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Panettone o pandoro? Il preferito dagli italiani è…

È una classica diatriba natalizia, che divide famiglie e tavolate in due scuole di pensiero spesso inconciliabili. Qual è il lievitato da ricorrenza giusto per chiudere degnamente pranzi e cene nelle festività: panettone o pandoro? In base ai dati dell’Osservatorio Shopping di DoveConviene, la bilancia pende nettamente dalla parte del dolce di Verona, preferito dal 52% degli italiani, a fronte del 32% che sceglie il panettone. A seguire, nella classifica dei dessert natalizi irrinunciabili, l’8% elegge il torrone come dolce simbolo delle feste, mentre un altro 4% sceglie il goloso tronchetto di Natale.
A mettere d’accordo le diverse fazioni è però la fedeltà alla tradizione: la maggior parte degli amanti del pandoro predilige la versione classica (65%). Quasi 1 su 4 (23%) si lascia invece tentare dalle farciture, mentre oltre 1 italiano su 10 (12%) non resiste alla variante arricchita dal cioccolato. E anche quando si tratta di panettone, il classico con canditi resta la scelta preferita dei consumatori (70%), sebbene il 30% non rinunci a un tocco di golosità extra, tra creme (18%) e scaglie di cioccolato (12%).

LE PROMOZIONI INDIRIZZANO BUONA PARTE DEGLI ACQUISTI
DoveConviene è uno dei marketplace di Shopfully, società che opera a livello internazionale nel Drive to Store e partner di 500 top retailer e brand in 25 Paesi. Dunque, è logico che l’Osservatorio abbia focalizzato l’attenzione anche sui comportamenti d’acquisto. Secondo Federconsumatori, negli ultimi due anni i prezzi del panettone e del pandoro hanno subito un rincaro del +13% e del +11% rispettivamente, ed ecco che oltre 1 italiano su 3 (34%) guarda al prezzo nel momento di scegliere il lievitato da ricorrenza.
E, se il marchio rappresenta un fattore di acquisto determinante per il 26% degli italiani, in verità le promozioni la fanno da padrona: infatti, se l’etichetta preferita non è in sconto, il 43% degli italiani ne cerca un’altra in promozione, mentre quasi 1 consumatore su 5 (23%) acquista unicamente prodotti in offerta, senza considerare il brand.

LE MARCHE PIÙ CLICCATE SULLA PIATTAFORMA DOVECONVIENE
Guardando alle marche di pandoro presenti su DoveConviene, gli utenti sono particolarmente attratti da Balocco, brand che raggruppa il maggior numero di clic sulla piattaforma (20%), seguito da Bauli (16%) e Paluani (7%). Anche nella scelta del panettone Bauli (18%) e Balocco (14%) dominano la classifica, seguiti da Maina (8%).
Invece, per quanto riguarda i canali, la spesa natalizia di molti consumatori passerà dalla grande distribuzione organizzata, per intercettare prodotti più convenienti e offerte favorevoli: l’86% dei consumatori acquisterà pandori e panettoni in supermercati e ipermercati. Solo il 10% degli italiani si affiderà alle pasticcerie, andando alla ricerca di prodotti artigianali.

Idb Group: ricavi in crescita spingono la nuova linea di produzione muffin

Per Idb Group – Industria Dolciaria Borsari, polo produttivo di panettoni e lievitati guidato da Andrea Muzzi, il 2023 viene archiviato con la crescita dei ricavi a +5% e un fatturato aggregato che passa così dai 67 milioni di euro del 2022 ai 71 del 2023. Anche l’export ha registrato un segno positivo a doppia cifra: tra la Pasqua e il Natale del 2023, il gruppo ha assistito a un +18% di incremento delle vendite, complici le ottime performance di vendita in Spagna, Stati Uniti e Australia. Incoraggianti pure le vendite nei Paesi dell’Est Europa che rappresentano mercati potenzialmente interessanti per la realtà della famiglia Muzzi che, seppur tradizionalmente concentrata sulle vendite Italia, sta avviando con maggior forza il suo percorso di internazionalizzazione puntando specialmente sui brand Tommaso Muzzi e Breramilano 1930.

“Con il nostro brand di punta, il marchio milanese Giovanni Cova & C. abbiamo raggiunto un +11% ed è il segnale che indica come le scelte in fatto di materie prime, di metodo di produzione, di ricettazioni e di investimenti in comunicazione siano state apprezzate dal mercato” dichiara Andrea Muzzi, Amministratore Delegato di Idb Group.

Per il gruppo inoltre, si aprono ulteriori opportunità di crescita. Forte della sua esperienza nella produzione di alcune eccellenze della tradizione dolciaria italiana come panettone, pandoro e colomba, l’azienda ha deciso di investire anche nella produzione di muffin UHT: “Si tratta di un prodotto apprezzato in tutto il modo, piace a grandi e piccoli e si trova in ogni angolo del pianeta, in Sud America come in Giappone. Se guardiamo anche solo al mercato domestico, il segmento dei muffin UHT è ad oggi quello che performa meglio, con una crescita a volume pari al +16,7% dimostrando un’altra potenzialità per il prossimo futuro” commenta a tal proposito Muzzi.

L’investimento di 2 milioni di euro ha permesso di avviare la prima linea produttiva, ora nelle prime fasi di test, negli stabilimenti di Badia Polesine, dove annualmente vengono sfornati quasi 25 milioni di pezzi lievitati, tra cui circa 18 milioni tra panettoncini, pandorini e colombine mignon. “Il nostro obiettivo è portare l’alta pasticceria nelle occasioni di consumo quotidiano, presidiando le insegne della grande distribuzione organizzata con prodotti continuativi, che possano essere presenti a scaffale per 12 mesi, generando valore attraverso un’offerta premium che riteniamo attualmente assente. Con questa linea a marchio Giovanni Cova & C., riconosciuto come sinonimo di milanesità, di maestria nell’arte pasticciera e di un ossequioso rispetto per le ricette della tradizione, puntiamo ad acquisire una quota del 10% all’interno del segmento dei Muffin e a raggiungere entro il 2030 ricavi pari a 5 milioni” conclude Muzzi.

Probios, per un Natale vegan, senza zuccheri e gluten free

Probios, azienda toscana attiva con prodotti biologici certificati dal 1978, presenta le sue referenze natalizie. Un’esplosione di gusto e sapore per vivere a pieno il piacere delle feste guardando sempre all’insegna di salute e benessere: dalla linea vegan con ben 4 versioni di Dolce Natale, a base di frumento o farro anche nelle versioni con gocce di cioccolato e frutti rossi, ai must del Pandoro e del Panettone rigorosamente gluten free fino al Dolce senza zuccheri aggiunti, con o senza gocce di cioccolato.

Tutte ricette di alto profilo nutrizionale che rimandano a uno stile di vita attento al rispetto dell’uomo e dell’ambiente. “Il Natale rappresenta il nostro impegno e la nostra volontà di proporre lievitati con ricette ricercate e innovative, spiega il direttore generale di Probios, Renato Calabrese. “Sono prodotti 100% biologici certificati che consentono a tutti i consumatori di festeggiare il Natale come vuole la tradizione, in totale libertà e serenità”.

Al centro delle proposte natalizie di Probios c’è il Dolce Natale Vegan in 4 versioni gourmet (500g), caratterizzate da una speciale base di lievito naturale a pasta acida, che rende leggero e soffice l’impasto, dolcificato con sciroppo d’agave, senza olio di palma. Una linea che piace sempre di più per la varietà delle ricette: due proposte di farro con uvetta e con gocce di cioccolato, e due di frumento semplice o con frutti rossi. 4 Dolci senza latte né uova, ideali per chi segue uno stile di vita 100% vegetale.

Eleganti packaging per due classici della linea Vegan, best seller del Natale Probios, proposti in formato da 300g. Prodotti con lievito naturale da pasta acida e garantiti 100% vegetali, senza latte, uova e burro, la linea comprende il Dolce Natale Vegan di frumento con uvetta e Il Dolce Natale Vegan di farro con gocce di cioccolato fondente.

La linea senza zuccheri, tra le più performanti di casa Probios, punta anche alle festività natalizie con un dolce di Natale biologico a lievitazione naturale, perfetto per coloro che vogliono ridurre l’assunzione di zuccheri nella propria dieta, senza rinunciare al piacere delle Feste. Il Dolce Natale senza zuccheri aggiunti Probios, realizzato con lievito madre da pasta acida, disponibile anche con l’aggiunta di sfiziose gocce di cioccolato si avvale di una formulazione innovativa a base di eritritolo biologico, ingrediente 100% naturale estratto dal mais. Un Dolce che piace a tutti per il suo gusto naturale e delicato.

Dal mondo gluten free due must da non perdere: Pandoro e Panettone
Grazie a Probios oggi i must della tradizione natalizia sono gluten free. Realizzato con ingredienti 100% biologici, il Pandoro senza glutine dell’azienda toscana non ha niente da invidiare alla versione originale dell’iconico dolce natalizio: soffice al palato e dal profumo avvolgente. Disponibile nel formato da 500 grammi e nella versione 80g. Per chi preferisce il Panettone, Probios lo propone sia in versione classica con uvetta e canditi, sia nel formato 500g che in quello mini da 70gr, oppure arricchito con gocce di cioccolato. Mutuabili dal Sistema Sanitario Nazionale, il Pandoro e il Panettone Probios sono garanzia di alta qualità e gusto.

Rinnovata la partnership tra Melegatti e Molino Rossetto

Dopo il lancio a Natale 2021 che ha visto numeri record di vendite della nuova referenza Pandoro Cacao & Cocco Melegatti con farina di Cocco Molino Rossetto proposto nel formato 750 g, e confermata a Pasqua 2022, con la Colomba Cacao & Cocco, Molino Rossetto riconferma la partnership strategica con Melegatti.

Il Natale 2022 vedrà il rilancio della referenza che sta già registrando performance molto positive tra i distributori, tanto da essere immediatamente inserita nelle insegne più importanti della grande distribuzione organizzata.

La dolce rivoluzione nel segmento dei lievitati da ricorrenza, risultato del co-marketing, vede Melegatti, storico marchio dolciario italiano, collaborare con Molino Rossetto, brand sinonimo di tradizione mugnaia e prodotti innovativi, funzionali e naturali, all’insegna di una sinergia tra eccellenze produttive “made in Italy”.

Rinnovarsi e innovarsi, accogliere nuove invenzioni, aprirsi a inedite sperimentazioni, ridefinire nuove esperienze premium di gusto al fine di intercettare e anticipare i trend di mercato e gli insight del consumatore moderno. Questa è la mission che rende concreto l’impegno di Molino Rossetto che punta non solo a creare valore per le category di mercato in cui opera, ma anche a proporre soluzioni e formulazioni di ricette che vadano incontro alle esigenze dell’industria alimentare.

Molino Rossetto continuerà, quindi, ad essere per il brand dolciario veronese un partner d’elezione generatore di innovazione nel segmento dei Pandori Farciti, ove solo l’unicità e la qualità del prodotto possono attirare l’attenzione del Trade e dello shopper, attraverso la fornitura della Farina di Cocco, diventata l’ingrediente speciale sia nell’impasto, in abbinamento al cacao, sia nella crema per la farcitura.

Melegatti e Molino Rossetto firmano il pandoro Cacao & Cocco

Cosa accade quando il re dei lievitati natalizi incontra il brio di una delle aziende di farine più giovane e innovative? Un dolcissimo incontro da celebrare sotto l’albero. Così nasce il nuovo Pandoro Cacao & Cocco Melegatti: un pandoro che, con il suo inebriante gusto esotico, rimanda a luoghi lontani.

Il segreto? La Farina di Cocco Molino Rossetto, che diventa l’ingrediente speciale sia nell’impasto, in abbinamento al cacao, sia nella deliziosa e irresistibile crema per la farcia.

Un sapore unico e inedito, per stupire anche il più appassionato ed esperto amante dei dolci da ricorrenza.

La novità, realizzata con ingredienti semplici, tra cui il vero lievito madre Melegatti 1894, secondo la migliore tradizione pasticcera, è un connubio di morbidezza, gusto e fragranza.

Fedeltà dei dipendenti premiata, arriva Hausbrandt e salva Melegatti

Ancora un colpo di scena nella vicenda dello storico marchio dell’industria dolciaria Melegatti: a un passo dall’ennesima minaccia di chiusura arriva il Gruppo Hausbrandt Trieste 1892 che acquisisce la procura generale per la campagna pasquale e la produzione delle colombe del brand che ha inventato il pandoro. L’obiettivo finale del Gruppo è quello di rilevare l’azienda per risanarla, garantendo una continuità industriale e creando un grande gruppo “Made in Veneto” con prodotti complementari di entrambe le realtà, a partire naturalmente dal caffè, core business del gruppo trevigiano. 

L’accordo è stato stipulato presso il Tribunale di Verona, con la presentazione di una formale manifestazione di interesse nei confronti di Melegatti S.p.A. e la volontà di far ripartire in tempi brevissimi la produzione.  E questo a poche settimane dalla scadenza dei termini per depositare il piano di ristrutturazione dei debiti o il piano di concordato preventivo al tribunale di Verona. Hausbrandt avrebbe staccato un assegno di un milione di euro al Tribunale di Verona, il che garantirà la produzione pasquale. E per l’acquisizione si parla di 15 milioni di euro. Ma la volontà è quella di rilanciare il marchio. Tra le sinergie possibili tra i due brand, entrambi fondati a fine Ottocento, la linea di produzione di croissant e pasticceria da abbinare al caffè. La produzione di cornetti per la colazione avveniva nel nuovo stabilimento Melegatti di San Martino Buon Albergo (Verona), inaugurato appena un anno fa con un investimento di 15 milioni di euro, e chiuso da mesi.

Soprattutto, salvi sono i dipendenti. «Siamo entrati in un momento in cui bisognava entrare per salvare una realtà che tra 10 giorni starebbe stata persa – ha confermato al Sole 24 Ore il presidente di Hausbrandt Fabrizio Zanetti -. Entrando ora riusciamo a trattenere tutte le maestranze e la rete vendita è ancora magicamente in piedi. Sono stati tutti eroici a resistere fino ad oggi in attesa di una soluzione e come imprenditore ho espresso un grande apprezzamento per queste persone. Sono loro che oggi ci danno la possibilità di costruire un sogno imprenditoriale».

Un post Facebook dell’ottobre scorso

È questo l’ultimo colpo di scena di una vicenda travagliata partita l’estate scorsa con l’apertura della crisi (a seguito della sospensione del pagamento degli stipendi). E sono stati proprio i dipendenti a tenere in piedi caparbiamente la storica realtà. Prima lo scorso autunno. promuovendo sui social e nelle scuole una campagna per raccogliere ordini su dolci natalizi, con l’obiettivo, raggiunto ampiamente, di raccogliere ordini e vendere un milione e mezzo di pezzi. Poi continuando, contro ogni logica anche dopo che tutti sembravano essersi ritirati dalla trattativa, a tenere vivo nello storico stabilimento di San Giovanni Lupatoto, girandolo ogni mattino, il lievito madre che – leggenda o realtà – si vuole essere sempre lo stesso ceppo “avviato” nel lontano 1894 quando Domenico Melegatti fondò l’azienda. Che ora sembra proprio poter trarre un sospiro di sollievo.

 

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