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Alimentari, boom di pagamenti cashless (+29,2%) e il 68% è sotto i 20 euro

In Italia la spesa si fa con la carta: tra gennaio e marzo 2024 sono cresciute del +29,2% le transazioni senza contanti nei supermercati e negozi di alimentari, una tendenza che riflette un cambio di abitudini nei consumi. Nonostante l’inflazione stia rallentando in molti settori – fra cui anche l’alimentare (scesa da +2,6% a +2,2% secondo l’Istat), i prezzi restano ancora elevati e portano i consumatori a spendere meno o a fare spese più piccole. Lo dimostra, ad esempio, il fatto che 7 pagamenti digitali su 10 riguardino spese inferiori a 20 euro e che tra le transazioni più in crescita ci siano quelle fino a 10 euro (+39,4%). A livello locale, l’aumento più elevato di transazioni senza contanti nei supermercati e negozi di alimentari si nota a Parma (+165,9%), Prato (+104,2%) e Pescara (+103,9%). Gli scontrini digitali più bassi si battono a Prato (€12,9), Trapani (€14,8) e Aosta (€15,7), mentre Brindisi è la provincia in cui il ticket medio cashless è sceso di più: -34,4% rispetto al 2023.

I dati emergono dall’Osservatorio Alimentari Cashless di SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione, che ha analizzato l’evoluzione dei pagamenti digitali nella spesa alimentare degli italiani nel primo trimestre 2024, a livello nazionale e provinciale.

“Nel primo trimestre del 2024 abbiamo osservato come il trend del cashless nei negozi di alimentari accompagni le nuove esigenze e le nuove abitudini dei consumatori, con una diminuzione dello scontrino medio digitale e un’alta percentuale di pagamenti senza contanti per compere inferiori a 20 euro: dai dati dell’Osservatorio emerge quindi che la carta si usa non soltanto per la spesa nel carrello ma, soprattutto, per acquisti piccoli e quotidiani da pagare in cassa rapidamente o nei supermercati di prossimità e negozi di quartiere” commenta Umberto Zola, Growth Marketing Lead di SumUp. “D’altra parte, i merchant si dimostrano consapevoli dei vantaggi del digitale, in grado di offrire ai loro clienti un’alternativa efficiente ai contanti: lo racconta la crescita dei pagamenti digitali in tutta Italia, con transazioni aumentate nella maggior parte delle province”.

Boom delle piccole transazioni, quasi +40% sotto i 10 euro
Analizzando i carrelli degli italiani nel primo trimestre del 2024, si osserva la crescita dei pagamenti con carta soprattutto tra gli acquisti più piccoli: il 38,8% delle transazioni digitali ha valore inferiore a 10 euro, mentre il 29,7% sotto i 20 euro, il 14,5% è compreso tra 20 e 30 euro; al contrario, meno del 7% delle transazioni supera i 50 euro. Anche guardando all’aumento delle transazioni a crescere di più sono gli acquisti di valore inferiore a 10 euro (+39,4%) e sotto i 20 euro (+22,6%).

A che ora si fa la spesa senza contanti
Nonostante siano sempre più diffusi supermercati e negozi di alimentari aperti di sera o 24/24, gli italiani continuano a fare la spesa tra le 8.00 e le 14.00: in questa fascia oraria si concentrano, infatti, il 56,4% delle transazioni senza contanti durante la settimana e il 64,3% nel weekend. Pur rappresentando una quota marginale, i pagamenti nelle ore serali e notturne sono quelli con i tassi di crescita più interessanti: dal lunedì al venerdì tra le 22.00 e le 24.00 (+23,6%) e fino alle 06.00 (+24%); nel fine settimana tra le 22.00 e le 24.00 (+18,9%).

Dove la spesa è più cashless
Le province che nel primo trimestre 2024 registrano la crescita più alta di transazioni digitali sono Parma (+165,9%), Prato (+104,2), Pescara (+103,9%). Al quarto posto della classifica c’è Pisa (+103,4%), al quinto Macerata (+84,6%). Padova si colloca in sesta posizione (+76,4%), Ravenna in settima (+74,6%). A chiudere la Top 10 ci sono Fermo (+72,1%), Forlì-Cesena (+66,9%) e Viterbo (+64,5%).

Gli scontrini digitali più bassi
Nel primo trimestre dell’anno il valore dello scontrino medio cashless è sceso in tutta Italia del -6,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, arrivando a 20,4 euro. Dopo Prato (€12,9), Trapani (€14,8) e Aosta (€15,7), gli scontrini digitali più bassi d’Italia si trovano nelle province di Modena e Bologna (€16,1). Seguono Milano e Livorno (€16,7), La Spezia e Roma (€17), mentre a chiudere la top 10 c’è Firenze (€17,2). In testa alla classifica delle province in cui lo scontrino medio digitale è sceso di più, invece, c’è Brindisi con una flessione del -34,4% rispetto al 2023: qui il ticket è passato da €28,6 a €18,8. Segue Isernia con una diminuzione del -28%, dove lo scontrino scende da €25,4 a €18,3. Sul podio anche il ticket digitale medio di Ferrara che, calando da €25,4 a €18,5, segna un -26,9%.

SumUp, partnership con GDO e catene di Consumer Electronics

Dall’inizio del 2021, SumUp ha ampliato le partnership alle catene di Consumer Electronics come MediaWorld, Unieuro, Euronics, Expert e Trony, a retailer della grande distribuzione organizzata quali Esselunga e Carrefour e del settore Books & Office come Mondadori, Feltrinelli e Franco Cosimo Panini. L’obiettivo è innovare i pagamenti digitali attraverso un sistema di distribuzione capillare promuovendo l’esperienza dello One Stop Shopping, soprattutto per piccoli commercianti e artigiani, per far sì che l’acquisto di un POS sia semplice come quello di uno smartphone.

Facilitare per commercianti e artigiani la possibilità di proporre ai propri clienti il pagamento con carta, promuovendo l’esperienza “One Stop Shopping”: è con questo intento che SumUp, leader nel settore dei pagamenti digitali e soluzioni innovative cashless, sta rafforzando in Italia la collaborazione con le più importanti catene di Consumer Electronics e sta lavorando per espandersi anche nel settore della GDO, per essere sempre più presente nei supermercati italiani.

“La logica ‘One Stop Shopping’ consente, infatti, a chi ha un piccolo business – come micro imprenditori, rivenditori, hobbisti o artigiani – di centralizzare la ricerca e l’acquisto di soluzioni innovative utili a sviluppare la propria attività, facendo riferimento ad un unico luogo. In questo modo, semplificano la vita lavorativa e risparmiano tempo prezioso”, spiega Umberto Zola, Country Growth Lead Italia di SumUp. I piccoli commercianti possono, così, dotarsi rapidamente di un terminale di pagamento elettronico (POS), nello stesso negozio in cui, ad esempio, acquistano lo smartphone per usare un numero aziendale o la carta per la stampante, senza doversi recare in un centro specializzato o in una filiale bancaria, iniziando ad accettare i pagamenti elettronici il giorno stesso, senza vincoli e costi nascosti o necessità di stipulare contratti, potendo implementare anche i pagamenti a distanza.

“Come SumUp stiamo valorizzando le partnership con le catene di Consumer Electronics e GDO perché vogliamo innovare i pagamenti digitali attraverso un sistema di distribuzione capillare non solo online, ma anche a livello territoriale, per rendere l’acquisto di un POS semplice come quello di uno smartphone. Per questo – aggiunge Gianluca Cotroneo, Business Development Manager Retail di SumUp – abbiamo portato il POS fuori dalle filiali e fatto sì che sia reperibile ovunque, anche nei piccoli paesi, grazie ad una rete diffusa: dalle grandi catene di elettronica di consumo fino alle edicole e alle cartolerie”. In particolare, da inizio 2021 SumUp ha ampliato le partnership con le catene di Consumer Electronics (sia retailer fisici che online), raggiungendo in sei mesi una copertura di questo canale quasi del 100%. Alla collaborazione con MediaWorld, partner di SumUp già da due anni, nel 2021 si sono aggiunte quelle con Unieuro, Euronics, Trony e alcuni tra i partner principali dell’insegna Expert. Negli ultimi mesi si sono, inoltre, concretizzate unioni di primissimo livello con retailer della grande distribuzione organizzata come Esselunga e Carrefour e del settore Books & Office come Mondadori, Feltrinelli e oltre alla rete di cartolerie e cartolibrerie servite da Franco Cosimo Panini. La sinergia con questi rinomati marchi ribadisce l’affermazione della tecnologia di SumUp e l’intenzione di democratizzare sempre di più l’accesso ai pagamenti digitali: entro la fine dell’anno, puntiamo infatti a quintuplicare la nostra presenza negli store italiani”, conclude Cotroneo.

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