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Con “Progetto umano” Auchan GCI mette al centro persona e welfare

Un focus sulle risorse umane, che mette al centro la persona e le sue potenzialità attraverso una serie di iniziative per rendere il luogo di lavoro più accogliente ma anche valorizzare i talenti e trasformare i premi in servizi welfare: è Progetto Umano di Gallerie Commerciali Italia (GCI), filiale italiana del gruppo Immochan.

Avviato nel secondo semestre del 2016, Progetto Umano ha visto concretizzarsi già molte attività: dalla ristrutturazione completa degli uffici con sala relax, area dedicata al book sharing, sala gioco e intrattenimento, all’attivazione di convenzioni ed eventi ad hoc, dal rinnovo del concept della convention aziendale all’attivazione di eventi per singole professioni e di giornate dedicate ai bambini in azienda. Azioni che proseguiranno nel 2018 con l’aggiunta della pianificazione del programma di formazione continua GCI Academy e dell’innovativo Programma Talenti, che supporta le risorse più promettenti dell’azienda guidandole attraverso un percorso di crescita professionale e umana.

 

Al via la conversione del premio di risultato

Dal 22 gennaio GCI ha poi aggiunto un ulteriore tassello al progetto welfare, siglando un importante accordo con i sindacati di categoria Filcams – Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che consentirà ai collaboratori di scegliere l’opzione della conversione del premio di risultato 2018 in servizi di welfare completamente esenti da tasse. Il Premio Progresso può arrivare fino al 25% della Retribuzione Annuale Lorda; nel 2017 è stato del 7%. 

La realizzazione degli aspetti fiscali e giuslavoristici del progetto ha visto il supporto da parte di Nctm, uno dei più importanti studi legali indipendenti italiani, sia per dimensioni che per numero e rilevanza delle operazioni seguite. Per raggiungere i migliori livelli di implementazione e gestione di questo piano, GCI ha deciso di farsi supportare per la gestione dei servizi e della piattaforma da un partner di primo livello, Eudaimon, società impegnata da oltre 15 anni, nella progettazione e gestione di piani di welfare aziendale e servizi destinati al benessere dei collaboratori.

La volontà di GCI con Progetto umano è di essere un’eccellenza nella gestione delle risorse umane, trasformando il welfare in una fondamentale leva competitiva e in uno strumento per ingaggiare e fidelizzare al massimo le risorse.

 

Lidl ottiene la Certificazione “Top Employers”

Un punto vendita Lild di nuova concezione, caratterizzato dalle ampie vetrate.

Lidl è all’avanguardia anche nella gestione delle risorse umane. Ha infatti ricevuto la certificazione del “Top Employers Institute”, realtà che opera a livello internazionale analizzando, valutando e certificando l’eccellenza delle condizioni di lavoro messe in atto dalle aziende per i propri dipendenti.

Lidl Italia, che può contare attualmente su 12mila collaboratori che lavorano in 570 punti vendita distribuiti in 19 regioni italiane e presto avrà nuovi inserimenti in organico, è stata certificata, nell’analisi annuale, sia a livello nazionale sia a livello europeo. «La nostra strategia è orientata al miglioramento continuo delle politiche di gestione delle risorse umane – dice Luca Boselli, amministratore delegato finanza di Lidl Italia –. Investiamo e crediamo nel potenziale delle persone, offrendo sfide stimolanti e innovativi percorsi di formazione e sviluppo. La certificazione “Top Employers”, di cui siamo estremamente orgogliosi, mette in luce il nostro costante impegno in una gestione delle risorse umane orientata al futuro. Ci auguriamo di continuare ad attrarre nuovi talenti, che condividano la nostra stessa passione per il successo».

Lo studio, condotto dal “Top Employers Institute” con il supporto del reparto “human resources” di Lidl Italia, ha esaminato e testato le condizioni in cui operano quotidianamente dipendenti e manager dell’azienda. Tutte le informazioni fornite da Lidl Italia sono state sottoposte a un audit per la loro verifica. Attraverso l’analisi di oltre 600 best practice all’interno di 9 macro aree in ambito delle risorse umane, Lidl Italia ha dimostrato di offrire eccellenti condizioni di lavoro, efficaci percorsi di formazione e sviluppo rivolti a talenti di ogni livello aziendale, e avanzate politiche di gestione delle risorse umane. «Un ambiente di lavoro ottimale – spiega Alessio Tanganelli, direttore regionale per Brasile, Italia e Spagna di “Top Employers Institute” – è in grado di favorire la crescita non solo professionale, ma anche personale e umana delle persone. La ricerca condotta da “Top Employers” ha verificato e certificato che Lidl Italia presenta condizioni d’eccellenza in ambito HR e offre un’ampia gamma di benefit e iniziative proattive ai propri dipendenti, dalle condizioni di lavoro, ai benefit non monetari, alle politiche strutturate di formazione e sviluppo, il tutto coerentemente in linea con la cultura aziendale».

Talenti: le competenze riconosciute dalle imprese in una ricerca ManpowerGroup

Per il secondo anno consecutivo ManpowerGroup fotografa il profilo ideale delle competenze trasversali (soft skills) riconosciute e richieste dal mercato del lavoro, coinvolgendo un campione di 1.612 aziende.

La ricerca, condotta tra il 9 marzo e il 13 aprile 2015, mira ad approfondire la giusta dose di competenze soft che sempre di più impatta nei processi di selezione e valutazione e le pratiche messe a punto dalle aziende, comprese quelle di piccole dimensioni, nell’individuazione e sviluppo delle persone di talento.

«Il Talento si compone per il 63% delle cosiddette “competenze della vita” (soft skills e motivazione individuale), quelle caratteristiche intangibili che spiegano il saper essere oltre al saper fare», afferma Stefano Scabbio, Presidente Area Mediterranea ManpowerGroup e Presidente di Human Age Institute. «L’identikit del profilo ideale risulta piuttosto eterogeneo combinando Pragmatismo, Concretezza e Leadership. Ancora in ritardo è la consapevolezza delle aziende rispetto alle competenze digitali nella declinazione soft delle stesse (come per esempio diffusione dei saperi, networking). Questo aspetto sarà invece particolarmente rilevante nei prossimi anni, perché svilupperà nuovi modelli di lavoro».

La distribuzione geografica dei rispondenti è concentrata nel Nord Italia per il 70%, dove si evince una maggiore attenzione alle tematiche del Talento e alle competenze trasversali. Tra le novità che saltano all’occhio rispetto allo scorso anno, il fatto che anche le aziende con sola sede in Italia iniziano ad affacciarsi con interesse alla tematica del Talento ed esprimersi con maggiore consapevolezza.

Quali sono le caratteristiche del Talento nei diversi settori?

Dalla ripartizione delle frequenze di risposta per settore merceologico, si evidenzia che le conoscenze tecnico specialistiche sono ancora molto rilevanti per i settori Tessile, Metalmeccanico e Sanitario/Servizi alla persona.

I comparti dedicati al Benessere/cosmetico e all’Istruzione/formazione danno un peso più importante alle competenze trasversali (soft skills) sottolineando una rappresentazione del Talento più svincolata dalle abilità tecniche.

In primo piano la motivazione individuale come leva del Talento per i settori Turismo, Siderurgico, Edile, Elettrico/Energetico e Istruzione/Formazione.   Per quanto concerne il Commercio/grande distribuzione ancora prioritarie le competenze tecniche e la motivazione individuale rispetto ai soft skills.

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Secondo il modello dell’olistica del Talento di ManpowerGroup – che si compone di sette spazi/aree tematiche trasversali che forniscono una rappresentazione della persona e del Talento nei suoi tratti distintivi – il giusto mix di competenze associato oggi al Talento si compone di problem solving (capacità di risoluzione dei problemi finalizzata ad uno specifico obiettivo), orientamento al risultato, visione d’insieme e leadership.

Schermata 2015-07-31 alle 10.55.18I risultati di questa indagine risultano utili su due fronti. Da un lato per le aziende che possono così definire i propri modelli di competenze e le soft skills necessarie al fine di impostare efficacemente i processi di selezione e di valutazione del potenziale e sviluppo interno. Sul piano dell’individuo, i candidati che intendono proporsi alle aziende, grazie a questo Osservatorio, sanno ora quali sono le caratteristiche ricercate e quali sono le competenze da sviluppare per avere maggiori possibilità di crescita all’interno dei contesti organizzativi.

Monitorare negli anni l’andamento delle esigenze aziendali in termini di soft skills vuol dire soprattutto riuscire a sviluppare profili completi a 360° rispetto alle necessità espresse.

«Lo sviluppo delle competenze trasversali dovrebbe partire già dai livelli d’istruzione superiore, scuola secondaria, università e master – continua Stefano Scabbio – così da ridurre lo scarto tra le aspettative e le reali capacità dei singoli, individuando i talenti al di là delle competenze tecniche specifiche, e facilitando l’integrazione delle risorse e il reale sviluppo competitivo delle aziende».

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