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NewPrinces Group perfeziona l’acquisizione di Carrefour Italia

Nessuna obiezione dalla Commissione Europea in merito all’acquisizione del 100% del capitale di Carrefour Italia da parte di NewPrinces Group. L’operazione è stata dichiarata compatibile con il mercato interno e con l’Accordo sullo Spazio Economico Europeo (SEE) e si è dunque perfezionata. NewPrinces diventa così il secondo gruppo italiano agroalimentare per fatturato e il primo operatore food & beverage in termini occupazionali, con 13.000 operatori diretti in Italia e più di 18.000 nel mondo, oltre a ulteriori 11.000 persone coinvolte nelle attività accessorie fornite da aziende esterne.

TORNA L’INSEGNA GS
Il gruppo guidato da Angelo Mastrolia potrà mantenere le insegne Carrefour per un periodo massimo di tre anni, sino fine 2028, al fine di garantire continuità operativa e una transizione graduale per consumatori, dipendenti e fornitori. Contestualmente, verrà avviato un processo progressivo di rebranding con il ripristino della storica insegna GS, secondo un piano di implementazione articolato per aree geografiche.
La rete di Carrefour Italia conta oltre 1.000 punti vendita distribuiti nelle principali regioni italiane. Il piano di sviluppo definito da NewPrinces prevede la loro modernizzazione e il rilancio del marchio GS con un nuovo posizionamento, l’accelerazione del piano di aperture attraverso l’espansione sia dei negozi diretti sia di quelli gestiti in partnership tramite operating lease e l’integrazione operativa con la piattaforma logistica NewPrinces — che dispone di oltre 600 mezzi refrigerati — per potenziare la distribuzione nel canale Horeca e nei servizi di home delivery, inclusa la crescita del marchio Docks cash & carry.

OLTRE 775 MILIONI DI EURO DALLA CASA MADRE FRANCESE
Nel periodo precedente al closing, Carrefour ha effettuato una cash injection di circa 530 milioni di euro, destinata alla copertura dei debiti infragruppo e altre passività minori, nonché una ulteriore cash injection di circa 245 milioni di euro, come previsto dal piano di investimenti condiviso in precedenza (inizialmente stimato per in 237 milioni di euro), per un totale di oltre 775 milioni di euro di liquidità investita da parte di Carrefour in Carrefour Italia.
Questa liquidità, aggiunta a quella fornita da NewPrinces come da piano di investimenti, pari a 200 milioni di euro, consente a Carrefour Italia di avere una posizione finanziaria netta positiva di oltre 400 milioni di euro.

UN GRUPPO DA 7 MILIARDI DI EURO
Con l’ingresso di Carrefour Italia, NewPrinces Group raggiunge una dimensione senza precedenti – dichiara Angelo Mastrolia, Presidente di NewPrinces Group – con ricavi consolidati pari a circa 7 miliardi di euro e un profilo patrimoniale che, entro fine anno, prevediamo superiore a 1,1 miliardi di euro, accompagnato da una posizione finanziaria netta positiva compresa tra 150 e 200 milioni di euro su base ex IFRS 16. Questi risultati rafforzano ulteriormente la solidità del nostro modello industriale e confermano la validità delle operazioni realizzate nel corso dell’anno: dall’IPO di Princes Group, all’acquisizione di Diageo Operations Italy, fino a Carrefour Italia, insieme alle operazioni che completeremo entro il 2025, come l’acquisizione di Plasmon, generando valore significativo e sostenibile per tutto il Gruppo”.

COLLABORAZIONE CON I FORNITORI E FATTI CONCRETI PER I CLIENTI
NewPrinces si impegna a garantire un approccio equo, trasparente e collaborativo con tutti i fornitori di Carrefour Italia, valorizzando il lavoro delle filiere e assicurando stabilità, correttezza e partnership di lungo periodo.
Siamo inoltre pienamente consapevoli delle aspettative dei consumatori italiani – continua Mastrolia – che chiedono qualità, convenienza e sicurezza. Il nostro obiettivo è rispondere con fatti concreti, rafforzando l’assortimento, migliorando l’esperienza di acquisto e garantendo standard elevati lungo tutta la catena del valore. Le famiglie italiane saranno al centro delle nostre scelte, con l’impegno a offrire prodotti migliori, prezzi corretti e una presenza sul territorio ancora più solida e vicina alle comunità locali. Questa operazione rappresenta anche l’occasione per integrare una rete distributiva capillare con le nostre competenze industriali, aprendo nuove opportunità in termini di efficienza, sviluppo prodotti, innovazione e posizionamento competitivo. Stiamo costruendo un gruppo integrato e moderno, allineato ai più alti standard europei, capace di generare crescita robusta tanto nel retail quanto nell’industria

CAMBIO DI DENOMINAZIONE PER LE SOCIETÀ TARGET
Da segnalare, infine, che a seguito dell’operazione, le società acquisite hanno assunto nuove denominazioni societarie: Carrefour Italia S.p.A. è stata ridenominata Princes Retail S.p.A.; Carrefour Finance S.r.l. è diventata Princes Finance S.p.A.; Carrefour Property S.r.l. è ora Princes Property S.p.A.

NewPrinces acquisisce Carrefour Italia per 1 euro

Non lo hanno visto arrivare. Mossa a sorpresa di Angelo Mastrolia (nella foto in alto), Presidente di NewPrinces che ha annunciato di aver sottoscritto con Carrefour un accordo vincolante per l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Carrefour Italia sulla base di una valutazione pari a circa 1 miliardo di euro, ma a fronte di un equity value (il valore riconosciuto agli azionisti, cioè la casa madre francese) di solo 1 euro. Grazie a questa acquisizione – soggetta all’ottenimento delle consuete autorizzazioni da parte delle autorità competenti, un fronte su cui però non si intravedono particolari ostacoli – NewPrinces diventa il secondo gruppo italiano nel food per fatturato – pari a circa 6,9 miliardi di euro – e il primo operatore in termini occupazionali, con 13.000 operatori diretti in Italia e più di 18.000 nel mondo, oltre a ulteriori 11.000 persone coinvolte nelle attività accessorie fornite da aziende esterne.
Si chiude così la lunga esperienza italiana di Carrefour, avara di soddisfazioni sotto il profilo finanziario (secondo l’area studi Mediobanca, nel quinquennio 2019-2023 le perdite hanno raggiunto gli 874 milioni di euro) e che negli ultimi anni aveva visto una decisa virata verso il franchising, proprio con lo scopo di ottenere maggiore flessibilità nel presidio del mercato. Carrefour in Italia gestisce una rete multiformato di 1.188 punti vendita (41 ipermercati, 315 supermercati, 820 negozi di prossimità e 12 cash & carry) e ha registrato nel 2024 un fatturato lordo di 4,2 miliardi di euro (3,7 miliardi senza includere i carburanti, con un Ebitda di 115 milioni di euro), pari a circa il 4% del fatturato del gruppo. Dopo una fase di rilancio dal 2020 al 2022, Carrefour Italia ha registrato un calo del fatturato, nonché un risultato operativo corrente e un free cash flow negativi nel 2024.
Nell’ambito dell’operazione, Carrefour reinvestirà quale contributo una tantum 237,5 milioni di euro nella filiale italiana a sostegno del rilancio industriale e della continuità operativa, mentre NewPrinces si impegna a investire al closing 200 milioni di euro, destinati a iniziative di sviluppo, innovazione logistica e rinnovamento del brand. Il marchio Carrefour sarà utilizzato su licenza per un periodo transitorio, seguito dal rilancio di quello GS.

SINERGIE TRA INDUSTRIA E RETAIL
La campagna acquisti di NewPrinces delle ultime settimane è impressionante: prima  l’operazione Plasmon (per un valore di 120 milioni di euro) e quella di Diageo Operations Italy, poi il grande investimento immobiliare nel Regno Unito (per una cifra complessiva che si aggira sui 95 milioni di euro) e ora l’acquisizione di Carrefour Italia. Di tutti i colpi portati a segno, di sicuro quello più impegnativo. Nella nota stampa con cui ha comunicato l’accordo, NewPrinces fa professione di ottimismo e sottolinea che attraverso questa operazione potrà: accedere direttamente al consumatore finale, ampliando il proprio presidio lungo la catena del valore; ottimizzare le sinergie tra produzione e distribuzione, migliorando l’efficienza logistica e riducendo i costi operativi; valorizzare il suo portafoglio di brand all’interno della rete retail; sviluppare nuove piattaforme omnicanale per la vendita e la delivery di prodotti freschi e confezionati; rafforzare la propria posizione in mercati chiave a livello europeo, partendo da un’infrastruttura solida e radicata nel territorio italiano.
L’acquisizione di Carrefour Italia rappresenta una tappa fondamentale nella traiettoria di crescita del nostro gruppo – dichiara Angelo Mastrolia, Presidente di NewPrinces Group –. Con questa operazione, compiamo un passo decisivo verso l’integrazione verticale tra produzione e distribuzione, rafforzando la nostra capacità di generare valore lungo l’intera filiera. Abbiamo scelto di investire con determinazione in un asset strategico per l’Italia, con l’obiettivo di rilanciare una rete capillare e di valorizzare al massimo le sinergie tra retail e industria. La nostra volontà è chiara: costruire un modello sostenibile, solido e orientato al lungo termine, in grado di offrire benefici concreti a clienti, dipendenti, fornitori e azionisti”.

Mega investimento immobiliare a Liverpool per NewPrinces

NewPrinces compra casa a Liverpool e sceglie una location di alto valore, economico e simbolico. Il gruppo guidato da Angelo Mastrolia ha reso noto che la sua controllata Princes Limited – uno dei principali player del food & beverage del Regno Unito e dal 2024 parte di NewPrinces – ha completato l’acquisto della sua sede storica Royal Liver Building a Liverpool nell’ambito di un investimento di 60 milioni di sterline (circa 69 milioni di euro al cambio attuale). L’operazione si inserisce in un più ampio piano immobiliare del valore complessivo di 83 milioni di sterline (95 milioni di euro), che include anche l’acquisto del sito Symington’s di Cross Green a Leeds per 23 milioni di sterline (26 milioni di euro). Il Royal Liver Building è un degli edifici simbolo dell’identità di Liverpool. L’operazione risulta avere un impatto neutro rispetto al rapporto debito netto/Ebitda di Princes, grazie a risparmi annuali ricorrenti derivanti dall’eliminazione dei costi di locazione e dai contributi dei canoni di locazione degli attuali affittuari, ed è stata supportata da Hsbc UK, che ha concesso un finanziamento a lungo termine di 50 milioni di sterline.

UN HUB PER SOSTENERE LA CRESCITA
Princes è nata proprio a Liverpool nel 1880 come Simpson & Roberts & Co., società specializzata nell’importazione di conserve alimentari, e nel 1900 ha adottato il nome attuale. L’acquisizione del Royal Liver Building rappresenta dunque un sorta di ritorno alle origini e – secondo quanto comunicato dall’azienda – anche una scelta strategica proiettata al futuro: il sito diventerà un hub operativo centrale, in grado di sostenere la crescita, l’innovazione e il dialogo con il territorio negli anni a venire. L’idea è quella di espandere la presenza all’interno dell’edificio, utilizzandolo non solo come sede aziendale, ma anche come spazio polivalente per eventi, collaborazioni e coinvolgimento del pubblico. Princes ha confermato che tutte le attività e gli accordi esistenti con gli attuali inquilini del Royal Liver Building resteranno invariati, garantendo continuità e stabilità. “Con questa acquisizione stiamo costruendo un patrimonio comune – dichiara Angelo Mastrolia, Presidente del Gruppo NewPrinces –. Il Royal Liver Building non sarà solo un simbolo della nostra ambizione, ma anche una piattaforma strategica per l’espansione, l’innovazione e l’impegno culturale”.
Princes conta 10 siti produttivi nel Regno Unito e impiega quasi 3.000 persone. L’azienda ha recentemente annunciato una campagna a sostegno dell’industria alimentare: molti dei suoi prodotti riceveranno presto il marchio UKM, che attesta la produzione negli stabilimenti britannici e il contributo dato all’economia e alla filiera locale. “Liverpool è parte integrante del nostro patrimonio e del nostro futuro – afferma Simon Harrison, Ceo di Princes –. L’acquisizione del Royal Liver Building riflette il nostro impegno nei confronti di questa grande città, della nostra gente e del successo sostenibile. Il Royal Liver Building è un simbolo intramontabile di Liverpool ed è un onore per Princes poterlo chiamare casa”.

GLI OBIETTIVI DI FATTURATO
L’operazione segue quelle realizzate dal Gruppo NewPrinces negli ultimi mesi: il sito di Santa Vittoria d’Alba in Italia, rilevato da Diageo, consolidando la propria presenza nei segmenti delle bevande alcoliche, a basso o nullo contenuto alcolico e dei formati ready-to-drink; il marchio di alimenti per l’infanzia Plasmon e il suo sito produttivo di Latina in Italia, comprati da Kraft Heinz. Queste acquisizioni porteranno il fatturato a 3,2 miliardi di euro nel 2025, segnando un solido progresso verso l’obiettivo di 5 miliardi di euro di fatturato entro il 2030.
Il Gruppo NewPrinces ha un portafoglio di oltre 30 marchi a livello internazionale in diverse categorie, tra cui pasta e prodotti da forno, latticini, pesce e alimenti in scatola, oli alimentari, piatti pronti e prodotti speciali come alimenti per la nutrizione infantile e per il benessere. Con una presenza consolidata in 4 mercati chiave e un export verso oltre 60 paesi, NewPrinces serve più di 30.000 clienti tra i più importanti retailer d’Europa. Nel 2024, ha generato ricavi per 2,8 miliardi di euro, grazie a una forza lavoro di oltre 8.000 dipendenti e 31 stabilimenti distribuiti in Italia, Regno Unito, Germania, Francia, Polonia e Mauritius.

NewPrinces compra Plasmon per 120 milioni di euro

Torna italiano il marchio Plasmon: NewPrinces ha annunciato la sottoscrizione di un accordo vincolante con Heinz Italia a fronte di un controvalore di 120 milioni di euro. Più nel dettaglio, ad essere acquisito sarà il 100% del capitale sociale di una nuova società di recente costituzione, nella quale saranno conferite le attività relative alla produzione, confezionamento, commercializzazione, vendita e distribuzione di prodotti alimentari per l’infanzia e alimenti a fini medici speciali e nutrizione specialistica, commercializzati sotto i marchi Plasmon, Nipiol, BiAglut, Aproten e Dieterba. A passare di mano anche lo stabilimento produttivo Plasmon di Latina, che impiega circa 300 persone e produce ogni anno circa 1,8 miliardi di biscotti per il mercato italiano a marchio Plasmon. Il sito laziale continuerà inoltre a produrre per Heinz Baby Food per il mercato UK in virtù di un accordo di co-packing. Le attività acquisite hanno registrato un fatturato di circa 170 milioni di euro al 31 dicembre 2024, con un Ebitda di 17 milioni di euro e un capitale circolante netto positivo pari a 25 milioni di euro, incluso nell’enterprise value di 120 milioni di euro che sarà corrisposto in denaro.
L’operazione – destinata a perfezionarsi entro la seconda metà del 2025, subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste – rappresenta un’importante tappa strategica per NewPrinces (la nuova denominazione assunta da Newlat Food) completando il processo avviato nel 2015 con l’acquisizione dello stabilimento di Ozzano Taro (PR) da Kraft Heinz, specializzato nella produzione di latte liquido e in polvere per neonati – unico impianto in Italia attivo nella produzione quest’ultimo – e prodotti con esigenze dietetiche speciali. “Questa acquisizione è motivo di grande orgoglio ed emozione – commenta Angelo Mastrolia, Presidente di NewPrinces (nella foto in alto) –. Riportare in Italia marchi iconici come Plasmon, Nipiol, BiAglut, Aproten e Dieterba concretizza una visione che perseguiamo da anni: costruire una multinazionale italiana capace di dare nuova vita a brand amati, profondamente radicati nell’identità del nostro Paese. Con questa operazione rinnoviamo il nostro impegno verso l’Italia e verso l’eccellenza della sua industria alimentare”.

UNA PIATTAFORMA LEADER IN ITALIA NEL BABY FOOD
Plasmon, Marchio Storico con oltre 120 anni di storia, è il primo nel mercato italiano degli alimenti per l’infanzia, grazie al suo biscotto e a un’ampia gamma di pappe e prodotti specialistici per bambini. Nipiol, incluso nel perimetro oggetto dell’acquisizione, è un altro brand rilevante nel mercato italiano del baby food, mentre Aproten e BiAglut sono due marchi specializzati in alimentazione con una forte competenza nutrizionale, rispettivamente nei regimi a basso contenuto proteico e senza glutine.
NewPrinces sottolinea che l’operazione la rafforza significativamente in un segmento chiave e ad alto margine come quello dell’alimentazione infantile e specialistica, generando importanti sinergie industriali, commerciali e di innovazione. In particolare, la società potrà: sfruttare il centro R&D integrato per accelerare lo sviluppo di nuove formulazioni – incluse quelle con ingredienti postbiotici – e ampliare l’offerta nel segmento premium e biologico; aumentare la capacità produttiva e flessibilità operativa, grazie all’integrazione di formati innovativi come pouch e baby snacks; accelerare l’internazionalizzazione del baby food italiano, facendo leva sulla presenza commerciale consolidata di NewPrinces in oltre 60 Paesi e sulla rete distributiva in mercati chiave come Regno Unito, Germania, Paesi Bassi e Polonia; estendere la gamma prodotti attraverso lo sviluppo di pasti completi, biscotti e prodotti da forno, nuove linee di pasta per l’infanzia, sughi e piatti pronti, per accompagnare il consumatore dalla prima infanzia fino allo svezzamento avanzato; massimizzare l’utilizzo della capacità produttiva dello stabilimento di Ozzano Taro nel latte liquido e in polvere per l’infanzia.

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