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Mutti è al Festival di Sanremo con le nuove Zuppe fresche

Per la prima volta Mutti è partner del Festival di Sanremo: nel segno della valorizzazione del Made in Italy, la collaborazione si concretizzerà attraverso un’ampia attività di comunicazione legata alle Zuppe Fresche.

“Il Made in Italy è da sempre nel dna di Mutti. Per l’occasione abbiamo voluto valorizzare le nostre nuove Zuppe Fresche, una perfetta rappresentazione di quella doppia anima, italianità e spinta all’internazionalizzazione, che permea le strategie future dell’azienda” ha commentato Rafael Narvaez, Group Chief Marketing Officer di Mutti.

Durante i giorni del Festival, Mutti presidierà la città di Sanremo attraverso diverse azioni sul territorio. L’attività principale prevede la brandizzazione del trenino che offrirà un tour per le strade cittadine. Questo farà tappa in alcuni dei luoghi simbolo e terminerà la sua corsa presso il Forte Santa Tecla, dove i viaggiatori in discesa dal convoglio speciale potranno degustare le zuppe Mutti. L’azienda regalerà alla città anche un divertente intrattenimento musicale: presso il Casinò, per ricordare che le zuppe Mutti sono pronte in soli 4 minuti, si potrà trovare un microonde gigante dentro al quale un DJ Chef Mutti si esibirà suonando e preparando le zuppe e le hostess distribuiranno un gadget a ricordo delle emozioni vissute durante il Festival.

Prende il via la partnership tra Mutti e Parma Calcio

Parma Calcio e Mutti annunciano una partnership che include il diritto di denominazione del Centro Sportivo di Collecchio: l’attuale struttura sportiva così prende il nome di “Mutti Training Center”.

Nell’accordo, oltre alla denominazione del Centro Sportivo, dove abitualmente si allenano la Prima Squadra Maschile (Serie B), la Prima Squadra Femminile (Serie A), la Primavera (campionato Primavera 2) e alcune squadre del Settore Giovanile, è previsto lo sviluppo di attività che coinvolgeranno i dipendenti di Mutti così da permettere loro di vivere appieno il senso di questa partnership. Inoltre, il logo Mutti sarà posizionato sia all’interno che all’esterno della struttura, così da garantirne la massima visibilità.

“Prendersi cura dei territori in cui operiamo e creare valore per la nostra comunità è ciò che contraddistingue Mutti e il suo modo di fare le cose – dichiara Michele Laterza, Corporate Communication Director di Mutti. Abbiamo Parma nel logo, è qui che è nata la nostra azienda ed è qui che, ancora oggi, si concentra la nostra attività. Siamo felici di dare il nostro nome al centro di allenamento del Parma Calcio – che si trova proprio a pochi minuti dal nostro stabilimento di Collecchio – e permettere alle nostre persone di vivere momenti di aggregazione e condivisione nei luoghi dove risiedono”.

L’accordo nasce fra due realtà del territorio parmigiano che condividono gli stessi valori sociali, oltre alla vicinanza geografica: il sito produttivo dell’azienda in strada dei Notari è a pochi passi dal Centro Sportivo crociato.

“Siamo felici di accogliere Mutti fra i nostri partner – sottolinea Luca Martines, Managing Director Corporate del Parma Calcio – e siamo ancora più felici di rafforzare il rapporto con realtà leader che contribuiscono a rappresentare il nome di Parma nel mondo: Mutti, in questa visione ed insieme ad altre realtà locali, esporta con successo il ‘Made in Parma’ a livello internazionale. La nostra visione è di fare squadra, condividendo la stessa filosofia, e con Mutti è nata una partnership che pone alla base il concetto di impegno e di lavoro. Il nostro obiettivo è di continuare a rendere tutto ciò sempre più efficace in futuro, condividendo la visione di comunità locale e di aiutarla a crescere nel medio-lungo termine”.

Mutti, campagna pomodoro 2022 conclusa con successo

Nonostante i costi energetici siano ammontati a 42 milioni di euro, ben 12 volte in più rispetto ai 3,5 milioni di euro del 2020, e le carenze idriche abbiano messo a dura prova l’attività della filiera, Mutti non ha mai interrotto l’attività e chiude la campagna di lavorazione del pomodoro 2022 celebrando l’ottima qualità delle 603.000 tonnellate di pomodoro trasformato che garantiranno il corretto approvvigionamento dei 100 Paesi in cui l’azienda, leader in Europa, oggi è presente con i suoi prodotti.

L’attività di lavorazione si concentra da metà luglio a fine settembre, periodo nel quale avviene il ciclo naturale di maturazione del pomodoro. In questi settanta giorni i tre stabilimenti Mutti di Montechiarugolo (PR), Collecchio (PR) e Oliveto Citra (SA) sono in attività 24/7 per lavorare la materia prima proveniente dalle oltre 800 famiglie italiane di agricoltori.

“I gravi fattori esogeni che hanno caratterizzato la campagna del pomodoro 2022 non hanno intaccato quello che è un asse portante e inderogabile della nostra azienda: la qualità dei suoi prodotti – ha dichiarato Francesco Mutti, Amministratore delegato di Mutti SpA. Riuscire a raggiungere un risultato non solo soddisfacente ma addirittura eccellente dal punto di vista qualitativo assume un valore ancora più profondo in un anno come questo: in oltre 120 anni di attività mai prima d’ora ci siamo ritrovati ad avere costi del gas con picchi che hanno raggiunto i 340 euro megawattora, costi di tutte le materie prime aumentati di almeno il 20% e pochissime volte con carenze idriche così importanti. Nonostante tutto questo l’intero sistema Mutti, fatto di tecnici e agricoltori che mai come quest’anno hanno trovato nella collaborazione la vera leva del successo, ha saputo far fronte a delle sfide senza precedenti. Ci ricorderemo questa campagna sicuramente per il suo gusto agrodolce ma anche per la maestria di chi nella nostra filiera ha dovuto e saputo affrontarla”.

La campagna del pomodoro 2022 si è resa infatti sfidante anche a causa della grande siccità che ha colpito l’Italia e delle temperature eccezionalmente alte: durante le prime due decadi di luglio la temperatura registrata è stata superiore di circa 3°C rispetto alla norma (secondo valore più alto degli ultimi 60 anni).

“Il pomodoro necessita di acqua costante e certamente di sole, ma le temperature eccessivamente alte sono deleterie per la maturazione dei frutti. Per la situazione che ci si è presentata a luglio c’erano grandi interrogativi su quello che sarebbe stato il risultato della seconda parte della campagna – ha commentato Massimo Perboni, Direttore del Servizio Agricolo di Mutti SpA. Tuttavia, grazie ad alcune piogge nel mese di agosto ma, soprattutto, grazie alla nostra filiera che ha dimostrato tutta la propria maturità tecnica, anche la seconda parte del raccolto è stata ampiamente soddisfacente. Sono stati infatti i sistemi di irrigazione più moderni adottati da tutta la nostra filiera, come l’irrigazione a goccia, a garantire il corretto e regolare approvvigionamento idrico del pomodoro senza sprechi e, dunque, salvo in casi isolati, favorendo una pronta reazione a quella che possiamo definire una vera e propria emergenza idrica”.

A dare un contributo fondamentale a questa impresa sono stati anche gli oltre 1.100 collaboratori stagionali qualificati che, insieme ai colleghi presenti nei tre stabilimenti Mutti di Montechiarugolo (PR), Collecchio (PR) e Oliveto Citra (SA), hanno supportato le attività produttive e amministrative per tutta la loro durata.

Mutti, il gruppo è pronto ad entrare nel mercato del fresco

Il Gruppo Mutti continua a crescere e chiude il 2021 con un fatturato di 484 milioni di euro, una cifra quasi raddoppiata rispetto a 5 anni prima, che vede crescere a doppia cifra i ricavi dei prodotti a marchio Mutti (+13% rispetto al 2020). Un risultato positivo confermato da un EBITDA superiore a 48 milioni di euro. La posizione finanziaria netta (PFN) si attesta a circa -34 milioni di euro, conseguenza di una campagna del pomodoro straordinaria per qualità e quantità, che ha permesso al Gruppo di ripopolare il magazzino, svuotato dall’impennata di domanda nel 2020 causa Covid e perseguire ulteriori opportunità di mercato.

Sempre nel 2021 Mutti ha consolidato ulteriormente la propria posizione di leader nel mercato del pomodoro italiano (34% a valore) e ha segnato un nuovo traguardo per il Gruppo emiliano: per la prima volta la quota dei volumi di vendita nei mercati esteri (51%) ha superato quella del mercato italiano (49%). Per il terzo anno consecutivo, inoltre, l’azienda conferma la sua leadership anche nel mercato europeo con una quota del 14.1% (+1.3 punti rispetto al 2020), confermando il suo primato in ben 7 paesi (Francia, Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Slovenia e Italia). In Germania, mercato in cui l’azienda ha aperto la sua quinta filiale nel gennaio 2022, si consolida come seconda marca (quota di mercato dell’8,3%). Fuori dal perimetro europeo, invece, prosegue la crescita in Australia e USA.

“Questi risultati confermano un percorso di crescita che l’azienda vive in maniera costante da ormai più di 20 anni. Abbiamo mantenuto un trend positivo anche in un anno, il 2021, dove la crescita dei consumi retail non è stata così significativa come nell’anno precedente, il primo che abbiamo vissuto in pandemia – ha dichiarato Francesco Mutti, Amministratore delegato dell’omonima azienda – Da questo si evince che chi si è avvicinato a noi nel 2020 ha continuato a sceglierci e per noi non c’è soddisfazione più grande. La nostra è una crescita “sana”, che pone al centro il pomodoro di qualità, senza compromessi. E tutto ciò non sarebbe possibile senza il contributo della nostra filiera italiana di valore e quello dei nostri 500 collaboratori che lavorano con impegno per dedicare il loro meglio a chi ci sceglie ogni giorno”.

2022: l’ingresso nel mercato del fresco
Gli investimenti realizzati nell’ultimo periodo si sono anche concentrati sullo sviluppo di nuovi prodotti e hanno permesso di ampliare l’offerta ed entrare per la prima volta in un segmento nuovo per il Gruppo, ovvero quello del fresco, con il lancio ad inizio 2022 delle tre Zuppe Fresche Mutti, tra cui la “pappa al pomodoro”: un prodotto fortemente legato alla tradizione culinaria italiana che, grazie a Mutti, arriva per la prima volta nei supermercati, pronta per essere gustata. Insieme alla novità della pappa al pomodoro ready-to-use, Mutti ha presentato ai consumatori anche la pomodorata di farro e lenticchie e la vellutata di pomodoro arancione.

Gli investimenti: qualità e sostenibilità al centro
Supportata e sostenuta da una continua attività di ricerca e sviluppo, la lavorazione del pomodoro Mutti è soggetta a un continuo miglioramento del processo produttivo che, oltre a essere dotato di tecnologie tra le più innovative del settore, è caratterizzato da diversi impianti brevettati e protetti dall’azienda. Solo nel 2022 Mutti ha stanziato oltre 30 milioni di euro di investimenti per interventi industriali e per attività ulteriormente migliorative degli indici di qualità, efficienza e sicurezza del Gruppo.

In termini di investimenti, inoltre, l’azienda ha messo a punto una strategia ambientale incentrata sui pilastri di aria, acqua, terra e sole, che oltre a monitorare e migliorare il proprio impatto attraverso la redazione di un Bilancio Ambientale, comprende un investimento iniziale di 1,5 milioni di euro per il triennio 2022-2024 dedicato esclusivamente allo sviluppo di progetti ambientali.

Il Gruppo si è anche confermato primo trasformatore italiano in termini di capacità produttiva, continuando a contribuire alla creazione di posti di lavoro e ad alimentare l’indotto agroalimentare locale, come sempre trasformando solo pomodoro 100% italiano: delle 685.000 tonnellate di pomodoro lavorato nel 2021, 345.500 sono state trasformate nello stabilimento di Montechiarugolo (PR), che occupa 310 dipendenti (147 amministrativi e 163 produttivi), 273.000 nel sito produttivo di Collecchio (PR), che occupa 141 dipendenti (24 amministrativi e 117 produttivi), e 66.500 in quello di Fiordagosto – Oliveto Citra (SA), dedicato alle specialità tipiche del Sud, come il pomodoro lungo e il ciliegino, dove le persone occupate sono 49 (11 amministrativi e 38 produttivi). A supportare la lavorazione durante la stagione del pomodoro che va da metà luglio a fine settembre si aggiungono diverse figure stagionali impiegati nei 3 siti produttivi: nel 2021 sono state più di 1100.

Mutti, 2017 a +13,5%, è iniziata la trasformazione del pomodoro 2018

Continua a crescere Mutti, consolidando nel 2017 un fatturato nettissimo di 260 milioni di euro con un incremento del 13,5% rispetto all’anno precedente.

Nei giorni scorsi, il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Mutti ha ratificato i risultati del bilancio di esercizio 2017, che mostrano un andamento molto favorevole per l’azienda, primo gruppo italiano nella trasformazione del pomodoro. In particolare i dati evidenziano come l’Azienda di Parma continui a crescere, come ha sempre fatto negli ultimi vent’anni, chiudendo il 2017 con un fatturato nettissimo di 260 milioni di euro, con un incremento del 13,5% rispetto all’anno precedente.

Durante la scorsa campagna, il Gruppo ha trasformato 558mila tonnellate di pomodoro fresco, di cui 298mila nello stabilimento parmense e 60mila in quello di Fiordagosto, registrando un incremento significativo della performance produttiva, cresciuta del 9,1% rispetto al 2016. A queste, si aggiungono 200mila tonnellate che sono state trasformate nel nuovo stabilimento di Collecchio Pomodoro 43044, acquisito nel novembre 2017 e il cui ramo d’azienda era stato affittato proprio da Mutti per garantire l’avvio della campagna all’ex Co.Pad.Or, un’importante realtà produttiva del territorio emiliano.

 

Primi in Italia

Mutti si conferma leader di mercato in Italia e, in un comparto come quello dei derivati del pomodoro in lieve calo, continua il suo percorso molto positivo con una quota valore del 28,7%, in crescita di 0,5 punti, rafforzando ulteriormente la propria leadership sulle categorie Polpa, Passata, Concentrato e Specialità e cresce anche su quella dei Pelati, in cui guadagna 0,5 punti.
Anche nella categoria Sughi, Mutti cresce ottenendo un incremento di 0,5 punti in quota valore e attestandosi come terzo player del mercato. L’Azienda parmigiana, che sta fortemente investendo in innovazione di prodotto con l’obiettivo di raggiungere nuovi consumatori e rispondere alle loro esigenze alimentari, registra un forte successo nel segmento delle Salse pronte di pomodoro: la Salsa Datterini Mutti èinfatti la prima nel mercato Italia in termini di rotazioni e il recente lancio della Salsa Ciliegini ha portato ulteriore dinamismo nel segmento.
Anche nel corso del 2017, in continuitàcon l’anno precedente, i risultati del Gruppo Mutti mostrano una considerevole crescita delle vendite della filiale francese con una crescita a volume del 19,2%, che alla fine dell’anno ha permesso la conquista della leadership di mercato. Un importante risultato che consolida la posizione di Mutti come marca di riferimento del comparto rosso a livello europeo.
A contribuire a questo percorso di internazionalizzazione della qualitàMade in Italy del pomodoro, si aggiunge la forte crescita anche delle vendite e delle quote di mercato in Germania e nei Paesi Scandinavi, dove la marca si consolida come leader di mercato e aumenta i suoi investimenti in comunicazione. Si riscontra un trend positivo di crescita anche in altri importanti mercati esteri, quali ad esempio Australia, Canada e Israele.
Mutti èoggi presente in 95 Paesi del mondo, con un export che pesa il 33% e che cresce di anno in anno a doppia cifra. All’inizio del 2018 è stata avviata anche l’attivitàdi Mutti US per l’ampliamento e la crescita del mercato americano.
“Possiamo affermare di aver raggiunto dei risultati soddisfacenti nel corso dell’ultimo anno, per questo continueremo ad investire per crescere e per generare valore, con l’obiettivo di accelerare il percorso di internazionalizzazione ed innovazione intrapreso, mantenendo quel forte radicamento territoriale che fa parte dei nostri valori” ha commentato Francesco Mutti, Amministratore Delegato di Mutti SpA.

Il who’s who della campagna di trasformazione 2018

Ed è partita da qualche giorno la campagna di trasformazione del pomodoro 2018, un momento decisivo per un’azienda che da oltre cent’anni produce pomodoro di qualità. Mutti collabora con quasi 700 aziende agricole, con cui stabilisce rapporti consolidati e di lungo periodo. Di queste, circa 440 conferiranno il pomodoro nello storico stabilimento di Montechiarugolo (PR), e piùdi 250 in Fiordagosto – in provincia di Salerno – il sito produttivo dedicato alle specialita tipiche del Sud, come i pelati e i pomodori ciliegini.
Lo stabilimento di Parma, che produce Polpa, Passata e Concentrato, ritirera pomodoro fresco coltivato prevalentemente in Emilia-Romagna, con quote minori da Lombardia, Veneto e Piemonte. Allo stabilimento di Salerno verra conferito pomodoro coltivato principalmente in Puglia nella provincia di Foggia e, in misura minore, in Basilicata e Campania.
Il pomodoro Mutti e infatti 100% italiano, proveniente da aree certificate – ad una distanza media di circa 130 chilometri dai siti produttivi – e rintracciabile fino all’azienda agricola e ai suoi relativi campi, secondo il principio di trasparenza dell’origine geografica del pomodoro che da sempre contraddistingue l’azienda.
In questo contesto di crescita, nel 2018 sono aumentate anche le assunzioni di personale stagionale all’interno degli stabilimenti, che coinvolgono circa 1200 persone. Quasi la meta e rappresentata da giovani studenti universitari, in un’etàcompresa tra i 18 e i 25 anni. In Mutti il pomodoro viene trasformato in poche ore dalla raccolta, per mantenere al massimo la freschezza e le caratteristiche naturali del frutto: questo richiede tempestivitàproduttiva e forte competenza in ogni fase del processo. Gli stagionali sono affiancati infatti dal personale fisso, oltre 500 persone, esperte e qualificate nel seguire con cura tutte le fasi del processo e nell’eseguire rigorosi controlli di qualita. Per questo l’azienda continua ad investire sulle proprie persone, e nel 2017 ha lanciato Mutti Campus, un nuovo progetto di formazione aziendale che ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo delle competenze tecniche e manageriali delle proprie risorse e alla diffusione di una cultura organizzativa improntata alla costante ricerca della massima qualita.

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