Si è chiuso con 23,5 milioni di euro di fatturato (+2,5% sull’anno precedente) l’esercizio 2024/2025 del Consorzio Nazionale Apicoltori (Conapi), la più grande cooperativa apistica d’Europa. La cooperativa riunisce oltre 600 apicoltori, con 100.000 alveari – pari a circa 5 miliardi di api presenti in Italia – e una produzione annua di circa 30.000 quintali di miele tra convenzionale e biologico. La base sociale, presente anche in Spagna e Ungheria, si è allargata a cinque nuovi soci negli ultimi mesi.
Oltre ad approvare il bilancio, l’Assemblea dei soci ha proceduto alle elezioni del Consiglio di Amministrazione, che ha confermato Giorgio Baracani alla presidenza per il prossimo triennio. Il nuovo Cda include Stefano Farnetani, Matteo Federici, Fernandez Santiago Javier Raul, Mattia Martelli, Mario Martino, Davide Mele, Savino Petruzzelli, Enrico Pugliese, Nicola Tieri, Filippo Traviglia.
“Essere confermato alla presidenza è un grande onore – dichiara Giorgio Baracani, Presidente di Conapi –. La crescita della base sociale, l’espansione internazionale e il rafforzamento di Mielizia confermano che il nostro modello cooperativo, basato sulla filiera corta e sulla qualità, funziona. Continueremo a portare il miele italiano sui mercati di tutto il mondo”.
FOCUS SULLA CINA CON LE COMPOSTE DI FRUTTA
L’export ha raggiunto 2,5 milioni di euro, pari a circa l’11% del fatturato totale, con mercati principali in Europa e Giappone. Tra i focus strategici internazionali si conferma l’ingresso nel mercato cinese con la linea di composte di frutta, mentre prosegue il progetto di espansione in Corea e Canada, quest’ultimo particolarmente interessato ai prodotti italiani grazie alla presenza di una comunità locale.
Buoni risultati si registrano anche in mercati consolidati come Francia, Svizzera e Giappone. Conapi sottolinea che le vendite internazionali sono sostenute dalla qualità e varietà dei prodotti, tra cui i mieli monoflora, che rafforzano il posizionamento premium della cooperativa.
IL MERCATO DEL MIELE IN ITALIA
Il mercato del miele in Italia continua a mostrare dinamiche positive: con un giro d’affari che supera i 157 milioni di euro, registra una crescita del 3,7% a valore, del 5% a volume e del 5,3% in confezioni vendute (fonte: NielsenIQ Retail Measurement al 28 settembre 2025). In questo contesto, Conapi ribadisce che il suo marchio Mielizia consolida la posizione premium e ottiene performance significative. Nel totale mercato Italia il brand cresce del 2,4% a valore e del 7,5% in confezioni, trainato dall’ingresso della linea doypack Sportpocket.
Nel canale iper+super, Mielizia si conferma secondo marchio a livello nazionale, con una crescita del 3,2% a valore, dell’1,4% a volume e dell’8,5% in confezioni, a fronte di un mercato che cresce rispettivamente del 3,4%, 3,6% e 5,3%. La cooperativa legge questi dati come una dimostrazione della sua capacità competitiva nei canali più strutturati, sostenuta da una strategia di distribuzione ponderata, dall’ampliamento dell’assortimento e dall’introduzione della nuova linea Doypack, che ha rafforzato sia la presenza nei punti vendita sia la visibilità del marchio.
I CAMBIAMENTI CLIMATICI IMPATTANO SULLE PRODUZIONI
La stagione 2025 registra un andamento mediamente positivo, con un potenziale conferimento stimato intorno alle 2.000 tonnellate. Le produzioni mostrano variabilità a causa dei cambiamenti climatici, sempre più evidenti e responsabili di raccolti “a macchia di leopardo”. Buoni risultati si registrano per i mieli di acacia e agrumi, stabile il castagno, mentre i mieli millefiori e melata di bosco si mantengono su livelli soddisfacenti. Limitata, invece, la produzione di eucalipto.
LA FILIERA CORTA È UNA LA LEVA STRATEGICA
L’ingresso di cinque nuovi soci conferitori è salutato dalla cooperativa come un rafforzamento della presenza territoriale che consolida l’elemento distintivo del modello Conapi: la filiera corta. Questa viene definita leva strategica, perché a giudizio di Conapi gestire direttamente l’intero processo produttivo – dall’alveare al vasetto – permette di garantire qualità, trasparenza e tracciabilità.
“Oggi il termine filiera viene spesso utilizzato in modo generico – sottolinea Nicoletta Maffini, Direttrice Generale di Conapi-Mielizia –. Per l’azienda significa essere produttori diretti, presidiare ogni fase del processo produttivo e garantire al consumatore certezza, qualità e controlli rigorosi, rappresentando così un reale vantaggio competitivo”.




L’ingresso di Coopfond e Fondo Sviluppo rappresenta un intervento di grande fiducia nei confronti della solidità e della visione strategica del Consiglio di amministrazione e del management di Conapi. “Questo risultato testimonia il riconoscimento del mondo cooperativo nei confronti del nostro modello di sviluppo, incentrato sulla valorizzazione delle produzioni dei soci apicoltori e sulla sostenibilità ambientale ed economica” ha dichiarato Giorgio Baracani, Presidente di Conapi.
“Questi numeri confermano la crescente attenzione dei consumatori verso prodotti di alta qualità, tracciabili e sostenibili – spiega Nicoletta Maffini, Direttore Generale di Conapi –. Il nostro impegno rimane valorizzare le produzioni conferite dai nostri soci apicoltori, investendo in innovazione e sostenibilità e consolidando la fiducia dei nostri partner. Questo percorso di crescita non è solo economico, ma anche etico e ambientale: ogni nostro risultato rappresenta un passo avanti nella tutela delle api e nella promozione della biodiversità”.
Il consolidamento di Mielizia
“In un contesto di mercato sempre più sfidante, questi risultati confermano la solidità e la visione strategica di Conapi” afferma Nicoletta Maffini, Direttore Generale di Conapi. “Gli investimenti che stiamo mettendo in campo non solo rafforzeranno la nostra posizione di leader a livello europeo, ma ci permetteranno anche di rispondere con maggiore efficacia alle sfide poste dal cambiamento climatico. Con un impegno costante verso l’innovazione e la sostenibilità, continueremo a valorizzare e supportare il miele italiano e il prezioso lavoro dei nostri soci apicoltori”.


“Il momento storico incerto ha spronato il Cda ad avallare nuovi investimenti che consentiranno alla Cooperativa di efficientare i processi produttivi, di presidiare ulteriormente i mercati e di raggiungere nuovi standard di sostenibilità ambientale. Auspichiamo che l’offerta di nuovi prodotti, volti a valorizzare il miele italiano dei soci, contribuirà a un significativo incremento di fatturato. L’obiettivo è aumentare la nostra competitività ed entrare in nuovi canali di vendita per quanto riguarda il mercato domestico, oltre che in nuovi mercati esteri” commenta il Direttore Generale Nicoletta Maffini.
“Purtroppo l’aumento dei costi di gestione delle aziende apistiche dei soci, i raccolti incerti e la contrazione del mercato che non assorbe il costo reale della produzione, accompagnato dal gravissimo problema della massiccia presenza di falso miele, creano molte criticità a una base sociale che, da un decennio, affronta difficoltà crescenti” ha dichiarato il Presidente Giorgio Baracani. “Il raccolto 2023 ha segnato per l’acacia una produttività media di appena 4 kg/alveare: diventa dunque fondamentale attivare e potenziare un sistema di tutela dell’apicoltura che deve diventare una voce importante nell’agenda politica nazionale ed europea. In tal senso, lo strumento assicurativo a copertura dei mancati raccolti, attivato nel 2023, sta cominciando a dare i primi risultati. Insieme ai Consiglieri, nelle prossime settimane definiremo il nuovo Piano Strategico 2024/2027”.
Il cambiamento climatico ha scatenato anche l’invasione di pericolose specie aliene, dalla cimice asiatica al granchio blu, dal cinipide del castagno alla Xylella, dal moscerino dagli occhi rossi al calabrone asiatico fino alla vespa velutina che attacca gli alveari, con danni complessivi per oltre un miliardo nei campi come nei mari distruggendo coltivazioni e allevamenti. Siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo con effetti devastanti – sottolinea la Coldiretti.
“Siamo orgogliosi di festeggiare i 120 anni di attività aziendale con un fatturato in crescita e l’obiettivo di proseguire questo percorso di sviluppo” ha commentato Massimo Mengoli, Amministratore Delegato di Apicoltura Piana. Considerando il quadro generale, condizionato dalla carenza di materie prime e quindi da una contrazione delle marginalità, possiamo ritenerci soddisfatti dei buoni risultati ottenuti. Per il prossimo anno puntiamo a incrementare il trend di sviluppo, l’obiettivo è realizzare un’ulteriore crescita a valore di circa 6 punti percentuali e un consolidamento della redditività. Per centrare questi traguardi, continueremo a puntare sull’alta qualità dei nostri mieli che si unisce all’innovazione e alla sostenibilità ambientale”.
L’azienda rispetta l’ambiente, supporta il benessere delle api e valorizza la tracciabilità del miele ma, soprattutto, investe in ricerca e innovazione tecnologica con il progetto Melixa System, un avanzato sistema di monitoraggio in tempo reale e da remoto dello stato dell’apiario, senza interferire con l’attività delle api. Per rispondere invece alle esigenze dei consumatori sempre più sensibili anche ai temi della sostenibilità, l’azienda ha aggiornato la rivoluzionaria linea Squeeze, con i nuovi pack in polietilene (PET) riciclato al 50% riducendo significativamente l’impatto della confezione sull’ecosistema. Il mercato ha accolto molto bene la novità registrando un significativo +100% nelle vendite già nei primi sei mesi del 2023 rispetto all’anno precedente. La linea Squeeze comprende i gusti Acacia, Millefiori, Millefiori di filiera italiana e Millefiori con Pappa Reale.

