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ShopFully cresce con una rete di beacon all’interno di 65 mila pdv

ShopFully rafforza la propria leadership nel Marketing di Prossimità grazie ad una rete di 65.000 Beacon posizionati all’interno degli store della GDO e del canale Ho.Re.Ca. Attraverso la tecnologia Beacon, che dialoga con gli smartphone tramite il Bluetooth, sarà possibile inviare ai milioni di consumatori raggiunti da ShopFully messaggi rilevanti e in tempo reale, proprio mentre questi si trovano all’interno dei punti vendita.

Grazie alla tecnologia di ShopFully, la rete di Beacon, inizialmente pensata per monitorare le frigovetrine nei punti vendita in cui sono collocate, potrà esprimere il suo massimo potenziale. La tech company, infatti, utilizzerà la propria piattaforma di Intelligenza Artificiale per creare innovative campagne di Proximity Marketing, permettendo così ai Brand di parlare ai consumatori in modo personalizzato direttamente all’interno dei luoghi in cui questi si recano per i propri acquisti.

“Attraverso la gestione di questa capillare rete di Beacon, ShopFully rafforza il proprio ruolo di leader nelle soluzioni Drive-to-Store e Marketing di Prossimità, supportando ancora meglio le decisioni d’acquisto degli shopper anche all’interno dei punti vendita” ha dichiarato Marco Brambilla, Chief Technology Officer di ShopFully. “L’ampia dimensione della rete, unita alla capacità di ShopFully di raggiungere milioni di utenti e al know-how tech dell’azienda, permetterà a tutti i Brand di Food&Beverage, e non solo, di creare campagne di Proximity Marketing di ultima generazione, comunicando con i consumatori contenuti per loro rilevanti proprio nel momento in cui fanno acquisti.”

La rete di Beacon, gestita da ShopFully attraverso la propria piattaforma, è di proprietà di Coca-Cola HBC Italia, principale produttore e imbottigliatore delle bevande a marchio The Coca-Cola Company nel Paese, che ha scelto ShopFully come partner per sfruttare al massimo la rete e realizzare le proprie campagne di Proximity Marketing.

“In ShopFully abbiamo trovato un partner con il know-how tecnologico che cercavamo per valorizzare al massimo le possibilità della nostra rete di Beacon” ha commentato Emiliano Piombo, Business Solutions and Systems Country Manager Italia Coca-Cola HBC Italia. “Siamo molto fiduciosi sulle opportunità che questa collaborazione porteranno sul mercato”.

In Italia, ShopFully, grazie ai  3 marketplace (DoveConviene, PromoQui e VolantinoFacile), le app (CardPlus e DoveFila) e la propria piattaforma tecnologica, connette 30 milioni di consumatori con 250 mila negozi intorno a loro, affermandosi come l’hub digitale per la pianificazione dello shopping in negozio.

Estate 2020: è boom per il south working. L’analisi di ShopFully

Complice la pandemia, nell’estate 2020 gli italiani sono in larghissima maggioranza rimasti in italia, decisi a sfruttare le località turistiche nostrane.

Proprio questo trend ha innescato il fenomeno del south working, una sorta di smart working in trasferta che permette di coniugare vacanza e lavoro da remoto. Un profilo di questi inediti vacanzieri 2020, molto nostrani e casalinghi, viene tracciato dalla tech company ShopFully, nella sua indagine sui trend di consumo e le abitudini di questa estate post lockdown. 

Come riporta ShopFully, appena l’1,5% degli italiani – infatti – dichiara di aver scelto l’estero come meta per le proprie vacanze, e il 63,5% dichiara che starà in località di vacanza italiane per un tempo maggiore o uguale allo scorso anno.

La mappa del “south working”

Analizzando i propri dati sul traffico delle persone verso i negozi, ShopFully conferma che le località che maggiormente potranno trarre beneficio dal flusso di persone da altre regioni sono quelle marittime, in particolar modo nel Sud Italia: Campania, Puglia e Calabria. Anche al centro e al nord tuttavia non mancano poli di attrazione: nella lista delle mete più ambite per turisti e smart worker risultano infatti anche l’Abruzzo e la Liguria.

La casa lontano da casa

Dalla survey condotta da ShopFully, emerge inoltre che i turisti e gli smart worker di questa estate 2020 seguono un trend comune per gli acquisti: ricreare la “casa lontano da casa”. I dati evidenziano, infatti, il tentativo di riprodurre le comodità che si hanno nella propria prima casa, dotandosi degli strumenti per poter fare ogni attività. Il 41% degli intervistati dichiara di aver effettuato acquisti per rendere la seconda sistemazione più comoda o simile alla prima casa e ben il 79% dei turisti dichiara di aver preferito una casa in affitto o un appartamento rispetto ad un Hotel o a un B&B.

I prodotti più comprati

Rispetto agli anni passati risultano infatti alcune tendenze del tutto nuove tra le ricerche dei prodotti in offerta. Una prima evidenza riguarda indubbiamente i prodotti per poter mantenere la produttività lavorativa inalterata, come ad esempio Notebook, Tablet e Stampanti che crescono rispettivamente del +120%, +50%, +250%; ma emergono anche una maggiore attenzione alla mobilità, con ricerche su biciclette e monopattini elettrici, e all’ammodernamento della seconda casa, dove i prodotti più ricercati sono barbecue, lavastoviglie, tavoli, ventilatori e condizionatori. Molto interessante anche il maggior rilievo che acquistano i prodotti legati al mondo del giardinaggio, che hanno avuto un aumento del +70%. 

Attenzione al risparmio

Ad accomunare turisti e smart worker è anche l’approccio allo shopping. Il 58% dei lavoratori in “south working” e il 43.5% dei turisti dichiara che, rispetto a quando sono nella loro casa abituale, faranno più attenzione a quanto spendono e terranno maggiormente d’occhio le promozioni in corso. Non solo: il 69% dei turisti e il 62% dei south worker dichiara di non aver cambiato le proprie abitudini di spesa rispetto a quando è a casa, con l’81% dei primi e l’88% dei secondi che dichiara di informarsi online e andare prevalentemente di persona a fare shopping nei negozi fisici, segno della immutata importanza che questi ultimi rivestono nella vita quotidiana degli italiani.

“In un momento difficile, è sicuramente una notizia positiva che molti italiani abbiano programmato un’estate nel proprio Paese, colmando almeno in piccola parte l’assenza di turisti” commenta Stefano Portu, CEO e Founder di ShopFully “Questa evidenza e la crescita dello smart working potrebbero offrire occasioni di rilancio per diverse realtà locali dove la domanda interna sta aumentando. In questa fase, molti consumatori fuori sede cercano online negozi e offerte nelle vicinanze. Noi di ShopFully supportiamo questo processo, aiutando i consumatori ad ambientarsi e collegandoli al territorio e i suoi negozi per facilitare gli acquisti.”

Nota metodologica

I dati sono dati ricavati dall’analisi dei 3 marketplace di ShopFully (DoveConviene, PromoQui e VolantinoFacile), delle sue altre app (CardPlus e DoveFila) e della propria piattaforma tecnologica, attraverso cui l’azienda parla a 30 milioni di consumatori, e da una survey che ha visto il coinvolgimento di 8732 cittadini.

Back to school e gli ipermercati tornano in auge. E il prezzo ha un ruolo importante

Foto di DarkWorkX da Pixabay

Con il rientro sui banchi di scuola gli iper vanno alla riscossa. Almeno stando ai risultati dell’Osservatorio di ShopFully – DoveConviene.

Oltre il 48% degli intervistati*, infatti, risulta preferirli per acquistare il necessario per affrontare l’anno scolastico dei propri figli. Ben distanti, si attestano in seconda posizione le cartolerie, ferme al 26%.

La maggioranza di chi ha selezionato gli Iper come scelta ideale per effettuare tali acquisti sono genitori fra i 30 e i 40 anni, con figli alle scuole elementari. A orientare i consumatori nella scelta dei prodotti per il Back to School sono principalmente due fattori, ovvero il gusto dei figli (45%) soprattutto al Sud e Isole, mentre il prezzo (36%), per i genitori del Nord-Ovest. Considerando che oltre il 51% di loro ha in previsione di spendere al massimo 150€ per tali acquisti, gli Iper presentano le caratteristiche ideali per bilanciare le esigenze di questo target, affiancando ad un’ampia scelta per venire incontro ai gusti vari dei figli, i prezzi contenuti che i genitori cercano.

 

Interessante anche il dato circa la natura del canale scelto: nell’ambito degli acquisti per il Back to School, gli italiani continuano a preferire i canali del retail tradizionale rispetto all’online (82% vs 18% degli intervistati). In particolare, per i canali tradizionali emerge dai dati come gli ipermercati, primi della lista, abbiano un peso maggiore al Nord-Ovest, mentre il canale cartoleria, secondo classificato, sia più rilevante per le famiglie residenti al Sud e nelle Isole.

Molto diversa è la situazione per i genitori under 30, che invece preferiscono per la maggior parte effettuare questo genere di acquisti all’interno di un Supermercato, opzione che solo il 16,5% dei consumatori sembra preferire.

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