Prezzi del panettone in leggero aumento rispetto al 2023: +6% nella Gdo, +4% nelle pasticcerie. A certificarlo l’Osservatorio Panettone di Maiora Solutions, che ogni anno monitora l’andamento dei prezzi medi dei panettoni classici a Milano. Giunto alla quinta edizione, l’Osservatorio ha comparato 28 tra i principali brand che producono il dolce natalizio per eccellenza, 12 a produzione industriale e 16 delle principali pasticcerie milanesi. Un’indagine che Maiora, specializzata nello sviluppo di soluzioni di AI e sistemi di analisi sui prezzi di prodotti e servizi sul mercato, ha realizzato attraverso Resmart, lo strumento di intelligenza aumentata dedicato all’ottimizzazione dei risultati delle aziende del settore food.
“Dopo l’impennata del 2022 dovuta all’aumento del costo delle materie prime, e in parte all’inflazione, i prezzi si sono stabilizzati. Quest’anno, infatti, così come nel 2023, i prezzi sono saliti meno, ma il trend di crescita esiste dal 2021 e non va trascurato, soprattutto in questo periodo dell’anno in cui i consumi sono più sostenuti. Abbiamo ampliato l’analisi, che comprende quest’anno 28 brand rispetto ai 20 monitorati nel 2023: se i panettoni di pasticceria presentano aumenti più omogenei, i panettoni industriali fanno parte di un sistema più variegato dove per un Balocco che abbassa significativamente il prezzo medio al chilo, Tre Marie, Le Grazie e Bauli decidono invece di propri prodotti, mentre Motta fa un’operazione diversa: il panettone firmato Bruno Barbieri ha un costo che sfiora i 15 euro al chilo e ciò, di fatto, lo differenza rispetto agli altri brand presenti sugli scaffali dei supermercati” spiegano Andrea Torassa ed Emilio Zunino, fondatori di Maiora.
I panettoni industriali
Nel 2024 si registra un aumento contenuto dei costi medi al chilo dei panettoni industriali: +6% rispetto al 2023, anche se l’indagine di Maiora Solutions mostra un panorama di prezzi più variegato rispetto ai panettoni artigianali. Infatti, se brand come Tre Marie e Le Grazie aumentano i costi del +10%, Terre d’Italia si ferma al +5% mentre Carrefour Extra e Maina decidono di non aumentare i prezzi rispetto al 2023 (Carrefour) o di abbassarli leggermente (Maina, -1%). C’è però Balocco, che con una politica in controtendenza abbassa del -23% il costo medio al chilo del proprio panettone, che quest’anno è pari a 5,73 euro, contro i 7,45 euro del 2023. Motta, invece, presenta la nuova linea di panettoni firmata da Bruno Barbieri e, di fatto, sceglie di riposizionarsi all’interno della Gdo: quest’anno il panettone costa infatti mediamente 14,9 euro al chilo, diventando così il panettone più costoso tra quelli monitorati, mentre lo scorso anno il prezzo medio era pari a 5,76 euro. Si tratta, però, di una scelta aziendale differente rispetto agli altri brand. Se escludiamo quindi Motta, il costo medio al chilo dei panettoni industriali quest’anno è pari a 7,74 euro, con Tre Marie e Terre d’Italia come brand più costosi (13,71 euro e 12,49 euro rispettivamente) e Bistefani come panettone più economico (3,79 euro) tra quelli monitorati. Da ultimo, novità di quest’anno, l’indagine ha monitorato anche i panettoni Cova (12,4 euro al chilo), Galup (10,79) e Coop (4,98 euro), oltre al già citato Bistefani.
I panettoni artigianali
Resmart ha analizzato i prezzi al chilo dei panettoni prodotti dalle pasticcerie più note di Milano, confrontandoli con quelli rilevati nel 2023. A livello generale il prezzo al chilo dei panettoni artigianali di pasticceria è aumentato del +4%, frutto di una media di incrementi di prezzo delle singole pasticcerie che oscilla tra lo 0% di Sant’Ambroeus, Martesana, Pavè Milano e Cucchi – che non hanno aumentato i costi – fino al +11% di Peck, il cui panettone classico è passato dai 36 euro al chilo del 2023 ai 40 euro di quest’anno, seppur tra il ’22 e il ’23 lo storico brand milanese non aveva aumentato i prezzi.
Oltre a Peck, non ci sono aumenti in doppia cifra. Infatti, i panettoni griffati Massari, Gattullo e Cova aumentano del +7% e, quest’anno, costano rispettivamente 46 euro al chilo (Massari) e 45 euro (Gattullo e Cova). Variazioni meno significative per Zàini Milano, Clivati e Ranieri (+5%) e Marchesi (+4%), che si conferma però – come lo scorso anno – il panettone più caro: 48 euro al chilo. Di contro, Pasticceria San Gregorio è il brand che per valore assoluto costa meno, con 39 euro al chilo come prezzo medio. Tra le new entry monitorate quest’anno, l’analisi di Maiora Solutions comprende anche Le Polveri, Cracco e Davide Longoni, i cui panettoni sono disponibili, mediamente, a 44 euro (i primi due) e a 42 euro al chilo. Il Natale 2024 porta con sé anche una sorpresa che rompe con la tradizione: un panettone realizzato con farina di grilli e insetti caramellati. Si chiama PanCricri ed è stato ideato dal pastry chef Davide Muro dell’Antica Pasticceria Castino di Pinerolo: è disponibile con un costo medio pari a 55 euro al chilo, il 28% in più della media dei panettoni artigianali.

 
 
















 “Con il nostro brand di punta, il marchio milanese Giovanni Cova & C. abbiamo raggiunto un +11% ed è il segnale che indica come le scelte in fatto di materie prime, di metodo di produzione, di ricettazioni e di investimenti in comunicazione siano state apprezzate dal mercato” dichiara Andrea Muzzi, Amministratore Delegato di Idb Group.
“Con il nostro brand di punta, il marchio milanese Giovanni Cova & C. abbiamo raggiunto un +11% ed è il segnale che indica come le scelte in fatto di materie prime, di metodo di produzione, di ricettazioni e di investimenti in comunicazione siano state apprezzate dal mercato” dichiara Andrea Muzzi, Amministratore Delegato di Idb Group. L’investimento di 2 milioni di euro ha permesso di avviare la prima linea produttiva, ora nelle prime fasi di test, negli stabilimenti di Badia Polesine, dove annualmente vengono sfornati quasi 25 milioni di pezzi lievitati, tra cui circa 18 milioni tra panettoncini, pandorini e colombine mignon. “Il nostro obiettivo è portare l’alta pasticceria nelle occasioni di consumo quotidiano, presidiando le insegne della grande distribuzione organizzata con prodotti continuativi, che possano essere presenti a scaffale per 12 mesi, generando valore attraverso un’offerta premium che riteniamo attualmente assente. Con questa linea a marchio Giovanni Cova & C., riconosciuto come sinonimo di milanesità, di maestria nell’arte pasticciera e di un ossequioso rispetto per le ricette della tradizione, puntiamo ad acquisire una quota del 10% all’interno del segmento dei Muffin e a raggiungere entro il 2030 ricavi pari a 5 milioni” conclude Muzzi.
L’investimento di 2 milioni di euro ha permesso di avviare la prima linea produttiva, ora nelle prime fasi di test, negli stabilimenti di Badia Polesine, dove annualmente vengono sfornati quasi 25 milioni di pezzi lievitati, tra cui circa 18 milioni tra panettoncini, pandorini e colombine mignon. “Il nostro obiettivo è portare l’alta pasticceria nelle occasioni di consumo quotidiano, presidiando le insegne della grande distribuzione organizzata con prodotti continuativi, che possano essere presenti a scaffale per 12 mesi, generando valore attraverso un’offerta premium che riteniamo attualmente assente. Con questa linea a marchio Giovanni Cova & C., riconosciuto come sinonimo di milanesità, di maestria nell’arte pasticciera e di un ossequioso rispetto per le ricette della tradizione, puntiamo ad acquisire una quota del 10% all’interno del segmento dei Muffin e a raggiungere entro il 2030 ricavi pari a 5 milioni” conclude Muzzi.
 Quest’anno, per gli amanti dei sapori intensi, Giovanni Cova & C. ha studiato anche nuove ricettazioni gourmet come il panettone con fragole, cioccolato bianco e pepe verde e il panettone al cremino con gocce di cioccolato bianco, farcito con gianduia e ricoperto di cioccolato fondente e granella di cacao. Ogni variante di gusto è avvolta da una raffinata confezione che trova ispirazione dai figurini dei costumi delle opere verdiane realizzati dalla metà dell’Ottocento agli inizi del Novecento. Gli incarti lasciano esplodere i dettagli cromatici e i preziosi particolari di stoffe e gioielli, scelti fra quelli disegnati dai più rinomati costumisti dell’epoca: dalle Odalische create da Damore per Il Corsaro del 1848 ai costumi di Luigi Bartezago per I Vespri Siciliani ai Generali della prima scaligera di Aida del 1872 di Girolamo Magnani alla Principessa Eboli di Alfredo Edel per il Don Carlo, fino alla Dama di Un Ballo in maschera disegnata da Giuseppe Palanti per una ripresa scaligera del 1903.
Quest’anno, per gli amanti dei sapori intensi, Giovanni Cova & C. ha studiato anche nuove ricettazioni gourmet come il panettone con fragole, cioccolato bianco e pepe verde e il panettone al cremino con gocce di cioccolato bianco, farcito con gianduia e ricoperto di cioccolato fondente e granella di cacao. Ogni variante di gusto è avvolta da una raffinata confezione che trova ispirazione dai figurini dei costumi delle opere verdiane realizzati dalla metà dell’Ottocento agli inizi del Novecento. Gli incarti lasciano esplodere i dettagli cromatici e i preziosi particolari di stoffe e gioielli, scelti fra quelli disegnati dai più rinomati costumisti dell’epoca: dalle Odalische create da Damore per Il Corsaro del 1848 ai costumi di Luigi Bartezago per I Vespri Siciliani ai Generali della prima scaligera di Aida del 1872 di Girolamo Magnani alla Principessa Eboli di Alfredo Edel per il Don Carlo, fino alla Dama di Un Ballo in maschera disegnata da Giuseppe Palanti per una ripresa scaligera del 1903.
 “I ricavi 2022 hanno registrato un +6,8%: l’incremento, dettato anche dalla spinta inflazionistica, ha bilanciato la leggera flessione delle vendite a volume che ha accompagnato l’intero comparto dei dolci delle ricorrenze” commenta Andrea Muzzi, Amministratore Delegato di IDB Group. “Oggi, il nostro obiettivo per il 2023 è di incrementare il fatturato di un 5%, per poi raggiungere 75 milioni entro i prossimi tre anni”.
“I ricavi 2022 hanno registrato un +6,8%: l’incremento, dettato anche dalla spinta inflazionistica, ha bilanciato la leggera flessione delle vendite a volume che ha accompagnato l’intero comparto dei dolci delle ricorrenze” commenta Andrea Muzzi, Amministratore Delegato di IDB Group. “Oggi, il nostro obiettivo per il 2023 è di incrementare il fatturato di un 5%, per poi raggiungere 75 milioni entro i prossimi tre anni”.
 Da qualche anno a questa parte infatti, il panettone sta diventando un must anche per l’estate e sempre più maestri pasticceri hanno iniziato a studiare e preparare varianti. Un dolce che piace a tutti, dunque, perfetto da gustare in ogni stagione, anche a Ferragosto. Per questo Pam Panorama ha deciso di inserire nella propria offerta estiva il Panettone Borsari Classico Alto da 750gr, che grazie alla lunga lievitazione risulta più soffice e leggero. Il prodotto è disponibile nei supermercati Pam al costo di 7,99€.
Da qualche anno a questa parte infatti, il panettone sta diventando un must anche per l’estate e sempre più maestri pasticceri hanno iniziato a studiare e preparare varianti. Un dolce che piace a tutti, dunque, perfetto da gustare in ogni stagione, anche a Ferragosto. Per questo Pam Panorama ha deciso di inserire nella propria offerta estiva il Panettone Borsari Classico Alto da 750gr, che grazie alla lunga lievitazione risulta più soffice e leggero. Il prodotto è disponibile nei supermercati Pam al costo di 7,99€.
 Al centro delle proposte natalizie di Probios c’è il Dolce Natale Vegan in 4 versioni gourmet (500g), caratterizzate da una speciale base di lievito naturale a pasta acida, che rende leggero e soffice l’impasto, dolcificato con sciroppo d’agave, senza olio di palma. Una linea che piace sempre di più per la varietà delle ricette: due proposte di farro con uvetta e con gocce di cioccolato, e due di frumento semplice o con frutti rossi. 4 Dolci senza latte né uova, ideali per chi segue uno stile di vita 100% vegetale.
Al centro delle proposte natalizie di Probios c’è il Dolce Natale Vegan in 4 versioni gourmet (500g), caratterizzate da una speciale base di lievito naturale a pasta acida, che rende leggero e soffice l’impasto, dolcificato con sciroppo d’agave, senza olio di palma. Una linea che piace sempre di più per la varietà delle ricette: due proposte di farro con uvetta e con gocce di cioccolato, e due di frumento semplice o con frutti rossi. 4 Dolci senza latte né uova, ideali per chi segue uno stile di vita 100% vegetale. La linea senza zuccheri, tra le più performanti di casa Probios, punta anche alle festività natalizie con un dolce di Natale biologico a lievitazione naturale, perfetto per coloro che vogliono ridurre l’assunzione di zuccheri nella propria dieta, senza rinunciare al piacere delle Feste. Il Dolce Natale senza zuccheri aggiunti Probios, realizzato con lievito madre da pasta acida, disponibile anche con l’aggiunta di sfiziose gocce di cioccolato si avvale di una formulazione innovativa a base di eritritolo biologico, ingrediente 100% naturale estratto dal mais. Un Dolce che piace a tutti per il suo gusto naturale e delicato.
La linea senza zuccheri, tra le più performanti di casa Probios, punta anche alle festività natalizie con un dolce di Natale biologico a lievitazione naturale, perfetto per coloro che vogliono ridurre l’assunzione di zuccheri nella propria dieta, senza rinunciare al piacere delle Feste. Il Dolce Natale senza zuccheri aggiunti Probios, realizzato con lievito madre da pasta acida, disponibile anche con l’aggiunta di sfiziose gocce di cioccolato si avvale di una formulazione innovativa a base di eritritolo biologico, ingrediente 100% naturale estratto dal mais. Un Dolce che piace a tutti per il suo gusto naturale e delicato.

 Il panettone La Tropea Experience è stato presentato nei giorni scorsi a Tropea, in occasione della cerimonia di accensione delle luminarie del Villaggio di Natale, alla presenza tra gli altri, del Sindaco Giovanni Macrì.
Il panettone La Tropea Experience è stato presentato nei giorni scorsi a Tropea, in occasione della cerimonia di accensione delle luminarie del Villaggio di Natale, alla presenza tra gli altri, del Sindaco Giovanni Macrì.
 Melegatti proporrà il suo Croissant classico, quello che non tramonta mai. Dall’ampia alveolatura della pasta, alla morbida lievitazione, i numerosi strati di sfoglia dall’invitante superficie dorata trovano nei cristalli di zucchero l’armonia del gusto. L’alta qualità dei croissant Melegatti è garantita da 128 anni di tradizione dolciaria che vede nel Lievito Madre Melegatti 1894 uno dei suoi punti di forza. Si affianca una attenta selezione delle materie prime, dal miele rigorosamente italiano alle uova di galline italiane allevate a terra, una lenta lievitazione e una ricettazione tramandata dalla lunga esperienza pasticcera. Il packaging del croissant, decisamente identificativo nei colori e nei simboli del mondo Melegatti, attribuisce ulteriore piacere al gusto.
Melegatti proporrà il suo Croissant classico, quello che non tramonta mai. Dall’ampia alveolatura della pasta, alla morbida lievitazione, i numerosi strati di sfoglia dall’invitante superficie dorata trovano nei cristalli di zucchero l’armonia del gusto. L’alta qualità dei croissant Melegatti è garantita da 128 anni di tradizione dolciaria che vede nel Lievito Madre Melegatti 1894 uno dei suoi punti di forza. Si affianca una attenta selezione delle materie prime, dal miele rigorosamente italiano alle uova di galline italiane allevate a terra, una lenta lievitazione e una ricettazione tramandata dalla lunga esperienza pasticcera. Il packaging del croissant, decisamente identificativo nei colori e nei simboli del mondo Melegatti, attribuisce ulteriore piacere al gusto. A Parma Melegatti presenterà la nuova Linea Cacao-Trace, con tre referenze di panettone farcito realizzate con il cioccolato fondente Cacao Trace. Novità che coniugano la massima attenzione alla qualità della materia prima con l’adozione di progetti di sostenibilità sociale e ambientale. Il programma Cacao-Trace mira a realizzare un cioccolato dal gusto migliore garantendo il giusto valore all’intera filiera produttiva.
A Parma Melegatti presenterà la nuova Linea Cacao-Trace, con tre referenze di panettone farcito realizzate con il cioccolato fondente Cacao Trace. Novità che coniugano la massima attenzione alla qualità della materia prima con l’adozione di progetti di sostenibilità sociale e ambientale. Il programma Cacao-Trace mira a realizzare un cioccolato dal gusto migliore garantendo il giusto valore all’intera filiera produttiva.

 
 