CLOSE
Home Tags Scandit

Tag: Scandit

Retail, ecco i cinque trend più importanti per il 2023

Il mercato del lavoro italiano sembra essersi ripreso dal biennio pandemico ma la situazione risulta essere ancora piuttosto fragile e discontinua. In diversi settori insistono ancora gap come quello tecnologico che rallentano il progresso infrastrutturale delle aziende, e al tempo stesso le aspettative dei consumatori in termini di convenienza e innovazione sono più elevate che mai. I retailer devono trovare quindi un modo per soddisfare nuove esigenze dei consumatori in un momento storico in cui la digital transformation è in ritardo.

Innumerevoli aziende stanno cercando sia di accrescere che di mantenere la loro forza lavoro, e sta diventando cruciale determinare come responsabilizzare e come far lavorare meglio i dipendenti attuali e rendere i processi più semplici ed efficienti. Secondo Maurizio Costa, Key Account Manager Retail di Scandit Italia, per avere successo nel 2023 i retailer devono riconoscere e adattarsi ai trend più attuali, tra cui:

1. Investimenti tecnologici oculati
Sebbene i retailer abbiano appena concluso la stagione degli acquisti natalizi, la situazione economica globale e l’impatto della guerra russo-ucraina sulla supply chain mondiale hanno già influenzato in modo significativo gli investimenti aziendali e le decisioni di spesa dei consumatori nel settore, e continueranno a farlo nel 2023. Di conseguenza, qualsiasi investimento tecnologico è sottoposto a un controllo ferreo e deve dare ottimi risultati per avere una possibilità di essere commissionato: un elevato ROI è un dato di fatto.

2. Strategie omnichannel vitali per il customer engagement
Gli acquisti omnichannel sono aumentati dopo la pandemia, e nel 2023 i consumatori continueranno ad acquistare sia attraverso l’e-commerce che lo store fisico. L’e-commerce ha beneficiato della pandemia, e le vendite online in Italia sono in continuo aumento. Però, è da notare come i consumatori abbiano riscoperto lo shopping di persona. Allo stesso tempo, essi non vogliono rinunciare alla comodità dell’online alla quale si sono abituati facendo shopping durante la pandemia.

Per supportare e trovare un equilibrio tra i due bisogni e quindi aumentare la redditività, nel 2023 i retailer dovranno rivedere e migliorare alcuni aspetti come la gestione dello stock e il miglioramento del servizio al cliente e la sua esperienza in negozio. Alcuni brand stanno ottimizzando le operazioni e potenziando i propri dipendenti con soluzioni di smart data capture, che consentono ai lavoratori di ottenere informazioni sui prodotti, controllare la disponibilità in stock e molto altro, in tempo reale direttamente da un dispositivo smart.

3. Nuove forme di retail
Oltre allo shopping ibrido, i consumatori continueranno a esplorare nuovi modi di fare acquisti. Dagli experience store, al self-scanning fino alle local delivery, passando per i supermercati senza casse. La consegna a domicilio in giornata, in particolare, sta fiorendo e non scomparirà tanto presto. Qualunque sia l’esperienza richiesta, i retailer che vogliono affermarsi devono innovare per poter stare al passo coi tempi.

4. Esigenze generazionali
La Gen Z è tra le generazioni che più richiede insight sui prodotti all’interno di uno store. Dalle informazioni sulla sostenibilità del brand, come le emissioni e la non-fast fashion, fino all’origine dei prodotti e ai valori nutrizionali, passando dall’intero background di un brand, questi consumatori vogliono trasparenza in ciò che acquistano. E i retailer devono essere pronti a fornire queste informazioni in una modalità fruibile ed ingaggiante contribuendo a migliorare la customer experience anche in negozio.

5. Verifica dei documenti d’identità
Dopo gli USA da dove è partita come esigenza, in diverse nazioni in Europa quest’anno potremo assistere a un aumento delle verifiche dei documenti d’identità al momento della consegna di un prodotto acquistato online, dato che vengono venduti sempre più prodotti soggetti ai limiti di età. Ad esempio, le vendite di alcolici hanno registrato un’impennata negli ultimi anni, sia in-store che online, con il mercato italiano delle bevande alcoliche che nel 2021 valeva già oltre 24 miliardi di euro.

Il boom dell’e-commerce comporta un rischio per aziende, dipendenti degli store e i corrieri dell’ultimo miglio, i quali possono essere soggetti a gravi sanzioni qualora dovessero vendere o consegnare prodotti soggetti a limiti di età, a dei minorenni. I retailer che otterranno un vantaggio competitivo saranno quelli che adotteranno tecnologie e soluzioni come la smart data capture, che alleggeriscono il carico di lavoro dei dipendenti e permettono al personale di svolgere al meglio diverse task. Allo stesso tempo, i retailer possono godere di dati importanti da sfruttare per le strategie di vendite sia in-store che in modalità omnichannel. In questo modo, le aziende offriranno ai dipendenti dei punti vendita più tempo e risorse da dedicare ad attività necessarie e a valore aggiunto come il customer service e il retail esperienziale.

Black Friday e Cyber Monday, come gestire il picco delle attività

Il Black Friday e il Cyber Monday sono tra le date più importanti del mondo retail. Si tratta di un periodo pre-stagionale di immense opportunità per il settore e per i consumatori. Rispetto a un giorno normale, l’aumento medio globale delle vendite è del 663%, con tassi di crescita molto più elevati in alcuni Paesi. Oltre a varie opportunità, questa impennata delle vendite presenta una serie di sfide per i retailer, sia che gestiscano store fisici, canali di e-commerce o entrambi.

Qual è il miglior modo in cui i retailer possono prepararsi a questo improvviso picco delle attività? Scandit, leader nelle soluzioni di smart data capture, condivide sei modi per aiutare a scalare le operazioni retail e garantire ai collaboratori dello store e ai team dei centri di distribuzione la flessibilità necessaria per l’order fulfillment degli imminenti Black Friday e Cyber Monday.

1. Pianificare il periodo di picco
Aspettare l’inizio di uno dei momenti più impegnativi dell’anno è troppo tardi. I consumatori più attenti cercheranno le offerte in anticipo e ci sarà una corsa al ribasso in tutto il settore retail per accedere però a risorse limitate.

I retailer dovrebbero pianificare, il prima possibile, i seguenti aspetti delle store operation:

• Comunicare per tempo le offerte speciali e gestire lo stock di conseguenza.
• Assicurarsi che i collaboratori dello store abbiano la flessibilità necessaria per far fronte alle richieste extra di fulfillment.
• Scegliete una tecnologia, come gli smartphone per la scansione dei barcode, che offra flessibilità ai collaboratori e che possa essere integrata rapidamente.
• Se necessario, assumere rapidamente personale temporaneo.
• Se utilizzate servizi di terze parti per le spedizioni, assicuratevi che i fornitori abbiano una capacità aggiuntiva a cui potete attingere.

2. Munirsi di tecnologia per l’acquisizione intelligente dei dati
Inizialmente, il Black Friday e il Cyber Monday erano limitati a due soli giorni. Ora l’evento si prolunga, e molti retailer iniziano le vendite in anticipo. È bene aspettarsi già i primi “cacciatori di offerte”, in modo che gli ordini possano essere evasi prima del previsto. Allo stesso modo, alcuni retailer estendono le loro offerte per settimane e persino per tutto il mese di novembre.

Scegliete i prodotti per le promozioni con largo anticipo, soprattutto se hanno tempi di approvvigionamento lunghi. L’aumento della domanda mette sotto pressione i retailer che devono possedere una maggiore capacità di fulfillment e stock disponibili.

L’adozione di una tecnologia come la Smart Data Capture di Scandit su smartphone per le store operation offre agli addetti ai lavori una visibilità completa sulla disponibilità delle scorte in-store. I collaboratori possono catturare i codici a barre di più articoli su un solo scaffale in un’unica scansione con una precisione del 100% e visualizzare le informazioni sullo stock in tempo reale sullo schermo del dispositivo.

3. Massimizzare le risorse del personale dando maggiore flessibilità
La capacità extra è una cosa. Ottenere valore dalla forza lavoro in-store, soprattutto durante le stagioni di punta, è un’altra – poiché le risorse sono spesso limitate. Scandit, ad esempio, offre a ogni collaboratore dello store un assistente tascabile e la flessibilità di svolgere una serie di attività con un unico dispositivo. In questo modo, i collaboratori che gestiscono gli scaffali possono passare facilmente all’order picking.

Trasformare qualsiasi dispositivo smart dotato di fotocamera in un tool affidabile per scansione ad alte prestazioni di barcode, fa sì che il personale possa switchare da un’attività all’altra in modo flessibile per soddisfare le richieste di fulfillment.

Dato che la scansione tramite smartphone può essere utilizzata sul dispositivo mobile di un dipendente (BYOD), è più facile arruolare personale temporaneo, sfruttando la gig economy. Senza dover acquistare altri device di scansione, qualsiasi dipendente con un dispositivo mobile dotato di fotocamera è pronto per l’uso, il che significa che è possibile scalare rapidamente.

4. Offrire ulteriori opzioni di fulfillment
Non tutti vogliono fare acquisti in-store o farsi consegnare la merce. Offrire diverse opzioni di delivery potrebbe fare la differenza per un consumatore. Ad esempio, secondo una ricerca, il mercato globale del Buy Online Pickup In Store (BOPIS) dovrebbe raggiungere i 703,18 miliardi di dollari entro il 2027, con un tasso composto di crescita annuale (CAGR) a due cifre del 19,3% nel periodo 2021-2027.

Che si tratti di BOPIS, ritiro curbside o consegna in giornata, tutti richiedono un servizio di ritiro efficiente per i clienti. I retailer dovrebbero affidarsi alla scansione via smartphone, facilitando le operazioni ai collaboratori che potrebbero scansionare più ordini in una sola volta e identificare l’ordine di un cliente in pochi secondi.

5. Cosa fa tendenza?
È ovvio che i retailer vorranno mettere in evidenza i loro prodotti più venduti durante il picco stagionale. Però, alcuni prodotti sono di tendenza a seconda di ciò che accade nel mondo. Le attrezzature per l’home office, le attrezzature per l’esercizio fisico e i prodotti di bellezza sono stati tra i più comuni negli ultimi due anni a causa della pandemia. Invece ora, nel 2022?

Per tutti quegli store ed e-commerce che potrebbero avere prodotti di tendenza, soddisfare la domanda in tempi rapidi per i picchi stagionali è di fondamentale importanza, non solo per garantire una delivery puntuale, ma, in ultima analisi per rafforzare la customer satisfaction e loyalty.

Fobia contagio: la paura di Covid-19 richiede soluzioni contactless

Le preoccupazioni relative a COVID-19 continuano a crescere e sempre più persone si rifiutano di toccare il dispositivo dei corrieri per firmare e confermare la consegna o il ritiro di un pacco. L’enorme traffico di ordini online con consegna a domicilio o al piano strada ha reso questa situazione un problema urgente per i retailer e le aziende di delivery, i quali cercano di salvaguardare clienti e dipendenti.

In Italia, in ottemperanza a quanto stabilito dal Decreto Legge n. 18 del 20 marzo 2020 (cd. “Cura Italia”), per le raccomandate, i pacchi e in generale tutta la posta assicurata varrà la firma apposta dall’operatore, che si dovrà comunque assicurare della presenza del destinatario o della persona abilitata al ritiro nel luogo indicato come indirizzo. Ciò non toglie che, avere un riscontro dell’avvenuta consegna, possa essere importante e, in molti casi, fondamentale per i retailer e le aziende di delivery.

Per riattivare questo possibilità, senza rischi per dipendenti e clienti, Scandit ha utilizzato la propria tecnologia di mobile computer vision e di scansione dei barcode per creare una web app, Contactless Proof of Delivery, veloce da implementare per i retailer e le aziende di delivery, e disponibile gratuitamente per sei mesi – fino al 30 settembre.

I clienti possono utilizzare il proprio smartphone per scansionare un QR code che apre la web app, quindi è sufficiente scansionare il codice a barre sul pacco e firmare sul proprio dispositivo per confermare una consegna o un ritiro. Il processo è semplice, senza bisogno di scaricare nulla o di accedere a un account.

Scandit ha sviluppato l’app e ha deciso di offrirla gratuitamente durante questa crisi, dopo aver ricevuto richieste da parte di alcuni dei propri clienti operanti in ambito logistica.

“A causa della pandemia, avevamo bisogno di un modo per garantire la sicurezza dei nostri corrieri e dei destinatari dei pacchi che non si sentivano a proprio agio a firmare per le spedizioni sui nostri dispositivi portatili. Avevamo bisogno di una soluzione rapida e semplice per consentire ai clienti di firmare le consegne attraverso i propri dispositivi mobile. Scandit fornisce già un software di scansione dei barcode per una delle nostre applicazioni di smistamento terminali e ci siamo resi conto che la stessa soluzione poteva essere utilizzata per questa nuova app con firma”, ha dichiarato Dastan Namousi, Demand & eService Manager, DB Schenker, Nordics.

“Quando abbiamo sentito parlare di questo problema dai nostri clienti, abbiamo creato rapidamente la web app”, ha dichiarato Samuel Mueller, CEO di Scandit. “Nel tentativo di renderla ampiamente disponibile il prima possibile, la offriamo gratuitamente per sei mesi a tutte le aziende che possono beneficiarne.”

 

Italiaonline e Alibaba.com insieme per favorire l’export del made in Italy

Italiaonline e Alibaba.com hanno firmato un accordo di collaborazione per favorire l’esportazione del Made in Italy delle Piccole e Medie aziende del nostro Paese in modalità 100% digitale.

Italiaonline, infatti, connetterà le PMI sue clienti al marketplace B2B di Alibaba, presente in più di 190 Paesi, con 18 milioni di buyers e contenuti tradotti in 16 lingue. Grazie alla presenza che avranno sulla piattaforma di e-commerce di Alibaba.com, le aziende clienti di Italiaonline potranno quindi essere in contatto con acquirenti in tutto il mondo. È un accordo che allarga ulteriormente l’offerta di Italiaonline a supporto delle piccole e media aziende, grazie alla sinergia tra la vetrina messa a disposizione da Alibaba.com e i prodotti e servizi a 360 gradi che Italiaonline già offre alle aziende clienti.

I vantaggi della piattaforma Alibaba.com per le PMI che si affidano a Italiaonline sono molteplici e vanno dalla possibilità di ampliamento del proprio business nei mercati esteri all’essere ricercate dai clienti in base alla categoria merceologica, dalla negoziazione diretta dei prezzi di vendita – in base, ad esempio, alla tipologia di cliente e all’area geografica – alla possibilità di avere un rapporto diretto con i clienti senza intermediazione. Non meno importante, la certificazione della veridicità delle informazioni pubblicate dall’azienda, al fine di accrescere il grado di fiducia dei buyer.

L’offerta che Italiaonline e Alibaba.com hanno perfezionato è di due tipi (Standard e Premium) e varia in base alle caratteristiche e alle necessità dell’azienda cliente o potenziale.

“Con l’accesso a una vetrina internazionale di prima grandezza come quella fornita da Alibaba.com, metteremo a disposizione delle aziende italiane e in particolare delle PMI opportunità uniche di visibilità e di sviluppo del business”, ha dichiarato Roberto Giacchi, CEO di Italiaonline. “Siamo da sempre vicini alle nostre imprese sul territorio e lo vogliamo essere in particolare modo in questo momento difficile per il nostro paese e l’economia. Grazie al supporto di Italiaonline e di un colosso dell’e-commerce come Alibaba, riusciremo a creare nuovo valore per i nostri clienti, accompagnandoli, attraverso l’utilizzo del canale Internet, in nuovi mercati oltreconfine nei quali affermarsi”.

Rodrigo Cipriani Foresio, General Manager Sud Europa del Gruppo Alibaba, ha aggiunto: “Alibaba conosce bene il valore e il potenziale del made in Italy, ed è in prima linea da anni nel supportare marchi e PMI italiane nel loro percorso di digitalizzazione e internazionalizzazione, in Cina e globalmente. Proprio per questo l’Italia è il primo paese in Europa in cui Alibaba.com ha creato un team locale e un’offerta dedicata. In questa fase delicata per l’economia e l’imprenditoria italiana, siamo ancora più orgogliosi di unire le forze con Italiaonline e mettere a disposizione la piattaforma B2B Alibaba.com e la nostra conoscenza del mercato per permettere alle aziende di ampliare i propri sbocchi commerciali e crescere, accedendo a questa “fiera permanente” online da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento”.

Automazione incrementale: passa da qui la trasformazione digitale intelligente e a basso costo

L’automazione ci salverà. Specie in un’epoca di bassi margini di cui fanno spese sia grandi che piccoli. Come riferisce un recente studio di McKinsey da cui si evince che i tipici rivenditori di generi alimentari e gli ipermercati devono affrontare una pressione sui margini di 100-150 punti base, mentre i grandi magazzini e i negozi di abbigliamento hanno una pressione sui margini due volte più alta.

Non è detto però che per l’automazione esista solo la via grandiosa (quella dall’effetto wow, per intenderci), seguita da Amazon (con Amazon Go) e da Kroger (con Kroger Edge). Si può anche optare per un’automazione incrementale. Come suggerisce Scandit che propone alcune vie per rilanciare il retail con una spesa minima

Soluzioni meno invasve e più sostenibili

Gli smartphone abilitati dalla computer vision sono un’alternativa efficace e più economica. L’utilizzo del riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) e della realtà aumentata (AR), ad esempio, fanno parte di un approccio incrementale che sta già automatizzando le attività lungo l’intera catena di fornitura attraverso l’upskilling, invece di sostituire i lavoratori del settore retail.

Per beneficiare dei vantaggi offerti dall’automazione digitale, i retailer non devono per forza smantellare le infrastrutture dei negozi e interrompere le operazioni installando telecamere, bilance, scaffali elettronici, robot in corridoio e altri oggetti sensoriali nei negozi. Possono semplicemente fornire al personale smartphone e app di uso quotidiano per interagire con i codici a barre sui prodotti, per accedere in tempo reale a informazioni quali i livelli delle scorte, le date di consegna e la verifica dei prezzi dal sistema ERP o da altre fonti di dati. Il personale così equipaggiato digitalmente può fare inventari rapidi, ottimizzare gli scaffali, consigliare i clienti e molte altre attività.

L’introduzione della scansione mobile offre una miriade di opportunità per reingegnerizzare i processi e aumentare l’efficienza in tutta la supply chain. La gestione dell’inventario e il prelievo delle scorte diventano semplici e veloci, e i lavoratori possono trovare gli articoli contrassegnati o leggere gli aggiornamenti riguardanti i prodotti con una sola scansione.

Guadagnare ma con meno rischi

L’utilizzo di smartphone a prezzi accessibili per aumentare digitalmente le attività in ambito retail e il personale qualificato consente di superare un collo di bottiglia chiave che il rapporto McKinsey evidenzia: “I retailer faticano a liberarsi dalla tirannia dei cicli di bilancio e dalla replica della spesa in conto capitale dello scorso anno”. La società di consulenza cita l’inerzia interna come un motivo chiave per non investire in tecnologia come il self-checkout e il shelf-scanning.

Ma il progresso della tecnologia mobile e delle soluzioni basate su software evita la necessità di aggiornamenti che richiedono enormi investimenti, con la possibilità di passare a soluzioni software finanziate dalla spesa operativa. Facendo leva sui codici a barre esistenti e sostituendo l’hardware di scansione dedicato e costoso con soluzioni per smartphone, si ottengono notevoli risparmi sui costi dell’hardware tradizionale e sui costi di manutenzione e assistenza. Con i risparmi sui costi reinvestiti per implementare soluzioni software e dispositivi mobili a prezzi accessibili per tutto il personale, i rivenditori vedranno notevoli vantaggi in termini di efficienza e conseguenti opportunità di reingegnerizzazione dei processi.

Per i retailer che scelgono l’automazione incrementale, i guadagni non sono meno significativi rispetto alla scelta di un aggiornamento “Big Bang” delle operazioni ma i rischi sono minori. È necessario, infatti, stanziare meno risorse per ridurre i costi, migliorare l’esperienza del cliente e molto altro ancora.

McKinsey fa notare che l’opportunità di automazione nel retail va oltre la semplice gestione dei negozi. Più in generale, i robot intelligenti possono immagazzinare, prelevare e scaricare i prodotti dai pallet e trasportarli, calcolando al contempo i percorsi ottimali attraverso un magazzino. Gli addetti al magazzino che utilizzano smartphone per queste attività, lo fanno con una velocità e una precisione che si riflette sui profitti.

L’unione della computer vision e dell’AR sugli smartphone consente ai retailer di sperimentare i benefici dell’automazione e di reingegnerizzare in modo incrementale altri processi lungo tutta la catena di fornitura, senza nessuna interruzione e a un costo irrisorio. Che si tratti del controllo dei prezzi in tempo reale, del prelievo delle scorte o della clientela, i rivenditori possono partecipare alla visione di McKinsey, ma ad una frazione del prezzo – e senza alcuna interruzione delle proprie attività.

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare