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Tra experience e servizi Nike apre a Milano il più grande store d’Italia

Foto: albertofeltrin.com

È il più grande d’Italia: 1.343 metri quadri su tre piani, lo store Nike inaugurato sabato scorso a Milano, in Corso Vittorio Emanuele II angolo Via Agnello. L’evento di inaugurazione ha visto la partecipazione degli atleti Andrea Pirlo e Marco Belinelli, che hanno accolto i propri fan nel nuovo store.

All’interno, un assortimento ampio di prodotti innovativi e servizi ad alto contenuto digitale, che intendono portare velocità e comoditàai consumatori di Milano.
Le collezioni da uomo Running e Sportswear sono esposte al pian terreno, mentre il primo piano ètotalmente dedicato a Nike Women e il piano inferiore ospita Nike Football, Young Athletes, Basketball, Jordan e Nike Training Uomo.

“Continua la nostra strategia di trasformazione del Retail dedicato allo sport con l’offerta dei migliori prodotti, servizi ed experience di Nike in un unico posto; creando una nuova realtàper tutti gli amanti dello sport e dello stile nel centro di Milano – ha affermato Felix Muenich, Direttore Nike EMEA South -. Con questo nuovo negozio, la promessa di performance personalizzate diventa realtà”.

Si tratta per Percassi della sedicesima apertura in Italia di uno store Nike, dopo i negozi dell’area metropolitana di Milano e di Bologna, Napoli, Roma, Chieti, Rimini, Reggio Emilia e Marcianise. Lo store impiega circa 50 addetti.

 

Multicanalità e personalizazione

Pensato come hub per presentare tutto il meglio del marchio americano, il nuovo negozio punta sullo shopping multicanale, grazie a una serie di servizi:
– Click and collect per acquistare online e ritirare direttamente in negozio;
– Buy online return in store: per cambiare in negozio un articolo acquistato online;
– Concierge service: offre la possibilitàai Nike members e ai clienti di acquistare tutto quello che desiderano, senza preoccuparsi della quantità, usufruendo poi del servizio di consegna a casa in un’ora su Milano.

Ci sono poi servizi di consulenza e personalizzazione:
– Nike shopping with: con l’aiuto di atleti e amici della Nike Family, lo store da accesso a prodotti, servizi, experience e opportunitàdi customizzazione esclusivi, oltre a utili consigli per ogni tipo di obiettivo sportivo e di necessitàdi prodotto;
– Bra fitting: servizio di prova e supporto alla scelta del reggiseno piùadeguato per il proprio allenamento e per il proprio sport.
– Jersey customization: un’area dedicata consente la personalizzazione della maglie jersey da calcio.
– Tech Pack customization: a partire dal 15 settembre, un servizio premium permette ai clienti di
personalizzare le ultime novitàdi prodotto con patches e con le proprie iniziali.

Il 19 settembre dallo store partirà una run con Foorban, una corsa di 5 km che animeràle vie della città.

Il 51% degli italiani corre almeno una volta al mese, cosa si compra online

L’Italia va di corsa. E le offerte online anche. Lo dicono le statistiche: il 51% degli italiani corre almeno una volta al mese, soprattutto nella bella stagione. E molti di loro cercano di acquistare l’attrezzatura – le scarpe ma non solo – sui siti specializzati. E il motivo è presto detto: secondo una ricerca di Idealo, il portale internazionale di comparazione dei prezzi degli acquisti digitali, acquistare le scarpe da corsa sull’e-commerce garantisce un risparmio medio del 44,3% nei mesi invernali e del 27,3% durante i mesi di maggio e giugno, quelli in cui si verifica il picco della domanda. Risparmi ingenti sono ottenuti anche nell’acquisto di orologi sportivi (mediamente del 29,5% ma anche in questo caso vale la pena pensarci nei primi mesi dell’anno), delle magliette tecniche anti-intemperie (risparmio medio del 42,1%), dei guanti touch-screen (50%), del cardiofrequenzimetro (33,5%), delle giacche da running (38,7%).

 

Boom dei dispositivi tech

Ma quali sono gli articoli più ricercati in rete dagli amanti della corsa? In Italia tra i dieci prodotti più ricercati in questo scorcio del 2018, ben nove sono tecnologici: smartwatch, Gps, ciclo-computer. L’unico articolo “analogico” sono proprio le scarpe da corsa. Eppure sono proprio queste ultime ad avere avuto nel 2018 un boom di interesse rispetto all’anno precedente: +12,6%. Il dato diventa addirittura astronomico se il raffronto è sul 2016: +156,8%.

La ricerca di idealo dimostra che il settore è ancora appannaggio del genere maschile, a cui appartiene il 73,3% di quanti cercano articoli da corsa e offerte in rete. In entrambi i sessi in ogni caso i più appassionati sono quelli della fascia di età tra i 35 e i 44 anni (32,7% degli uomini e 28,9% delle donne). Curioso il fatto che la regione più interessata all’e-commerce del running cambia a seconda del sesso: Lombardia tra le donne e Lazio tra i maschietti.

“Il successo della corsa – spiega Fabio Plebani, country manager di Idealo per l’Italia – è certamente da attribuire al fatto che si tratta di uno sport facile da praticare e ideale per ottenere gli stessi risultati senza spendere elevati costi di palestra. Ciononostante non si deve pensare che sia uno sport a costo zero, in quanto è essenziale essere dotati dell’attrezzatura idonea e ovviamente quella più performante ha un costo. L’e-commerce viene incontro ai runner offrendo risparmi considerevoli nel corso dell’intero anno”.

Tempo libero, quanto mi manchi… gli italiani lo passano tra relax, fitness e fai da te

Tempo libero: tutti lo vogliono, pochi ne hanno a sufficienza: ma come impiegano gli italiani questi preziosi scampoli di tempo rubati al laboro e alle incombenze quotidiane? Un’analisi viene dall’ultimo Osservatorio mensile Findomestic, realizzato in collaborazione con Doxa. dal quale si scopre come questo tempo libero posa anche essere “monetizzato”: infatti più della metà degli italiani (quasi 6 italiani su 10, il 57%) non spende più di 100 euro al mese per i propri hobby, il 14% ne spende fino a 150 e il 10% anche oltre. E cosa comprano gli italiani per “coccolarsi” con attività dedicate a se stessi? Secondo Findomestic c’è una maggiore propensione all’acquisto di attrezzature e abbigliamento per lo sport 28,8% (+ 4,3% rispetto ad un anno fa) e per le attrezzature per il fai-da-te: 31% (+ 1,8% nell’ultimo anno).

Fermo restando che il tempo libero è troppo poco, o comunque così la pensano quasi 6 italiani su 10, soprattutto donne (le più a coro di work-life balance, com’è noto), quel poco viene  prevalentemente alla famiglia (46%). Il ritratto è quello di un Paese che fatica a concedersi svago e relax.

Per il 65% degli intervistati da Findomestic il tempo libero rappresenta principalmente un’occasione per rilassarsi e riposarsi. Dopo la famiglia, nella lista delle attività preferite figurano nell’ordine fare sport (29,1%), guardare la TV (28,8%), leggere (27,6%), navigare su internet o usare i social media (24,7%), stare con gli amici (24,7%), dedicarsi a attività manuali o lavori creativi (17,9%). Tra gli sportivi, il 24,6% va in palestra, il 18,5% ama camminare, il 14,6% si dedica alla corsa e il 12,3% alla bicicletta. Tra gli appassionati del fai-da-te, il 30,6% pratica il giardinaggio, il 21,9% lavora il legno e realizza piccoli interventi di muratura e il 19,6% si interessa al cucito e al lavoro a maglia.

 

Ancora questione di genere

Donne penalizzate come non mai: il 26,8% riesce a ritagliarsi non più di due ore a settimana di tempo libero e il 7,3% non trova alcun momento per sé. Tra gli uomini, invece, solo il 3,3% afferma di non avere tempo libero a disposizione. Il sondaggio di Findomestic dimostra che le differenze di genere sono anche qualitative. Ad esempio la lettura è prettamente femminile: le lettrici abituali sono il 36,9%, mentre gli uomini si fermano al 20,8%. Appannaggio delle donne è anche lo shopping (18,2% contro l’11,1% degli uomini), mentre sono targati al maschile lo sport (33% uomini e 23,8% donne) e il video-gaming (7,1% uomini e 0,9% donne).

 

Pre-millennials in sofferenza

Secondo il sondaggio della società di credito al consumo del Gruppo BNP Paribas una persona su quattro riesce a dedicarsi ai suoi hobby solo nel weekend. I più insoddisfatti sono i 35-44enni: ben il 62% dichiara di avere troppo poco tempo libero o di non averne affatto; nella fascia tra i 18-24 anni il 58% afferma invece di averne abbastanza o perfino molto.

Se l’età è un fattore che non sembra influire in misura significativa sulla scelta degli hobby, sorprendere un dato: sono soprattutto i 55-64enni a passare il proprio tempo libero su Internet e sui social network, ben il 31,6%, contro il 21,1% dei 25-34enni.

 

Al Nord più lettori, al Sud più social, bricoleur nelle isole

Analizzando gli hobby più diffusi, l’Osservatorio Findomestic rileva differenze – in alcuni casi profonde – tra le varie aree d’Italia. Il record di lettori spetta al Nord-Ovest con il 33,5%, mentre al Sud gli habitué della lettura sono quasi la metà (19,5%). Al Sud si registra il picco dei ‘maniaci’ dei social network per svago (il 31,9% contro il 21,8% del Nord-Est), nelle isole vincono le attività manuali-creative (25,4% contro il 13% del Sud), mentre le visite a mostre e musei sono più frequenti nel Nord-Ovest (12,5% a fronte del 7% nel Sud).

Crai aiuta lo sport sostenendo le società sportive

Si chiama CRAI aiuta lo Sport l’iniziativa appena partita nei punti vendita CRAI, storico gruppo della distribuzione moderna attivo in Italia da più di quarant’anni, e che si protrarrà per 14 settimane, fino al 10 giugnoDestinatari del progetto sono le famiglie dei giovani che praticano sport e le società sportive.

Le famiglie che fanno la spesa nei punti vendita CRAI raccoglieranno due bollini ogni 15 euro di spesa in un unico scontrino: un bollino che il cliente conserverà per sé e un bollino da consegnare all’associazione sportiva preferita. Il cliente, una volta completata la raccolta dei bollini, con l’aggiunta di un piccolo contributo finale, potrà ritirare uno degli esclusivi premi della collezione “Colazione da Campioni”: tazze mug, tazzine, caffettiere, zuccheriere, ciotole, toastapane, e il libro che lo chef stellato Davide Oldani ha dedicato agli sportivi: “D’O eat better: ricette per lo sport”. Le società sportive, dopo essersi registrate sul portale online dedicato www.ioamolosport.it, riceveranno la scheda raccolta punti da completare. Sempre online prenderanno visione del regolamento, richiederanno duplicati delle schede di raccolta, e soprattutto sceglieranno i premi: oltre 780 articoli tra materiale tecnico e abbigliamento sportivo, come tute da allenamento e uniformi da partita, palloni e borsoni, forniti dai noti marchi quali Errea, Gilbert, Mikasa e Okeo.

«Siamo davvero orgogliosi di questo progetto perché ci avvicina ancora di più alle comunità locali che quotidianamente rappresentiamo con i nostri negozi. – dice Mario La Viola, Direttore Marketing, Format, Rete e Sviluppo –. Praticare sport vuol dire fare squadra, fare squadra vuol dire essere come una famiglia e non c’è niente di più bello e forte che unirsi, insieme, apportando valore alle comunità attraverso un’iniziativa sociale concreta e piena di valori».

Il progetto, che si rivolge a consumatori e società sportive, raggiunge tantissimi giocatori grazie al supporto delle Federazioni coinvolte, le quali comunicheranno direttamente con le loro rappresentanze territoriali e le singole associazioni in tutti i comuni d’Italia. Ulteriore obiettivo: raggiungere un grande numero di clienti abituali dei punti vendita CRAI e di attrarre clienti nuovi.

CRAI aiuta lo Sport è parte di un progetto più ampio che CRAI da anni sta implementando in ambito sportivo: dalla sponsorizzazione delle Nazionali Maschile e femminile di Pallavolo, alle Finali Nazionali Giovanili di Pallavolo, alle partecipazioni a manifestazioni come “Giochi senza Barriere”, promossi da Art4sports.

Under Armour inventa il pigiama hi-tech che concilia il sonno degli sportivi

Che il sonno sia fondamentale per il nostro benessere è cosa arcinota; che sia sempre più difficile dormire sonni tranquilli pure. Per questo Under Armour, brand americano di abbigliamento sportivo, ha preso la questione di petto, innanzitutto inventando (è stato presentato al CES di Las Vegas, ma è già in vendita sul sito) la “biancheria da letto” (come a dire, dei pigiami) che concilia il sonno. Un esempio concerto di come le tecnologie stanno influenzando anche il mondo dell’abbigliamento, partendo proprio da un target, quello degli sportivi, particolarmente attento alle prestazioni, ma anche sempre più abituato ad utilizzare le nuove tecnologie per misurare, promuovere, controllare le proprie prestazioni.

Come funziona il tutto? Lo spiega il sito stesso: “In partnership con Tom Brady (noto giocatore di football americano) abbiamo creato il sistema per il sono più avanzato al mondo, che praticamente ricostruisce il corpo mentre riposa. La chiave è la stampa all’interno del Athlete Recovery Sleepwear, che influenza il potere degli infrarossi lontani (Far Infrared), che sono un tipo di energia nello spettro dell’infrarosso che garantisce vari benefici al corpo umano. La tecnologia TB12 è stat sviluppata per sfruttarli anche durante il sonno.. La stampa in ceramica soffice stampata all’interno dell’indumento assorbe il calore naturale del corpo e rimanda gli infrarossi lontani sulla pelle. Il che aiuta il corpo a riprendersi più velocemente, promuove un sonno migliore e regola il metabolismo cellulare”. L’aspetto invece è quello di un normale pigiama, pantaloni e casacca.

Under Armour, brand nota anche per le sue app sviluppate appositamente per i clienti sportivi (il brand stesso è stato creato da sportivi ed è estremamente attento all’aspetto delle prestazioni) ha anche ideato un’applicazione per cellulare che aiuta lo sportivo a gestire il proprio sonno e lo aiuta a ottimizzare i tempi e la routine.

Auchan promuove sport e benessere nelle scuole con “Generazione Atletica”

Un aiuto concreto per promuovere l’attività sportiva, e in particolare l’atletica, nelle scuole medie, punto dolente spesso per mancanza di strutture e risorse: è “Generazione Atletica”, iniziativa della Federazione Italiana di Atletica Leggera costruita quest’anno in collaborazione con gli ipermercati Auchan e i supermercati Simply. Il progetto è stato presentato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ed è un’iniziativa della Federazione Italiana di Atletica Leggera, costruita quest’anno in collaborazione con gli ipermercati Auchan e i supermercati Simply per promuovere l’atletica e i suoi valori nelle scuole secondarie di primo grado di 14 città italiane.

Non solo “Generazione Atletica” promuoverà l’atletica nelle scuole secondarie di primo grado, ma parlerà a studenti e famiglie di stili di vita all’insegna del benessere, di un’alimentazione equilibrata e del rispetto di se stessi e del prossimo. Ed è proprio la condivisione di questi valori alla base della nuova partnership tra FIDAL, Auchan e Simply, che insieme, grazie al loro forte e capillare legame con il territorio italiano, si impegnano a coinvolgere le nuove generazioni in un progetto educativo e sportivo in tutta Italia. Il progetto, che si svilupperà su due anni, nel primo anno toccherà 14 città italiane, da nord a sud (Ancona, Bari, Bergamo, Brescia, Catania, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pescara, Piacenza, Roma, Torino, Verona), 500 classi e coinvolgerà 12.000 ragazzi. Tecnici delle società FIDAL del territorio affiancheranno gli insegnanti nella pratica dell’atletica legata ai principi del benessere alimentare.

Il progetto prodeguirà nel 2017 declinandosi in tre fasi: una formativa, in classe con la realizzazione di elaborati da parte dei ragazzi dedicati ai valori dello sport e dell’alimentazione, una competitiva, che prevede sfide di corsa, lanci e salti che si svolgeranno presso gli impianti sportivi individuati da FIDAL, e una ludica, nei Centri Commerciali Auchan e IperSimply con il coinvolgimento di studenti e famiglie.

Auchan e Simply hanno anche ideato l’iniziativa “Il Sogno nel Tuo Cassetto”. Ogni professore iscritto al progetto potrà esprimere il Sogno per sostenere e favorire la pratica sportiva nella sua scuola. Un’apposita Commissione visionerà tutti i Sogni e selezionerà un progetto da realizzare.

“Siamo da sempre convinti che la promozione dell’atletica fra i giovani sia fondamentale non solo per il movimento, ma anche per la salute dei ragazzi, e quindi degli adulti di domani. Lo sport educa a stili di vita all’insegna del benessere, diventando così uno strumento prezioso per crescere una popolazione più sana e consapevole. Un motivo in più per essere fieri di “Generazione Atletica”, che porta l’Atletica nelle scuole, promuovendone la pratica ma anche i valori: l’onestà e la dedizione, il rispetto delle regole, di se stessi e degli altri. All’interno del progetto una particolare attenzione è riservata all’educazione alimentare, una missione che ha trovato in Auchan e Simply due perfetti compagni di viaggio” ha detto Alfio Giomi, Presidente FIDAL.

Per Carlo Delmenico, Direttore Responsabile Sociale d’Impresa Auchan e Simply.: “Questo progetto segna un’evoluzione importante del lungo percorso intrapreso in questi anni per promuovere tra le nuove generazioni e le famiglie i principi di alimentazione equilibrata. Insieme a FIDAL siamo riusciti ad abbinare in modo efficace i valori di benessere alimentare a quelli del benessere fisico attraverso lo sport e le emozioni che sa trasmettere in modo immediato e trasversale. Con la Federazione condividiamo anche una capillare presenza in Italia e soprattutto un legame di valore con il territorio: per questo abbiamo sviluppato il progetto con una seconda fase extracompetitiva che si svolgerà nei nostri Centri Commerciali Auchan e IperSimply per portare i messaggi di “Generazione Atletica” ai nostri visitatori, coinvolgendo i giovani e le famiglie, sportivi e non, sempre all’insegna del divertimento”.

A raccontare il progetto c’erano Sara Simeoni, campionessa olimpica di salto in alto e coordinatrice dello stesso, Fabrizio Donato, bronzo olimpico di salto triplo a Londra 2012 e Marco Fassinotti, azzurro del salto in alto. I tre campioni hanno condiviso la mattinata con 60 ragazzi provenienti da due fra le classi già iscritte al progetto.

Poco alcol tante proprietà, Crea e Birra del Borgo inventano la birra per gli sportivi

Il Birrificio del Borgo ha contribuito alla realizzazione della birra sperimentale. Nella foto, uno scorcio della bottega BdB di Roma.

Una birra dedicata a chi fa attività sportiva, a bassa gradazione alcolica e che aiuta, grazie alle proprietà del particolare grano saraceno da cui è composta, a riprendersi dopo un’intenso sforzo fisico: è la “birra dello sportivo”, creata dal Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria in collaborazione con Birrificio del Borgo, uno dei più apprezzati e noti birrificio artigianali italiani (recentemente acquisito dal colosso Ab InBev).

La “birra dello sportivo” proviene infatti al 90% da grano saraceno tartarico, un tipo selvatico di grano saraceno ricco di quercetina e di rutina, dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, che aiutano l’organismo a contrastare lo stress ossidativo causato da un pasto troppo abbondante o da un prolungato sforzo fisico. Inoltre, è a bassa gradazione alcolica (3%), piacevole al palato e praticamente senza glutine.
I suoi effetti benefici sono stati testati attraverso una sperimentazione condotta sullo staff tecnico della FISI (Federazione Italiana Sport Invernali) Trentino. «Abbiamo scelto gli sportivi – ha spiegato Giovanni Bonafaccia, il ricercatore Crea che ha coordinato lo studio – in quanto individui facilmente soggetti a stress ossidativo per il tipo di attività che svolgono, ideali quindi per poter evidenziare le proprietà di questa birra. Senza contare che in molti sport, come per esempio nel rugby, la birra viene comunemente utilizzata anche nel post gara». Il campione di atleti è stato diviso a metà: ad una parte è stato somministrato un pasto stressogeno, ossia ricco in grassi ed in carboidrati, accompagnato dalla birra di grano saraceno, all’altra parte ha consumato lo stesso pasto, insieme ad una birra commerciale.
I soggetti che avevano bevuto la birra di grano saraceno tartarico hanno mostrato un aumento della produzione di citochine, molecole che riparano i danni procurati all’organismo da stress ossidativi quali pasti abbondanti o prolungati sforzi fisici, e contemporaneamente una diminuzione del colesterolo.
I test proseguiranno su più ampia scala dopo le Olimpiadi, in quanto diverse Federazioni sportive hanno mostrato la loro disponibilità a partecipare. Ed è già pronta per la sperimentazione una versione light.

«Il contributo che la ricerca può dare all’innovazione in tema di alimenti e salute – ha affermato Salvatore Parlato, commissario straordinario Crea – è essenziale nell’aprire nuove ed interessanti prospettive di sviluppo del nostro agroalimentare a vantaggio di tutti, produttori e consumatori».

La birra è stata creata dal Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione del Crea in collaborazione con l’Università di Viterbo e il Birrificio del Borgo, nell’ambito del progetto Alimed, finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Conad sponsorizza lo sport del territorio, “sano” e locale

L'Ad di Conad, Francesco Pugliese con il Presidente CONI Giovanni Malagò e il Presidente Federazione Italiana Scherma Giorgio Scarso al convegno "Imprese e sport: cooperazione vincente" a Roma al Salone d'Onore del CONI.

Salute, corretta alimentazione, sport: sono i capisaldi del vivere bene sposati da Conad, che non a caso lo sport, da anni, sostiene. Tra le catene della GDO più attive, nel 2013 Conad ha impiegato 5,9 milioni euro, 4 dei quali destinati ai settori e alle squadre giovanili degli sport “Cenerentola” quali beach volley, calcio a 5, canottaggio, golf, karate, mountain bike, pallamano, pattinaggio, vela e judo, coinvolgendo, insieme alle più “gettonate” atletica leggera, calcio, ciclismo, motociclismo, pallacanestro, pallavolo, rugby e tennis, oltre 71.500 atleti di 1.022 società sportive.

Per lo più non si tratta di grandi sponsorizzazioni dunque ma piuttosto dell’impegno a sostenere realtà locali fatte di giovani e di appassionati. Piccola grande “eccezione alla regola” è la Scherma Modica, di cui Conad è title sponsor da quasi 20 anni e che annovera tra i propri allievi campioni olimpionici del calibro di Giorgio Avola, medaglia d’oro a squadre alle Olimpiadi del 2012 e medaglia d’oro a squadre e di bronzo individuale ai Campionati Mondiali.

“Abbiamo a cuore l’impegno di motivare tanti potenziali protagonisti ad una sana pratica sportiva – ha fatto notare l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese -. Lo sport aggrega, educa alla convivenza civile e alla tolleranza, contribuisce ad avvicinare le persone. Per questo sosteniamo tante associazioni sportive presenti nei territori in cui operano le insegne e i soci Conad sponsorizzando squadre, eventi e manifestazioni che avvicinano i giovani ai sani principi dello sport praticato. Un ulteriore modo per restituire al territorio quanto il territorio ci dà”.

E un impegno per gli imprenditori dettaglianti dei 3.019 punti di vendita associati alle catena, sparsi in 108 province italiane.

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