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Conapi, capitale sociale a 4 milioni grazie a Coopfond e Fondo Sviluppo

Conapi, Consorzio Nazionale Apicoltori, incrementa il suo capitale sociale del 17,5% grazie all’ingresso di due fondi mutualistici, Coopfond (Legacoop) e Fondo Sviluppo (Confcooperative). Ciò consentirà di crescere fino al +17,5%, con un apporto complessivo di 650.000 euro. In termini numerici, il capitale sociale raggiungerà il totale di 4,38 milioni di euro.

L’ingresso di Coopfond e Fondo Sviluppo rappresenta un intervento di grande fiducia nei confronti della solidità e della visione strategica del Consiglio di amministrazione e del management di Conapi. “Questo risultato testimonia il riconoscimento del mondo cooperativo nei confronti del nostro modello di sviluppo, incentrato sulla valorizzazione delle produzioni dei soci apicoltori e sulla sostenibilità ambientale ed economica” ha dichiarato Giorgio Baracani, Presidente di Conapi.

L’annuncio ha fatto da sfondo all’assemblea dei soci tenutasi lo scorso 23 novembre, in cui è stato approvato il bilancio d’esercizio 2023/24. La chiusura del bilancio mostra segnali incoraggianti, con un fatturato complessivo di 23,5 milioni di euro, in crescita del +5% rispetto all’esercizio precedente. Di questi, 22,2 milioni di euro derivano dal valore della produzione caratteristica, costituita da miele e prodotti dell’alveare, un dato particolarmente rilevante e che ha registrato un incremento significativo del +8%.

Il successo di Mielizia
Secondo i dati Nielsen (Totale Italia, 52 settimane al 27 ottobre 2024), il mercato italiano del miele ha raggiunto un valore complessivo di oltre 152 milioni di euro, supportato da una crescita dello 0,9% in termini di valore, del 3,4% a volume (kg) e del 3,1% nel numero di confezioni vendute. Sempre a Totale Italia, Mielizia, marchio premium di Conapi, si distingue con performance positive di mercato, mostrando un incremento dell’11,7% a valore, del 7,8% a volume e del 16,2% per numero di confezioni. Nei canali ipermercati e supermercati, dove il marchio è maggiormente presente, la crescita è del 12,1% a valore, del 7,8 a volume e del 16,4% in termini di confezioni, segnalando una buona penetrazione nelle grandi superfici di vendita.

“Questi numeri confermano la crescente attenzione dei consumatori verso prodotti di alta qualità, tracciabili e sostenibili – spiega Nicoletta Maffini, Direttore Generale di Conapi –. Il nostro impegno rimane valorizzare le produzioni conferite dai nostri soci apicoltori, investendo in innovazione e sostenibilità e consolidando la fiducia dei nostri partner. Questo percorso di crescita non è solo economico, ma anche etico e ambientale: ogni nostro risultato rappresenta un passo avanti nella tutela delle api e nella promozione della biodiversità”.

L’unico neo è rappresentato dall’andamento dei raccolti che per il secondo anno (campagna 2023 e 2024) risultano insoddisfacenti sia per il futuro delle aziende socie, sia per rispondere alla domanda del mercato.

Il successo di Mielizia traina il fatturato di Conapi oltre i 22 milioni di euro

Il Consorzio Nazionale Apicoltori Conapi ha chiuso l’esercizio 2023/2024 con un fatturato di 22,2 milioni di euro, segnando così un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente. Con oltre 600 apicoltori associati, 100 mila alveari (di cui il 45% biologici), e una produzione annua complessiva che supera le 3.000 tonnellate di miele, la cooperativa rappresenta un punto di riferimento per l’intero settore.

Il consolidamento di Mielizia
Il mercato nazionale del miele, che vale attualmente oltre 148 milioni di euro e oltre 100 milioni di euro per i canali Iper+Super presidiati dal marchio Mielizia, ha visto un calo generalizzato a valore (-1,2%), a volume (-3,2%) e confezioni (-3,2%) (dati Nielsen AT 16/06/24 Iper+Super). In questo contesto, Conapi ha registrato una performance in controtendenza. Mielizia, il marchio attraverso cui la cooperativa esprime il suo impegno verso il consumatore finale, si conferma il terzo brand più venduto nel mercato italiano nei canali iper e super, consolidando ulteriormente la sua posizione di rilievo. La crescita di Mielizia, pari al 5,6% a valore e al 5,1% a numero confezioni (dati Nielsen AT 16/06/24), è stata sostenuta dall’introduzione di nuovi prodotti che valorizzano il miele italiano dei soci e dall’acquisizione di nuovi clienti. I ricavi di vendita della cooperativa per le produzioni caratteristiche sono così saliti a 22,2 milioni di euro, rispetto ai 20,5 milioni dell’anno precedente. Conapi ha rafforzato inoltre la sua posizione a livello internazionale, registrando una crescita del 12% sia in termini di volume che di valore delle vendite estere. Il marchio Mielizia rappresenta il 70% del fatturato internazionale, con il 93% del valore esportato proveniente da prodotti biologici. I principali mercati esteri, come Francia e Giappone, continuano a essere strategici, con una notevole crescita in Giappone, evidenziando la rilevanza e l’attrattiva dei prodotti Conapi su scala globale.

Un occhio all’ambiente
Ambizioso il piano di investimenti da 5 milioni di euro con l’obiettivo di rendere il sito produttivo di Monterenzio, situato nell’Appennino Bolognese, più competitivo e sostenibile. Questo progetto di ammodernamento prevede la realizzazione di un nuovo magazzino di 2.600 mq, destinato principalmente allo stoccaggio delle produzioni conferite, con un focus particolare sul settore del miele. Parallelamente è stata acquistata una nuova linea per il confezionamento in doypack, un formato innovativo che risponde a nuove esigenze di consumo. Gli interventi in corso includono anche significative operazioni di messa in sicurezza sismica e l’efficientamento energetico dell’intero stabilimento, che contribuiranno a migliorare ulteriormente la resilienza e la sostenibilità dell’azienda.

A supporto di questo piano, nel 2023 sono stati già investiti 3 milioni di euro, finanziati in parte grazie a fondi regionali e statali, tra cui il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Entro il 2024, il completamento del piano con ulteriori 2 milioni di euro consentirà all’azienda di consolidare il proprio percorso di crescita, puntando su innovazione e rispetto per l’ambiente. L’installazione di due impianti fotovoltaici, con una capacità complessiva di 495 kW e 90 kW di accumulo, rappresenta un ulteriore passo verso l’autosufficienza energetica, mentre il nuovo magazzino sarà equipaggiato con un impianto fotovoltaico aggiuntivo da 50 kW. Queste misure non solo ridurranno i costi energetici, ma rafforzeranno anche l’impegno dell’azienda verso un futuro più sostenibile. Con questo piano di investimenti, la Cooperativa ribadisce la sua volontà di perseguire un modello di sviluppo industriale che integra innovazione, competitività e responsabilità ambientale, assicurando al contempo la sicurezza e l’efficienza delle proprie operazioni.

“In un contesto di mercato sempre più sfidante, questi risultati confermano la solidità e la visione strategica di Conapi” afferma Nicoletta Maffini, Direttore Generale di Conapi. “Gli investimenti che stiamo mettendo in campo non solo rafforzeranno la nostra posizione di leader a livello europeo, ma ci permetteranno anche di rispondere con maggiore efficacia alle sfide poste dal cambiamento climatico. Con un impegno costante verso l’innovazione e la sostenibilità, continueremo a valorizzare e supportare il miele italiano e il prezioso lavoro dei nostri soci apicoltori”.

Fatturato a 25 milioni per Apicoltura Piana, recuperata marginalità pre pandemica

Apicoltura Piana, azienda di Castel San Pietro (Bologna) che produce miele, chiude il 2023 con un fatturato di circa 25 milioni di euro, segnando un +5% rispetto all’anno precedente. Il bilancio evidenzia parametri positivi e una crescita significativa per quanto concerne tutti i principali indicatori finanziari: l’utile netto è aumentato notevolmente attestandosi a 1.481.495 euro, tornando così alla normale marginalità del periodo pre-pandemico. Quasi triplicati i valori di Ebit, che sfiora i 2 milioni di euro, ed Ebitda che raggiunge circa 2.400.000 euro. Un marcato miglioramento anche per la posizione finanziaria netta (PFN) verso le banche, indice di una maggior stabilità finanziaria. Questi indicatori sono il risultato di una gestione aziendale efficiente e di strategie di mercato in grado di generare profitti.

Driver della crescita le ottime performance dei prodotti di punta con referenze che rispondono alle nuove esigenze di consumo sempre più orientate verso prodotti sani e sostenibili come la  linea Squeeze che, grazie al pack in polietilene PET riciclato al 50%, è in grado di ridurre significativamente l’impatto sull’ecosistema, rispondendo così alla crescente domanda dei consumatori attenti alla salute e all’ambiente. Ottimo andamento anche per la linea Dolce Regina che comprende gusti tradizionali come Millefiori, Acacia e Millefiori Biologico, proposti rigorosamente in vaso di vetro per esaltare le caratteristiche di colore e trasparenza del miele. Inoltre nel corso del 2023 l’azienda ha ampliato gli investimenti nel marketing e nella comunicazione, con l’obiettivo di supportare il posizionamento del brand sul mercato e mantenere aggiornati consumatori e buyer sulla gamma prodotti, la qualità del miele e le novità organizzative.

Massimo Mengoli e il Consigliere Anca Brinza

“Siamo decisamente soddisfatti dei buoni risultati raggiunti. L’obiettivo per il 2024 è proseguire nel nostro percorso di sviluppo – ha commentato Massimo Mengoli, Amministratore Delegato di Apicoltura Piana. Queste ottime performance non sarebbero state possibili senza il supporto costante del team che lavora con noi, che ringrazio per la dedizione. Importante anche la fidelizzazione degli apicoltori, aver fissato la soglia minima di 5,20 euro al chilo per il miele millefiori ha valorizzato il loro lavoro, evidenziando quanto apprezziamo gli sforzi che fanno ogni giorno per offrire un miele sano, etico e di qualità. Guardiamo con fiducia al futuro, il prossimo anno puntiamo ad aumentare il trend di sviluppo, ampliando l’azienda per incrementare la nostra capacità produttiva. Per centrare questi traguardi, continueremo a puntare sull’alta qualità dei nostri mieli, che si unisce all’innovazione nel rispetto della tradizione e della sostenibilità ambientale”.

Conapi chiude l’anno con 23 milioni di fatturato e ne investe 3 per logistica e sostenibilità

Il Cda di Conapi – Consorzio Nazionale Apicoltori, ha approvato il bilancio d’esercizio 2022/2023, chiusosi il 30 giugno 2023, con un fatturato di 23 milioni di euro, di cui 20,5 milioni di euro relativi alle produzioni caratteristiche. Nonostante il mercato nazionale sia affetto da un calo generalizzato di vendite del miele (-11% a volume), Mielizia, il marchio della Cooperativa, contiene le perdite a volume e valore rispetto ai principali competitor e incrementa le vendite di circa il 10% rispetto al semestre precedente, anche grazie allo sviluppo di nuove referenze.

Il piano degli investimenti
Sono rilevanti gli investimenti che la Cooperativa svilupperà nell’immediato futuro con un pacchetto di 3 milioni di euro entro la fine del 2024, con il contributo parziale del PSR (Programma Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna), che avvieranno una nuova fase di sviluppo per potenziare l’attività di logistica e sostenibilità. La finalità dei futuri investimenti sarà quella di rendere più competitivo e sostenibile il sito produttivo di Monterenzio nell’Appennino Bolognese, grazie ai quali sarà realizzato un nuovo magazzino di 2600 mq dedicato allo stoccaggio delle produzioni conferite, in particolare al miele, a cui si aggiunge l’acquisto di una nuova linea di confezionamento e il miglioramento di una parte dei processi produttivi, volti ad un efficientamento dei costi. Inoltre sono già in fase di realizzazione gli interventi di messa in sicurezza dal punto di vista sismico e di efficientamento energetico di tutto lo stabilimento: anche con il contributo Bando “Parco Agrisolare” (fondi PNRR, attribuiti dal MASAF, Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), sono in fase di attuazione nuove superfici di fotovoltaico per 450 kw che consentiranno un risparmio energetico rilevante e il conseguimento di ulteriori standard di sostenibilità, secondo gli obiettivi prefissati nell’agenda green aziendale.

“Il momento storico incerto ha spronato il Cda ad avallare nuovi investimenti che consentiranno alla Cooperativa di efficientare i processi produttivi, di presidiare ulteriormente i mercati e di raggiungere nuovi standard di sostenibilità ambientale. Auspichiamo che l’offerta di nuovi prodotti, volti a valorizzare il miele italiano dei soci, contribuirà a un significativo incremento di fatturato. L’obiettivo è aumentare la nostra competitività ed entrare in nuovi canali di vendita per quanto riguarda il mercato domestico, oltre che in nuovi mercati esteri” commenta il Direttore Generale Nicoletta Maffini.

Il raccolto
La stagione 2022, che riguarda questo bilancio, è stata decisamente più abbondante, con una media produttiva per alveare di 16/18 kg. A differenza del 2021, i raccolti primaverili di acacia e agrumi sono stati decisamente positivi così come il castagno, mentre la siccità estiva ha determinato un aggravamento della carenza di millefiori, già presente negli anni scorsi.

“Purtroppo l’aumento dei costi di gestione delle aziende apistiche dei soci, i raccolti incerti e la contrazione del mercato che non assorbe il costo reale della produzione, accompagnato dal gravissimo problema della massiccia presenza di falso miele, creano molte criticità a una base sociale che, da un decennio, affronta difficoltà crescenti” ha dichiarato il Presidente Giorgio Baracani. “Il raccolto 2023 ha segnato per l’acacia una produttività media di appena 4 kg/alveare: diventa dunque fondamentale attivare e potenziare un sistema di tutela dell’apicoltura che deve diventare una voce importante nell’agenda politica nazionale ed europea. In tal senso, lo strumento assicurativo a copertura dei mancati raccolti, attivato nel 2023, sta cominciando a dare i primi risultati. Insieme ai Consiglieri, nelle prossime settimane definiremo il nuovo Piano Strategico 2024/2027”.

Il caldo record fa calare drasticamente la produzione agricola italiana

Quest’anno i cambiamenti climatici hanno provocato un taglio del 15% del raccolto di riso, del 10% del grano, del 60% per le ciliegie e del 63% delle pere mentre il miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno e si registra un calo anche per la vendemmia (-12%). Ad affermarlo la Coldiretti in riferimento ai dati elaborati dall’Osservatorio europeo Copernicus secondo il quale i primi nove mesi sono stati i più caldi mai registrati nel pianeta con una temperatura media superiore di 0,52 gradi la media storica spinti da un mese di settembre più bollente di addirittura 0,93 gradi.

Una anomalia registrata anche in Europa dove la colonnina di mercurio sempre a settembre è salita ad un livello record con 2,51 gradi in più della media storica secondo Copernicus mentre in Italia il mese di settembre – sottolinea la Coldiretti – si posiziona come il secondo più caldo mai osservato con una temperatura media superiore di 3,1 gradi la media climatica del periodo 1991-2020 secondo gli esperti dell’Osservatorio geofisico modenese Unimore.

Il cambiamento climatico ha scatenato anche l’invasione di pericolose specie aliene, dalla cimice asiatica al granchio blu, dal cinipide del castagno alla Xylella, dal moscerino dagli occhi rossi al calabrone asiatico fino alla vespa velutina che attacca gli alveari, con danni complessivi per oltre un miliardo nei campi come nei mari distruggendo coltivazioni e allevamenti. Siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo con effetti devastanti – sottolinea la Coldiretti.

Oltre al taglio dei raccolti il cambiamento climatico sta modificando anche la distribuzione delle coltivazioni lungo la Penisola dove la coltivazione dell’ulivo in Italia è arrivata a ridosso delle Alpi, nella Pianura Padana si coltiva oggi circa la metà della produzione nazionale di pomodoro destinato a conserve e di grano duro per la pasta, colture tipicamente mediterranee, mentre i vigneti sono arrivati addirittura sulle vette mentre al sud è boom per le coltivazioni tropicali, dall’avocado al mango fino alle banane.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque. Servono – conclude la Coldiretti – investimenti anche grazie al PNRR per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti.

Fatturato in crescita per Apicoltura Piana (+11%)

Apicoltura Piana, azienda conosciuta e apprezzata per la lavorazione e il confezionamento dei prodotti dell’alveare e per l’allevamento ed esportazione di api regine, ha chiuso l’esercizio fiscale 2022 con 24 milioni di euro di fatturato, +11% rispetto all’anno precedente. Il bilancio evidenzia parametri positivi per i principali indicatori economici. L’Ebitda si attesta a 778 mila euro e l’utile netto a 431 mila euro, anche se entrambi i valori hanno in parte risentito dei maggiori costi sostenuti per l’acquisizione del nuovo stabilimento produttivo.

Da rilevare, inoltre, il miglioramento della Posizione Finanziaria Netta che scende al 2,78%, nonostante Apicoltura Piana abbia sostenuto i propri fornitori di miele, in un periodo caratterizzato da diverse criticità, anticipando loro liquidità per oltre 1 milione di euro. Il buon andamento di Piana è stato principalmente determinato dalle ottime performance dell’innovativa linea Squeeze che, grazie al pack in polietilene PET riciclato al 50%, è in grado di ridurre significativamente l’impatto sull’ecosistema, rispondendo così alla crescente domanda di prodotti salutari e sostenibili. Infine, per sostenere i piani di espansione per i prossimi anni, l’azienda ha già inserito nel proprio organico due nuove figure professionali.

“Siamo orgogliosi di festeggiare i 120 anni di attività aziendale con un fatturato in crescita e l’obiettivo di proseguire questo percorso di sviluppo” ha commentato Massimo Mengoli, Amministratore Delegato di Apicoltura Piana. Considerando il quadro generale, condizionato dalla carenza di materie prime e quindi da una contrazione delle marginalità, possiamo ritenerci soddisfatti dei buoni risultati ottenuti. Per il prossimo anno puntiamo a incrementare il trend di sviluppo, l’obiettivo è realizzare un’ulteriore crescita a valore di circa 6 punti percentuali e un consolidamento della redditività. Per centrare questi traguardi, continueremo a puntare sull’alta qualità dei nostri mieli che si unisce all’innovazione e alla sostenibilità ambientale”.

Apicoltura Piana compie 120 anni e continua a investire in sostenibilità

Apicoltura Piana celebra 120 anni di attività. L’azienda nasce infatti nel 1903 a Castel San Pietro Terme, nel bolognese, quando il professor Gian Pietro Piana, docente universitario, si trasferì da Milano. Qui, con il figlio, iniziò a studiare le api rendendosi conto delle particolari doti delle api italiane, più docili e produttive delle parenti europee. In pochi anni Apicoltura Piana è diventata una delle maggiori aziende italiane del settore grazie all’attività di allevamento ed esportazione di api regine e alla produzione di miele. Negli anni ’90 l’azienda si posiziona definitivamente ai vertici del comparto del miele grazie a una crescita significativa dei volumi e del fatturato, rimanendo tuttora leader di settore.

Con un fatturato che supera i 23 milioni di euro e 5 mila tonnellate di miele lavorate ogni anno, oggi Apicoltura Piana è un punto di riferimento nel mondo apistico. Oltre ad allevare le api regine, lavora e confeziona miele, proponendo semilavorati e prodotti finiti in diversi formati e tipologie floreali, sia a marchio-proprio (Piana Miele) che per conto di terzi. Grazie all’ampia offerta e alla massima attenzione che dedica alla selezione e al controllo qualità in ogni fase della produzione, garantisce prodotti di alto livello, specifici per ogni settore del mercato: dalla GDO all’ Horeca fino ai canali commerciali specializzati.

L’azienda rispetta l’ambiente, supporta il benessere delle api e valorizza la tracciabilità del miele ma, soprattutto, investe in ricerca e innovazione tecnologica con il progetto Melixa System, un avanzato sistema di monitoraggio in tempo reale e da remoto dello stato dell’apiario, senza interferire con l’attività delle api. Per rispondere invece alle esigenze dei consumatori sempre più sensibili anche ai temi della sostenibilità, l’azienda ha aggiornato la rivoluzionaria linea Squeeze, con i nuovi pack in polietilene (PET) riciclato al 50% riducendo significativamente l’impatto della confezione sull’ecosistema. Il mercato ha accolto molto bene la novità registrando un significativo +100% nelle vendite già nei primi sei mesi del 2023 rispetto all’anno precedente. La linea Squeeze comprende i gusti Acacia, Millefiori, Millefiori di filiera italiana e Millefiori con Pappa Reale.

“Siamo orgogliosi della nostra storia e vogliamo continuare a crescere e investire, sia in nuovi prodotti sia in ricerca e sviluppo. Per il futuro abbiamo in serbo tante iniziative che ci permetteranno di rispondere alle esigenze di un consumo sempre più attento e sostenibile, coniugando la valorizzazione delle migliori materie prime all’attenzione degli equilibri del nostro pianeta, come ad esempio la scelta di utilizzare Melixa System, una tecnologia che monitora in tempo reale la produzione e le condizioni dell’arnia, senza interferire con il benessere delle api. Stiamo anche lavorando su un nuovo progetto di filiera che valorizza i mieli tracciati e garantiti, di origine 100% italiana. Abbiamo una visione chiara e coerente dell’azienda, anche a supporto di un ecosistema che ha bisogno delle nostre cure e, soprattutto, delle api, messe sempre più a rischio estinzione”, ha dichiarato Massimo Mengoli, Amministratore Delegato Apicoltura Piana.

“La protesta dei bambini”, parte la nuova campagna di Mielizia

Salvare le api e vivere in armonia con il pianeta è il tema che affronta lo spot della nuova campagna pubblicitaria Mielizia che tornerà on air dal 28 agosto al 10 settembre nel formato 30” sui canali tematici per bambini e ragazzi Booing e Cartoonito, Rai Gulp, Freesbee e K2.

Lo spot Mielizia si sviluppa in una collezione di estratti video inviati da tutto il mondo per associare singole voci e farle diventare un’unica protesta. I protagonisti sono i bambini di oggi, la cosiddetta Alpha Generation, e la loro voglia di verità. Una verità che ci chiede risposte: sull’ambiente e il futuro delle api.

Due mondi che si incontrano quello di Mielizia, icona simbolo della salvezza delle api, e della Gen Alpha, perché è proprio a partire dai bambini che si possono mettere le basi per un futuro migliore attraverso un agire sostenibile. Sempre insieme, per la difesa della biodiversità.

Miele al Tabacco Selvatico, la novità di Apicoltura Piana

Apicoltura Piana ha arricchito la sua gamma-prodotti proponendo il nuovo blend Tabacco. Ottenuto dal nettare dei fiori di tabacco selvatico, una pianta spontanea che cresce lungo i fiumi e nelle pianure sviluppandosi per rizoma sotterraneo e utilizzata anche a scopo ornamentale per i suoi caratteristici fiori, il nuovo prodotto è un delicato miele da tavola, perfetto per dolcificare tè, tisane e negli abbinamenti con formaggi e pane integrale.

Ha un colore chiaro, giallo dorato con la tendenza a cristallizzare nel tempo. Gli amanti di questo miele infatti potranno talvolta trovarlo un po’ più compatto del classico miele millefiori o acacia, ma si tratta di un processo naturale che non modifica in alcun modo il sapore, l’aroma e le qualità nutrizionali.

Grazie alla combinazione di sapore e profumo caratteristici, tendenti al dolce, il miele di tabacco selvatico marchiato Piana Miele risulta inconfondibile, ottimo per dolcificare e come ingrediente per i cocktail che prevedono il miele nella loro composizione.

“Continua il percorso di ampliamento della gamma di gusti di miele messi a disposizione del mercato da parte di Apicoltura Piana, e il Miele ai fiori di Tabacco risulta la novità più curiosa, ideale per sfruttare la fioritura estiva del tabacco selvatico. Abbiamo da subito apprezzato la sua versatilità nelle preparazioni gastronomiche e nelle bevande e siamo certi che i consumatori di miele sapranno cogliere e valorizzare le peculiari caratteristiche di questo gusto. L’attenzione a nuove fioriture ci consente di tenere alta l’attenzione sull’importanza e sulla tutela delle api, alla base degli equilibri naturali nella produzione agricola e dell’alimentazione sana grazie ai prodotti dell’alveare”, dice Massimo Mengoli, Amministratore Delegato di Apicoltura Piana.

Penny sostiene e protegge l’impollinazione

Nella giornata mondiale dedicata alle api, Penny Market inaugura presso la propria sede di Cernusco sul Naviglio e presso le piattaforme logistiche di Quattordio e Desenzano gli alveari che hanno dato “casa” a 180.000 api a cui se ne aggiungeranno altre 6.000 in poche settimane.

Gli alveari sono stati posizionati nelle aree verdi dei due centri di distribuzione e nella terrazza della sede dell’azienda multinazionale dall’anima italiana, dove l’amministratore delegato Nicola Pierdomenico ha dato il benvenuto alle nuove colonie insieme al Sindaco di Cernusco sul Naviglio Ermanno Zacchetti.

“…le api svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento degli ecosistemi: l’80% delle piante dipende dall’impollinazione tramite insetti e circa un terzo di frutta e ortaggi dipendono dall’impollinazione operata dalle api. Sono insetti che rappresentano un modello di sostenibilità perché sfruttano i fiori per ricavarne energia e cibo ma restituiscono alle piante l’investimento energetico sotto forma di impollinazione. Gli ecosistemi restano in equilibrio perché le api assicurano alle piante la riproduzione, e quindi risultano ottimi indicatori ambientali, in quanto consentono un monitoraggio indiretto dello stato di salute del territorio circostante…” così spiega Giuseppe Manno, responsabile di Apicultura Urbana, azienda specializzata nella creazione di arnie e alveari proprio in ambiente cittadino, partner di Penny per questo progetto di valore. Apicultura Urbana ha selezionato per Penny le aree e i tempi, e fornito il know-how per convivere con gli insetti in modo da promuovere il loro indispensabile lavoro ambientale.

Con “Viviamo Sostenibile” Penny abbraccia tre aree fondamentali dell’approccio etico verso l’ambiente, i prodotti e la responsabilità sociale. “Adottare” 180.000 API nei propri luoghi di lavoro è di certo un piccolo gesto; ma fatto con coerenza e determinazione in una sfida, quella della sostenibilità, che Penny ha accolto con impegno e che vuole vincere ogni giorno, proprio partendo da gesti concreti.

Anche grazie alle api ospitate Penny riuscirà a produrre circa 300 barattoli di miele che l’azienda venderà simbolicamente a marchio privato Apenni proprio per reinvestire il ricavato in successive operazioni di supporto all’ambiente, all’impollinazione e quindi alla vita di tutti noi.

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