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Con l’accordo tra Mipaaf e Gdo più visibilità ai prodotti Igp e Dop sugli scaffali

Garantire una migliore informazione dei consumatori e favorire una più facile individuazione dei prodotti Dop e Igp presso i punti vendita: è questo l’obiettivo dell’accordo siglato durante il Forum sulle Indicazioni geografiche italiane tenutosi a Expo tra il Mipaaf, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, e le associazioni della grande distribuzione organizzata come Federdistribuzione, Ancc-Coop, Ancd-Conad.

Tra gli strumenti previsti dall’accordo c’è incremento degli spazi dedicati ai prodotti DOP/IGP nei punti vendita, l’utilizzo sugli scaffali di segnaletica dedicata alla campagna informativa sulle DOP/IGP, campagne informative promozionali svolte in coordinamento tra le aziende delle catene GDO o dalle singole aziende come ad esempio la “settimana delle DOP/IGP”, l’esposizione e distribuzione presso i punti vendita di materiale informativo specifico dedicato ai prodotti a denominazione.

“L’accordo siglato oggi con la Gdo darà una spinta al rilancio dei consumi dei prodotti a denominazione – ha detto il Ministro Maurizio Martina – in uno dei mercati più importanti a livello nazionale come quello della grande distribuzione. Lo presentiamo in Expo proprio a ribadire che questo evento è una straordinaria occasione per le nostre filiere, per la grande qualità che tutti i nostri territori esprimono e che qui a Milano si presenta al mondo in tutta la sua forza”.

Nel corso dei lavori sono state presentate le azioni del Mipaaf per la tutela e la promozione dei prodotti Dop e Igp sul fronte nazionale e internazionale. Cinque le azioni principali: rilancio dei consumi sul mercato italiano grazie all’accordo siglato appunto con la GDO, rafforzamento del contrasto alla contraffazione anche sul web, focus sulle indicazioni geografiche nel piano del Governo per il sostegno all’export Made in Italy, difesa del sistema delle denominazioni a livello internazionale e testo unico per le Dop per semplificare le norme a favore di imprese e consorzi di tutela.  Il ministro ha ricordato anche la nascita recente, in funzione di contrasto con l’Italian sounding piaga sui mercati esteri, del segno unico ‘The Extraordinary Italian Taste’, che ha debuttato recentemente a Chicago in una delle fiere più importanti di contatto con la GDO statunitense.

 

Giuseppe Villani eletto presidente del Consorzio del Prosciutto di San Daniele

Il nuovo consiglio di amministrazione del Consorzio del Prosciutto di San Daniele. Da sinistra, Adriano Milani, Matteo Zolin, Nicola Levoni, Lorenzo Bagatto, Marco Pulici, Villani (presidente), Alessio Prolongo e Stefano Fantinel (vicepresidenti), Sofia Kavcic, Alberto Bellegotti.

Nel 2014 le vendite del Prosciutto di San Daniele sono cresciute del 10%. Segno che, nonostante la congiuntura economica non favorevole, la qualità continua a premiare, così come il rigore nei controlli e l’eccellenza di uno dei prodotti simbolo di Made in Italy nel mondo.

“La conferma dell’apprezzamento del prosciutto di San Daniele da parte del mercato è motivo di grande orgoglio per il Consorzio e rappresenta l’ulteriore dimostrazione della forza del prodotto sia sul territorio nazionale che all’estero”, dichiara Giuseppe Villani, neopresidente del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, eletto dal nuovo consiglio di amministrazione. “Questo consenso da parte del consumatore finale che continua a scegliere il nostro prodotto è espressione diretta del lavoro che è stato portato avanti dal Consorzio e del costante impegno dei produttori, volti a garantire la qualità del prodotto che diventa il valore differenziante nel momento dell’acquisto”, conclude Villani.

Le esportazioni, infatti, sono in crescita del 6% rispetto al 2013 e la quota export ha inciso per circa il 13% dei volumi di prodotto venduti, ricavato da circa 2 milioni e 500 mila cosce di suino fresche.

Buone notizie anche per il San Daniele affettato in vaschetta la cui produzione ha registrato una crescita del +17,3% sul 2013, attestandosi a oltre 16.500.000 confezioni certificate, corrispondenti ad oltre 308.000 prosciutti affettati e pari al 12,4% della produzione annua complessiva.

Nel 2014 sono stati inoltre verificati direttamente dagli agenti vigilatori del Consorzio del Prosciutto di San Daniele un migliaio di esercizi in Italia e 500 all’estero, in linea con il notevole aumento dell’attività di tutela e vigilanza attuato negli ultimi anni: nel triennio 2012-2014 sono stati verificati quasi 3000 esercizi in Italia e più di 950 all’estero.

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