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Criteo Product Ads su PrestaShop migliora l’esperienza d’acquisto

La piattaforma di e-commerce PrestaShop, e Criteo, azienda specializzata in advertising, hanno unito le forze per fornire le migliori tecnologie e-commerce e pubblicitarie alle piccole e medie imprese. Come primo passo di questa partnership, le aziende annunciano il lancio del modulo Criteo Product Ads su PrestaShop. Grazie alla tecnologia pubblicitaria scalabile e guidata dall’intelligenza artificiale di Criteo, i commercianti PrestaShop potranno invogliare facilmente gli utenti a visitare i loro negozi online e a sceglierli per i loro acquisti.

I commercianti non possono fare affidamento solo sul traffico organico dei loro siti e devono quindi investire molto tempo e risorse per indirizzare nuovi clienti verso i loro e-shop. Nonostante questi sforzi, in media il 98% dei visitatori abbandona il carrello o lascia il sito senza fare acquisti.

Il modulo Criteo Product Ads migliora l’esperienza dei clienti promuovendo prodotti di loro interesse, aiutando al contempo i venditori ad automatizzare le azioni necessarie a indirizzare nuovi visitatori sui loro siti e incoraggiarli a completare i loro acquisti.

I principali vantaggi del modulo Criteo Product Ads su PrestaShop:

  • Genera traffico di qualità: Analizzando miliardi di transazioni online in tutto il mondo, Criteo Product Ads aiuta a identificare i visitatori più rilevanti per ogni commerciante PrestaShop e a interagire con loro nel modo più appropriato.
  • Coinvolge nuovamente gli utenti: Con Criteo, i venditori beneficiano dell’accesso a milioni di transazioni e-commerce e di una vasta rete di editori per attrarre i visitatori dei loro siti con annunci personalizzati sulla base ai loro interessi, basandosi sui cataloghi prodotti dei commercianti PrestaShop.
  • Facile da configurare: Installando il modulo Criteo Product Ads su PrestaShop, Criteo inizia automaticamente a progettare e creare annunci pronti all’uso. Si tratta di un servizio gratuito che può essere implementato in meno di 10 minuti.
  • Massimizza il ritorno sulla spesa pubblicitaria (ROAS): I commercianti definiscono un budget giornaliero e ricevono un addebito solo quando un utente clicca su un annuncio. Di conseguenza, smettono così di spendere soldi in pubblicità inefficace, che non porta visitatori di alta qualità ai loro siti.

PrestaShop: contro il ristagno del business, puntiamo sulla comunicazione

Si dovrebbe riprendere gradualmente e dal 18 maggio anche i negozi potranno ricominciare. L’ottimismo dei merchant nei confronti del presente e del prossimo futuro, tuttavia, è scarso, come rivela uno studio sull’impatto del Coronavirus sul commercio online condotto da PrestaShop.

L’emergenza sanitaria ha avuto ripercussioni su business di qualunque dimensione e settore, comportando una profonda riorganizzazione del lavoro e dei processi quotidiani. Il 71% degli e-merchant intervistati conferma, infatti, di aver intrapreso azioni specifiche per adattare la propria attività professionale alla complessa situazione globale. In un caso su due (49%) ciò si è tradotto, laddove possibile, in smart-working (49%), mentre un quarto dei rispondenti (26%) si è orientato sul part-time. Orari e sedi di lavoro non sono gli unici aspetti oggetto di revisione da parte dei merchant. Il 27% degli intervistati spiega, infatti, di aver introdotto alcune restrizioni alle consegne, mentre il 13% ha deciso di investire in un piano di comunicazione di crisi. Seppur in percentuale minore (8%), c’è anche chi si è trovato a sospendere in toto le vendite, chi ha cercato di dare un boost al giro d’affari proponendo la consegna gratuita della merce e chi, ancora, ha cercato di portare avanti l’attività adottando nuovi protocolli di igiene per tutelare la salute di dipendenti e clienti.

Criticità

Nonostante l’implementazione di queste e altre iniziative, ben più di due terzi (69%) crede che il servizio fornito ai propri clienti sia inevitabilmente degradato a causa delle misure di confinamento e il 65% dei commercianti online parla di un’interruzione della propria attività a causa del rinnovo della quarantena: di questi, il 44% prevede una chiusura complessiva di uno e due mesi, mentre la stessa porzione di rispondenti (44%) è meno ottimista e stima tra i tre e i sei mesi il periodo di sospensione delle vendite.

Indagando sulle motivazioni di queste previsioni, PrestaShop ha rilevato che oltre la metà dei merchant si aspetta una generalizzata mancanza di domanda (60%), mentre il 43% teme che lo stop sia reso necessario dalle crescenti difficoltà logistiche conseguenti al lockdown. Il terzo fattore che, secondo gli esercenti, minaccia la loro attività è la complessità in termini di approvvigionamento delle scorte (36%), mentre in un quinto dei casi (21%) a rappresentare una criticità difficile da sormontare è la tutela della sicurezza dei dipendenti.

Strategie di ripresa

Per tutti questi motivi, solo il 35% dei commercianti intervistati da PrestaShop si aspetta di registrare un aumento dell’attività del proprio e-commerce in questo periodo di emergenza, mentre oltre la metà (54%) degli esercenti che possiedono anche un punto vendita fisico afferma di non aver ancora notato una trasposizione online della propria attività offline.

In questo clima di sfiducia diventa quindi più che mai fondamentale studiare una strategia per impedire il ristagno del business e stimolarne la crescita. Per potenziare l’attività del proprio e-commerce circa due terzi (65%) dei commercianti intende puntare sulla comunicazione, dai social network all’e-mail marketing, da un lato consolidando la relazione con la propria clientela, dall’altro ampliandola. Al secondo posto dei mezzi utilizzati dai merchant per incrementare il business del proprio sito spiccano le offerte promozionali (36%), seguite dall’ottimizzazione dell’esperienza utente e dei contenuti (26%).

Convinto del ruolo chiave della comunicazione in un momento di crisi, il 37% dei commercianti conferma di non aver ridotto gli investimenti nelle campagne pubblicitarie. Analizzando le scelte di chi, invece, si è trovato a diminuire le spese in questo segmento, PrestaShop ha rilevato che il canale più penalizzato risulta essere quello delle campagne Google (32%), seguite da quelle pianificate su Facebook. La percentuale scende al 16% per altre piattaforme, quali Instagram, Amazon o Criteo.

“La crescita dell’e-commerce a seguito della complessa situazione attuale promette di avere effetti a lungo termine. Chi, ad esempio, prima del lockdown non aveva familiarità con il commercio virtuale, ma la sta acquisendo ora continuerà presumibilmente a utilizzare il canale di vendita online anche una volta terminata l’emergenza. In questo contesto è cruciale che i commercianti si facciano trovare pronti e siano nelle condizioni di offrire sempre ai clienti un’esperienza di shopping virtuale completa, efficiente e appagante” dichiara Luca Mastroianni, Head of International di PrestaShop. “Consapevoli delle criticità eccezionali che i merchant si trovano ad affrontare in questo periodo di incertezze, abbiamo messo a punto il programma di supporto RestartFromHome, una piattaforma di consulenza e social learning gratuiti per aiutare i piccoli e mdi esercenti a cogliere le opportunità messe a disposizione dell’e-commerce, avviando o potenziando il loro negozio virtuale” aggiunge Mastroianni.

Quando il virus costringe il retail a cambiare passo. E strategie

Se le botteghe alimentari di un tempo  (non moltissime, ormai e, soprattutto, localizzate in alcunee aree e molto meno in altre) stanno vivendo un momento di rivincita, perché preferite dai consumatori esasperati, come risorsa per gli approvvigionamenti d’emergenza (benché non necessari), ci sono altre piccole attività commerciali fortemente penalizzate dal recente lockdown.

Per questo cominciano ad attivarsi iniziative volte a promuovere e sostenere le piccole imprese in difficoltà.

E’ per esempio con questo spirito che, PrestaShop lancia #RestartFromHome, un progetto di “facilitazione” per chi vuole avviare la propria attività online, “ripartendo” da casa.

Partendo dalla pagina restartfromhome.com, gli interessati possono accedere a risorse gratuite, tra cui corsi di formazione, tutorial, guide, mentoring one to one e sconti e promozioni da parte dei diversi operatori della filiera dell’e-commerce: agenzie, soluzioni di pagamento, di spedizioni, di hosting e molto altro ancora.

“Siamo orgogliosi di mettere a disposizione dei commercianti italiani questa soluzione di social learning, estremamente innovativa e completamente gratuita, per aiutarli a fronteggiare questo momento di difficoltà per la loro attività- ha commentato Luca Mastroianni, Head of International di PrestaShop, augurandosi che
“Una volta passata la crisi, queste competenze rimangano un patrimonio per loro prezioso per integrare e innovare la propria attività, ogni volta che ne sentiranno la necessità”.

Stesso spirito costruttivo,  è quello della start-up “Riparto da Casa” fondata dal Ceo di Velvet Media Bassel Bakdounes, con il supporto del know how del web developer Andrea Ballan

In questo caso, però, il modello di business è quello dello scont solidale. In pratica, le aziende propongono delle offerte sul sito internet www.ripartodacasa.it e gli acquirenti danno fiducia adesso comprando servizi scontati. Questo garantisce alle imprese di fatturare pur stando chiuse e quindi di coprire i costi di struttura e di stipendi, e contemporaneamente permette al consumatore finale di aiutarle, ma anche di accaparrarsi voucher convenienti che potrà utilizzare quando l’emergenza sarà passata. “Fai ripartire l’Italia assieme a noi”, questo il payoff dell’iniziativa.

“Dal primo giorno – ha raccontato Ballan – abbiamo capito quanto il Coronavirus avrebbe impattato l’economia italiana abbiamo deciso di fare qualcosa per far ripartire l’economia italiana. Palestre, ristoranti, negozi di vicinato, studi professionali e pmi: tutti possono iniziare a vendere online con noi. E lo possono fare subito e del tutto gratuitamente”.

 

 

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