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Quali iniziative può prendere la Gdo per ridurre la plastica? Le risposte di Morrisons

Sono varie le iniziative che la Gdo può prendere per promuovere un utilizzo consapevole della plastica, e Morrisons, insegna britannica, ha annunciato una serie di misure dichiarando che entro il 2025 tutti i suoi imballaggi in plastica saranno riutilizzabili, riciclabili o compostabili. Morrisons sarà anche uno dei firmatari del WRAP’s UK Plastics PACT, un’iniziativa che mira a trasformare il modo in cui le aziende utilizzano la plastica evitando che venga dispersa nell’ambiente.

Tra i provvedimenti presi dall’azienda per ridurre l’inquinamento plastico ci sono:

    • Da maggio permette ai clienti di utilizzare i propri contenitori per carne e pesce dai banchi macelleria e pescheria.
    • Lavora con tutti i prodotti a marchio per identificare, ridurre e rimuovere ogni imballaggio di plastica non necessario.
    • Sta testando la rimozione degli imballaggi in plastica da frutta e verdura in una serie di punti vendita. L’obiettivo è quello di osservare come l’imballaggio in plastica, che mantiene freschi gli alimenti, possa essere ridotto senza aumentare lo spreco di cibo.
    • Punta a rendere più imballaggi riciclabili. Come primo step, sostituirà i vassoi di plastica nera, usati per carne e pesce freschi, perché difficili da riciclare. Saranno ritirati entro la fine del 2019.
    • ha deciso di installare nei nuovi negozi fontane di acqua potabile. Morrisons ha già reso l’acqua disponibile gratuitamente nei suoi bar per i clienti che vogliono riempire le loro bottiglie d’acqua.

In base ai sondaggi effettuati dall’insegna sui propri clienti, la riduzione della plastica è considerata al momento la terza questione più importante. Attualmente l’82% della plastica nelle confezioni del supermercato è riciclabile. Per raggiungere l’obiettivo del 100%, Morrisons collaborerà con fornitori, altri rivenditori, autorità locali e WRAP.

Tra le iniziative per ridurre la plastica già intraprese c’è l’eliminazione degli acquisti di cannucce di plastica, bastoncini di plastica di cotone con steli di plastica (ma solo di carta) e borse per la spesa monouso, sostituendole con quelle di carat marrone (è stato questa la “mossa” più controversa e che ha fato i titoli dei giornali nel Regno Unito: meglio la plastica, che inquina, o la carta, costosa anche in termini ambientali, da produrre?).

Dal 2010, Morrisons ha ridotto del 50% il peso degli imballaggi usati sui bancali (pari a 10.000 tonnellate).

David Potts, amministratore delegato di Morrisons, ha dichiarato: “Ridurre il danno causato dalla plastica è uno dei problemi più difficili che la società può affrontare. Poiché produciamo la maggior parte del cibo fresco che vendiamo, siamo in una posizione importante per apportare modifiche al nostro packaging”.

 

Foto Theo Moye / Morrisons.

Ordini vocali anche in Gdo, Morrisons sale sul carro di Alexa

Prima tra le catene europee Morrisons, storica insegna della Gdo britannica, ha attivato gli ordini vocali dal suo sito di eCommerce tramite Alexa, l’assistente personale attivato dalla voce di Amazon già attivo in USA, Regno Unito, Germania, Austria e da ieri anche in Canada.

Addio lista della spesa, scarabocchiata su un pezzetto di carta o con il gesso sulla lavagnetta: il futuro della spesa (e non solo) passerà sempre più per gli ordini vocali.

Senza alzare un dito, ma solo a voce, sarà possibile formulare una lista intera o, più comunemente, aggiungere articoli di volta in volta, nel momento in cui ci si accorge di averne bisogno. Tramite Alexa sarà anche possibile non solo rivedere e correggere la lista, ma anche tracciare l’ordine chiedendo conferma della puntualità della consegna.
Evidenti i vantaggi per le persone disabili, e a breve sarà anche possibile ordinare dalla macchina, sempre che abbiate una BMW certo.
«I nostri clienti sempre più spesso usano i comandi vocali nella vita quotidiana – ha detto Matt Kelleher, direttore di Morrisons Online -: per controllare il meteo,  ascoltare musica o aggiornarsi sulle ultime notizie. È importante che noi seguiamo questa tendenza emergente e rendiamo Morrisons un luogo più facile e accessibile per fare la spesa online. È davvero emozionante pensare che i nostri clienti ora possono fare la spesa senza nemmeno accendere il computer o usare lo smartphone».

Per usare il servizio sarà necessario scaricare l’app di Morrisons, disponibile sui dispositivi Amazon Alexa (Echo, Echo Dot e Amazon Tap). 

Con Alexa su Morrisons.com si potrà: togliere articoli dal carrello, controllare l’importo dell’ordine, controllare se un prodotto è già stato ordinato, o se un prodotto è presente nell’assortimento di Morrisons, verificare se si può ancora modificare l’ordine e se la consegna arriverà nei tempi previsti.
Non solo; l’app non mancherà di consigliare prodotti basandosi su ordini precedenti, per aiutare il consumatore a fare la spesa.
È qui la spesa del futuro? “Alexa, chiedi a Morrisons di aggiungere il latte al carrello, che non ne vedo più nel frigo”. Più facile di così…

Food delivery, lockers Amazon? Morrisons porta nuovi servizi al supermercato

Pranzi a domicilio con JustEat e consegne di Amazon nei lockers: si può anche al supermercato in Uk con Morrisons. Il panorama e  le abitudini sono cambiati in questi pochi anni più che dall’eta della pietra alla rivoluzione industriale, probabilmente: due esempi sono la food delivery, le consegna a domicilio a qualsiasi ora, dalla colazione alla cena, e di qualsiasi cosa, dal panino alla cena stellata, e l’e-commerce con l’asso piglia(quasi)tutto Amazon.

Il supermercato cosa fa? Può cercare di cogliere le opportunità creando nuovi servizi con il fine di attirare clienti nel punto vendita. O di andarli a cercare a casa. È la strada intrapresa da Morrisons, una delle Big 4, le grandi catene britanniche. L’ultimo in ordine di tempo è l’accordo con JustEat. Secondo Retail Week, la partnership partirà dal punto vendita di Bradford che al suo interno ha un ristorante della catena Bombay Bites Express la quale offrirà un servizio di consegna a casa con l’operatore specializzato.

Ancora più intensa è la partnership con Amazon: iniziata con la vendita di migliaia di referenze grocery tramite il colosso di Jeff Bezos (un accordo simile a quello partito l’anno scorso con U2 e NaturaSì), prevede ora di installare centinaia di lockers nella rete di vendita. L’operazione che si svolgerà quest’anno prevede l’installazione di centinaia di locker.

La priorità di Morrisons è quella di aggiungere servizi popolari e utili al consumatore. Tra cui anche delle caffetterie più accoglienti ma anche servizi di lavanderia, replica chiavi e riparazione suole. Secondo Trevor Strain, Chief Financial Officer of Morrisons, said: “Molti nostri clienti sono molto presi e non vogliono o non possono aspettare a casa la consegna, quindi pensiamo che apprezzeranno la possibilità di ritirarla in uno dei centinaia di nostri punti vendita quando sii fa la spesa»
Se non puoi combatterli, tanto vale prenderli come alleati, questa sembra essere la strategia dell’insegna. Vedremo se funzionerà. 

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