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Pomì compie 40 anni e si rinnova nel logo e nel pack

Pomì si presenta in questi primi giorni del 2023 con un rebranding completo a sigillo dei suoi 40 anni che comprende un nuovo logo, un nuovo packaging e un rinnovato design system partendo dal mercato Italia. Oggi il brand è pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, caratterizzandolo con gli elementi alla base della sua filosofia: filiera 100% italiana, alta qualità e sostenibilità ambientale.

Partendo da un passato contraddistinto da audacia ed innovazione, Pomì guarda al futuro presentandosi nuovamente a scaffale come icona, vero e proprio status symbol nelle cucine degli italiani.

Il pack, ideato dall’agenzia creativa Saatchi & Saatchi (Publicis Groupe), riporta a un layout semplificato ma diretto e di forte impatto per creare uno stile contemporaneo mantenendo comunque codici del passato dove il claim immortale “O Così. O Pomì.” è protagonista e sintesi assoluta dell’unico e inimitabile modo di fare pomodoro Pomì. Anche il logo diventa minimalista, perdendo l’ombra e l’accento verde. Lo scopo dell’operazione è quello di rinnovare una brand reputation che connetta non solo i responsabili di acquisto di oggi, ma che conquisti un target più giovane, futuri consumatori.

«L’azienda ha intrapreso questo importante rebranding – dichiara Fabrizio Fichera, Direttore Marketing e Business Development della società – per rendere Pomì ancora più iconico, contemporaneo ed attraente nei confronti dei consumatori di ieri e di oggi. Con questa operazione confermiamo il posizionamento distintivo, la qualità tutta italiana e l’attenzione alla sostenibilità del brand».

Il nuovo pack sarà in distribuzione sugli scaffali italiani a partire da febbraio.

Pomodoro Made in Italy resta a casa, in cooperativa: Pomì compra De Rica

Soddisfazione da più parti è stata espressa per l’acquisto dello storico marchio De Rica da parte del Consorzio Casalasco del Pomodoro, più noto al pubblico come detentore del marchio Pomì e leader in Italia nella coltivazione, produzione e trasformazione del pomodoro. A cedere il noto brand è Generale Conserve S.p.A., società genovese col core business nel tonno in scatola a marchio AsdoMar. L’operazione, sottolineano le parti, “riporta il rinomato brand nella sua zona originaria di produzione e decreta il passaggio di un altro importante marchio italiano direttamente in mano al mondo agricolo cooperativo, espressione di una filiera tutta italiana con un forte legame col proprio territorio d’origine”. Consorzio Casalasco del Pomodoro Soc.Agr.Coop conta 370 aziende agricole associate che coltivano 7.000 ettari di terreno dislocati nella pianura Padana tra le province di Cremona (dove ha sede a Rivarolo del Re), Parma, Piacenza e Mantova.Una terra che, nell’area padana, oggi permette alle 550.000 tonnellate di pomodoro fresco raccolto di essere trasformato nei 3 stabilimenti di proprietà della cooperativa Consorzio Casalasco in prodotti esportati in 60 Paesi nel mondo. Non viene precisato dalle parti il prezzo della compravendita avvenuta nei giorni scorsi.

Esprime soddisfazione Coldiretti che ricorda come oggi ben 3 marchi storici su 4 che siano in mani straniere, con la perdita di autonomia e di competitività sui mercati internazionali in uno dei settori strategici del Made in Italy. «Con questa operazione si realizza una svolta nella costruzione di una filiera agricola tutta italiana che vede direttamente protagonisti gli agricoltori per garantire quel legame con il territorio che ha consentito ai grandi marchi di raggiungere traguardi prestigiosi – ha commentato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo -. La svendita di marchi italiani all’estero ha spesso significato nell’agroalimentare lo svuotamento finanziario delle società acquisite, la delocalizzazione della produzione per chiusura di stabilimenti e gli acquisti delle materie prime all’estero con perdita di occupazione».

Una “riscossa della vera cooperazione espressione di una filiera tutta italiana con un forte legame col proprio territorio d’origine” rappresenta l’acquisizione secondo Ue.Coop l’Unione Europea delle Cooperative a cui Consorzio Casalasco del Pomodoro è asscociata. Una operazione – sottolinea Ue.Coop – che porta valore all’economia e al lavoro puntando sulla centralità dei soci e del territorio in cui operano, in una situazione in cui molti anche nella cooperazione sono tentati da scorciatoie speculative con il falso Made in Italy. Il marchio De Rica insieme a Pomì diventa – conclude Ue.coop – un patrimonio della vera cooperazione per valorizzare il pomodoro italiano, rafforzando la filiera agricola nazionale e garantendo al consumatore di poter utilizzare un prodotto sano che viene coltivato e prodotto interamente nel nostro Paese.

 

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