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Dog Heroes raccoglie 5 milioni di euro per crescere nel retail

Risorse finanziarie in arrivo per Dog Heroes: il brand di cibo fresco per cani ha chiuso un round complessivo da oltre 5 milioni di euro, frutto sia della conversione di precedenti strumenti finanziari sia di nuovi investimenti. I fondi serviranno ad accelerare la crescita online e a incrementare la distribuzione nei pet store, canale che si è affiancato a quello principale, cioè la vendita diretta con consegna a domicilio con cui era stata avviata l’attività aziendale. Da settembre 2025 i prodotti della linea “fresco da dispensa” sono presenti in oltre 300 punti vendita Arcaplanet in tutta Italia. Questa collaborazione si aggiunge a quelle già attive con Isola dei Tesori, Giulius e Finiper Pet Store, portando a oltre 450 i pet store serviti. Petco, l’azienda a cui il marchio appartiene, punta a raggiungere i 15 milioni di euro di ricavi entro il 2027.
Dog Heroes è stato lanciato nel 2020 da Marco Laganà e Pierluigi Consolandi e da allora ha servito più di 25.000 cani in tutta Italia e consegnato oltre 4 milioni di pasti a domicilio. Primo finanziatore era stato Grégoire Desforges, discendente della famiglia Marzotto, che lo scorso gennaio ha rilevato la maggioranza dell’azienda vinicola siciliana Baglio di Pianetto fondata dal nonno, il conte Paolo Marzotto.
Il portafoglio del marchio si articola oggi in 6 ricette di fresco surgelato, 5 ricette di fresco da dispensa e una gamma di snack e masticativi complementari. L’assortimento è sviluppato su 7 diverse proteine animali. Tre gli obiettivi importanti per il 2026: il lancio di un nuovo sito web per migliorare ulteriormente l’esperienza digitale, l’introduzione di una linea di integratori per cani e la presentazione della prima gamma di cibo fresco da dispensa per gatti.

UN MERCATO IN FORTE ESPANSIONE
Il round è stato guidato da VC Partners SGR – Fund I con la partecipazione di CDP Venture Capital SGR, attraverso il Fondo Rilancio, Albemarle Asset Management e business angels. L’aumento di capitale arriva in un contesto di mercato in forte espansione: secondo i dati Fediaf (Federazione europea dell’industria degli alimenti per animali da compagnia), in Europa il pet food vale oltre 29 miliardi di euro (dati 2023), con circa 90 milioni di cani e 108 milioni di gatti nelle famiglie. L’Italia rappresenta uno dei mercati più dinamici, con un giro d’affari di oltre 3,1 miliardi di euro (+3,7% a valore) nel solo segmento cane-gatto (Rapporto Assalco-Zoomark 2025).
Con questo round acceleriamo lo sviluppo dell’attività – commenta Pierluigi Consolandi, co-fondatore di Dog Heroes (a sinistra nella foto in alto) – investendo principalmente nell’ampliamento della presenza multicanale e della capacità produttiva. Vogliamo rendere il cibo fresco la scelta naturale per i pet parent italiani, unendo qualità, servizio e accessibilità”.
“Siamo partiti con una visione chiara: migliorare la vita dei cani attraverso un’alimentazione sana e naturale – aggiunge Marco Laganà, co-fondatore dell’azienda (a destra nella foto in alto) –. Questo round ci permette di investire su persone, tecnologia e distribuzione per scalare in modo sostenibile, offrendo qualità e varietà per clienti e retailer, rafforzate da un’educazione nutrizionale solida e diffusa”.
Secondo Alberto Grignolo, Managing Partner di VC Partners, “Dog Heroes ha intercettato un bisogno di mercato in forte crescita, quello di un’alimentazione per animali domestici più salutare e trasparente. Il team ha dimostrato una capacità di esecuzione eccezionale, ottimizzando il proprio modello di business in un contesto in evoluzione”.

Anche il petfood è sempre più free from, rich-in e tricolore

Cibi ricchi di proteine e vitamine oppure privi di coloranti e glutine, e a ridotto contenuto di zuccheri e calorie. E sempre più connotati come “italiani”: il menu di cani e gatti somiglia sempre più a quello dei loro proprietari perché rispecchia le tendenze dominanti nel mondo del food. A individuare e misurare questo trend è l’analisi contenuta nell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, che dedica un approfondimento ai principali fenomeni in atto nel petfood nel canale supermercati e ipermercati: free from, rich-in e italianità. L’Osservatorio Immagino di GS1 Italy ha individuato 1.917 prodotti destinati all’alimentazione di cani e gatti che indicano in etichetta l’assenza di un componente, tra ingredienti, additivi e nutrienti: quest’ampio paniere “free from” accomuna oltre la metà dei prodotti petfood a scaffale e ha sfiorato i 645 milioni di euro di sell-out, in crescita annua di +6,8% a fronte di un calo di -1,7% dei volumi venduti. A dominare è il mondo della nutrizione gatto, che sviluppa il 63% del fatturato free from. I claim più importanti sono “senza coloranti” e “sugar free”, mentre il più dinamico per crescita del giro d’affari è “grain free/low grain” (+18,7%). E anche il gluten free sta conquistando spazio nel menu di cani e gatti: sono 172 i prodotti presentati come “senza glutine” e superano i 25 milioni di euro di vendite, in crescita annua di +10,1% grazie soprattutto al contributo della componente di domanda.
Numerica simile per i prodotti petfood del mondo rich-in, ossia quelli accomunati dall’avere in etichetta almeno un’indicazione sulla presenza di una sostanza benefica. L’Osservatorio Immagino di GS1 Italy ne ha contati 1.913: hanno superato i 557 milioni di euro di sell-out, in crescita annua di +4,9% contro un calo di -3,2% a volume. I claim più rappresentativi sono “vitamine” e “proteine”, ma le crescite maggiori a valore riguardano “prebiotici” (+19,6%), “ricco in/ricco di” (+16,9%) e “ingredienti naturali” (+15,6%). Terzo fenomeno rilevato dall’Osservatorio nel petfood è l’affermazione dell’italianità dei prodotti, richiamata sulle etichette di 523 referenze destinate alla nutrizione di cani e gatti. Un paniere che vale quasi 105 milioni di euro e che in un anno è cresciuto di +10,2% a valore e di +3,5% a volume, grazie soprattutto ai prodotti rivolti ai cani. La bandiera italiana è l’immagine più usata, seguita dal claim “prodotto in Italia/made in Italy”, entrambi in crescita annua sia a valore che a volume. Il top per aumento del giro d’affari è il claim “100% italiano” (+13,6%). La sedicesima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy e lo speciale “Dieci anni del Servizio Immagino” sono scaricabili gratuitamente dal sito osservatorioimmagino.it.

Amusi, ecco il petfood con il nutrizionista per animali

Il prodotto è made in Italy e la provenienza degli ingredienti è tracciata lungo l’intera filiera, per la messa a punto di un alimento con il giusto apporto proteico, di vitamine, minerali, fitonutrienti e sostanze nutraceutiche – con una percentuale di carni superiore al 50%. È questo il punto di partenza di Amusi, la neonata startup tutta italiana, nata per offrire un prodotto di qualità super premium nel mondo animale con il supporto di un pool di veterinari e nutrizionisti, esperti nell’offrire il giusto mix di alimenti per le esigenze e il benessere degli animali domestici. Scoprire quale sia il prodotto migliore e la quantità ideale per il proprio animale è facile: basta registrarsi sul sito e seguire i consigli dei nutrizionisti. Poi, dal click alla ciotola, il passo è breve.

«Il nostro obiettivo – spiega Roberta Polettini, Brand & Development Manager Amusi – è chiaro: educare il consumatore, sempre più attento all’alimentazione e alla salute dei propri animali, ai concetti chiave della nutrizione, in modo da fornire loro il corretto apporto nutrizionale. Il nostro punto di forza è la consulenza personalizzata di veterinari, che consigliano il corretto regime alimentare e le razioni giuste a seconda della profilazione e delle caratteristiche dell’animale. Il prodotto arriva in poche ore a casa con un’esperienza d’acquisto su misura».

Del resto, come non stupirsi dell’esistenza di 62 milioni di animali d’affezione di cui oltre 16 milioni di cani e gatti (dati Euromonitor International 2020 ricalcolati) su una popolazione di poco meno di 60 milioni di italiani? Un numero significativo, cresciuto durante la pandemia, che ha dato una forte accelerazione al mondo petfood: un giro d’affari di 2.431 milioni di euro in crescita del +8% (dati Assalco-Zoomark al 30.06.2021). La quota di mercato delle vendite online, al momento, è pari al 2% del totale mercato, ma ha avuto un incremento esponenziale del +104% vs 2020 ed è destinata ad acquisire maggiore peso nel prossimo futuro. L’online, insomma, considerate anche le mutate abitudini d’acquisto dei consumatori italiani, rappresenta già oggi uno dei contesti di sviluppo del mercato petfood: con l’obiettivo di presidiarlo con un’offerta sempre più ampia, Amusi ha già in programma un allargamento dell’offerta attualmente destinata a cani, adulti e cuccioli, oltre che lo sviluppo di una linea dedicata ai gatti.

«Amusi ha un programma di crescita ambizioso – conclude Polettini – e punta a rendere più intuitivo, personalizzato e soddisfacente il processo di acquisto di petfood online, che attualmente è legato principalmente ai marketplace generalisti ma che vede ottime prospettive per il modello direct-to-consumer».

Sostenibilità: una scelta a portata di pet
La sostenibilità, che oggi guida le scelte delle imprese e ha imposto un ripensamento del business model della catena distributiva, ha un posto di prim’ordine per Amusi. Tutte le confezioni sono state studiate per ridurre l’impatto ambientale attraverso l’utilizzo di materiali riciclabili provenienti da fonti rinnovabili. A cominciare dal sacco per le crocchette in carta con uno strato interno in PLA, un materiale plastico che garantisce l’integrità del prodotto ma rimane smaltibile nella raccolta della carta, passando per il bicchiere dosatore in plastica dura, riutilizzabile all’infinito e riciclabile a fine vita, e per la molletta chiudi-pacco in legno. Per finire con il box per le spedizioni realizzato con carta certificata Forest Stewardship Council, che garantisce la corretta gestione forestale e la tracciabilità dei prodotti derivati.

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