibilità

Il Cda di Conapi – Consorzio Nazionale Apicoltori, ha approvato il bilancio d’esercizio 2022/2023, chiusosi il 30 giugno 2023, con un fatturato di 23 milioni di euro, di cui 20,5 milioni di euro relativi alle produzioni caratteristiche. Nonostante il mercato nazionale sia affetto da un calo generalizzato di vendite del miele (-11% a volume), Mielizia, il marchio della Cooperativa, contiene le perdite a volume e valore rispetto ai principali competitor e incrementa le vendite di circa il 10% rispetto al semestre precedente, anche grazie allo sviluppo di nuove referenze.

Il piano degli investimenti
Sono rilevanti gli investimenti che la Cooperativa svilupperà nell’immediato futuro con un pacchetto di 3 milioni di euro entro la fine del 2024, con il contributo parziale del PSR (Programma Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna), che avvieranno una nuova fase di sviluppo per potenziare l’attività di logistica e sostenibilità. La finalità dei futuri investimenti sarà quella di rendere più competitivo e sostenibile il sito produttivo di Monterenzio nell’Appennino Bolognese, grazie ai quali sarà realizzato un nuovo magazzino di 2600 mq dedicato allo stoccaggio delle produzioni conferite, in particolare al miele, a cui si aggiunge l’acquisto di una nuova linea di confezionamento e il miglioramento di una parte dei processi produttivi, volti ad un efficientamento dei costi. Inoltre sono già in fase di realizzazione gli interventi di messa in sicurezza dal punto di vista sismico e di efficientamento energetico di tutto lo stabilimento: anche con il contributo Bando “Parco Agrisolare” (fondi PNRR, attribuiti dal MASAF, Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), sono in fase di attuazione nuove superfici di fotovoltaico per 450 kw che consentiranno un risparmio energetico rilevante e il conseguimento di ulteriori standard di sostenibilità, secondo gli obiettivi prefissati nell’agenda green aziendale.

“Il momento storico incerto ha spronato il Cda ad avallare nuovi investimenti che consentiranno alla Cooperativa di efficientare i processi produttivi, di presidiare ulteriormente i mercati e di raggiungere nuovi standard di sostenibilità ambientale. Auspichiamo che l’offerta di nuovi prodotti, volti a valorizzare il miele italiano dei soci, contribuirà a un significativo incremento di fatturato. L’obiettivo è aumentare la nostra competitività ed entrare in nuovi canali di vendita per quanto riguarda il mercato domestico, oltre che in nuovi mercati esteri” commenta il Direttore Generale Nicoletta Maffini.

Il raccolto
La stagione 2022, che riguarda questo bilancio, è stata decisamente più abbondante, con una media produttiva per alveare di 16/18 kg. A differenza del 2021, i raccolti primaverili di acacia e agrumi sono stati decisamente positivi così come il castagno, mentre la siccità estiva ha determinato un aggravamento della carenza di millefiori, già presente negli anni scorsi.

“Purtroppo l’aumento dei costi di gestione delle aziende apistiche dei soci, i raccolti incerti e la contrazione del mercato che non assorbe il costo reale della produzione, accompagnato dal gravissimo problema della massiccia presenza di falso miele, creano molte criticità a una base sociale che, da un decennio, affronta difficoltà crescenti” ha dichiarato il Presidente Giorgio Baracani. “Il raccolto 2023 ha segnato per l’acacia una produttività media di appena 4 kg/alveare: diventa dunque fondamentale attivare e potenziare un sistema di tutela dell’apicoltura che deve diventare una voce importante nell’agenda politica nazionale ed europea. In tal senso, lo strumento assicurativo a copertura dei mancati raccolti, attivato nel 2023, sta cominciando a dare i primi risultati. Insieme ai Consiglieri, nelle prossime settimane definiremo il nuovo Piano Strategico 2024/2027”.

Il caldo record fa calare drasticamente la produzione agricola italiana

Quest’anno i cambiamenti climatici hanno provocato un taglio del 15% del raccolto di riso, del 10% del grano, del 60% per le ciliegie e del 63% delle pere mentre il miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno e si registra un calo anche per la vendemmia (-12%). Ad affermarlo la Coldiretti in riferimento ai dati elaborati dall’Osservatorio europeo Copernicus secondo il quale i primi nove mesi sono stati i più caldi mai registrati nel pianeta con una temperatura media superiore di 0,52 gradi la media storica spinti da un mese di settembre più bollente di addirittura 0,93 gradi.

Una anomalia registrata anche in Europa dove la colonnina di mercurio sempre a settembre è salita ad un livello record con 2,51 gradi in più della media storica secondo Copernicus mentre in Italia il mese di settembre – sottolinea la Coldiretti – si posiziona come il secondo più caldo mai osservato con una temperatura media superiore di 3,1 gradi la media climatica del periodo 1991-2020 secondo gli esperti dell’Osservatorio geofisico modenese Unimore.

Il cambiamento climatico ha scatenato anche l’invasione di pericolose specie aliene, dalla cimice asiatica al granchio blu, dal cinipide del castagno alla Xylella, dal moscerino dagli occhi rossi al calabrone asiatico fino alla vespa velutina che attacca gli alveari, con danni complessivi per oltre un miliardo nei campi come nei mari distruggendo coltivazioni e allevamenti. Siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo con effetti devastanti – sottolinea la Coldiretti.

Oltre al taglio dei raccolti il cambiamento climatico sta modificando anche la distribuzione delle coltivazioni lungo la Penisola dove la coltivazione dell’ulivo in Italia è arrivata a ridosso delle Alpi, nella Pianura Padana si coltiva oggi circa la metà della produzione nazionale di pomodoro destinato a conserve e di grano duro per la pasta, colture tipicamente mediterranee, mentre i vigneti sono arrivati addirittura sulle vette mentre al sud è boom per le coltivazioni tropicali, dall’avocado al mango fino alle banane.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque. Servono – conclude la Coldiretti – investimenti anche grazie al PNRR per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti.

Fatturato in crescita per Apicoltura Piana (+11%)

Apicoltura Piana, azienda conosciuta e apprezzata per la lavorazione e il confezionamento dei prodotti dell’alveare e per l’allevamento ed esportazione di api regine, ha chiuso l’esercizio fiscale 2022 con 24 milioni di euro di fatturato, +11% rispetto all’anno precedente. Il bilancio evidenzia parametri positivi per i principali indicatori economici. L’Ebitda si attesta a 778 mila euro e l’utile netto a 431 mila euro, anche se entrambi i valori hanno in parte risentito dei maggiori costi sostenuti per l’acquisizione del nuovo stabilimento produttivo.

Da rilevare, inoltre, il miglioramento della Posizione Finanziaria Netta che scende al 2,78%, nonostante Apicoltura Piana abbia sostenuto i propri fornitori di miele, in un periodo caratterizzato da diverse criticità, anticipando loro liquidità per oltre 1 milione di euro. Il buon andamento di Piana è stato principalmente determinato dalle ottime performance dell’innovativa linea Squeeze che, grazie al pack in polietilene PET riciclato al 50%, è in grado di ridurre significativamente l’impatto sull’ecosistema, rispondendo così alla crescente domanda di prodotti salutari e sostenibili. Infine, per sostenere i piani di espansione per i prossimi anni, l’azienda ha già inserito nel proprio organico due nuove figure professionali.

“Siamo orgogliosi di festeggiare i 120 anni di attività aziendale con un fatturato in crescita e l’obiettivo di proseguire questo percorso di sviluppo” ha commentato Massimo Mengoli, Amministratore Delegato di Apicoltura Piana. Considerando il quadro generale, condizionato dalla carenza di materie prime e quindi da una contrazione delle marginalità, possiamo ritenerci soddisfatti dei buoni risultati ottenuti. Per il prossimo anno puntiamo a incrementare il trend di sviluppo, l’obiettivo è realizzare un’ulteriore crescita a valore di circa 6 punti percentuali e un consolidamento della redditività. Per centrare questi traguardi, continueremo a puntare sull’alta qualità dei nostri mieli che si unisce all’innovazione e alla sostenibilità ambientale”.

Apicoltura Piana compie 120 anni e continua a investire in sostenibilità

Apicoltura Piana celebra 120 anni di attività. L’azienda nasce infatti nel 1903 a Castel San Pietro Terme, nel bolognese, quando il professor Gian Pietro Piana, docente universitario, si trasferì da Milano. Qui, con il figlio, iniziò a studiare le api rendendosi conto delle particolari doti delle api italiane, più docili e produttive delle parenti europee. In pochi anni Apicoltura Piana è diventata una delle maggiori aziende italiane del settore grazie all’attività di allevamento ed esportazione di api regine e alla produzione di miele. Negli anni ’90 l’azienda si posiziona definitivamente ai vertici del comparto del miele grazie a una crescita significativa dei volumi e del fatturato, rimanendo tuttora leader di settore.

Con un fatturato che supera i 23 milioni di euro e 5 mila tonnellate di miele lavorate ogni anno, oggi Apicoltura Piana è un punto di riferimento nel mondo apistico. Oltre ad allevare le api regine, lavora e confeziona miele, proponendo semilavorati e prodotti finiti in diversi formati e tipologie floreali, sia a marchio-proprio (Piana Miele) che per conto di terzi. Grazie all’ampia offerta e alla massima attenzione che dedica alla selezione e al controllo qualità in ogni fase della produzione, garantisce prodotti di alto livello, specifici per ogni settore del mercato: dalla GDO all’ Horeca fino ai canali commerciali specializzati.

L’azienda rispetta l’ambiente, supporta il benessere delle api e valorizza la tracciabilità del miele ma, soprattutto, investe in ricerca e innovazione tecnologica con il progetto Melixa System, un avanzato sistema di monitoraggio in tempo reale e da remoto dello stato dell’apiario, senza interferire con l’attività delle api. Per rispondere invece alle esigenze dei consumatori sempre più sensibili anche ai temi della sostenibilità, l’azienda ha aggiornato la rivoluzionaria linea Squeeze, con i nuovi pack in polietilene (PET) riciclato al 50% riducendo significativamente l’impatto della confezione sull’ecosistema. Il mercato ha accolto molto bene la novità registrando un significativo +100% nelle vendite già nei primi sei mesi del 2023 rispetto all’anno precedente. La linea Squeeze comprende i gusti Acacia, Millefiori, Millefiori di filiera italiana e Millefiori con Pappa Reale.

“Siamo orgogliosi della nostra storia e vogliamo continuare a crescere e investire, sia in nuovi prodotti sia in ricerca e sviluppo. Per il futuro abbiamo in serbo tante iniziative che ci permetteranno di rispondere alle esigenze di un consumo sempre più attento e sostenibile, coniugando la valorizzazione delle migliori materie prime all’attenzione degli equilibri del nostro pianeta, come ad esempio la scelta di utilizzare Melixa System, una tecnologia che monitora in tempo reale la produzione e le condizioni dell’arnia, senza interferire con il benessere delle api. Stiamo anche lavorando su un nuovo progetto di filiera che valorizza i mieli tracciati e garantiti, di origine 100% italiana. Abbiamo una visione chiara e coerente dell’azienda, anche a supporto di un ecosistema che ha bisogno delle nostre cure e, soprattutto, delle api, messe sempre più a rischio estinzione”, ha dichiarato Massimo Mengoli, Amministratore Delegato Apicoltura Piana.

“La protesta dei bambini”, parte la nuova campagna di Mielizia

Salvare le api e vivere in armonia con il pianeta è il tema che affronta lo spot della nuova campagna pubblicitaria Mielizia che tornerà on air dal 28 agosto al 10 settembre nel formato 30” sui canali tematici per bambini e ragazzi Booing e Cartoonito, Rai Gulp, Freesbee e K2.

Lo spot Mielizia si sviluppa in una collezione di estratti video inviati da tutto il mondo per associare singole voci e farle diventare un’unica protesta. I protagonisti sono i bambini di oggi, la cosiddetta Alpha Generation, e la loro voglia di verità. Una verità che ci chiede risposte: sull’ambiente e il futuro delle api.

Due mondi che si incontrano quello di Mielizia, icona simbolo della salvezza delle api, e della Gen Alpha, perché è proprio a partire dai bambini che si possono mettere le basi per un futuro migliore attraverso un agire sostenibile. Sempre insieme, per la difesa della biodiversità.

Miele al Tabacco Selvatico, la novità di Apicoltura Piana

Apicoltura Piana ha arricchito la sua gamma-prodotti proponendo il nuovo blend Tabacco. Ottenuto dal nettare dei fiori di tabacco selvatico, una pianta spontanea che cresce lungo i fiumi e nelle pianure sviluppandosi per rizoma sotterraneo e utilizzata anche a scopo ornamentale per i suoi caratteristici fiori, il nuovo prodotto è un delicato miele da tavola, perfetto per dolcificare tè, tisane e negli abbinamenti con formaggi e pane integrale.

Ha un colore chiaro, giallo dorato con la tendenza a cristallizzare nel tempo. Gli amanti di questo miele infatti potranno talvolta trovarlo un po’ più compatto del classico miele millefiori o acacia, ma si tratta di un processo naturale che non modifica in alcun modo il sapore, l’aroma e le qualità nutrizionali.

Grazie alla combinazione di sapore e profumo caratteristici, tendenti al dolce, il miele di tabacco selvatico marchiato Piana Miele risulta inconfondibile, ottimo per dolcificare e come ingrediente per i cocktail che prevedono il miele nella loro composizione.

“Continua il percorso di ampliamento della gamma di gusti di miele messi a disposizione del mercato da parte di Apicoltura Piana, e il Miele ai fiori di Tabacco risulta la novità più curiosa, ideale per sfruttare la fioritura estiva del tabacco selvatico. Abbiamo da subito apprezzato la sua versatilità nelle preparazioni gastronomiche e nelle bevande e siamo certi che i consumatori di miele sapranno cogliere e valorizzare le peculiari caratteristiche di questo gusto. L’attenzione a nuove fioriture ci consente di tenere alta l’attenzione sull’importanza e sulla tutela delle api, alla base degli equilibri naturali nella produzione agricola e dell’alimentazione sana grazie ai prodotti dell’alveare”, dice Massimo Mengoli, Amministratore Delegato di Apicoltura Piana.

Penny sostiene e protegge l’impollinazione

Nella giornata mondiale dedicata alle api, Penny Market inaugura presso la propria sede di Cernusco sul Naviglio e presso le piattaforme logistiche di Quattordio e Desenzano gli alveari che hanno dato “casa” a 180.000 api a cui se ne aggiungeranno altre 6.000 in poche settimane.

Gli alveari sono stati posizionati nelle aree verdi dei due centri di distribuzione e nella terrazza della sede dell’azienda multinazionale dall’anima italiana, dove l’amministratore delegato Nicola Pierdomenico ha dato il benvenuto alle nuove colonie insieme al Sindaco di Cernusco sul Naviglio Ermanno Zacchetti.

“…le api svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento degli ecosistemi: l’80% delle piante dipende dall’impollinazione tramite insetti e circa un terzo di frutta e ortaggi dipendono dall’impollinazione operata dalle api. Sono insetti che rappresentano un modello di sostenibilità perché sfruttano i fiori per ricavarne energia e cibo ma restituiscono alle piante l’investimento energetico sotto forma di impollinazione. Gli ecosistemi restano in equilibrio perché le api assicurano alle piante la riproduzione, e quindi risultano ottimi indicatori ambientali, in quanto consentono un monitoraggio indiretto dello stato di salute del territorio circostante…” così spiega Giuseppe Manno, responsabile di Apicultura Urbana, azienda specializzata nella creazione di arnie e alveari proprio in ambiente cittadino, partner di Penny per questo progetto di valore. Apicultura Urbana ha selezionato per Penny le aree e i tempi, e fornito il know-how per convivere con gli insetti in modo da promuovere il loro indispensabile lavoro ambientale.

Con “Viviamo Sostenibile” Penny abbraccia tre aree fondamentali dell’approccio etico verso l’ambiente, i prodotti e la responsabilità sociale. “Adottare” 180.000 API nei propri luoghi di lavoro è di certo un piccolo gesto; ma fatto con coerenza e determinazione in una sfida, quella della sostenibilità, che Penny ha accolto con impegno e che vuole vincere ogni giorno, proprio partendo da gesti concreti.

Anche grazie alle api ospitate Penny riuscirà a produrre circa 300 barattoli di miele che l’azienda venderà simbolicamente a marchio privato Apenni proprio per reinvestire il ricavato in successive operazioni di supporto all’ambiente, all’impollinazione e quindi alla vita di tutti noi.

Mielizia innova il packaging con la realtà aumentata 2.0

Un passo significativo verso una shopping experience davvero unica e coinvolgente, con l’obiettivo di offrire contenuti dettagliati su filiera, apicoltori, mieli, ma anche curiosità sul mondo delle api: Mielizia annuncia oggi l’avvio di un progetto pioneristico nella sua categoria merceologica e non solo, che proietterà nel futuro del marketing digitale tutti i packaging dei mieli della linea Convenzionale e BIO, grazie all’integrazione della tecnologia “web based”, una innovativa soluzione che evita di dover sviluppare app native sia per il mondo IOS che Android. Consente inoltre il tracciamento degli IP degli utenti che la stanno utilizzando per implementare successive strategie di marketing e campagne di retargeting profilate.

La tecnologia “web based” si basa sulla scansione, attraverso il proprio smartphone e senza la necessità di scaricare alcuna app, di uno speciale QR code integrato nel design delle confezioni del prodotto. Una volta inquadrato il QR code con la fotocamera, si attiverà l’esperienza interattiva: immerso nell’ambiente in cui lo shopper si trova, l’ape mascotte 3D Mielizia prenderà il volo sullo schermo, così grazie alla Realtà Aumentata 2.0 avrà inizio un vero e proprio immersive storytelling del brand. Da lì, attraverso un menù semplice e intuitivo visionabile tramite swipe up, si potrà poi accedere a interessanti contenuti multimediali e interattivi: conoscere la storia e la filiera dei prodotti grazie a video in motion graphic, scoprire utili approfondimenti sulle varietà dei mieli supportati da intuitive infografiche, tracciare il percorso del vasetto di miele semplicemente immettendo il codice del lotto e infine scoprire tantissime video-ricette in cui Mielizia è il vero protagonista.

“Il progetto digitale innovativo di Realtà Aumentata 2.0 integrato nelle confezioni di Mielizia e Mielizia BIO, è stato sviluppato in collaborazione con Ribo Beyond Expectations di Bergamo che ci ha supportati sia dal punto di vista strategico, tecnico che di creazione dei contenuti. Si tratta di un progetto di cui siamo orgogliosi pionieri e che ci proietta nel futuro del marketing digitale, pur mantenendo sempre alta l’attenzione verso i nostri clienti, i loro gusti ed esigenze e con la possibilità intercettare in chiave edutainment anche il target kids”, commenta Laura Betti, Brand Manager Mielizia.

Conapi, fatturato a 26,2 milioni di euro (+10%)

Si è svolta nei giorni scorsi l’Assemblea Ordinaria annuale dei Soci Conapi, unica e autentica filiera di miele convenzionale e biologico in Italia composta da oltre 600 apicoltori e 110 mila alveari (il 45% bio), che si conferma la più grande cooperativa europea e punto di riferimento importante per l’apicoltura italiana e non solo.

Il bilancio d’esercizio 2020/2021 si chiude con un fatturato complessivo di 26,2 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al 2019/2020. Il merito va alle produzioni caratteristiche, dove si registra la performance più che positiva di Mielizia BIO Italia, che ha raddoppiato il fatturato. Un ampliamento complessivo della gamma e l’ingresso in importanti catene della Grande Distribuzione riaffermano Mielizia al terzo posto per quota di mercato in Italia, secondo le ultime rilevazioni Nielsen, che confermano anche la crescita della brand awareness, grazie anche alla maggiore distribuzione e ai costanti investimenti in comunicazione. Cuor di Miele, il marchio biologico di Conapi dedicato in esclusiva alla catena dei NaturaSì, si riallinea ai volumi pre-Covid, quindi leggermente inferiori al 2020, mentre i mercati esteri Giappone e Francia mostrano sostanzialmente un andamento in linea con l’anno precedente. Molto bene le composte Mielizia BIO che segnano un incremento del 73% sia a volume che a valore e registrano l’ingresso in molte catene di vendita sia al nord che al sud Italia.

La riapertura del canale Horeca sta favorendo un buon andamento delle vendite dei frollini nel formato monodose e la recente apertura verso canali verticali per la linea di integratori, dedicato alle farmacie e parafarmacie, ha già dato risultati molto incoraggianti. Ottimo andamento dell’e-commerce (+65% rispetto all’anno precedente).

“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti e guardiamo avanti con fiducia” ha dichiarato Nicoletta Maffini, Direttore Generale di Conapi-Mielizia, “il mondo agricolo italiano vive un momento di forte complessità legato alle stagioni produttive difficili e imprevedibili e alla crisi economica post pandemica. In questo contesto stiamo cercando da un lato di valorizzare al meglio le produzioni dei soci, quindi non solo miele, ma anche gli altri prodotti dell’alveare, dall’altro stiamo spingendo le composte di frutta biologiche, anche grazie a una intensa attività di ricerca e sviluppo. Proprio tenendo conto di un panorama così incerto” – conclude Maffini – “abbiamo voluto fortemente che il messaggio lanciato dal primo spot Mielizia non fosse una semplice comunicazione di prodotto, ma uno strumento per trasmettere all’esterno il valore di Mielizia, dei suoi apicoltori e della situazione di emergenza climatica complessiva”.

Il Raccolto
Anche la stagione 2020, che chiude il bilancio, si era caratterizzata per raccolti scarsi: poco più di 20.400 q.li contro i circa 18.000 q.li dell’anno precedente (+1,3%) di cui circa il 45% biologico. Siamo comunque lontani dai volumi raccolti fino a pochi anni fa, soprattutto se si considera l’aumento del numero di soci conferitori. Il 2021 conferma il trend degli ultimi anni, con un record negativo del raccolto mai registrato prima, peggiorativo persino rispetto al 2019, che era considerato fino a quest’anno l’annus horribilis dell’apicoltura. A poco sono serviti gli investimenti volti ad aumentare gli alveari in produzione, per compensare le scarse produzioni: 10.000 alveari in più nel 2020. L’entità dei raccolti è ben lontana da quella del primo decennio 2000. Il raccolto 2021 quindi si attesta su medie produttive dimezzate rispetto alla scorsa stagione e in molte regioni è stato richiesto lo stato di calamità: si sono aperti molti tavoli di confronto con le istituzioni per valutare possibili sostegni per un comparto che ha un ruolo fondamentale per tutto il mondo agricolo: ricordiamo che oltre il 75% delle produzioni agricole a scopo alimentare dipende dagli impollinatori e in particolare dalle api che sono tra le migliori moltiplicatrici di biodiversità.

“Considero l’apicoltura una disciplina per maratoneti, ma la marcia sta diventando impegnativa e la cooperativa sta valutando tutte le misure da mettere in atto per sostenere i soci in difficoltà a causa dei raccolti scarsi e imprevedibili” – afferma Diego Pagani, apicoltore biologico e Presidente di Conapi-Mielizia – “Le cause sono ormai note: il cambiamento climatico che incalza, la perdita di biodiversità e quindi la minore disponibilità di pascoli, associata a una minacciosa presenza di pesticidi che continuano a determinare avvelenamenti e improvvise scomparse di apiari interi. Per questo siamo impegnati su tutti i più importanti tavoli istituzionali per la definizione delle linee guida che ogni Paese presenterà per la condivisione a, livello europeo, della programmazione delle politiche agricole comunitarie dei prossimi anni”. E conclude: “L’apicoltura deve essere considerata un’attività imprescindibile per il futuro alimentare e per la vita su questo pianeta”.

Vis omaggia la castagna con tre nuove referenze

Tempo d’autunno, tempo di castagne, ma soprattutto di marroni: grandi, rotondi, zuccherini e croccanti, amati e prediletti da pasticceri e golosi che in questa stagione ne fanno incetta per torte e preparazioni di ogni tipo.

Vis, l’azienda valtellinese specializzata in confetture ad alta percentuale di frutta e prodotti conservieri di qualità, propone la sua meravigliosa crema di marroni, ideale per una colazione o una merenda autunnale o invernale, energetica e golosa, perfetta anche per torte, crostate, brioche e pan brioche.

Due le versioni a disposizione degli appassionati alla ricerca delle squisitezze made in Italy: la crema di marroni della linea Poesie di Frutta e la crema di marroni della linea Natura Golosa, che vanta ben 16 referenze tra cui i frutti rossi come mirtilli, more, ribes, lamponi e frutti di bosco, i gusti più amati e richiesti dai consumatori in tutte le stagioni dell’anno.

Bastano quattro semplici ingredienti (marroni, zucchero, aroma di vaniglia e gelificante) per creare dopo una lunga lavorazione la sua inconfondibile consistenza cremosa, anche grazie al quantitativo di marroni utilizzato: ben 55 g per 100 g di prodotto. Un’alternativa golosa e ricca di energia a dolci e snack confezionati, ottima per le merende dei più piccoli.

E cosa dire del miele di Castagno Vis? Una vera eccellenza italiana dal gusto intenso, pungente e persistente. Non eccessivamente dolce, lascia quel tipico retrogusto assolutamente unico, ideale da abbinare ai formaggi o a una buona ricotta o, ancora, da utilizzare in un dolce alle mele o al cioccolato per conferirgli ulteriore personalità.

Oltre a quello di castagno, Vis produce anche il miele d’Acacia che viene prodotto dai migliori apicoltori della Lombardia, il Millefiori, con miele proveniente unicamente dalla Valtellina, premiato da Altroconsumo come migliore referenza tra 22 prodotti testati, e, infine, quello di Tiglio, noto per il suo retrogusto fresco, quasi a ricordare delle note di menta.

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